Piossasco – Atletico : 4-2
Formazione: Bisio,Borda,Lavezzo ( Cagliero dal 64°),Pisano,Mancuso ( dal 71° Re),Bruzzese,Capello( dal 64° Garis),Russo ( dal 59° Sismonda),Mendola,Aiello ( dal 46° Gala).
A disposizione: Lamberti.
Allenatore Bongiovanni.
Direttore di gara: Federico Leuci della sezione di Nichelino, 6
Marcatori: 24° Genesio,34° Christian Russo, 74° Seminara,76° e e 79° Sismonda,86° Savoia.
Ammoniti: Lavezzo, Mancuso,Sciarpa e Ibba.
Note: serata fredda, 2 gradi, terreno di gioco in discrete condizioni, illuminazione artificiale soddisfacente, spettatori circa 50.
Serata da tregenda e da dimenticare quella che ieri sera ha vissuto l’Atletico Racconigi sul Comunale di Piossasco, nel recupero della 15^ giornata ed ultima di andata del girone E , rinviata il 17 dicembre scorso per impraticabilità del terreno di gioco.
Il pesantissimo e negativo risultato finale è stata la logica conseguenza di una prestazione disastrosa su tutti i fronti, una clamorosa e dolorosissima disfatta tecnica, tattica,agonistica, di uomini, di gioco, del senso di appartenenza ad una società sportiva e di una mancanza di partecipazione e di identità collettiva.
Avevamo avuto modo di sottolineare,valutando le altalenanti prestazioni e di rendimento della squadra, proprio la mancata acquisizione di una mentalità vincente e di uno spirito di gruppo che a questo punto della stagione rischiano davvero di compromettere e penalizzare le aspettative ed i progetti della dirigenza e dello staff tecnico rossoblu.
Questa sconfitta giunge al culmine di un periodo di alti e bassi inspiegabili , imprevedibili e ingiustificabili che hanno portato la squadra, dopo la quarta giornata di ritorno e il completamento delle partite da recuperare, ai margini della zona playoff, con una seria preoccupazione per il mantenimento della quinta posizione ancora utile per la prosecuzione del campionato dopo la fine della stagione regolare.
Imprendibile ed inarrivabile il Garino( 44 punti ), adesso la situazione è diventata davvero preoccupante, considerando le distanze e i distacchi che si stanno delineando in queste ultime partite: il Villar Perosa è secondo con 35, il San Secondo terzo con 32( ieri sera ha vinto nel recupero serale 0-1 contro il Racconigi, n.d.r.), il Pro Polonghera quarto a quota 29 e l’Atletico quinto bloccato a 28 punti.
Dietro bisogna seriamente guardarsi dalla risalita decisa di Nichelino,Bricherasio e Vigone, ancora distanti ma avversarie che alla distanza possono pericolosamente avvicinarsi alle posizioni di classifica che contano.
Ritornando alle vicissitudini ed allo psicodramma collettivo che sta vivendo la squadra di mister Bongio, ieri sera la formazione scesa in campo sembrava avere le giuste credenziali e le adeguate predisposizioni tecnico-tattiche e mentali per disputare una partita che potesse consentire e permettere di ritornare convincenti , rinfrancati e vittoriosi dalla trasferta di Piossasco, fanalino di coda della classifica ma in fase di rimonta in chiave playout.
E’ vero che l’Atletico di questa stagione, pur avendo a disposizione un organico dalle notevoli potenzialità e competitività, ci ha abituato a non esaltarci ed entusiasmarci e rimanere saldamente aderenti alla realtà della situazione contingente ed effettiva.
Rispetto al derby di domenica scorsa, Bongio è stato costretto ad operare alcuni necessari cambiamenti ed applicare un leggero turn-over, schierando tra i pali Manu Bisio ( assente Grasso per motivi personali), riproponendo al centro della difesa Fabio Borda, confermando Marco Russo nel ruolo di centrocampista avanzato, rilanciando titolare sulla fascia sinistra Capello, lasciando in panchina Sismonda, Gala e Cagliero, ritenuti tra i meno brillanti ed incisivi domenica scorsa contro il Racconigi.
In attacco, il duo Mendola-Francioso; ed è proprio sui loro piedi che al 9° minuto l’Atletico ha avuto la possibilità di sbloccare il risultato e passare in vantaggio: prima il capitano poi il centravanti brindisino colpivano nel giro di due secondi altrettanti pali ( destro e sinistro rispettivamente,n.d.r.), della porta avversaria a portiere praticamente battuto!! Sfortuna, mala suerte ma anche fatali imprecisioni.
Da quel momento, la nostra squadra, il cui inizio aveva fatto ben sperare, riuscendo a tenere bene il campo con i vari reparti che apparivano compatti ed equilibrati, ha iniziato progressivamente a sfaldarsi, perdere contrasti, palloni giocabili, lucidità e soprattutto corsa, dinamismo e copertura degli spazi, soprattutto nel settore della linea difensiva.
