Resurrezione Atletico, vittoria scaccia crisi dopo un mese di purgatorio.

L’Atletico riassapora il gusto, il piacere, l’ebbrezza e la soddisfazione della vittoria dopo un mese di sconfitte e di delusioni.

La squadra di Nastasi si aggiudica la delicata sfida contro lo SportRoero che riporta serenità e fiducia e rinvigorisce e tonifica il morale e l’entusiasmo di tutto l’ambiente rosso blu.

E’ stata un’affermazione meritata e sofferta, ottenuta grazie alla forza di volontà, allo spirito di sacrificio del gruppo, alla determinazione agonistica, giusto premio della voglia collettiva di riscatto e di rinascita.

Anche per questo appuntamento, il mister ha dovuto fare a meno di numerosi giocatori titolari assenti ed indisponibili per infortunio e squalifica e gli atleti scesi in campo hanno dimostrato di sopperire alla attuale situazione di difficoltà e di emergenza continua.

La seconda vittoria stagionale è servita all’Atletico per gettare le basi nella prospettiva di tentare la risalita delle posizioni di classifica che vedono ancora la nostra squadra lontana ed attardata dal vertice della graduatoria ma con buone possibilità di avvicinamento in prossimità delle zone che virtualmente dovrebbero competere e corrispondere in maniera direttamente proporzionale con le potenzialità dell’organico allestito.

Di sicuro, possiamo affermare che il gruppo è compatto ed unidirezionale, sensazione confermata e dimostrata dalle manifestazioni di esultanza e di gioia subito dopo la rete decisiva di Mennitto con tutti i giocatori che hanno festeggiato unendosi nel capannello festante assieme al loro allenatore.

Il campionato è lungo, l’ambizioso ed elevato progetto tecnico e sportivo va avanti con rinnovate speranze e rigenerate motivazioni psicologiche ed il lavoro settimanale metodico e passionale portato avanti da Nastasi prima o poi porterà i benefici e i positivi risultati che tutti ci auguriamo.

Nel frattempo la composizione del limbo della nutrita infermeria non accenna a diminuire, considerando le situazioni sanitarie contingenti: per la partita disputata ieri, mancavano in ordine sparso il portiere Bisio, i centrocampisti Zizzo e Marku e l’attaccante Caristo, nonchè lo squalificato di turno Mazzei, mentre in panchina si registrava la convocazione del nuovo portiere di riserva Gallesio prelevato in settimana dal Murazzo ed ingaggiato per colmare la carenza nel settore guardiapali.

In compenso, ad una settimana di distanza dal recupero e dall’esordio stagionale di Pivesso, Alex Nardi si riprendeva il posto da titolare e faceva il suo debutto assoluto tra i pali, anche se ancora in condizioni parzialmente menomate per via della non ancora completa guarigione dal delicato intervento chirurgico a cui si era sottoposto ad inizio settembre e che aveva interessato un arto della mano.

Quella disputata al Trombetta, valevole per la sesta giornata di campionato, è stata una partita agonisticamente vibrante e combattuta, con le squadre che si giocavano l’importante posta in palio dei tre punti per risollevarsi da una deficitaria posizione di classifica che vedeva entrambe occupare i bassifondi della graduatoria.

Per l’Atletico sono stati di fondamentale e di vitale importanza la conquista della vittoria e l’interruzione del trend di una striscia di 4 sconfitte consecutive che avevano appunto relegato la nostra formazione al penultimo posto.

Sui 98 minuti complessivamente disputati, di gioco effettivo ne abbiamo dovuto registrare quasi la metà, essendosi trattato di un confronto continuamente spezzettato ed inframezzato degli interventi arbitrali per sanzionare situazioni e falli di gioco scorretti da parte dei giocatori utilizzati e scesi in campo.

Ma tant’è, importante come dicevamo in apertura, avere messo in cascina i tre punti ed essere riusciti a scrollarsi di dosso paure, incertezze, apprensioni e preoccupazioni che erano emerse e deflagrate nelle partite precedenti.

Domenica prossima, con nuovo orario di inizio alle 14.30, sul sintetico dello stadio Coppino di Alba contro la Stella Maris, l’Atletico sarà chiamato ed atteso alla conferma, alla riprova ed alla verifica di un nuovo corso inaugurato giustappunto ieri pomeriggio.

Racconigi, domenica 17 Ottobre 2021, Stadio Trombetta, ore 15.00, 6^ giornata di andata.

