Racconigi 27 ottobre 2019, Stadio Trombetta, ore 14.30.
Formazioni.
Atletico(4-4-2): Bisio 7; Rosso 7, Clari 7,Fanelli 6,5, Garello 6,5 ( 75° Canale); Capone 7 (86° Mutta),Gyimah 6,5, Ferrantelli 6,5, Vergnano 7,5; Trapani 7,5 , Riscaldino 6,5 (65° Mendola 7,5).
In panchina: Pruneti, Obehon.
Allenatore: Bongiovanni, 7.
Orbassano(4-2-3-1): Sandrini; Bianco,Borraccino,Maiello,Del Prete; Schiraldi,Minelli; D’anzi(60° Ingrao),Shaker(65° Mazzanti),Casciano; Tozzi(Kingidila); Tozzi.
In panchina: Derobertis,Dora,Sallustio,Garanzino,Ciliberti,Sposato.
Allenatore: Panarelli.
Direttore di gara: Daniele Sullo della sezione di Pinerolo, 6,5.
Tabellino.
Marcatori: 30° Tozzi,48° Trapani,68° Casciano,70° Trapani,90+4 Vergnano.
Espulsi: 76° Schiraldi( rosso diretto per un pugno sferrato ad un avversario, l’assistente di linea dell’Orbassano( tentativo di colpire un dirigente dell’Atletico con la bandierina) e Bordese, dirigente accompagnatore dell’Atletico( coinvolto nell’episodio della bandierina).
Ammoniti: Vergnano,Bianco,Del Prete,Borraccino,Ingrao.
Recupero: 0 minuti p.t., 8 minuti s.t.
Note: pomeriggio con temperatura primaverile, 21°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori circa un’ottantina, di cui quasi metà provenienti da Orbassano.
L’Atletico Racconigi conquista finalmente la prima vittoria stagionale superando al Trombetta l’ostico e pugnace Orbassano al termine di un incontro agonisticamente combattuto, dall’andamento costantemente in bilico ed incerto fino alla fine e condito da deprecabili episodi di tensione nervosa che hanno rischiato di rovinare la partita e su cui torneremo in maniera dettagliata in sede di cronaca.
La formazione di mister Bongio si è trovata ad inseguire e risalire la corrente del risultato con gli ospiti che si sono ritrovati in vantaggio per ben due volte, con Trapani che finalmente ha disputato una prestazione convincente ( la migliore da inizio stagione),contrassegnata da una bella doppietta personale e con la rete vincente nei minuti di recupero realizzata da “Icemen” Vergnano, a nostro avviso il migliore in campo oggi.
La partita odierna rappresentava un crocevia fondamentale per iniziare a provare a risalire dalle asfittiche posizioni di bassa classifica in cui la nostra squadra è stata relegata , con solo 3 punti raccolti nelle prime 7 giornate di campionato, frutto più di recriminazioni domenicali connessi a demeriti e sfortuna che di effettiva superiorità degli avversari fin qui affrontati.
La vittoria contro il pericoloso e bellicoso Orbassano è maturata nel secondo tempo, dove tutti i giocatori, al rientro dagli spogliatoi dopo l’intervallo sotto di 1-0 in virtù di una prestazione parziale giocata male ed in maniera mediocre da tutto il collettivo, hanno tirato fuori gli attributi e l’orgoglio personale, con una capacità di reazione e di abnegazione ammirevoli ,sfoderando una buona intensità agonistica e voglia di combattere ,battagliare e contrastare, nonostante la qualità ed il livello del gioco non siano stati tra i migliori visti ed esibiti in altre, precedenti occasioni.
Vittoria quindi che assume un significato prezioso ed un valore molto importante ai fini di una svolta stagionale anche morale e psicologica , dove in questo momento è prioritario tirarsi definitivamente fuori dalle infide sabbie mobili di una classifica che nessuno poteva ipotizzare o prevedere ad inizio di stagione.
Dopo l’ottava giornata, l’Atletico adesso si trova in quart’ultima posizione con 6 punti, con alle spalle San Secondo, Canale Calcio e Candiolo, distaccato di 2 lunghezze, da Pro Polonghera e Pralormo che lo precedono in graduatoria.
