Atletico Racconigi – Villar Perosa : 2-2
Formazioni.
Atletico( 4-2-3-1): Grasso,Garis,Bruzzese,Mancuso,Lavezzo; Pisano,Gala ( dal 30° Sismonda); Cagliero( dal 79° Capello),Russo,Aiello; Mendola.
In panchina: Bisio, Re, Francioso.
Allenatore: Bongiovanni, 6.
Villar Perosa (4-4-2): D. Cullino, Pochettino,Vertullo,L.Cullino,Vaira( dal 52° Vornicu),Intini,El Bahi,Errico( dal 78° Micol),Vicino,G.Gioia,Spezzacatena.
In panchina: Richard,Colasanti,A.Gioia,Cenghialta,Mina.
Allenatore: Wellmann,6.
Direttore di gara: Gregorio Sità della sezione di Torino, 4,5.
Reti: Mendola al 11°, Sismonda al 42°, Luca Cullino al 63°, Giuseppe Gioia su rigore al 95°
Espulsi: Luca Cullino, 82°
Ammoniti: Lavezzo,Pisano,Cagliero ,Mendola,L.Cullino.
Note: terreno di gioco in buone condizioni, pomeriggio fresco, umido, leggermente piovoso, spettatori circa 30.
Sfortunata e beffarda partita quella disputata oggi pomeriggio al Trombetta da parte dell’Atletico contro la vice capolista Villar Perosa, terminata con il risultato finale di 2-2.
La squadra allenata da mister Bongio deve tanto recriminare e rammaricarsi della decisione finale del mediocre arbitro Sità di Torino che ha decretato un inesistente penalty a tempo praticamente scaduto a favore della squadra ospite sul punteggio di 2-1!!
Cominciamo proprio dalle concitate fasi finali di un match che i rossoblù racconigesi stavano meritatamente conquistando e conducendo in porto al cospetto di un Villar Perosa che così trascendentale poi non è apparso, a dispetto della posizione occupata in classifica.
Ebbene, come dicevamo, il direttore di gara concedeva cinque minuti di recupero, entità cronometrica esagerata e non giustificata, conteggiando le sostituzioni e le interruzioni di gioco, e proprio all’ultimo sospiro di azione decretava un misterioso rigore( il secondo della giornata per gli ospiti, come vedremo,n.d.r.) per un presunto atterramento in area di rigore ai danni di un attaccante in maglia gialloblù.
Tra lo sconcerto e l’incredulità generale, manifestatosi tra panchina e tribuna, nonostante le veementi proteste del capannello attorniante e schiumante rabbia dei racconigesi,( da cui usciva penalizzato Francy Pisano, con tanto di sventolamento di cartellino giallo esibito) , il signor Sità , in maniera inflessibile ed irremovibile,non esitava a recedere ovviamente dalla sua decisione scellerata,cervellotica e demenziale, accordando il rigore dopo essere stato indotto in tentazione ed aver ingenuamente abboccato al disperato tuffo in stile olimpico messo in atto da un non meglio identificato giocatore perosino.
Trasformazione vincente di Beppe Gioia, che si riscattava in quanto aveva clamorosamente fallito un precedente tentativo dal dischetto scivolando sul terreno viscido con il piede di appoggio al momento dell’esecuzione , spedendo così alto sulla traversa.
Contemporaneamente arrivava il triplice fischio finale, esultanza dei giocatori di mister Wellmann come se fossero usciti indenni da uno scontro con un autotreno ed epilogo con le rabbiose ma inutili ed impotenti proteste inscenate da giocatori e staff dirigenziale del team rossoblù.
Peccato, perchè il ritorno alla vittoria dopo lo sventurato passo falso di domenica scorsa a Nichelino, avrebbe permesso alla nostra squadra di mantenere e consolidare la quinta posizione finale utile per il piazzamento in zona play off.
Invece, visti i concomitanti risultati che si sono registrati in questa decima giornata del girone di ritorno, l’Atletico( 35 punti) si vede incalzato e braccato dalle retrovie da una terna di competitor ed antagonisti, Vigone,Nichelino e Bricherasio( 34), pronti nelle prossime giornate ad insidiare ulteriormente le posizioni che contano.
A questo punto, a meno di clamorosi ribaltoni e capovolgimenti di valori nelle prossime ultime cinque giornate, certificata ed applaudita la quasi matematica promozione del Garino, ci sembrano quasi inattaccabili i primi tre posti sui quattro a disposizione che daranno il pass per gli spareggi finali, occupati con un margine che potrebbe risultare incolmabile rispetto alla nostra posizione, rispettivamente da Villar Perosa(44), Pro Polonghera(42) e San Secondo(40).
