Pinasca, Stadio Comunale, ore 14.30.
Formazioni.
Pinasca(3-5-2): Richard; Pascal,Issoglio,Guglielmet; Gardiol,Montanari(73° Korri),Guerrisi(83° Bruno),Modaffari(87° Inzitari),Demin(81° Blanc); Oreglia,Gioia( 66° Montiglio).
A disposizione: Salusso,Vittonetto,Dell’Anno,Fazzolari.
Allenatore: Boggian.
Atletico(4-4-2); Bisio 6,5; Canale 6,5,Mancuso 7,Rollè 7(70° Clari),Rosso 7,Mutta 6 (46° Akwusu,6,5),Ferrantelli 6,5,Capone 6,5,Vergnano 6,5; Mendola 6 (52° Trapani),Riscaldino 6,5.
A disposizione: Prunetti,Garello.
Allenatore: Bongiovanni, 6,5.
Direttore di Gara: Marco Manente della sezione di Nichelino, 6.
Tabellino.
Marcatori: Montanari al 26°, Mancuso al 75°.
Ammoniti: Gardiol, Gioia,Canale,Mancuso,Riscaldino.
Recupero: 0 minuti p.t., 5 minuti s.t.
Note: pomeriggio tipicamente autunnale, 14°, tutta la durata della partita si è giocata sotto una pioggerella fitta, insistente e costante su un terreno di gioco in condizioni praticabili, davanti a circa una cinquantina di spettatori che hanno preso posto sugli spalti sprovvisti di copertura.
Boccata d’ossigeno e significativi segnali di vita per l’Atletico Racconigi che esce imbattuto dal comunale di Pinasca conquistando un meritato punto che fa classifica e morale e che permette di abbandonare provvisoriamente l’ultima posizione di classifica del girone E occupata adesso dal Candiolo.
La squadra allenata da Bongio ha disputato una buona prestazione sotto il profilo dell’attenzione,dell’applicazione e dell’impegno agonistico, concedendo agli avversari soltanto i primi 30 minuti di gioco, dopo i quali i nostri giocatori sono riusciti a trovare progressivamente e gradualmente le adeguate e giuste contromisure, una migliore occupazione degli spazi e più funzionali equilibri tattici, mancando soltanto in fase realizzativa.
L’undici racconigese ha inizialmente patito la supremazia territoriale degli avversari che si proiettavano verso la nostra area con continue folate offensive, con gli atleti allenati da mister Boggian che mettevano a repentaglio il nostro sistema difensivo con le loro arrembanti iniziative, in virtù di un ritmo di gioco più sostenuto, di un costante pressing alto sui portatori di palla in fase di scarico e di disimpegno, di una superiore aggressività nei contrasti.
A conferma della situazione descritta, non è stato casuale il fatto che il Pinasca si sia portato in vantaggio proprio all’interno dei 30 minuti di sopravvento e di predominio esercitati costantemente e senza soluzione di continuità, capitalizzando gli sforzi atletici e tecnici grazie ad una bella rete del giovane Montanari giunta al minuto 26 e sulla quale torneremo in sede di commento e di cronaca.
Incassato lo svantaggio, la nostra squadra ha avuto il merito di non disunirsi, di non smarrirsi e di rinserrare le fila rimanendo compatta, facendo leva su un dignitoso spirito combattivo e reattivo e su una solida tenuta psicologica che in questa prima parte parte di stagione ha rappresentato il tallone d’Achille della nostra compagine.
Anzi, ad un certo punto dell’incontro, dopo avere depotenziato e ridimensionato il Pinasca nella seconda frazione di gioco, dopo aver pareggiato il risultato con una prepotente incornata di testa di Mancuso, l’Atletico ha anche avuto in alcune situazioni di gioco e di occasioni la possibilità e la disponibilità di ribaltare il risultato, come vedremo in seguito.
Comunque, possiamo dire che il punteggio finale maturato è sostanzialmente giusto ed equanime.
Ritorniamo a noi.