Ne derivava che il Piossasco, nonostante l’asfittica posizione di classifica ( ma per quanto fatto vedere ieri sera immeritata), ha iniziato a ribaltare il fronte del gioco a suo favore, con tutti i giocatori che correvano come schegge, il doppio della velocità dei nostri, proponendosi con continue azioni pericolose verso la nostra porta con incursioni in velocità centrali e sovrapposizioni sulle fasce laterali , supportati da una condizione atletica superiore e da una notevole forza di volontà e determinazione mentale, proprio caratteristiche e capacità che sono deprecabilmente mancate ai nostri atleti.
Dopo alcune conclusioni terminate fuori o controllate da Bisio, originate da calci piazzati e da azioni ficcanti e fortunatamente inoffensive e indolori ( con Zagni e Piduano), il Piossasco passava in vantaggio al 24° minuto grazie ad un preciso rasoterra di Genesio dal limite dell’area (alla fine risulterà un dei migliori in campo, assieme a Seminara,Savoia e Piduano), abile a sfruttare e punire un’imbarcata collettiva della nostra retroguardia mal piazzata ( nella circostanza si poteva e doveva gestire meglio la situazione) : niente da fare per Bisio.
Atletico che cominciava ad annaspare, a scollarsi, smarrirsi e a disunirsi, nonostante i tentativi di Pisano e di Mancuso di abbozzare ed organizzare costruzioni di manovre offensive a beneficio dei nostri attaccanti.
Il Piossaco di mister Terenzi perveniva al raddoppio al 34°, al termine di una bella combinazione Genesio-Christian Russo, scaturita da una pallonata in pieno viso che aveva colpito il malcapitato Piduano, la cui contundente respinta indirizzava il pallone proprio nella zona del numero 9 locale,in piena area, facile assist per Russo che trafiggeva Bisio da pochi metri.
Un’altra, imperdonabile disattenzione dei nostri difensori( anche se la pallonata in pieno volto , in questo caso, è stata dolorosamente provvidenziale).
Il primo tempo si chiudeva così con una punizione dal limite di Francioso che lambiva di poco il palo alla destra di Leni e con il più classico dei risultati e sui volti dei giocatori rossoblu , rientranti negli spogliatoi a capo chino, si cominciavano ad intravedere infausti segnali di rassegnazione e di quasi resa.
Anche sugli spalti, a battere i denti e combattere il freddo glaciale, il deluso ma incrollabile gruppetto di sostenitori racconigesi, capitanato dal patron della società Beppe Bordese ( a proposito, squalificato in settimana dal giudice sportivo fino a metà marzo per i presunti fatti accaduti durante il derby tra le due panchine,n.d.r.) cominciava a nutrire flebili speranze di possibilità di rimonta o quanto meno di riuscita di uscire indenni dal Comunale.
Ad inizio ripresa, Bongio provvedeva ai primi cambi ( alla fine avrà operato tutte e 5 le sostituzioni a disposizione), lasciando negli spogliatoi Aiello per far spazio a Marco Gala e rimpiazzando uno spento ed irriconoscibile, quasi demotivato e sfiduciato Ciccio Russo con Matteo Sismonda.
Nel frattempo, il capitano e il brindisino cercavano di impensierire la porta avversaria ma le loro conclusioni assortite di testa e di piede non sortivano gli effetti desiderati.Una nostra rete a questo punto della contesa avrebbe potuto riaprire l’esito del risultato!
Al minuto 63, nel giro di una sessantina di secondi, sui piedi di Francioso capitavano due consecutivi tentativi su calcio di punizione dal limite ( da lui stesso conquistati anche con mestiere ed astuzia…) che lo stesso si incaricava di eseguire: nella prima circostanza la palla si infrangeva sul braccio di un avversario in barriera ma fuori area, il secondo calcio piazzato, leggermente più avanzato del primo, terminava altissimo sopra la traversa.
Ancora cambi per la nostra squadra, entravano Garis e Cagliero , rispettivamente al posto di Capello e Lavezzo, difesa schierata a 3 e con Erik sulla fascia sinistra avanzata per cercare di sfruttare le sue caratteristiche in velocità e progressione.
Ultima sostituzione al 71°,Re per Mancuso, uscito malconcio e dolorante per un proditorio calcione rimediato sulla coscia sinistra.
Due minuti dopo, si concretizzava impietosamente, inesorabilmente il quasi definitivo tracollo dell’Atletico con il 3-0 siglato dai padroni di casa con un colpo di testa di Seminara su spizzata smarcante di capoccia di Genesio.