Formazioni.

Atletico(3-4-1-2): Nardi 6,5; Ansaldi 6 ( 46° Preka,6), Fraccon 6,5, Mancuso 6,5 ; Rosso 6,5, Oliveto 6,5 , Mennitto 7( 88° Schiraldi), Fanelli 6,5; Caricato 6,5; Pagnotta 6,5,Pivesso 6,5.

In panchina: Gallesio, Rollè, Piasco, Piacenza.

Allenatore: Nastasi,6,5.

SportRoero(4-4-2): Mattis; Abrate, Dallorto, Alushi,Peirano; Palali(56°Ekra),Viberti(82°Mhallai), Diarra(5°Olivero),Shkoza(72° D’Angelo); Angelov, Vivaldi.

In panchina: Galvagno, Fedele, Monchiero, Ndiaye,Peirano.

Allenatore: Arrigo.

Direttore di gara: Gabriele Cremasco, Torino, 6.

Tabellino.

Marcatori: 3° Pagnotta, 73° Angelov, 82° Mennitto.

Ammoniti: Mennitto, Pagnotta, Abrate, Alushi, Palali, D’Angelo.

Recupero: 2 minuti p.t., 6 minuti s.t. (4 + 2 ).

Note: pomeriggio soleggiato e tiepido, 18°, terreno di gioco in ottime condizioni, tribuna e parterre gremiti da circa un centinaio di spettatori con discreta rappresentanza braidese.

Cronaca primo tempo.

Le squadre scendevano in campo agli ordini di Gabriele Cremasco di Torino, nella consueta tenuta arancione l’Atletico, in maglia bianca con inserti rosso blu la formazione allenata da Arrigo.

Pronti via ed al terzo minuto di gioco, al primo tentativo di affondo, la nostra squadra passava in vantaggio: combinazione Pivesso-Fanelli con il fluidificante che si involava sulla fascia di sinistra, pallone messo al centro ben indirizzato nell’area di rigore avversaria dove Pagnotta si faceva trovare pronto alla deviazione vincente sotto misura che non dava scampo a Mattis.

Risultato che quindi veniva sbloccato in apertura e che incanalava ed orientava il match nella direzione giusta.

Due minuti dopo, il centrocampista Diarra era costretto ad abbandonare il terreno di gioco, vittima di una probabile e seria distorsione ad un ginocchio che costringeva il tecnico Arrigo ad un imprevisto avvicendamento, sostituendo lo sfortunato mediano con Olivero.

Al 14° tentativo di replica braidese con una conclusione di esterno sinistro da poco fuori area di Vivaldi che veniva però malamente svirgolata sul fondo.

L’Atletico si affacciava pericolosamente verso la porta avversaria al minuto 17 con una penetrazione in area di Pivesso che raccoglieva e controllava un lungo spiovente dalle retrovie da parte di un ispirato Fanelli, ma la sua conclusione di destro ad incrociare la porta risultava strozzata ed imprecisa, con l’angolazione del tiro che si spegneva sul fondo.

L’assenza di Caristo, attaccante le cui caratteristiche tecniche imperniate su ficcanti serpentine sulle fasce laterali sostenute da una rilevante velocità di penetrazione in grado di ribaltare il fronte d’attacco, costringeva i facitori di gioco ad operare lanci lunghi in profondità nel tentativo di scavalcare la linea difensiva avversaria ed innescare gli scatti e le verticalizzazioni del Pive.

Al 26° Pagnotta si incartava in area avversaria in maniera macchinosa , non riuscendo a controllare adeguatamente l’assistenza smarcante di Caricato su punizione e sciupando così una buona occasione per impensierire la porta avversaria.

Al 30° gli animi si surriscaldavano per un intervento involontario ma giudicato punibile da Cremasco: Pagnotta, in prossimità della linea laterale e di fronte alla panchina racconigese, tentava di evitare un pericoloso contrasto aereo con avversario che stramazzava a terra per un presunto contatto di gioco.

L’interpretazione della dinamica dell’azione da parte del fischietto torinese portava alla duplice ammonizione per il nostro attaccante ed anche per mister Nastasi, reo di aver protestato per perorare la causa del suo giocatore sostenendo l’involontarietà del fallo commesso.

La partita riprendeva con un certo palpabile ma contenuto nervosismo sia in campo che sugli spalti.

Al 37° era la volta di Oliveto ad indirizzare dal limite verso la porta presidiata da Mattis, ma il suo sinistro uncinato terminava fuori di qualche metro.

