Atletico Racconigi-A.C.Racconigi :1-1
Formazioni.
Atletico: Grasso,Garis,Lavezzo,Pisano,Bruzzese,Mancuso,Sismonda,Gala ( dal 49° Russo), Aiello ( dal 75° Re), Mendola,Cagliero ( dal 46° Francioso).
A disposizione: Bisio,Capello,Borda.
Allenatore: Bongiovanni.
A.C.Racconigi: Lopreiato,Lo Greco, Boetti ( dal 50°Zizo), Perusin ( dal 55°Cambareri),Benedetto,Parigi,Covello,Pellegrino,Bechis,Mercadante ( dal 65° Marzullo), Jakini( dal 76° Orrù).
A disposizione: Milanaccio e Tirante.
Allenatore: Cavaglià.
Direttore di gara: Paolo Isoardi della sezione di Cuneo.
Marcatori: 45° Pellegrino,77° Francioso.
Ammoniti: Gala,Pisano e Pellegrino.
Al 43° del primo tempo espulso dalla panchina il dirigente accompagnatore dell’Atletico Bordese.
Note: terreno di gioco in buone condizioni, freddo moderato, 8 gradi, spettatori circa un centinaio.
Al 41° del secondo tempo la partita è stata interrotta per 19 minuti per consentire l’atterraggio sul terreno di gioco dell’elisoccorso proveniente da Torino per soccorrere, prelevare e trasportare una persona arrivata a Racconigi con l’equipaggio di un’ambulanza di Carmagnola.
Finisce in parità il derby della stracittadina racconigese della quarta giornata di ritorno,con divisione della posta in palio che può abbondantemente accontentare l’A.C., in lotta per evitare la zona playout, ma che lascia l’amaro in bocca, il rammarico e le inutili recriminazioni nelle fila dei rossoblu di Bongio-Bordese, che hanno sprecato l’ennesima occasione per avvicinarsi ulteriormente al raggiungimento del secondo posto, diventato ormai obiettivo prioritario della regular season.
Anche oggi, i risultati delle dirette concorrenti ed antagoniste mitigano parzialmente l’ennesima delusione domenicale,ma questo non è sufficiente ogni volta per ammorbidire e smorzare la frustrazione e la sensazione di impotenza per la mancanza di risultati che servirebbero per scalare la classifica e dare una svolta decisiva alle sorti del campionato.
Come avevamo anticipato nell’articolo di lunedì scorso, dopo la vittoriosa trasferta di Bricherasio, le due compagini alla vigilia del match coltivavano necessità diametralmente opposte in relazione alle rispettive posizioni di classifica: l’Atletico aveva bisogno dei 3 punti per tentare l’avvicinamento alla vice capolista Villar Perosa, distanziata di 7 punti e di tenere sotto controllo Polonghera e San Secondo, sue antagoniste dirette nella zona playoff.
L’A.C.Racconigi era alla ricerca di punti per continuare l’operazione risalita, e tentare di evitare la trappola dei playout, obiettivo che lo terrà impegnato e coinvolto fino al termine del girone di ritorno.
Ebbene, come detto ad inizio di servizio, il risultato finale arride alla squadra peggio piazzata in classifica che, vista la classifica ed i rapporti di forza teorici, vedeva meglio favorita la squadra di capitan Mendola, considerando anche i segnali di miglioramento di prestazione e di squadra delle ultime giornate che alimentavano speranze e possibilità di vittoria.
Invece, fino a 15 minuti dalla fine l’Atletico stava perdendo un derby che avrebbe avuto del beffardo e del clamoroso, viste le numerose occasioni da rete capitate ai giocatori rossoblu non concretizzate a dovere.Quello del gol sembra essere uno dei mali e dei problemi cronici e atavici che attanaglia la squadra e senza la soluzione del quale non si farà tanta strada.
La rete siglata da Dino Francioso al 77°, uno dei tanti ex della partita, ha evitato una sconfitta che avrebbe potuto avere effetti deleteri e dannosi per le aspettative di classifica e le prospettive di prosecuzione del campionato.