Vedremo domenica prossima, dopo aver finalmente rimosso il pesante,incombente macigno dello 0 alla voce casella vittorie, impegnativa trasferta contro il San Pietro, se i concreti segnali di vita e di riscossa sportiva potrebbero essere confermati o nuovamente ridimensionati assieme alla voglia e alle rinnovate aspettative della squadra determinata a risalire e scalare più posizioni possibili in classifica.
Ritorniamo ai fatti di oggi.
Per l’ennesima,ottava volta consecutiva dall’inizio stagione, Mister Bongio si ritrovava ad ideare, ripensare e rivedere lo schieramento di partenza, considerando le pesanti assenze di Mancuso(squalificato), Rollè( infortunato, assieme ai lungodegenti Pelissero e Grasso) e le condizioni fisiche non completamente efficienti di Ferrantelli e Clari, comunque utilizzati inevitabilmente titolari nello “starting eleven” di inizio partita per ragioni di forza maggiore, così come Gyimah Akwasi e Garello per le stesse motivazioni, mentre rimanevano inizialmente in panca Mutta e Il Capitano( determinante, come vedremo, in occasione dell’assist del gol vittoria scaccia crisi,n.d.r.)
Da registrare, a 3 settimane di distanza dall’infortunio occorsogli a due dita di una mano durante il match contro il Bricherasio, il provvidenziale recupero- rientro ( non molto positivo,n.d.r.) da titolare di Fanelli al centro della difesa orfana dello squalificato pilastro “the Wall” Mancuso e di Luca” mister simpatia” Rollè.
Nelle file avversarie si registravano le assenze degli squalificati Pisano e Passarelli, dove la formazione allenata da Panarelli si fregiava del privilegio esclusivo della presenza del capocannoniere provvisorio del girone E, quel Jacopo Tozzi che, come vedremo, non si sarà smentito neanche oggi,timbrando inesorabilmente il cartellino e realizzando la rete del primo vantaggio per la sua squadra.
Cronaca primo tempo.
Le squadre scendevano in campo agli ordini di Daniele Sullo, fischietto della sezione di Pinerolo, davanti a spalti gremiti da un’ottantina di spettatori di cui circa la metà supporters, madri, parenti e sportive provenienti da Orbassano.
Il terreno di gioco del Trombetta si presentava in buone condizioni e la temperatura pomeridiana faceva segnare valori primaverili con circa 21°.
Atletico che riproponeva la novità stagionale della divisa orange scelta e sponsorizzata da Marchisio ( il dirigente e non l’ex calciatore bianconero,n.d.r.) con pantaloncini neri e che si schierava con il canonico 4-4-2, mentre i giocatori dell’Orbassano indossavano una casacca bianca con banda rossa orizzontale e con il confermato modulo 4-2-3-1, con Tozzi ad interpretare il consueto ruolo di terminale, stoccatore e fromboliere offensivo, coadiuvato e supportato dal lavoro e dal dinamismo atletico svolti ed assicurati dai rifornimenti degli sparring partner D’anzi e Casciano.
Dopo le iniziali, canoniche fasi di gioco e di studio, dove le squadre si assestavano occupando spazi e posizioni, la prima vera occasione da rete capitava guarda caso sui piedi di Tozzi: 9° minuto, l’attaccante capocannoniere del girone si trovava a calciare indisturbato all’altezza del dischetto di rigore ma la conclusione di collo destro indirizzata verso la porta di un atterrito e smarrito Bisio si impennava incredibilmente alta sulla traversa , buon per noi e per la nostra disattenta difesa e pericolo scampato.
L’Orbassano, con il passare dei minuti, cominciava gradualmente a prendere campo e costringere la nostra squadra sulla difensiva, a rimanere compressa tra pacchetto arretrato e centrocampo, lenta ed incapace di alzare il ritmo delle giocate ed innalzare il proprio baricentro per attestarsi, contrastare e proporsi all’altezza della linea mediana.
Al minuto 11 il numero 10 Shaker spediva fuori alla destra di Bisio un tiro dalla media distanza, mentre 2 minuti dopo era nuovamente lo spauracchio Tozzi a mandare alto sulla traversa una bella e precisa assistenza in verticalizzazione di Schiraldi.
Nei minuti successivi era ancora la formazione torinese a menare le danze e condurre il pallino del gioco, Atletico che continuava a rinculare ed indietreggiare per la pressione esercitata dai portatori di palla avversari.