Ecco perchè sono maggiori il rammarico, l’incazzatura sportiva e le recriminazioni che l’Atletico può giustamente rivendicare per l’esito della gara odierna.
Ritorniamo alla partita ed alla cronaca.
Bongio ha riproposto e riconfermato il 4-2-3-1 adottato nelle ultime uscite che ha permesso alla squadra di assestarsi e riallinearsi con più funzionali equilibri tecnico-tattici, con l’unica variante, rispetto alla formazione tipo, del rientrante Gala al posto dello squalificato ghanese Gyimah. Ufficializzata in settimana ( al termine di fitti contatti e conversazioni telefoniche, n.d.r.) la decisione da parte dello staff tecnico-dirigenziale di rinunciare definitivamente alle prestazioni sportive del difensore Fabio Borda, al quale va comunque un nostro ringraziamento per il contributo che ha dato alla squadra nelle partite in cui ha giocato.
Il tecnico del Villar Wellmann ha invece utilizzato un regolare e più canonico 4-4-2, non potendo contare sull’infortunato Torres e schierando tra i pali rispetto all’andata Luca Cullino al posto di Richard.
La prima parte della partita si è disputata sotto una debole pioggia, con le squadre che si sono fronteggiate a centrocampo nel tentativo di scoprire le carte e le rispettive intenzioni, dopo una prima fase interlocutoria e di studio.
L’Atletico ha dato subito l’impressione di essere sceso in campo concentrato e deciso senza timori reverenziali di sorta; sono stati proprio gli uomini di Bongio a rendersi pericolosi nei primi minuti con una bella e veloce combinazione Gala-Mendola, con il capitano che perde l’attimo fuggente, anticipato in area di un soffio da Luca Cullino in tempistica uscita.
Era il preludio alla segnatura che si concretizzava al minuto 11: ricevendo un passaggio in area recapitato dalle retrovie, Marco Gala veniva scalciato ed atterrato da dietro a seguito di un intervento scomposto, irruento e maldestro da parte del difensore Intini e rigore ineccepibile.
Si incaricava della trasformazione il capitano che spiazzava il gemello Cullino portiere insaccando alla sua sinistra, 14° centro stagionale per il nostro numero 10, partita che si indirizzava secondo le aspettative ed i piani della vigilia.
Al minuto 27, il signor Sità invalidava per presunto fuori gioco una spizzata vincente di testa di Russo ben piazzato dentro l’area piccola avversaria, smarcato terminale offensivo di uno schema su punizione calciata dal solito Mendola.
Le iniziative di replica della vice capolista si spegnevano ai limiti della nostra area dove Grasso era chiamato ad interventi di ordinaria e normale amministrazione e la linea dei difensori faceva buona guardia e presidio.
L’unico pericolo creato dagli ospiti nel primo tempo è stata una conclusione di Vertullo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, battuta a rete vicino al palo opposto di tiro stroncata da un brillante intervento in spaccata dal metronomo Pisano.
Al minuto 30 Bongio è stato costretto ad operare la prima sostituzione, fuori Marco Gala per la caviglia rimasta contusa,dolorante e gonfia a seguito dell’intervento subìto in occasione del rigore e dentro Matteo Sismonda: cambio tattico ed inversione di posizioni, con Mendola che scalava retrocedendo sulla linea di centrocampo andando ad occupare la zona di competenza dello sfortunato numero 8, mentre Sismo si piazzava unica punta del reparto offensivo al posto del capitano.
Ed era proprio il neo entrato con la maglia numero 18 a siglare al minuto 42 il meritato raddoppio racconigese, 10^ rete stagionale personale, sfruttando una combinazione originata e creata da Marco Ciccio Russo sull’out destro, assist teso a mezz’altezza e pallone impattato al volo di destro da Sismo ad incrociare e gonfiare la rete dalla parte opposta a quella di sparo.
Il 2-0 con il quale terminava la prima frazione di gioco è stato il giusto premio per i valori di gioco espressi dalla nostra squadra ed emersi sul campo, per la personalità, l’aggressività,l’intensità e la disinvoltura con la quale sono stati affrontati i più quotati avversari, per l’equilibrio e la compattezza dei reparti.
Nell’intervallo, negli spogliatoi, Andrea Bongio ha invitato la squadra a rimanere presente in campo, a non mollare la presa ed a rimanere attenti e concentrati, considerando la prevedibile reazione che il Villar avrebbe cercato di mettere in atto nei secondi 45 minuti di match, nel tentativo di risalire la china e raddrizzare le sorti della partita.