Mister Bongio recuperava dalla squalifica Mancuso e Russo, il primo schierato dall’inizio titolare, scelta tecnica che ha penalizzato Fabio Borda, relegato in panchina e che ha preso male la decisione dello staff tecnico.Per il resto, l’11 selezionato ha visto in campo gli atleti più utilizzati nelle ultime partite disputate, con Aiello spostato a centrocampo e Cagliero utilizzato come esterno del tridente offensivo.
Il primo quarto d’ora di gioco ha visto le due compagini fronteggiarsi a viso aperto, con l’Atletico che ha cercato di imporre la sua superiorità e supremazia.
La prima, vera occasione per passare in vantaggio capitava al 22°sui piedi di Sismonda che, ricevuto un bel passaggio su lancio dalle retrovie di Bruzzese, concludeva fuori di poco da posizione molto vantaggiosa.
Subito dopo, una conclusione dalla distanza di Gala veniva respinta in angolo da Lopreiato e su successivo corner Lavezzo svettava in area più alto di tutti ma il suo colpo di testa si stampava sulla traversa!
L’Atletico ha cercato quindi di sfruttare il momento favorevole, imprimendo più intensità e ritmo alle sue giocate e alle sue azioni offensive e costruiva altre due occasioni per passare in vantaggio, prima con Aiello che da 30 metri impegnava severamente Lopreiato poi con Gala che di destro, dal limite, non è riuscito ad inquadrare la porta per pochi centimetri.
Dalla tribuna, sembrava che la rete sblocca risultato dell’Atletico fosse già matura e meritata, ma un’altra occasione, colpo di testa di Tony Mendola su angolo dalla bandierina calciato da Gala, terminava di poco sul fondo.
Il Racconigi, in una delle rare proiezioni ed apparizioni offensive, provava a rendersi pericoloso verso la porta difesa da Grasso con una conclusione dalla distanza di Perusin che terminava abbondantemente alta sopra la traversa.
Verso lo scadere della prima frazione di gioco, il direttore di gara, il cuneese Isoardi, si avvicinava verso la panchina dell’ Atletico e decretava l’allontanamento di Beppe Bordese, dirigente accompagnatore rossoblu, che avrebbe apostrofato il guardalinee racconigese Inturri che non avrebbe segnalato una rimessa laterale a favore della squadra avversaria.
Nella circostanza, l’arbitro era lontano dalla zona dove è accaduto l’episodio e sinceramente non sappiamo con quale criterio oggettivo e decisionale abbia adottato il suo provvedimento “unilaterale”, visto che l’anziano segnalinee si è portato a ridosso della panchina avversaria con fare non proprio amichevole.
L’episodio incriminato anticipava la sorprendente segnatura del Racconigi, quasi allo scadere del primo tempo: su calcio di punizione, su un fallo stupidamente e ingenuamente commesso da Aiello, si incaricava della battuta il numero 8 Pellegrino da una distanza siderale di una trentina di metri, pallone colpito di collo pieno destro che si insaccava all’incrocio dei pali, nulla da fare per Grasso che si era vanamente proteso in tuffo alla destra della sua porta.
Il Racconigi usciva dall’intervallo rinfrancato e rinvigorito per essere passato in vantaggio, mentre al rientro in campo Bongio provvedeva a schierare l’ex Francioso ( fuori Cagliero) nel tentativo di scardinare la retroguardia avversaria, che non sembrava così imperforabile ed inviolabile.
Ed era proprio il neo entrato attaccante brindisino che si metteva subito in evidenza , nonostante una condizione di forma ancora lontana dalle migliori condizioni atletiche, fornendo dal limite dell’area un pallone smarcante per Sismonda che di destro sparava addosso al portiere Lopreiato in disperata uscita, sprecando davvero un pallone che era da mettere assolutamente dentro!
Al 49°, altra sostituzione operata dall’Atletico con Russo che veniva mandato in campo al posto di Gala, già ammonito e a rischio secondo cartellino giallo.
Il Racconigi alleggeriva di tanto in tanto la pressione avversaria con rilanci lunghi ed azioni di ripartenza a beneficio degli scattanti Jakini,Covello e Bechis che comunque venivano fronteggiati e neutralizzati dalla retroguardia rossoblu.
Anche mister Cavaglià ha cercato di far ruotare i suoi atleti e inserire forze fresche, con una girandola di cambi ( Zizo,Camabareri Marzullo e Orrù al posto rispettivamente di Boetti,Perusin,Maercadante e Jakini) nel tentativo di gestire il risultato, reggere meglio la reazione, l’urto e il serrate offensivo dell’Atletico.