Nel giro di 120 secondi (22° e 23°) era la volta di D’anzi (alter ego del compagno numero 9) mettersi in evidenza, dapprima con una conclusione di sinistro dal limite dell’area sulla quale Bisio si faceva trovare puntualmente ben piazzato, mentre nella successiva circostanza e da distanza più ravvicinata, al culmine di un batti e ribatti in area racconigese, il tentativo dello stesso attaccante ritrovava il nostro portiere pronto e reattivo a distendersi in tuffo a bloccare la conclusione rasoterra.
Bisognava attendere il 24° per segnare sul taccuino il primo, timido, innocuo tentativo di una certa pericolosità per la nostra squadra: un calcio di punizione indirizzato verso l’area piccola sulla quale la retroguardia dei torinesi si disimpegnava senza problemi.
Al 30° minuto, con il canovaccio tattico della partita che continuava a svilupparsi e dipanarsi a favore dell’Orbassano che esercitava una certa supremazia territoriale e di gioco, accadeva l’imprevisto che non ti aspetti, una “fanellata” clamorosa: in una fase di normale disimpegno davanti la propria area, Fanelli( un giocatore che solitamente garantisce affidabilità e sicurezza difensiva) appoggiava sfortunatamente e scelleratamente il pallone nella zona presidiata da Tozzi che approfittava del souvenir concessogli inaspettatamente, avanzava di alcuni metri palla al piede, prendeva la mira ed uccellava un esterrefatto ed incredulo Bisio che nulla poteva per cercare di neutralizzare il destro forte e preciso che si insaccava gonfiando la rete racconigese e anche qualche altra cosa…….
Nella circostanza i compagni provavano ad incoraggiare lo “sfortunato” compagno che non riusciva ancora ad elaborare la dinamica dell’accaduto e a capacitarsi della cazzata commessa in quel gesto maldestro e, di conseguenza, a mascherare la sua mortificazione,il proprio dispiacere e disappunto e la sua involontaria colpevolezza nella fattispecie dell’increscioso episodio occorsogli.
L’Atletico cercava di reagire prontamente anche avverso alle conseguenze psicologiche derivanti dalle modalità della rete dello svantaggio, anche se era nuovamente l’Orbassano al 32° a creare pericoli per la nostra porta con una semi rovesciata acrobatica di D’anzi che al bel gesto tecnico non riusciva ad abbinare e quindi imprimere al pallone la necessaria potenza e precisione, Bisio bloccava senza difficoltà.
Prima dello scadere della prima frazione di gioco, da segnalare tre episodi degni di nota.
41°, Riscaldino costringeva Sandrini al primo impegnativo e severo intervento della sua partita con una parabola dalla media distanza destinata a terminare la sua traiettoria proprio sotto la traversa, provvidenziale nell’occasione la deviazione del pallone sopra la traversa.
Al 44° Bisio riusciva ad anticipare con ottima scelta di tempo un’incursione in area dal lato destro di un lanciato D’anzi, sventando la minaccia.
Giusto al 45°, l’ultima conclusione era appannaggio per gli ospiti, la conclusione di destro a giro dal settore di sinistra di Casciano terminava direttamente sul fondo , con Bisio che seguiva attentamente lo spegnersi del diagonale abbastanza distante rispetto al palo alla sua destra.
Cronaca secondo tempo.
Le squadre tornavano in campo confermando gli effettivi del primo tempo.
Pronti, via e al minuto 48 l’Atletico perveniva al pareggio: Trapani, appostato in prossimità dei sedici metri avversari riusciva a scattare sul filo dell’offside e ad involarsi verso l’area nemica, era abile a difendere il pallone sul rinvenimento dei difensori che lo rincorrevano e chirurgico a trafiggere Sandrini con un diagonale rasoterra che si insaccava vicino al palo opposto a quello di tiro,
Parità aritmetica che veniva ristabilita e contenuta esultanza del generoso attaccante con capannello di compagni che lo festeggiavano all’altezza della bandierina del corner.
Aver raggiunto il pareggio ad inizio di ripresa poteva sicuramente rappresentare per i ragazzi di Bongiovanni una spinta propulsiva in grado di ridare più carica morale ed energetica ed una maggiore iniezione di fiducia , con i nostri atleti ritornati in campo con un piglio, una motivazione ed una carica agonistica completamente diversi rispetto a quanto visto nei primi 45 minuti di gioco.