Quasi allo scadere della prima frazione di gioco, Pivesso sfiorava il raddoppio e la sua prima segnatura stagionale sugli sviluppi di un cross proveniente dall’out sinistro: la sua girata di testa accarezzava il palo e terminava sul fondo a portiere battuto.

Durante i due minuti di recupero concessi, una punizione calciata dai 25 metri ad opera di Shkoza risultava imprecisa, esalando la sua traiettoria con un nulla di fatto.

Cronaca secondo tempo.

Ad inizio ripresa, Nastasi lasciava negli spogliatoi Ansaldi proponendo il giovane Preka laterale sulla linea mediana, arretrando Rosso esterno nella difesa a tre.

La prima azione degna di nota si registrava al 55° quando Pagnotta si elevava di testa a colpire un bel cross di Pivesso, l’attaccante numero 9, in condizioni di precaria coordinazione, riusciva solo a commettere un futile quanto evidente fallo di mano nel tentativo di impattare la sfera.

Al 62°, altra combinazione tra i due nostri attaccanti, ancora Pagnotta pescato e servito in buona posizione da Pivesso, il suo tiro di sinistro risultava però sbilenco ed impreciso.

In questi frangenti del gioco, entrambe le squadre si distinguevano per la frenesia e l’imprecisione negli appoggi e nei dosaggi sbagliati degli scarichi e degli smistamenti in fase di impostazione della manovra, di conseguenza non si registravano nitide e pericolose azioni offensive, con i portieri praticamente inoperosi ,chiamati a sbrigare la normale amministrazione con rimesse dal fondo, con le uscite e con le intercettazioni del pallone.

In una di queste sporadiche apparizioni nelle rispettive aree , lo SportRoero perveniva al pareggio: minuto 73, direttamente dalla traiettoria di un calcio di punizione da posizione quasi centrale, l’attaccante Angelov, piazzato in prossimità del montante alla destra della porta di Nardi, beffava i suoi marcatori riuscendo a deviare di testa la palla che si insaccava a fil di palo, rendendo vano il tentativo in tuffo del nostro estremo difensore.

Solita amnesia dei nostri difensori che si facevano trovare nuovamente impreparati in una circostanza di gioco su palla inattiva che era costata amaramente cara nelle precedenti partite affrontate.

Tutto da rifare quindi con la consuete, replicanti angosce e paure di non riuscire a farcela neanche stavolta, che rischiavano di attanagliare ed impossessarsi della sopraggiunta fragilità psicologica dei nostri giocatori.

La reazione dell’Atletico però non si faceva attendere.

Minuto 78, Oliveto si incaricava di battere un calcio di punizione da posizione centrale l’area di rigore, ma la sua conclusione si infrangeva sulla barriera.

Minuto 79, questa volta era Pagnotta a calarsi nella parte dell’assist-man, il suoi cross a beneficio di Pivesso, ottimamente piazzato, veniva provvidenzialmente intercettato da Mattis che anticipava il nostro attaccante smanacciando in angolo.

Il serrate offensivo, il massimo sforzo prodotto per riuscire a riportarsi in vantaggio, venivano coronati con l’eurogol di Simone Mennitto che al minuto 82, da notevole distanza, faceva partire una bordata di destro di controbalzo che si insaccava imparabilmente sotto la traversa di Mattis.

In foto Simone Mennitto

Apoteosi Atletico, con tutti i giocatori che si dirigevano verso la loro panchina e si raccoglievano attorno al loro allenatore per festeggiare e condividere la prodezza del loro compagno e la gioia della sopraggiunta rete del nuovo vantaggio.

Mennitto, alla terza segnatura stagionale, festeggiava e celebrava il 30° compleanno, compiuto il giorno prima, degnamente e nel migliore dei modi!

Vantaggio conseguito che bisognava difendere, cercando di rintuzzare, arginare, neutralizzare e respingere con tutte le forze ed energie rimaste la prevedibile reazione degli avversari, quando mancavano ancora pochi ma lunghissimi minuti alla fine.

Lo SportRoero, nel tentativo di organizzare una disperata rimonta attaccando a pieno organico, si esponeva alle ripartenze della nostra squadra ed una di queste opportunità uno stremato Mennitto andava vicino alla doppietta personale finalizzando un’insistita azione in area di rigore a cura di Fanelli, il suo sinistro da pochi passi la porta avversaria sorvolava la traversa di alcuni centimetri.