Proprio uno dei neo entrati, Marzullo, ha avuto a disposizione la palla del letale raddoppio, in sospetta posizione di offside e da solo involato verso l’area avversaria, si allargava e si decentrava troppo nel tentativo di aggirare Grasso in uscita,sprecando un’opportunità irripetibile, che avrebbe definitivamente ma immeritatamente steso l’Atletico. Nel frattempo faceva il suo ingresso in campo Ale Re al posto di un generoso Aiello, vittima di crampi.
Per la puntuale legge del contrappasso e per quella altrettanto ciclica dell’ex di turno , era proprio Francioso al 77° a riportare in parità il risultato insaccando di testa a pochi metri dalla porta e capitalizzando uno splendido cross di Mendola che aveva straordinariamente lavorato un pallone sull’out sinistro con una mirabolante serpentina ad aggirare l’avversario.
A questo punto l’Atletico riversava in campo maggiore grinta e determinazione che se si fossero visti per tutta la durata della partita, non solo di quella odierna, avrebbero sicuramente fatto scaturire un’ altra prestazioni ed un altro risultato.
Al minuto 85, un tiro di Franci Pisano dal limite dell’area veniva bloccato a terra da un attento Lopreiato, ma nella circostanza e ne l frattempo un difensore del Racconigi era terminato a terra per un colpo subìto.
Al minuto 86, con i rossoblu che producevano il massimo sforzo agonistico ed atletico, accadeva un fatto praticamente inedito ed imprevedibile per i campi di calcio.
Dal lato fronte tribuna, nel piazzale antistante, giungevano due ambulanze, scortate dai carabinieri della stazione di Racconigi, di cui una che entrava fino al limite del terreno di gioco. Sorpresa e stupore ma anche preoccupazione generale, si sapeva nel frattempo che sull’ambulanza entrata in campo, proveniente da Carmagnola, era stata soccorsa una persona in gravi condizioni da elitrasportare in ospedale. Alcuni minuti dopo, infatti, atterrava sul terreno di gioco un elicottero, proveniente probabilmente da Torino, con a bordo il personale medico che provvedeva a prelevare la persona da soccorrere immobilizzata sulla lettiga dall’ambulanza a bordo dello stesso elisoccorso. Nel frattempo i giocatori svolgevano esercizi atletici per mantenere tonicità e riscaldamento muscolare.
Le operazioni di soccorso sono durate circa 20 minuti e soltanto dopo l’elevazione in volo dell’elicottero, il direttore di gara ha fatto riprendere la partita quando mancavano ancora 4 minuti più recupero( concessi 3 minuti…..).
Nei concitati minuti finali era l’Atletico a sfiorare le rete della vittoria, prima con Francioso che dall’interno sinistro dell’area piccola, sempre su magico assist di Mendola,effettuava una conclusione di sinistro che lambiva il palo opposto di tiro giusto per una questione di centimetri, poi con Valerio Garis che spintosi in area avversaria mancava l’attimo fuggente e vincente facendosi respingere la debole e strozzata conclusione dal portiere in uscita.
Su questa ultima, palpitante azione, Isoardi decretava la fine delle ostilità, ovvia soddisfazione in casa Racconigi, ennesima delusione ed occasione sprecata per la Bongio band.
Rimane il rammarico e la recriminazione per un altro risultato negativo che, sommato assieme a tanti altri collezionati in questa parte della stagione, fa pensare se effettivamente la nostra squadra sia davvero in grado di competere a certi livelli, con questi giocatori, con questa mentalità e con queste prestazioni,in un campionato dove oltre alla preparazione, alle caratteristiche tecniche, al sistema di gioco e all’organico a disposizione, è necessario e fondamentale possedere ed utilizzare i giusti attributi ( Palle!!), la giusta determinazione e rabbia agonistica, le basilari motivazioni e gli adeguati stimoli psico-fisici.
Come accennato in apertura di cronaca, i risultati di questa 4^ giornata di ritorno, mantengono sostanzialmente quasi inalterati i rapporti di forza e le posizioni di classifica che si stanno delineando domenica dopo domenica.