Il secondo tempo si apriva con una conclusione dal limite su calcio di punizione eseguita da Mendola e bloccata in tuffo da Davide Cullino.
Il Villar al minuto 58 provvedeva al primo cambio, dentro Vornicu al posto di Vaira e sessanta secondi dopo otteneva il primo calcio di rigore della giornata, assegnato dal direttore di gara torinese per una cintura in area commessa da Mancuso ai danni di Gioia: si incaricava del tentativo di trasformazione lo stesso fromboliere con tiro di piatto destro che terminava clamorosamente sopra la traversa, con il piede di appoggio che scivolando sull’erba viscida gli ha fatto perdere l’equilibrio e la precisione e coordinazione della battuta,
La replica dell’Atletico allo scampato pericolo è stata sul piede destro di Speedy Gonzales Cagliero al minuto 61, ma al momento della battuta verso la porta avversaria, da poco dentro l’area, veniva disturbato e contattato da un difensore perosino proprio sulla caviglia del piede destro di tiro, pallone che terminava fuori ma svirgolata causata dall’impatto ricevuto. Inutili le proteste…. nella circostanza, tutto regolare.
Al 63° il Villar accorciava le distanze con il secondo gemello della squadra, Luca Cullino, che sfruttava un invitante traiettoria in area direttamente su calcio di punizione con una vincente deviazione di testa nella nostra area di rigore; nell’occasione il numero 4 avversario non è stato adeguatamente controllato e marcato da nessuno dei nostri difensori o dall’uomo che lo avrebbe dovuto seguire!
Match dunque che veniva riaperto con il Villar che approfittava di un preoccupante principio di declino fisico accusato dall’Atletico che aveva speso molto nella prima ora di gara; una pericolosa conclusione dalla distanza di Mimmo El Bahi al minuto 70 veniva deviata in angolo da un nostro difensore.
La formazione di Bongio, come detto sopra, negli ultimi 20 minuti ha iniziato ad accusare segni di stanchezza e di cedimento anche sul piano della tenuta nervosa, situazione che ciclicamente si ripete quando la nostra squadra deve gestire una condizione di vantaggio numerico nei confronti dell’avversario di turno. Possiamo chiamarla o definirla paura di vincere?
Nel frattempo, nonostante la nostra formazione appariva un pò in affanno nelle ripartenze e nella copertura degli spazi, senza che comunque il Villar fosse riuscito a creare occasioni degne di rilievo, al 79° veniva effettuato il secondo cambio con Capello al posto di Cagliero, esausto e vittima di un attacco di crampi.Un minuto prima, sostituzione anche per gli ospiti con Micol che è subentrato al capitano Errico.
Al minuto 82 il Villar rimaneva in inferiorità numerica per l’espulsione sacrosanta decretata dal direttore di gara ai danni di Luca Cullino, autore della rete dell’accorciamento delle distanze, secondo cartellino giallo per una vistosa trattenuta su un lanciato Aiello che lo aveva superato sulla corsa e si stava avviando verso l’area avversaria.
Superiorità numerica che avrebbe permesso all’Atletico di gestire al meglio gli ultimi 10 minuti di gara.
Nel finale,occasione su punizione di Mendola, al limite dell’area e da posizione centrale, parabola aggirante la barriera gialloblù con il portiere Cullino agile a spostarsi e ad abbrancare la sfera.
Assalti finali del Villar ma con la retroguardia racconigese che non correva seri rischi e pericoli; 5 i minuti di recupero concessi da Sità, un po eccessivi considerando le sostituzioni operate e le sospensioni del gioco.
Al 95° accadeva l’imprevedibile l’imponderabile, l’inesorabile: assalto conclusivo degli ospiti,pallone indirizzato alla disperata verso la nostra area, il fischietto della sezione di Torino si inventava letteralmente un rigore per un presunto atterramento in area di un giocatore del Villar. Più che un atterramento, come abbiamo avuto modo di scrivere ad inizio articolo, si è trattato di un tuffo ben eseguito dal giocatore avversario al quale il direttore di gara ha miseramente abboccato.
Disperazione ma anche incredulità tra i giocatori di casa, con le proteste veementi e rabbiose ed anche contenute al limite dell’intemperanza fisica e verbale, ma direttore di gara irremovibile.
L’impressione generale, senza volere essere o sembrare di parte, che i 300 secondi di extra time fossero già esauriti al momento dell’ultima azione di gioco, a pallone lontano e distante.
Dopo l’ammonizione di Pisano, pallone collocato sul dischetto per la seconda volta ed ancora Beppe Gioia incaricato dell’esecuzione.
