Formazioni
Atletico Racconigi(4-2-3-1): Grasso 5,5, Garis 5,5 (Capello dal 74°s.v.) ,Bruzzese 5,5,Mancuso 5, Lavezzo 5,5; Pisano 6 ( dal 83° Francioso s.v.), Gyimah 6,5( dal 89° Mendola,s.v.); Gala 5,5 ( dal 66° Aiello,s.v.),Russo 6,Cagliero 5,5; Sismonda 7.
In panchina: Bisio,Iacolino.
Allenatore: Bongiovanni, 6.
Piossasco( 4-3-3): Leni 6,5, Owusu 6,5( dal 80° Andronico), Piovino 6,Sciarpa 6,Ibba 6,Dainese 6,5; Modarelli 6,5,Caronna 6 ( dal 62° Savoia 7); Esposito 7,Morone 6,5 ( dal 75° Seminara),Genesio 6,5.
In panchina: Avvantaggiato, Russo,Ruccelli,Alessandria.
Allenatore: Boggian, 6,5.
Direttore di gara: Laugelli della sezione di Casale Monferrato, 6,5.
Marcatori: 21° Sismonda, 24° Esposito su rigore,36° Pisano, 58° Esposito,62° Genesio,66° Savoia su rigore,78° Sismonda, 83° Sismonda,92° Savoia.
Note: pomeriggio variabile, pioggia, nuvole e sole,temperatura 18 gradi, terreno di gioco in buone condizioni,spettatori una trentina circa.
Sciagurato harakiri finale dell’Atletico che al 92° minuto subisce la decisiva rete dell’incredibile 4-5 e butta al vento un insperato e miracoloso match-ball playoff, in virtù della insperata sconfitta che la quinta in classifica, il Bricherasio Bibiana, ha dovuto incassare fuori casa contro gli juniores del Nichelino Hesperia.
La stagione agonistica del duo Bongio-Bordese termina così mestamente ed in maniera ingloriosa ed infausta con il mancato obiettivo di inizio campionato di disputare le fasi finali dei play off, estromissione che lascia l’amaro in bocca, tanta recriminazione e un legittimo rammarico per l’andamento ed il rendimento che la squadra ha dimostrato ed espresso nel corso delle 30 giornate del girone E di Prima categoria.
Riassumiamo brevemente, partendo dal prologo infrasettimanale di mercoledì sera , dal recupero Pinasca-Bricherasio, terminato 1-2 , risultato forse anche prevedibile e preventivabile alla vigilia che aveva permesso ai bibianesi di scavalcare in classifica l’Atletico( 43 punti contro 42), ad una giornata dal termine della stagione regolare.
Le ridimensionate e residue speranze di riacciuffare la quinta posizione valevole per l’ammissione agli spareggi in chiave promozione, i destini e le sorti più o meno favorevoli per i Bongio boys erano direttamente e maledettamente collegate e dipendenti dalle combinazioni dei risultati odierni delle antagoniste che li precedevano in classifica: invece, se le vittorie interne di San Secondo e Pro Polonghera ( 44) rispettivamente contro il Racconigi( direttamente retrocesso in seconda categoria) e Lesna Gold( play out) erano facilmente pronosticabili, la sorpresa maldestramente e colpevolmente non sfruttata è arrivata dal comunale di Nichelino dove l’Hesperia ha sconfitto il Bricherasio( 43), che, nonostante la pericolosa defaillance finale, approfittando del crollo rosso blu, ha comunque acquisito l’accesso alla disputa dei play off, mantenendo il punticino decisivo finale nei nostri confronti!!!
Contemporaneamente alle notizie provenienti da Nichelino, il Piossaco segnava il micidiale 4-5 che affossava e seppelliva le nostre possibilità, laddove anche un pareggio sarebbe stato sufficiente per riprendersi il quinto posto con l’arrivo a pari punti che favoriva la squadra di capitan Mendola in vantaggio nei confronti diretti( 2 vittorie tra andata e ritorno!!!).
Ecco perchè, nonostante tutto, il dramma finale assume caratteristiche, dimensioni ,spessore e ricadute negative che non si possono accettare e digerire con facilità.