Favorevole per le nostre prospettive è stato il pareggio per 1-1 nel match-clou di giornata tra Villar Perosa e Polonghera, un pò meno la vittoria del San Secondo che è andato a vincere 0-4 su un derelitto Lesna Gold in caduta libera.
Fermo il Garino, inarrivabile a quota 44 e che ieri ha riposato, il Villar mantiene la seconda posizione con 35 punti, mentre al terzo posto adesso si sono installate Polonghera e San Secondo, entrambe con 29 punti; l’Atletico naviga e galleggia quarto a quota 28, mentre l’avversaria più immediatamente vicina in classifica è il Nichelino Hesperia con 23 punti.
Intanto, mercoledì prossimo, recupero in notturna alle ore 20.30 in quel di Piossasco, ultima partita prevista del girone di andata e rinviata a suo tempo per impraticabilità del terreno di gioco causa neve.
Torinesi da non sottovalutare, ma l’Atletico altalenante di questi tempi è diventato imprevedibile e capace di risultati brillantemente inaspettati o di cadute e mezze battute d’arresto più o meno deleterie e nocive.
I prossimi avversari, nonostante siano il fanalino di coda del girone E con 12 punti, ieri si sono imposti tra le mura amiche del Comunale per 3-2 contro la Bruinese e sicuramente scenderanno in campo con il coltello tra i denti per mettere in difficoltà la nostra squadra. Si attendono anche buone notizie dal Trombetta, dove mercoledì sera si disputerà il recupero tra il Racconigi ed il San Secondo, uno dei quattro recuperi in programma.
Mercoledì sera, Bongio dovrà rinunciare a Paride Grasso, assente per motivi di lavoro( rientrerà domenica prossima per la trasferta di Perosa contro l’A.S.D.), al suo posto tra i pali ci sarà Bisio. Per il resto ci dovrebbero essere gli stessi effettivi a disposizione ieri, da verificare l’umore e la predisposizione ” mentale” di Fabio Borda, rimasto deluso ed amareggiato per l’esclusione nel derby. Vedremo come Bongio e Bordese sapranno gestire il caso.
Andiamo alle pagelle.
Grasso: 6, ci è sembrato incolpevole sulla punizione vincente di Pellegrino, anche se la distanza e la posizione di tiro erano abbastanza distanti dalla sua porta; per il resto non ha dovuto compiere interventi importanti. Sarà assente mercoledì sera nel recupero contro il Piossasco. Infilzato.
Garis: 6, poteva essere l’eroe di giornata se ci avesse creduto di più sull’azione e sulla conseguente conclusione calciata debolmente sul portiere in uscita, proprio allo scadere del recupero concesso. Essendo un difensore, molto probabilmente non si poteva chiedere e pretendere di più. Rivedibile.
Lavezzo: 7, per il consueto impegno e l’abnegazione profusi per tutta la partita e per la sfortunata occasione della traversa colpita di testa nel primo tempo, una delle tante palle gol fallite dall’Atletico. Difende la sua zona di competenza, si propone con folate sulla fascia laterale in appoggio alla manovra di gioco.Recapitato.
Pisano: 7, il geometra sta attraversando un positivo periodo di forma psico fisica, ha cercato di dirigere ed impostare le manovre di centrocampo e di servire i compagni con le aperture di gioco precise e logiche di cui dispone il suo bagaglio tecnico. Giudizioso.
Bruzzese: 7, riproposto e riconfermato titolare al centro della difesa da mister Bongio come premio delle ultime prestazioni, ha spazzato la sua area nelle poche occasioni di pericolo avversario e si è reso protagonista insolito di alcuni pregevoli e precisi lanci con piede educato, a scavalcare la mediana avversaria a beneficio dei compagni del reparto offensivo. Tosto, solido e grintoso.
Mancuso: 6,5, al rientro dopo le 3 giornate di squalifica dopo i fatti di Vigone, ha cercato di dare sicurezza,ordine e stabilità alla retroguardia, avanzando fino a centrocampo per sostenere le fasi di gioco della squadra, dopo le rete dello svantaggio del primo tempo.Rientrato.