Ad una settimana di distanza dall’autolesionistico harakiri in casa contro il San Damiano( quarta sconfitta stagionale,n.d.r.), la squadra era attesa dall’ennesima controprova di un pronto riscatto e di una positiva rivalsa sportiva per iniziare ad invertire la deprecabile e fin qui fallimentare striscia di risultati negativi fatti registrare in queste prime sei giornate di campionato che avevano fatto precipitare la squadra nel limbo mefitico dell’ultima posizione di classifica.
La difficile trasferta di Pinasca rappresentava quindi un banco di prova delicato, uno spartiacque importante e quasi decisivo per far chiarezza circa i destini futuri ed i progetti a medio e lungo termine ancora delineabili e perseguibili dalla squadra e dalla società.
Tanto per cambiare, settima giornata e settima squadra ridisegnata e rimodellata, riveduta e corretta causa la pervicace perduranza di pesanti indisponibilità per infortunio( ricordiamo in ordine cronologico Pelissero, Grasso,Pisano,Fanelli,Clari…) che ha impedito ed ostacolato l’impostazione di un lavoro in funzione di un blocco di giocatori affidabile e stabile nel segno della continuità.
Mister Bongiovanni si affidava per la circostanza al solito e canonico 4-4-2( linea difensiva, davanti alla porta di Bisio, composta da Mancuso e Rollè coppia centrale con Canale e Rosso sugli esterni, zona mediana con Ferrantelli e Capone in mezzo, affiancati da Mutta e Vergnano, reparto offensivo affidato a Mendola e Riscaldino), con il ritorno in formazione titolare di Ferrantelli e Mendola ( con il “reprobo” Trapani inizialmente relegato in panchina dopo i fatti di domenica scorsa accaduti durante la partita contro lo Spartak e, speriamo, appianati e chiariti), con la conferma nell’undici di partenza del giovane Mutta.
Nelle file del Pinasca, Boggian riproponeva il suo flessibile ed eclettico 3-5-2, con il proprio cannoniere Gioia( fino ad oggi 6 reti il suo bottino stagionale) terminale offensivo a tentare di sfruttare il dinamismo ed il gran lavoro dei vari Oreglia, Modaffari e Demin.
Squadre che scendevano sul terreno di gioco del comunale agli ordini del signor Marco Manente della sezione di Nichelino, al cospetto di una cinquantina di spettatori che hanno preso posto sulle gradinate dell’impianto di gioco sprovvisto di tettoia e di copertura.
Nonostante la pioggerella fitta e costante che stava precipitando dalla vigilia del sabato e continuava nella giornata domenicale, il manto erboso ed il fondo mantenevano condizioni di accettabile praticabilità ed agibilità.
Pinasca in divisa bianca con inserti e pantaloncini grigi, Atletico che indossava nuovamente la casacca a strisce verticali rossoblu, con Beppe Bordese che rilevava l’assente Bongiovanni senior nel ruolo di assistente di linea del direttore di gara.
Cronaca primo tempo.
La prima conclusione dell’incontro scaturiva al 3° minuto da una punizione centrale dal limite a favore del Pinasca, esecuzione a girare di Gioia bloccata in presa sicura da Bisio, oggi in campo proprio nel compimento del suo 24°compleanno, auguri.
La replica dell’Atletico due minuti dopo, sempre su calcio piazzato dai 25 metri, il rasoterra di destro di Capone passava di un metro rispetto al palo alla destra della porta presidiata da Richard.
Come detto in apertura di articolo, la formazione di casa si faceva preferire per la velocità,il dinamismo ed il ritmo di gara impressi fin dai primi minuti, supportati da un pressing alto sui portatori di palla in fase di disimpegno già a ridosso della nostra area e da una notevole aggressività manifestata dal movimento degli uomini del centrocampo e dagli scatti e dagli strappi improvvisi in profondità di Oreglia,Demin e Modaffari, smaniosi di mettersi in mostra a beneficio delle finalizzazioni del loro terminale offensivo Beppe Gioia.