Bordese, dalla panchina, nei frenetici secondi precedenti il penalty, suggeriva a Grasso il lato della sua porta dove l’attaccante avversario avrebbe potuto piazzare la trasformazione: angolo di tiro indovinato, alla sinistra del nostro portiere, ma pallone che terminava in rete con Grasso che si era mosso con una frazione di secondo di ritardo!!!
Contemporaneamente, triplice fischio finale e rientro negli spogliatoi accompagnato dalle imprecazioni e dai concitati tentativi di capire da parte del signor Sità i motivi che lo avevano indotto ad assegnare un penalty verso il quale neanche i giocatori e la panchina del Villar hanno pienamente creduto!!
Peccato per i 2 punti sprecati ,che l’Atletico ha dimostrato di meritare, dimostrandosi per lunghi tratti della partita superiore al cospetto della formazione vice capolista che si è portata a casa un prezioso punto con 2 tiri in porta in 97 minuti totali di gioco..
Il risultato sarebbe stato beffardamente ed ulteriormente atroce se Gioia non avesse fallito il primo rigore assegnato alla sua squadra: ma sarebbe stata una punizione veramente eccessiva ed assolutamente immeritata!! Adesso la situazione di classifica per la nostra squadra, a 5 giornate dalla fine della regular season, è concentrata e proiettata con l’obiettivo di mantenere l’ultimo piazzamento utile per potere accedere ai play off, guardandosi dalla concorrenza e dalla risalita in graduatoria delle tre squadre che occupano le posizioni immediatamente dopo la nostra.
Una vittoria oggi avrebbe praticamente incrementato e consolidato il quinto posto in classifica, a questo punto da difendere fino alla fine.
Calendario alla mano, l’eventuale partita-scontro diretto contro il Vigone, una delle tre squadre che ci tallona ed incalza dalle retrovie, a tre turni dalla conclusione, sarà in programma il 29 aprile con il vantaggio
non indifferente del fattore campo del Trombetta.
Ma prima ci sarà da sudare e da soffrire già a partire dall’anticipo di venerdì sera , 11° turno, ore 20.30, fuori casa contro l’Aurora Calcio, incontro che la nostra società ha accettato di disputare anzitempo su richiesta della dirigenza torinese per via della partecipazione ad uno sposalizio al quale la stragrande maggioranza dei giocatori nostri avversari dovrà presenziare.
Un gesto sicuramente sportivo e di disponibilità dimostrati da parte di Bongio-Bordese e da tutta la nostra squadra che non si può non sottolineare. Speriamo bene!!!
Il turno successivo, 12^ giornata, infrasettimanale festivo del 25 aprile, vedrà nuovamente impegnata in trasferta la nostra formazione opposta al pericolante Lesna Gold, alla disperata ricerca di punti per evitare la trappola dei play out o al massimo ottenere un favorevole piazzamento per aggiudicarsi in casa gli spareggi finali per evitare la retrocessione.
Vedremo alla fine di questo decisivo trittico di prossime partite quale sarà il bilancio in termini di risultati e di corrispettivi punti conquistati per potere decifrare e comprendere meglio il destino conclusivo di questa stagione agonistica.
In tema di valutazione e di pagelle, confermando la decisione e le scelte adottate nelle precedenti partite, ci sentiamo di dare un bel 6,5 complessivo, media-voto della prestazione dei singoli giocatori.
Grasso è stato praticamente inoperoso per quasi tutta la partita, la linea difensiva centrale( Mancuso-Bruzzese) è mancata soltanto nella marcatura e nel controllo in occasione della rete del 2-1 ed in occasione del fallo da rigore provocato; gli esterni( Garis-Lavezzo) hanno svolto con diligenza il compito loro richiesto; il pacchetto di centrocampo( Gala, poi Mendola e Pisano) ha lottato, contrastato e cercato di proporre azionando con il giro palla gli esterni offensivi( Cagliero-Aiello) coadiuvati da Ciccio Russo in fase di rifinitura e nello smistamento dei palloni giocabili.
Mendola e Sismonda hanno fatto del loro meglio , entrambi nel tabellino dei marcatori di giornata.
Bongio ha cercato come sempre di mandare in campo la migliore formazione possibile e avrebbe meritato il successo personale per l’impostazione di gioco, le occasioni create e l’andamento della gara.
Come sempre, concludiamo con un FORZA RAGAZZI, FORZA ATLETICO, FINO ALLA FINE.
SALUTI SPORTIVI da MIMMO MONACHINO. ALLA PROSSIMA PUNTATA!!!!!
Matteo Sismonda, autore della seconda rete.