Ma un minuto dopo la rete del pari, si ritornava nuovamente a soffrire, in campo e sugli spalti: su capovolgimento di fronte, Schiraldi seminava panico ed avversari con una prepotente proiezione sul’out destro, traversone che raggiungeva dalla parte opposta Casciano che, libero da marcatura, svirgolava malamente la sfera di sinistro mandando incredibilmente fuori e fallendo così una nitida occasione da rete a pochi metri dalla nostra porta.
Al minuto 55, un’altra grave disattenzione in fase di disimpegno, questa volta causata da un palleggio impreciso di Akwasi, metteva in azione il rapace Tozzi che appena entrato in area concludeva di sinistro mandando il pallone ad infrangersi sul palo esterno per poi terminare sul fondo, senza che Bisio riuscisse nel frattempo ad intervenire nonostante si fosse proteso ed allungato per tentare di intercettare il tiro.
Al 64° ci provava Riscaldino incaricandosi di calciare una punizione dai 25 metri da posizione centrale, esecuzione che sorvolava la traversa.
Cominciava nel frattempo la girandola delle sostituzioni con avvicendamenti che riguardavano entrambe le squadre: Ingrao e Mazzanti subentravano rispettivamente a D’anzi e Shaker, mentre Bongio mandava in campo Mendola al posto di Riscaldino.
Così al 68°, l’Orbassano si riportava nuovamente in vantaggio: Casciano riusciva a penetrare di gran carriera in area di rigore, non incontrava opposizione alcuna e di destro riusciva a trafiggere Bisio con un fendente a mezza altezza.
Ma l’Atletico battagliero del secondo tempo riusciva a riacciuffare il risultato due minuti dopo: 70°, Rosso lavorava un ottimo pallone dopo aver superato il proprio oppositore all’altezza della linea di fondo sull’out destro, pennellava un cross teso verso il centro area dove Vergnano girava di testa in torsione con il pallone che si stampava sulla traversa e dove .sulla successiva ricaduta in campo, si avventava più lesto di tutti Trapani che non aveva difficoltà a ribadire in rete insaccando sotto misura.
La partita si apprestava così a vivere negli ultimi 20 minuti i momenti più emozionanti ed avvincenti, entrambe le contendenti dimostravano di non accontentarsi della divisione della posta, le squadre si stavano progressivamente allungando, affrontandosi a viso aperto, facendo saltare schemi e posizioni,allo scopo di produrre il massimo sforzo finale che sarebbe servito ad avere il sopravvento per l’aggiudicazione dell’intero bottino, dove entrambe le antagoniste avrebbero lottato per perseguire i rispettivi, contingenti e contrapposti obiettivi di classifica.
Al 72° l’Orbassano faceva scorrere dei brividi freddi sulla schiena dell’Atletico ma anche dei tifosi presenti in tribuna con una prepotente azione di Casciano sul settore offensivo destro, il suo cross attraversava tutto lo specchio della porta senza che nessuno tra difensori ed attaccanti riuscisse ad intervenire.
Azione fotocopia al 75° con lo stesso protagonista numero 11 sugli scudi, stessa dinamica dell’azione precedente e stessi effetti finali, improduttivi per la sua squadra e benefici per la nostra.
Subito dopo Garello veniva sostituito da Canale, tenuto prudenzialmente in panchina per i postumi di uno stato influenzale che gli aveva fatto saltare la rifinitura settimanale del giovedì.
Un minuto dopo la miccia che accendeva ed incendiava gli animi già tesi tra giocatori e rispettive panchine: durante le fasi di rimessa del gioco della nostra difesa, recuperando la sua posizione verso il centrocampo, il giocatore Schiraldi sferrava un pugno sulla faccia di Fanelli che crollava a terra dolorante al viso.
Inevitabile la formazione e l’auto costituzione di nervosi capannelli di uomini attorno al giocatore protagonista dell’insano ed assurdo gesto, con colluttazioni fisiche, spintoni e tentativi di aggressione che coinvolgevano entrambe le fazioni, stato di nervosismo ed agitazione che serpeggiava e si diffondeva anche tra gli occupanti delle due panchine.
Ad un certo punto, dopo le parole e gli insulti reciproci, si passava ai fatti: l’assistente di linea dell’Orbassano, dotato di una struttura corporea imponente e massiccia, si scagliava e si avventava con fare minaccioso contro il dirigente dell’Atletico Bordese, brandendo la sua bandierina che sfiorava la faccia del destinatario del suo gesto.