L’Atletico evidenziava così una certa fatica e difficoltà a giocare avanzato e ad alzare il baricentro del gioco, facendosi comprimere e schiacciare nella zona tra metà campo e linea difensiva.
Al 12° Riscaldino si incaricava di eseguire un calcio di punizione da posizione centrale ma la sua parabola veniva respinta di testa da Gioia schierato in barriera.
Al 20° la squadra di casa sfiorava la segnatura del vantaggio: Issoglio riusciva ad indirizzare ed imbucare un pallone invitante all’interno della nostra area, Beppe Gioia si faceva trovare pronto a ricevere il pallone ma la sua deviazione di destro colpiva il palo esterno alla sinistra di Bisio per poi spegnersi sul fondo. Pericolo scampato!
Al 24° era l’Atletico ad allarmare pericolosamente la difesa e la porta avversaria: Ferrantelli calciava velocemente una punizione da poco fuori area,giocatori avversari che rimanevano sorpresi con Riscaldino che era stato abile a smarcarsi ma non altrettanto a finalizzare, non riuscendo di un soffio ad agganciare ed addomesticare la sfera per tentare la deviazione in rete.
Al 26°, al culmine di una serie di ripetuti tentativi rintuzzati dalla nostra difesa, il Pinasca perveniva alla rete sblocca risultato: Montanari riusciva a conquistare un contrasto all’altezza della linea mediana e si involava sulla fascia sinistra con un’azione in progressione travolgente che nessuno dei nostri( anche con disperati interventi al limite del regolamento, vedi “stecca di Mutta” fortunatamente non andata a segno per l’incolumità dell’avversario…) riusciva a contrastare, il numero 5 entrava così in area e riusciva a superare e trafiggere Bisio in uscita con un preciso diagonale di destro che si insaccava accanto al palo opposto a quello di tiro.
Davvero un bel gol per preparazione ed esecuzione, con la compartecipazione dei nostri deboli, vulnerabili oppositori.
Fino al 45° non si registravano particolari episodi di gioco o di azioni offensive degne di nota, squadre che si affrontavano in ruvidi duelli individuali all’altezza della metà campo( causa anche una certa pesantezza che cominciava ad affiorare sul terreno di gioco) e conseguenti fasi di gioco interrotte e spezzettate, con il primo tempo che si chiudeva con una rete invalidata a Mutta per offside rilevato da Manente.
Squadre che rientravano negli spogliatoi e provvidenziale pausa the che in questo caso serviva per riscaldarsi e ritemprarsi dall’umida pioggia presa.
Cronaca secondo tempo.
Ad inizio ripresa Bongiovanni operava il primo cambio della partita, sostituendo Mutta, apparso in giornata no ed in difficoltà nella zona di sua competenza, mandando in campo Akwusu Gyimah per cercare di dare maggiore equilibrio e spessore al centrocampo in fase di copertura ed assicurare una maggiore sfruttamento della circolazione della palla e dell’ impostazione della manovra, abilità di cui disponeva proprio il giocatore ghanese.
Al 47° Riscaldino provava una conclusione a giro che si spegneva sul fondo.
Due minuti dopo era Gioia, direttamente su calcio piazzato battuto da Oreglia, a provare un’improbabile deviazione acrobatica in area, stile taekwondo alla Ibrahimovic per intenderci, tentativo che usciva fuori di mezzo metro vicino al palo alla destra di Bisio.
Al 52°, altro cambio nelle file racconigesi, Mendola, generoso ma evanescente e poco ispirato e assistito dai compagni, lasciava il posto a Trapani, smanioso di riscatto dopo il fatto di domenica scorsa.
In questa battute iniziali della seconda frazione di gioco era la nostra squadra a disimpegnarsi con maggiore determinazione e spirito di iniziativa, riuscendo gradualmente ad imporre il proprio gioco, costringendo il Pinasca ad arretrare, complice anche un evidente, progressivo calo atletico accusato dai ragazzi di mister Boggian che probabilmente avevano speso tanto in un primo tempo condotto a velocità supersonica.