Al minuto 88 l’arbitro annullava giustamente una rete di testa di Pivesso in netta posizione di fuorigioco.

I sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara( 4 iniziali più due aggiuntivi per sospensione di gioco causa infortunio di un giocatore roerino, con conseguente scambio di reciproci complimenti poco affettuosi…) trascorrevano con una certa sofferenza, trepidazione e palpitazione, considerando l’avvicinarsi della meta della sospirata vittoria.

Brivido finale proprio al 96°, quando un tracciante scagliato dalla lunga distanza di Angelov terminava di poco fuori, dopo essere passato vicino all’incrocio dei pali, con Nardi paralizzato sulla linea di porta ad osservare immobile la traiettoria.

Era questa l’ultima emozione sulla quale il triplice fischio di Cremasco decretava la fine delle ostilità.

Dagli spogliatoi, pervenivano e rimbombavano le urla liberatorie e tribali di esultanza di tutto il gruppo dei giocatori che nelle precedenti 4 nefaste, negative e sfortunate domeniche , oltre al rituale rammarico ed alle recriminazioni di circostanza, si erano invece racchiusi in un assordante, tombale, significativo silenzio.

Forza ragazzi!!!! Ci siete anche voi!!!

Importante è crederci e combattere fino alla fine!!!

Qui non si molla!!! Mai!!!

Il punto del girone.

La sesta giornata di campionato è stata fatale alla capolista Tre Valli che ha perso l’imbattibilità stagionale per mano di uno straordinario San Sebastiano che ha espugnato il campo di Villanova Mondovì grazie ad una rete nei minuti finali realizzata dall’inossidabile Celeghini.

Dello scivolone interno dei brasiliani allenati da Del Vecchio ne approfitta anche il Sant’Albano che viola il fortino del Marene grazie alle reti dei soliti Trapani e Bertola( di Valerioti la segnatura dei locali).

Per effetto della combinazione incrociata dei risultati, al comando troviamo adesso un terzetto composto da Tre Valli, Sant’Albano e San Sebastiano che guidano la classifica con 13 punti.

Al secondo posto solitario con 12 punti si colloca la Saviglianese che capitalizza al meglio il fattore campo con un perentorio 4-1 rifilato agli albesi della Stella Maris,(doppietta di Ferrero e reti di Stendardo e Sellam, Bonino per gli ospiti).

A quota 10 un’altra triade formata dal Boves (fermato in casa da una volitiva Margaritese, 1-1 che porta la firma di Bertolino e Viglione), dal Valle Po ( stoppato in casa dalla Roretese 1-1, Campanella e Maffettone i rispettivi realizzatori) e Ama Brenta Ceva unica squadra del girone ancora imbattuta e spietata corsara sul campo del Bisalta (1-2, doppietta di Samuele Giordano).

A quota 9 il Murazzo ha agganciato il Marene grazie alla vittoria di misura ottenuta sul campo del fanalino di coda Canale 2000, Audetto il match-winner.

Scendendo verso le posizioni di retroguardia, con 7 punti la sorprendente Margaritese e con 6 punti l’Atletico, il Bisalta e la Stella Maris, prossima nostra avversaria.

Le zone dei bassifondi sono occupate da Roretese(5), SportRoero(4) e Canale 2000 ancora bloccato a 0 punti.

Per quanto riguarda i consueti dati statistici, le reti complessivamente realizzate sono state 20, con una media di 2,5 a partita.

Quattro sono state le vittorie esterne, 2 le affermazioni interne e due i pareggi.

L’attacco più prolifico è quello del Sant’Albano con 16 reti mentre la difesa più perforata è quella del Canale 2000 con 20 segnature subite.

Per quanto riguarda l’Atletico il saldo aggiornato è di -7, frutto di 10 gol fatti e 17 subiti.

Classifica marcatori.

Le segnature realizzate in questa 6^ giornata di campionato, permettono alla coppia rappresentata da Ferrero della Saviglianese e Bertola del Sant’Albano di issarsi al comando della classifica con 6 reti cadauno.

Seguono distanziati Isaia del Valle Po con 5, Campanella (Valle Po), Salifu (Ama Brenta Ceva), Claudio Giordano (Marene), Sellam (Saviglianese), Celeghini (San Sebastiano), Autera (Stella Maris) e Trapani (Sant’Albano) con 4.

Simone Mennitto con 3 reti è l’attuale miglior marcatore dell’Atletico.

M.M.