Il tracollo delle ultime due partite, Garino domenica scorsa e Piossasco oggi, con 0 punti e 10 reti incassate ( 6 realizzate….) è stato inaspettato( specialmente quest’ultima giornata decisiva di campionato…), verticale e inspiegabile( o meglio spiegabile, come cercheremo di fare…), ha immobilizzato e paralizzato la squadra, inchiodandola impietosamente all’inutile, fallimentare sesto posto finale.
Inutile riportare e commentare il clima di mestizia, delusione ed impotenza che aleggiavano e si percepivano dentro lo spogliatoio racconigese tra i fumi ed i vapori delle docce.
Anche la pioggia che aveva ripreso a cadere subito dopo il fischio finale è la metafora di una giornata, di una domenica da dimenticare e da lavare, che deve portare, a mente fredda e razionale, a trarre un bilancio critico ed autocritico della stagione, ad analizzare la situazione in relazione alla squadra sia nel suo complesso sia come prestazioni e rendimento dei singoli giocatori dell’organico.
Troppa, tanta la delusione, la rabbia sportiva e personale dell’allenatore Bongiovanni e del manager in pectore Bordese, cioè di chi ha la responsabilità tecnica e di chi praticamente e filantropicamente tira fuori i soldi, gli “sghei” , i piccioli di tasca sua, il cosiddetto “argeant” , per mantenere competitive ed ad alti, soddisfacenti livelli sia la squadra che la società.
Nelle prossime settimane queste analisi e queste valutazioni saranno sicuramente fatte,nella prospettiva di capire e vedere se ci sono le basi per proseguire la permanenza della società e della squadra nel campionato di Prima Categoria, con quali condizioni ed intenzioni, ora che l’Atletico è rimasto l’unica associazione sportiva a rappresentare degnamente il calcio locale, dopo la retrocessione dei rivali dell’A.C. Racconigi.
Il pre-partita è stato caratterizzato da un episodio al tempo stesso curioso, inedito ma anche artatamente sospettoso, in quanto i rappresentanti della dirigenza del Piossasco al seguito della propria squadra, 30 minuti prima dell’inizio della partita, comunicavano al direttore dei gara e agli stessi “colleghi” dell’Atletico che ” a causa di un disguido organizzativo” le divise ufficiali che i giocatori torinesi avrebbero dovuto indossare per disputare l’incontro erano state dimenticate nel deposito-magazzino della sede societaria.
A questo punto, il signor Laugelli di Casale Monferrato, effettuato il riconoscimento dell’identità dei giocatori in distinta, faceva sapere che in questi casi il regolamento prevede un tempo effettivo di attesa di 15 minuti prima di decretare l’assegnazione d’ufficio della sconfitta a tavolino , con l’avallo dell’altra società, per grave inadempienza e mancanza della divisa ufficiale di gioco.
Siccome a pensare male si fa peccato, l’opinione diffusa e generale intravedeva l’utilizzo di questo singolare e geniale escamotage come l’unica possibilità per differire l’inizio della partita di alcuni minuti al fine presumibile di permettere la conoscenza anzitempo dei risultati finali delle partite che direttamente coinvolgevano il Piossasco nella bagarre dei play out. Indirettamente, anche l’Atletico si sarebbe avvantaggiato di questo ” bonus” cronometrico per avere la situazione degli aggiornamenti di Pinerolo, Polonghera e Nichelino sotto mano.
Ma così, come abbiamo scritto in apertura, non è poi tristemente stato!!!
La partita aveva inizio alle 15.12,con le divise societarie bianco-granata che magicamente erano arrivate a destinazione, recapitate e consegnate da un solerte dirigente che si era precipitato da Piossasco, sfidando i minuti e il tempo sia atmosferico che cronometrico!!
Bongiovanni, con il suo recente 4-2-3-1, doveva rinunciare all’infortunato capitan Mendola, in panchina per onor di firma, recuperava a centrocampo Franci Pisano, assente domenica scorsa a Vinovo di Garino per squalifica.
Per il resto dello schieramento, difesa davanti a Grasso composta dai soliti quattro protagonisti titolari delle ultime uscite, duo di centrocampo formato appunto da Pisano e Gyimah, Gala-Russo-Cagliero terzetto offensivo ad agire davanti all’unica punta Sismonda.
