Racconigi, 3 marzo 2019, Stadio Trombetta, ore 14.30.
Formazioni.
Atletico(4-4-1-1): Grasso 6; Rosso 7,5 ,Fanelli 7,5 ,Mancuso 7,Garello 7,5; Cagliero s.v.(30° Bisio,6), Pisano 7,5 ,Vergnano 7,5,Pellissero 6,5 (53° Lavezzo,6,5); Gala 6,Mendola 7,5 (83° Iacolino).
In panchina: Alemanno,Rollè,Russo,Ferrantelli.
Allenatore: Bongiovanni,7.
Pralormo: Gandolfo; De Filippo,Abbondanza,Tallano (65° A.Bosco),A. Di Gregorio,Orrù(46°Visca); Rupolo (70° Serra),F. Bosco, F.Di Gregorio,Pani,Nano.
In panchina: Osella,Della Ferrera,Dumbya,Ferrari,Lungo Vaschetti.
Allenatore: Marocco,6.
Direttore di gara: Giorgio Giacalone della sezione di Torino, 5.
Tabellino.
Marcatori: 10° Vergnano (rigore), 82° Abbondanza , 92°A.Di Gregorio.
Espulsioni: Gala al 19° per somma di ammonizioni, Grasso al 29° per fallo da ultimo uomo.
Ammonizioni: Gala,A.Di Gregorio,Orrù, F.Bosco,Nano.
Recupero: 1 minuto p.t., 4 minuti secondo tempo.
Note: pomeriggio soleggiato, 14 gradi, terreno di gioco in condizioni accettabili, spettatori circa 70.
Il Pralormo si conferma bestia nera per l’Atletico, anche se in questo caso la “bestia” di giornata è stata malamente interpretata dall’uomo dalla maglia gialla, il direttore di gara, che ha indubbiamente condizionato partita e risultato.
Le decisioni del signor Giacalone di Torino, già dopo 30 minuti di gioco, avevano ridotto l’Atletico in 9, per effetto delle espulsioni comminate ai danni di Gala e Grasso, di cui riferiremo in maniera dettagliata nella cronaca della partita.
Pensare che una squadra come il Pralormo, vista sia all’andata che al ritorno, abbia 30 punti in classifica ed abbia conquistato 6 punti su 6 nei confronti diretti, è da ascrivere ai misteri ed agli enigmi più insondabili ed inspiegabili che appartengono alla realtà del mondo pallonaro, specialmente nel settore dilettantistico.
Nonostante la doppia superiorità numerica avuta a disposizione per 65 minuti, per gentile concessione del direttore di gara, la formazione di mister Marocco è stata tenuta in scacco dagli avversari, incapace di effettuare 3 passaggi di seguito, di abbozzare una manovra accettabile ed apprezzabile, dove le uniche conclusioni a rete sono state quelle da cui sono scaturite le segnature nella parte finale dell’incontro.
Praticamente l’anticalcio per antonomasia, probabilmente la squadra più brutta a mediocre del girone E, soprattutto per le condizioni di notevole vantaggio di cui è stata beneficiata.
Fa quindi rabbia perdere con le modalità, con le situazioni di gioco squilibrate e sbilanciate e compromessa ed inficiata dai singoli episodi accaduti durante la partita.
Si interrompe così inaspettatamente il mini filotto di 3 partite utili consecutive che aveva consentito all’Atletico di allontanarsi definitivamente dalle zone di bassa classifica e di riavvicinarsi timidamente, senza coltivare futili ed effimere aspettative, alle zone di alta classifica, comunque ai margini della zona play off che oggi sarebbe off limits.
Rispetto alle gare ed ai risultati ottenuti nel girone di andata, l’Atletico è riuscito a “vendicarsi” e riscattarsi soltanto nei confronti di Carignano,Pinasca e in parte Villar Perosa, concedendo il bis a Perosa e Pralormo ( tra l’altro in casa….), nella speranza che queste ultime due avversarie, se dovesse capitare di incontrarle nella prossima stagione, verranno castigate come meritano.
Ritorniamo alla cronaca della partita.
Bongiovanni confermava quasi lo stesso schieramento di partenza del recupero di mercoledì scorso in casa contro il Villar, con la sola eccezione di Rosso, rientrante titolare, al posto di Lavezzo.
Nelle file del Pralormo, avevamo dimenticato dell’indisponibilità dell’attaccante Rumiato (un anno e mezzo di squalifica da scontare,n.d.r.), mentre risultavano assenti per motivi fisici Chiesa e Rey.
Le squadre scendevano in campo agli ordini del signor Giacalone di Torino, buona la cornice di pubblico, presenti molti ragazzini delle varie squadre giovanili della società bianco rossa.
Al minuto 4, primo episodio preliminare, yellow card per Gala per simulazione, reo, secondo l’arbitro, di essersi lasciato cadere in area avversaria senza aver ricevuto contatto alcuno.