Sismonda: 5,5, ha avuto due nitide palle gol, una per tempo, nella prima è stato impreciso , nella seconda ha sparato addosso al portiere in uscita; da diverse partite fa fatica a scavalcare e saltare l’avversario diretto, a volte evapora e sembra scomparire dalle fasi salienti del match; per la risalita delle posizioni di classifica, l’Atletico avrebbe bisogno anche dei suoi gol, che mancano ormai da molte partite. Dipende da lui riconquistare la vena realizzativa momentaneamente smarrita. Inceppato.
Gala: 6+, alcuni tentativi da fuori area,alla ricerca della conclusione vincente, forte e precisa nello specchio della porta, una delle sue specialità, cerca anche di aggredire a centrocampo ogni pallone con caparbietà , anche se ne sbaglia qualcuno di troppo. Sostituito ad inizio ripresa in quanto anche ammonito. Rimandato.
Aiello: 7-, trottolino e moto perpetuo di centrocampo in fase di interdizione e di scambio con i compagni, alla ricerca del corridoio giusto in area avversaria; ingenuo e forse evitabile il fallo commesso in occasione del calcio di punizione per il Racconigi, da cui scaturisce l’eurogol di Pellegrino.Chiede la sostituzione per attacco di crampi, di cui probabilmente soffre sistematicamente alla distanza. Soldatino prezioso.
Mendola: 7, soprattutto per la costruzione dell’azione che permette a Francioso di impattare il risultato, nell’occasione un mix di caparbietà e di tecnica sopraffina nel liberarsi ed aggirare il difensore avversario: Si inventa, costruisce e ricama un’azione fotocopia, questa volta non adeguatamente sfruttata dai suoi compagni. Leader.
Cagliero: 5,5, avvio incoraggiante con i suoi guizzi e le sue serpentine per cercare di avvicinarsi verso l’area avversaria, ma poi progressivamente si smonta e si perde, frustrato, demotivato e sfiduciato per alcune azioni mal riuscite in fase di palleggio e di superamento dell’avversario. Imbolsito e involuto.
Russo: 5,5, nonostante abbia giocato praticamente tutto il secondo tempo, entrando in campo al poso di Gala, non ci ricordiamo azioni memorabili o spunti degni di nota e riferiti alle sue notevoli potenzialità tecniche. Alcuni tentativi di smarcare e fornire qualche pallone giocabile, ci è sembrato impreciso e poco motivato.
Re: s.v., pochi minuti in campo per riuscire ad incidere. Deve assolutamente uscire dal letargo agonistico e mentale dove sembra essere entrato e sfruttare meglio le occasioni che gli vengono presentate.
Francioso: 7-, il suo ingresso in campo ha cambiato il volto della partita per quanto riguarda la fase di concretizzazione; ha segnato la rete del pareggio, anche se gran merito e da attribuire al capitano, ne ha mancata un’altra per una questione di centimetri, ha seminato il panico nella ex retroguardia avversaria. Deve smaltire ancora qualche chilogrammo di troppo, ad oggi è l’unico fromboliere e stoccatore d’area di cui dispone l’Atletico. Da preservare e recuperare, come il panda.
Bongio: 6,5, ha dovuto fare delle scelte tecniche dolorose ( vedi Borda in panchina…), ma è sempre difficile escludere qualche giocatore a vantaggio di altri. Ha mandato in campo quelli che a suo modo di vedere avrebbero potuto e dovuto dare un contributo ed un apporto migliore in termine di prestazione ed affidabilità. Alle ripresa degli allenamenti di martedì farà sicuramente delle rivalutazioni in funzione della trasferta di Piossaco di mercoledì sera.E catechizzerà di nuovo la truppa, per scuotere nuovamente spirito e morale, alla ricerca di individuare le cause del rendimento altalenante e discontinuo della sua squadra.
Direttore di gara: Isoardi, 6, unici nei di una buona direzione di gara 1) la decisione di espellere il nostro dirigente accompagnatore Beppe Bordese e di non prendere nessuna decisione nei confronti della panchina del Racconigi, con l’allenatore Cavaglià e il segnalinee Inturri tra i più aggressivi ed esagitati.2),ha distribuito un solo cartellino giallo ai giocatori del Racconigi, penalizzando i nostri sanzionandoli con due ammonizioni, non soppesando con equilibrio la gestione disciplinare della partita. Comunque, ininfluente ai fini del risultato.
MIMMO MONACHINO