Sguardi di interesse puntati sul campo ma occhi indirizzati sugli schermi degli smartphone, sia in panchina che in tribuna, in attesa di conoscere l’andamento delle partite clou dell’ultima giornata.
Il Piossasco allenato da Boggean, versione letterale alterata del nostro Bongio, con l’atteggiamento tattico iniziale faceva subito capire ed intravedere le sue chiare intenzioni di giocarsi la partita a viso aperto, di non accontentarsi di ottenere un pareggio,anzi,di volersi aggiudicare il match e il bottino pieno, potendo disporre di alcuni giocatori come Genesio, Modarelli ,Savoia e Seminara che già all’andata avevano colpito e picchiato duramente la nostra difesa( 4-2, n.d.r.).
Nel primo quarto di gioco, si registravano tre azioni pericolose imbastite e concluse dal Piossaco, con Esposito,Modarelli e Caronna, con Grasso che controllava la situazione, intervallate da una conclusione di Cagliero che terminava fuori.
Alla prima vera azione offensiva, al 21°, l’Atletico sbloccava a suo favore il risultato grazie ad una bella azione manovrata dai centrocampisti rosso blu, pallone che Cagliero metteva bene a centro area dove Sismonda era lesto ed opportunista ad anticipare portiere e difensore avversari insaccando di destro l’assistenza ricevuta dal compagno .
Partita che quindi si metteva bene per la nostra squadra che, però, alla prima replica degli ospiti incassava l’immediata rete del pareggio, a conferma delle difficoltà fisiologiche e sistematiche della capacità di saper gestire una situazione di vantaggio: Genesio , al 24° minuto,posizionato sul’out destro, era abile a sfuggire al molle controllo di Mancuso prima e di Lavezzo dopo, metteva a centro area dove Garis completava il pateracchio e la mancata copertura difensiva intervenendo in maniera scomposta ed evidente sull’accorrente Esposito, rigore ineccepibile che veniva trasformato dallo stesso attaccante numero 9 con un’esecuzione precisa ed angolata.
Ma al 28° l’Atletico ritornava in vantaggio con un bel colpo di testa in elevazione di Pisano che sfruttava una parabola tesa direttamente da calcio d’angolo battuta da Gala, complice la mal piazzata retroguardia torinese.
Al 36° altra occasione per Pisano la cui punizione da posizione centrale rispetto alla porta avversaria veniva alzata in angolo dall’attento Leni.
Il primo tempo si chiudeva con un tentativo di replica piossaschese con una conclusione di Savoia, difesa racconigese mal piazzata e sbilanciata, tiro intercettato da Grasso che poi blocca in due tempi.
Alle 16.08 iniziava il secondo tempo, mentre giungevano notizie del pareggio che stava maturando a Nichelino che a questo punto qualificava ai play off la nostra formazione!!
Il Piossasco,al 58°, perveniva al pareggio con una staffilata di destro scagliata dalla distanza del centravanti Esposito, libero di calciare di prepotenza ed indisturbato la sfera che si insaccava sotto il sette della porta di Grasso.
Tutto da rifare per le speranze dell’Atletico che reagiva con un’azione confusa in area avversaria, pallone che danzava davanti la porta di Leni senza che nessuno tra Gala e Sismonda la spingesse dentro e con il portiere avversario che sventava anche un tentativo di clamorosa autorete!!! Al 62°, dopo l’ingresso in campo di Savoia, accadeva l’imponderabile: su azione veloce di ripartenza e contropiede, con la difesa rosso blu completamente e colpevolmente alla deriva, Genesio si presentava solo davanti a Grasso e lo infilava con un preciso rasoterra.Al 66°, l’imponderabile si trasformava in inesorabile, come il crollo di una diga, come il deragliamento di un treno, come l’affondamento di una nave, come lo schianto di un aereo : doppio intervento in area racconigese Mancuso-Gyimah giudicato falloso su uno scatenato Esposito e rigore assegnato dal direttore di gara che veniva questa volta trasformato dal neo entrato Savoia.