Il direttore di gara, il giovane Sullo, espelleva entrambi i contendenti e provvedeva contestualmente a esibire il cartellino rosso a Schiraldi che abbandonava in fretta e furia il campo per andarsi a rifugiare negli spogliatoi, evitando dall’essere rincorso ed inseguito dalla muta pedestre schiumante rabbia e rancore capitanata dallo stesso Fanelli, a stento trattenuto dai compagni più ragionevoli.
In pratica il gioco rimaneva fermo per circa 8 minuti, mentre anche sulle tribune del Trombetta si respirava aria pesante di contestazione e di scambio di accuse reciproche non meglio precisate alla ricerca di un presunto capro espiatorio -provocatorio di comodo cui attribuire e rovesciare addosso le cause e le conseguenze dei fatti, situazione che coinvolgeva il presidente della squadra ospite ed anche alcune attempate, accanite e surriscaldate tifosesse-parenti a vario titolo genealogico al seguito dell’Orbassano.
Il gioco riprendeva regolarmente al minuto 82 dopo la prolungata sospensione con la situazione di superiorità numerica per la nostra squadra.
Era l’Atletico questa volta a sciupare e fallire clamorosamente una nitidissima opportunità da rete che avrebbe consentito di ribaltare il risultato( solo rimandato di 12 minuti): Tony Mendola riusciva a liberarsi dalla marcatura del suo avversario con un’ ubriacante serie di dribbling sul fondo della fascia destra ed effettuava un cross”al bacio” che pescava lo smarcato Trapani all’altezza del dischetto di rigore ma il nostro centrattacco mancava incredibilmente l’impatto con il pallone che sfilava dalla parte opposta. Davvero un’occasione più unica che rara.
Bongio provvedeva all’ultimo cambio di giornata, immettendo Mutta al posto di Capone al minuto 86, precedentemente l’Aurora aveva mandato in campo Kingidila subentrato a Tozzi.
Al 90° bella azione in velocità combinata tra Trapani, Mutta e Mendola con il nostro immarcescibile e generoso attaccante che aveva anche il tempo di aggiustare e prendere la mira dal limite dell’area colpendo però troppo sotto il pallone che terminava alto sulla traversa.
Il direttore di gara concedeva 8 minuti di over time, somma cumulativa cronometrica derivante dai fatti accaduti che abbiamo raccontato e le sostituzioni operate, ammonendo nel frattempo l’allenatore Panarelli per concitate proteste.
Al minuto 94, si celebrava l’apoteosi della rete del 3-2 Atletico che significava e rappresentava la prima vittoria stagionale: protagonista ed assist-man nuovamente lui, l’Uomo di Polonghera, ancora azione avviata e preparata con grande tecnica e determinazione da parte di Mendola dal settore destro del fondo campo, avversario saltato con destrezza, ingresso in the box e cross eseguito con giusto dosaggio e precisione che raggiungeva a centro area Vergnano che aveva un felice impatto con il pallone, piattone sinistro chirurgico che trafiggeva senza scampo Sandrini ed esultanza tribale di tutti i giocatori ed i componenti della panchina, con i tifosi racconigesi in visibilio per il prezioso risultato che finalmente vedeva avanti la loro squadra di casa.
Ma non era ancora finita, c’era ancora da soffrire e da stringere i denti fino alla fine, per altri 4 minuti.
Quasi allo scadere, 90° + 5, capitava sul destro di Ingrao il pallone che avrebbe potuto sancire il 3-3 conclusivo che avrebbe rimandato l’Atletico nuovamente all’inferno : il tentativo quasi a colpo sicuro del giocatore torinese appena entrato in area veniva deviato con il viso da Bisio in disperata uscita e pallone che veniva poi sospinto dai nostri difensori più lontano possibile dalle zone pericolo, per la serie dal tormento all’estasi.
Al termine del triplice fischio finale di Sullo, durante il percorso verso l’imbocco del sottopassaggio, gli animi apparentemente sopiti si surriscaldavano improvvisamente con Fanelli, trattenuto con decisione da alcuni compagni, che avrebbe voluto precipitarsi all’interno degli spogliatoi per un “chiarimento-regolamento di conti” con Schiraldi che, nel frattempo, come si è appreso nei minuti seguenti il fine partita, si era abbandonato ad una crisi di pianto, ad un “auto da fè” in chiave privata e solitaria , dopo essersi reso conto evidentemente di avere commesso un gesto evitabile ed infiammabile, che ha anche lasciato la sua squadra in condizioni di inferiorità numerica in un momento topico e decisivo del match.