Al 10° minuto, questa volta, l’intervento in area ai danni del nostro stesso giocatore da parte di Tallano, vistosa trattenuta, viene sanzionato giustamente con l’assegnazione del penalty: sul dischetto lo specialista Vergnano, cecchino infallibile e glaciale, esecuzione esemplare, spiazzante il portiere, 1- 0 e settimo centro per il Vergna.
La partita quindi si incanalava per il verso giusto, con gli ospiti che esibivano un 5-3-2 che era la dimostrazione di un chiaro atteggiamento di copertura difensiva.
I giocatori in maglia blu si affacciavano sporadicamente oltre la linea di centrocampo e la prima conclusione verso la nostra porta era di Nano al 18° che girava debolmente a rete, facile per Grasso.
Replicava l’Atletico al 19° con un cross teso di Fanelli in area che trovava Mendola ben appostato pronto a schiacciare la sfera che terminava fuori di poco.
Alcuni secondi dopo, a seguito della rimessa dal fondo, il direttore di gara sventolava il secondo cartellino giallo ai danni di Gala, giudicando scorretto un normale intervento in tackle nei confronti di un avversario, quando invece sarebbe stato più opportuno da parte dell’arbitro ammonire verbalmente il giocatore ( sapendo e dovendosi ricordare che era stato già ammonito….) risparmiandolo e rimandandolo a scopo preventivo per una eventuale successiva azione scorretta commessa.
Al 29° secondo, scabroso episodio sfavorevole per l’Atletico, questa volta non sono esenti responsabilità individuali: Mancuso effettuava un debole( un pò “sfortunato”, sciagurato, involontario) retropassaggio in fase di disimpegno poco fuori l’area di rigore, pallone che veniva conquistato dall’attaccante Pani il quale veniva affrontato in maniera scorretta e decisa da Grasso che nel frattempo era uscito dalla sua zona di pertinenza.
L’azione del portiere veniva giudicata meritevole di essere sanzionata con il cartellino rosso, volendo applicare la regola del fallo da ultimo uomo, mentre nella fattispecie c’era ancora Fanelli rimasto a presidiare la nostra area come ultimo baluardo.
Inutili le proteste e le rimostranze racconigesi, direttore di gara irremovibile, come accade per normale prassi in questi casi ed in queste situazioni.
Bongio sacrificava così Cagliero per far posto al secondo portiere Manu Bisio ed Atletico ridotto e decimato in 9, costretto a ridimensionarsi in un 4-3-1, con il solo Mendola ad agire in avanti a dimenarsi come un pirata nella Tortuga.
Il Pralormo cerca subito di approfittare dell’invidiabile condizione numerica andando vicino al pareggio con una punizione di Fabio Di Gregorio dal limite dell’area di rigore che si stampava all’incrocio dei pali, con Bisio battuto.
Al 34° Mendola calciava una punizione a ridosso del versante sinistro, palla a giro che terminava direttamente sul portiere avversario che abbrancava in presa.
Minuti finali con i soliti Di Gregorio che svirgolava malamente calciando fuori di sinistro da buona posizione e Mendola che spediva nuovamente tra i tentacoli di Gandolfo una punizione dal limite.
Inizio ripresa con mossa strategica preventiva del tecnico Marocco che lasciava negli spogliatoi il già ammonito Orrù, sostituendolo con Visca.
Atletico che dimostrava di non soffrire più di tanto l’inferiorità numerica,riuscendo a chiudere bene tutti gli spazi ai tentativi degli attaccanti avversari, non disdegnando puntate offensive, soprattutto affidate a capitan Mendola, abile a tenere il pallone e ad indurre i difensori avversari a commettere sistematici falli nei suoi confronti, che permettevano ai compagni di rifiatare e allentare la pressione del Pralormo( in verità sterile, evanescente,inconcludente).
Nel frattempo si registravano altri avvicendamenti, Lavezzo per uno spento e poco lucido Pellissero e A.Bosco per Tallano.
Il Pralormo non riusciva ad imbastire azioni degne di nota, dimostrando la sua mediocrità e pochezza. Atletico che impensieriva al 70° la porta di Gandolfo, con una conclusione di sinistro di contro balzo di Vergnano, una lecca che lambiva di poco il palo sinistro.Pubblico che continuava a sostenere ed incoraggiare la propria squadra, fin qui capace di tenere testa e resistere con forza morale, lucidità ,solidità e compattezza , triplicando gli sforzi con encomiabile generosità ( per questa motivazione meriterebbero tutti un bel 10 ).
Ancora Vergnano pericoloso al minuto 80, direttamente da calcio d’angolo, parabola calciata di sinistro a rientrare che terminava sulla traversa con ricaduta prima su un braccio del portiere poi in campo che per poco non beffava e sorprendeva Gandolfo che rimediava con un po di fortuna.
Al minuto 81 Lavezzo prima e Garello dopo sbrogliavano una situazione in area che poteva diventare pericolosa, riuscendo ad allontanare la minaccia.
Sul successivo angolo, Pralormo fortunato a trovare il gol del pareggio.