L’impensabile dramma si stava consumando sull’erba bagnata del Trombetta, le speranze di riprendersi disperatamente quel 5° posto che sembrava ormai inarrivabile,imprendibile ed inattaccabile ma che era a portata di mano venivano compromesse e vanificate da un cedimento fisico, nervoso, tecnico, di energie e cattiveria agonistica, di voglia di lottare che gli uomini di Bongio palesavano ed accusavano in maniera evidente.
Al 67° Aiello prendeva il posto di Gala, mentre Capello al 74° subentrava a Garis, ultime disperate mosse di un allenatore quasi rassegnato ed abbattuto che aveva accarezzato il sogno di un’impresa, anche grazie alla collaborazione determinante dell’Hesperia.
L’Atletico, spingendo il cuore oltre l’ostacolo, accorciava le distanze con il solito Sismonda la cui conclusione rasoterra terminava in fondo alla rete con il vano tentativo di Leni che si tuffava, intercettava il pallone ma non riusciva ad evitare che lo stesso terminasse in fondo al sacco.
A questo punto, mancando 12 minuti alla fine, gli uomini di Bordese riprendevano a crederci, sospinti dall’incitamento dei pochi tifosi presenti sugli spalti, dall’incoraggiamento di compagni e componenti della panchina e da una disperata, rinnovata forza di volontà, mentre nelle file del Piossasco cominciava a serpeggiare una palpabile e latente preoccupazione.
Cagliero aveva tra i piedi l’occasione buona per l’aggancio ma la sua conclusione tesa terminava di poco fuori vicino al palo sinistro della porta difesa da Leni.
Al 82°, il miracolo si materializzava con il 4-4 realizzato da Matteo Sismonda che trasformava con precisione un calcio di rigore assegnato dall’arbitro per un atterramento ai danni dello stesso el condor in maglia numero 7 che portava a 19 il bottino personale stagionale.
Ultimo cambio di Bongio, dentro Francioso per Pisano, per accentuare la pressione e alimentare l’assalto finale alla ricerca del gol vittoria e dell’approdo ai play off.
L’Atletico aveva la palla del match ball ad un minuto dalla fine del tempo regolamentare ma la conclusione in tuffo di testa di Sismonda lambiva il palo della porta avversaria!!!
Tre i minuti di recupero decretati dal signor Laugelli, mentre da Nichelino il risultato vedeva ancora le due squadre in parità e Atletico fuori dai giochi. Anche capitan Mendola veniva gettato nella mischia per l’assalto finale, nonostante le sue precarie condizioni fisiche.
Al 92°, con la nostra formazione completamente sbilanciata in avanti, con Bruzzese praticamente fermo, bloccato ed inefficiente per un colpo alla caviglia, risultava letale e mortifero un contropiede del Piossasco che veniva concretizzato da Savoia che entrato in area di rigore trafiggeva impietosamente Grasso per il gol del definitivo, scioccante, catastrofico, irreparabile 4-5.
Contemporaneamente, giungeva il finale aggiornato di Nichelino, l’Hesperia aveva battuto il Bricherasio 2-1!!!!
Agghiacciante, raggelante, paralizzante, allucinante, incredibile, inverosimile!!!
Oltre al danno, la beffa: sarebbe bastato a questo punto anche un pareggio per la nostra squadra per agganciare la diretta rivale al quinto posto e qualificarsi alle fasi finali in virtù degli scontri diretti!!!! A saperlo in tempo!!!! CRIBBIO!!!
Invece, c’est finì, rien ne va plus, game over!!!! “This is the end, my only friend”, cantavano i Doors!!! Appunto, Le Porte, che si chiudevano definitivamente in faccia all’Atletico ed ai suoi atleti.
Immaginatevi la reazione dei nostri giocatori, dello staff tecnico, dei tifosi, di contro l’esultanza del Piossasco,bestia nera dell’anno, che comunque, evitando la retrocessione diretta, si giocherà la permanenza in Prima Categoria nei play out che inizieranno tra 2 domeniche.
Ovviamente i più delusi, costernati, increduli , sconcertati, distrutti dall’emozione ma anche dalla rabbia, dalla disperazione e dal senso di impotenza , più dei giocatori stessi, apparivano Bongiovanni e Bordese che fino all’ultimo avevano giustamente creduto nella possibilità di potercela fare, anche all’ultima giornata, sfruttando un eventuale passo falso di una delle tre squadre che la precedevano in classifica, circostanza che poi si è clamorosamente verificata!!!