Il parapiglia continuava anche nel retro del cortile esterno degli spogliatoi con alcuni rappresentanti dell’Orbassano( i due giocatori squalificati ed il loro presidente,n.d.r.) che avrebbero voluto entrare oltrepassando l’ingresso del cancello, accesso che inizialmente veniva loro impedito.
Scintille e sguardi carichi di rabbia anche dell’allenatore Panarelli all’indirizzo del dirigente Bordese, accompagnati da velate minacce ed apprezzamenti abbastanza duri e provocatori.
La situazione rientrava gradualmente nella normalità ricomponendosi nell’ambito di un regolare clima post partita.
Tornando alla partita, i primi 3 punti conquistati dalla nostra squadra permettono di staccarsi dai bassifondi della classifica e possono e devono costituire un buon viatico in grado di accompagnare la squadra fuori dal tunnel dei risultati negativi e guardare al futuro con maggiore autostima ed ottimismo.
L’affermazione odierna colloca l’Atletico alla quart’ultima posizione con 6 punti, lasciandosi alle spalle in ordine San Secondo(5), Canale Calcio(4) e Candiolo(3), a due punti dal duo composto da Pro.Polonghera e Pralormo che precede in classifica
Domenica prossima il calendario metterà di fronte l’Atletico contro lo Sorting Club San Pietro, un’altra inedita, dura, impegnativa e difficile trasferta in quel di Moncalieri, su un campo inesplorato e sconosciuto su questi palcoscenici, essendo il prossimo avversario una delle new entry del girone E.
Il punto del girone.
Il Villarbasse si conferma prepotente e convincente capolista solitario (21)dopo aver espugnato il campo del Garino per 2-3, con reti di Miraglio,Rebuffi e Cavallini che vanificano la bella doppietta realizzata da De Salvo.
Primo inseguitore a quota 18 il Villar Perosa che si è fatto imporre il pareggio interno a reti bianche nel derby dei tanti ex contro il Pinasca.
Segue un quartetto a quota 14 punti formato da Spartak San Damiano, sconfitto a domicilio da un sempre più sorprendente Bricherasio( 0-3 con doppietta di Rivoiro e gol di Aiello ed aggancio in classifica) , Villastellone, bloccato in casa dallo Sporting Club San Pietro, nostro prossimo avversario( 2-2 firmato da Novara e Angeloni per i locali, Grasso e Borrelli per gli ospiti) ed infine Perosa( 0-0 a Candiolo)
Il Garino rimane fermo a quota 13, incalzato dal San Pietro con 12, mentre il Pinasca, con il punto conquistato a Villar, scavalca in classifica proprio l’Orbassano, 11 punti contro 10.
Il Pro.Polonghera ( 8) continua a scalare posizioni confermando il suo momento positivo, allungando la striscia delle vittorie consecutive imponendosi in trasferta per 1-3 contro la nobile decaduta San Secondo( ancora a segno Cattapan , Caffaro e Baruzzo e Maio per la formazione allenata da Insana). Stessi punti, 8, anche per il Pralormo, fermato in casa 1-1 dal Canale Calcio(Calzolai e Vico i rispettivi marcatori).
Detto di noi,alle nostre spalle quindi troviamo San Secondo(5), Canale(4) e Candiolo(3, prezioso punto muovi classifica ottenuto in casa contro il Perosa).
Lo scout delle reti segnate in questa 8^ giornata ammonta a 23, media partita 2,8.
Nella classifica marcatori si registra l’allungo di Jacopo Tozzi che con la rete odierna raggiunge quota 10, mentre Simone Rivoiro,con la doppietta realizzata a San Damiano e 9^ marcatura stagionale, si porta ad una lunghezza di distanza dal leader.
A secco Dalla Costa e Gioia, Rebuffi del Villarbasse ne approfitta per agganciare a quota 6 proprio i due citati competitori.
Distaccati con 5 reti Novara e Porta.
Il nostro Daniele Trapani, con la doppietta realizzata contro l’Orbassano, approda a quota 4, assieme ad una nutrita schiera formata da Zanin,D’anzi,Greco Ferlisi,Torra,Lagdzins,Vicino e Polonio.
M.M.
Mattia Vergnano, stoccatore del 3-2 finale ed m.v.p. della partita.
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