Minuto 82, corner lungo dalla sinistra battuto in area racconigese, il capitano Abbondanza, appostato al vertice dell’area piccola, colpiva con la parte alta della fronte a mò di capocciata, con parabola a palombella che si insaccava alle spalle di Bisio, scavalcato dalla traiettoria arcuata del pallone. Neanche il giocatore numero 3 poteva credere di essere in grado di compiere una simile prodezza…….
Forse, col senno di poi, sarebbe stato necessario adottare nella circostanza delle marcature più strette e ad personam, ma ricordiamo che noi si era in 9 contro 11!!
Il Pralormo perveniva così al pareggio soltanto dopo 52 minuti di supremazia numerica ,su una situazione da palla inattiva: molto probabilmente su azione manovrata avrebbe potuto segnare soltanto al calar della sera……..
Minuto 83, dentro Iacolino al posto di un esausto,generoso,incrollabile Capitano, applausi meritati.
L’Atletico cercava di tenere più lontano possibile il presidio offensivo avversario; al 87° Fanelli si avventurava nei pressi dell’area nemica e lasciava partire un fendente sinistro dai 30 metri che sorvolava non di tanto la traversa.
Erano 4 i minuti di recupero assegnati dal prode signor Giacalone.
Al 91° Pisano, neo capitano dopo l’uscita di Tony, si incaricava di calciare una punizione da distanza ragguardevole, conclusione tesa di poco fuori alla sinistra della porta di Gandolfo.
Ma al 92°, il Dio del pallone, appariva con tutta la sue caratteristiche controverse e misteriose, dimostrando che davvero il calcio è uno sport imprevedibile,strano ed inspiegabile.
Su un pallone vagante in area di rigore si avventava più lesto di tutti il Di Gregorio meno famoso, Alessandro, che con un destro uncinato e rasoterra infilava alla sua sinistra Bisio, con pallone che passava anche attraverso una selva di gambe.
Beffa finale servita, così come all’andata, quando il Pralormo ebbe la meglio al minuto 93 con la rete vincente di Fabio Di Gregorio.
Brucia,dispiace perdere così, doveroso e legittimo recriminare in quanto, nonostante le avversità disciplinari e l’aver giocato per 65 minuti in 9 contro 11, l’Atletico ha retto bene la contesa, ha rintuzzato e devitalizzato tutti i tentativi offensivi degli avversari( praticamente 2 conclusioni e altrettante reti…..), riuscendo a replicare e ribattere e insidiare più volte la porta avversaria, con una prestazione di orgoglio e di compattezza morale.
Tornando a questa 7^ giornata di ritorno, il Carignano(47 punti) fa valere la sua forza ed il suo blasone di squadra leader e di personalità, aggiudicandosi lo scontro quasi diretto contro il Villar Perosa(38), espugnato con le reti di Mennitto e Barbero.
Dietro la capolista, si è adesso installato il San Secondo(44) che ha piegato la resistenza del Bricherasio con il 3-2 finale( doppiette di Giuffrida e Rivoiro), mentre al terzo posto ex-aequo a quota 41 troviamo il Nichelino( harakiri casalingo con il Cambiano, Massera match-winner) e l’Aurora Orbassano( 5-0 contro il Vigone, doppietta di Borraccino).
Dietro il Villar, ancora dentro alla zona play off per un punto, i cugini del Perosa(37) e la coppia formata da Atletico e Pinasca(33).
Nelle zone calde dei play out fa un bel salto avanti il Pro Polonghera che, nonostante numerosi squalificati, ha rifilato un perentorio 3-0 alla Marentinese(Capello, Baruzzo e Lagzdins), con la possibilità ulteriore di recuperare e risalire posizioni importanti nel recupero casalingo infrasettimanale contro il Vigone, ore 20.45.
In tema di classifica marcatori, con la doppietta messa a segno in Beinasco-Perosa, Calafiore si porta in testa con 19 reti, seguito da Massera con 18 e Martin con 17.
Domenica prossima, l’Atletico affronterà fuori casa il pericolante Vigone( che mercoledì 6 marzo giocherà in trasferta il recupero contro il Polonghera,n.d.r.), mentre il programma settimanale degli allenamenti (esauriti i recuperi) riprenderà regolarmente a svolgersi nei giorni canonici di martedì e giovedì.
In settimana il comunicato ufficiale del giudice sportivo emanerà i provvedimenti disciplinari nei confronti di Gala e Grasso, prevedendo una sola giornata di sospensione.
Dalla sede e dalla redazione di via Ton è tutto, Giacalone batte Atletico 2-1 e linea a domenica prossima. Per concludere simpaticamente…….
Buona settimana a tutti.
Mimmo Monachino.
Bisio, mandato in campo al posto di Grasso espulso, non è riuscito ad evitare una beffarda
sconfitta contro il Pralormo. Domenica sarà il dottor in commercio caramagnolese a difendere
la nostra porta da titolare.
Lo aspettiamo all’altezza della situazione.