Sta di fatto, analizzando le ultime due uscite, che non è concepibile per una difesa come la nostra incassare la bellezza, o la bruttezza, di 10, diconsi dieci reti!!!.
Volendo continuare la serie.
Non è concepibile prendere tra andata e ritorno 9 reti dal Piossasco, penultimo in classifica e con tutto il rispetto( con tanti ringraziamenti e saluti da Savoia e Genesio, tre capitoni a testa nella rete,n.d.r.).
Non è possibile pareggiare in casa il derby contro il derelitto Racconigi.
Non è possibile, tra l’altro, perdere malamente a Bruino, Perosa Argentina e Nichelino.
Non è tollerabile prendere 43 reti in trenta incontri, con una media di 1,43 a partita, considerando la difesa come uno dei reparti che alla vigilia davano maggiori garanzie di tenuta, affidabilità e compattezza.
Non è spiegabile che, nonostante le 35 reti delle 51 realizzate complessivamente( media partita 1,7) ad opera del duo Sismo-Tony , miglior coppia-gol del girone, non siano bastate per ottenere un piazzamento finale in chiave play off.
Troppe le 10 sconfitte subìte su trenta partite disputate durante la regular season, di cui 7 in trasferta e 3 tra le mura amiche.
Numeri snocciolati e crudi che evidentemente offrono sufficiente materiale per avviare un’attenta analisi della quasi fallimentare stagione che aveva come obiettivo minimo il piazzamento tra le prime 5 del girone.
Inutile recriminare sugli episodi e sulle circostanze negative che hanno determinato periodi alternanti ed altalenanti di crisi di gioco e di risultati oppure rimpiangere la defezione di alcuni giocatori sui quali si era puntato ad inizio stagione o sui quali si era rinunciato sulla base di motivazioni tecnico-societarie.
Per ora ci fermiamo qua.
Nelle prossime settimane, a bocce ferme, ritorneremo a parlare delle prospettive e dei programmi futuri della nostra società sportiva.
Compresa un’intervista a cuore e parole aperte che faremo con l’allenatore Bongiovanni e, soprattutto, con il general manager Beppe Bordese.
Il sottoscritto ringrazia di vero cuore coloro i quali mi hanno permesso di vivere questa straordinaria esperienza con la pubblicazione degli articoli sul nostro sito.
UN ringraziamento a Beppe, Andrea, Gianpiero,a Germano e Dino e rispettive “fumne”, alla grande Michelina e a Bongio senior,a Fulvio, a Marco Bertinotti e a Roberto Carena, ai genitori di Marco Gala e di Paride Grasso e ai papà di Aiello e di Tony Mendola, siete persone straordinarie!!!
Un grande abbraccio, a prescindere da come siano andate a finire le cose, a tutti i giocatori dell’Atletico con i quali ho trascorso trenta indimenticabili partite di campionato come inviato ed addetto stampa, come amico fraterno, compagno di avventure, con i quali ho condiviso gioie, emozioni, esultanze,soddisfazioni ed aspettative ed anche delusioni, sofferenze e disillusioni.
Non dimenticherò mai le notturne delle partite di recupero, giocate al Trombetta o a Piossasco, San Germano Chisone e a Rivalta, a prendere freddo in tribuna o in panchina, ma accompagnate comunque e sempre dal calore umano del valore dell’amicizia e dello stare bene insieme.
Non dimenticherò mai le pizze del giovedì sera alla Tortuga, per parlare della nostra squadra, commentare la partita della domenica precedente e fare previsioni, ipotizzare aspettative su quella della domenica successiva.
Vorrei soprattutto abbracciare uno su tutti,non me ne vogliano gli altri ai quali comunque mi sono legato con affetto, una persona alla quale bisogna riconoscere con dignità, rispetto ed educazione, l’alto senso della sportività, l’entusiasmo,il carisma, la lealtà, la voglia di lottare e di combattere sempre presenti, di non mollare mai: TONY” IL CAPITANO” MENDOLA.
Con affetto ed amicizia, il vostro Mimmo,
30 articoli stagionali.
Sismo, 19 reti in campionato.
Il Capitano, 16 reti stagionali.