Segnatura e dimensioni della sconfitta simili al crollo di una diga, ma nel giro di 2 minuti, in una delle rarissime impennate d’orgoglio dei nostri , concomitante con un leggero cedimento di tensione dei bianchi di casa, l’Atletico ha ” rischiato” di riaprire la partita con Sismonda che riusciva a realizzare due reti ( bottino stagionale portato adesso a quota 9), la prima di testa al 76° da dentro l’area piccola, su tipica azione e marchio di fabbrica targato Mendola,( aggiramento dell’avversario sull’out sinitro e cross destinazione palo opposto), la seconda al 78° a ribadire lestamente in rete di destro un tentativo di trasformazione su calcio di rigore che Francioso si era fatto malamente respingere da Leni.
Si riscaldavano e riprendevano insperato vigore gli animi e gli aneliti di speranza anche sugli spalti; al minuto 82 Francioso, allo stremo della resistenza fisica, come del resto tutti gli altri suoi compagni, calciava alto sulla traversa una punizione dal limite da posizione centrale. Nel capovolgimento di fronte, al minuto 86, il Piossaco rimodulava e rimpinguava il risultato grazie ad una punizione magistralmente battuta da Savoia, traiettoria a scavalcare la barriera racconigese, pallone che si insaccava alle spalle di un malcapitato, impotente Bisio.
Fine definitiva delle residue speranze di riuscire a portare a casa almeno il risultato minimo positivo, fatto e cosa che invece ha meritato pienamente di conquistare la squadra di mister Terenzi ( con questo risultato abbandona l’ultima posizione, momentaneamente adesso occupata da Lesna Gold).
Fine delle tramissioni. Si esce dal Comunale ulteriormente, duramente ridimensionati, defunzionalizzati dal recitare una parte ed un ruolo da protagonista fino al termine del girone di ritorno.
L’immagine emblematica del difficile momento psicologico da cui la squadra è adesso chiamata ad uscirne compatta e senza possibilità di appello, è rappresentata da capitan Mendola affranto, sconsolato,quasi con le lacrime a stento trattenute( di delusione ma anche di rabbia), piagato e piegato a capo chino, a bordo campo, con le Marlboro light profondamente aspirate , quasi se cercasse consolazione, più per sfogo che per vizio…. Il capitano non meritava , non merita di finire così la stagione, dopo tanti anni gloriosi, a testa alta, da campione non solo sportivo ma anche umano!!
Non meritano di finire così neanche Andrea Bongiovanni e Beppe Bordese, che da anni credono nel progetto Atletico e che tutti i giorni investono entusiasmo, risorse, voglia di fare e diffondere con lealtà e rispetto la pratica sportiva del calcio dilettantistico ma anche di creare le condizioni ideali per formare un gruppo dove le relazioni sociali, il senso di appartenenza ad una società sportiva, i valori dell’amicizia, della solidarietà, dell’aiuto e del soccorso reciproco e dello stare bene insieme sono parimenti importanti all’ottenimento dei risultati che si possono raggiungere.
Adesso è il momento, per tutti, di capire come continuare ad affrontare la stagione agonistica, dove ogni componente deve assumersi le proprie responsabilità, a seconda del ruolo che ricopre.
Credo che i giocatori siano chiamati a dimostrare una volta per tutte di avere un’anima, un orgoglio ed una dignità personali, non solo calcistiche e sportive.
Per quanto riguarda la consueta rubrica alla voce pagelle, per questa partita, per la prestazione esibita, per l’arrendevolezza , la mancanza di corsa, dinamismo, spirito di sacrificio,motivazioni ed impegno, mettiamo tutti i giocatori e staff tecnico su un stesso piano di valutazione non sufficiente. Tutti rimandati agli esami di riparazione, a partire già da domenica prossima a Perosa.
Nulla è ancora perduto e lo scoramento e il senso di frustrazione e di delusione che le prestazioni ed i risultati hanno fatto deflagrare ed implodere, devono essere invertiti e direzionati verso una reazione emotiva, nervosa, agonisticamente rabbiosa, recuperando morale e spirito, capacità fisiche ed atletiche, motivazioni.
Domenica prossima ci attende una insidiosa trasferta sul campo dell’A.S.D. Perosa, dove vedremo se i nostri giocatori riusciranno a dare concreti segnali di reazione e di voglia di rialzarsi e rilanciarsi e riscattarsi da un periodo decisamente negativo e deficitario.
Non saranno della partita Mancuso e Lavezzo, entrambi squalificati e Matteo Sismonda, autore dell’inutile doppietta di ieri sera e assente in quanto invitato ad uno sposalizio!!!
Mister Bongio riavrà comunque a disposizione il portiere titolare Grasso e tutti gli altri effettivi della rosa attuale, fatta eccezione per il lungo degente Gyimah.
Venerdì allenamento di rifinitura in vista della partita di domenica.
Forza ragazzi!!!!!! Orgoglio e dignità!!!!
Matteo Sismonda autore di una doppietta
MIMMO MONACHINO.