L’ingresso in campo di Gyimah permetteva alla squadra di avere un punto di riferimento nella fase di smistamento,di fluida e scorrevole circolazione di palla sugli esterni, dove si metteva in particolare evidenza Rosso costantemente proiettato ed avanzato sull’out sinistro, che costringeva i suoi avversari ad impegnativi ed anche duri interventi per limitarne le scorribande.
Entrambe le squadre riuscivano ad affacciarsi nei pressi delle rispettive aree di rigore avversarie ma senza creare eclatanti occasioni da rete grazie anche all’attento,deciso e spigoloso lavoro dei reparti difensivi, dove si ergevano a baluardi insuperabili Mancuso da una parte e Issoglio dall’altra.
Al minuto 70 Rollè era costretto ad abbandonare il terreno di gioco per il riacutizzarsi del solito, fastidioso indurimento al polpaccio destro, al suo posto Bongio immetteva Clari, non ancora in normali condizioni di efficienza fisica per i postumi di un problema muscolare patito durante l’ultima amichevole pre season contro il Salsasio
Nel frattempo anche dalla panchina del Pinasca venivano effettuati dei cambi, che riguardavano l’ingresso in campo di Montiglio e Korri rispettivamente al posto di Gioia e Montanari.
Così al minuto 75, l’Atletico riusciva finalmente a pervenire al meritato pareggio: calibrato calcio d’angolo dalla sinistra battuto da Vergnano sul quale svettava più alto di tutti Mancuso, violento e preciso colpo di testa che si insaccava sotto la traversa.
Legittima l’esultanza rabbiosa manifestata da tutti i componenti della squadra a fare da capannello attorno al loro compagno , giusto premio a coronamento di un periodo di tempo in cui l’Atletico stava giocando veramente bene, costringendo gli avversari ad indietreggiare , comprimendoli e contenendoli nella propria meta campo ma con un volume prodotto di gioco che risentiva di una fase finalizzativa poco incisiva.
Al 77°, contrasto duro a centrocampo tra Mancuso, in piena trance agonistica e Guglielmet ed ammonizione per il nostro difensore centrale, davvero una brutta ma prevedibile tegola, che lo costringerà a saltare per squalifica la prossima partita casalinga contro l’Orbassano( 5^ ammonizione,n.d.r.).
Il Pinasca completava la girandola delle sostituzioni utilizzando tutti i cambi a disposizione( dentro anche Bruno,Blanc e Inzitari al posto di Guerrisi,Demin e Modaffari) ma era la nostra squadra a sfiorare clamorosamente il colpaccio che avrebbe potuto significare prima vittoria stagionale!
Al minuto 81, su un altro corner battuto da Vergnano, era nuovamente il pirata Mancuso ad impattare sotto misura nell’area piccola, palla che veniva schiacciata sul terreno per poi impennarsi di una spanna sopra la traversa di Richard. Sarebbe stato, come preparazione e dinamica, un gol fotocopia della marcatura precedente.
Si arrivava direttamente ai 5 minuti di recupero concessi da Manente dove l’Atletico sembrava crederci di più per aggiudicarsi l’intera posta in palio, impensierendo nuovamente la difesa avversaria, avendo ancora le ultime energie mentali e fisiche da spendere.
Protagonista di queste ultime , concitate ed emozionanti fasi di gioco era Riscaldino: nel primo tentativo la sua conclusione dalla distanza veniva respinta in tuffo da Richiard, successivamente lo stesso attaccante lanciato in area dal settore destro preferiva e sceglieva di aggirare il portiere in uscita, che riusciva con tempismo ad anticiparlo, invece di tentare una specie di “scavetto”, di pallonetto, che avrebbero potuto avere migliore sorte…ma con il senno di poi risulta facile esercizio elaborare teorie che lasciano il tempo che trovano.
Al termine di questa ultima azione, l’incontro veniva dichiarato concluso dal triplice fischio del direttore di gara.
Tutto sommato, al di là delle recriminazioni, il fatto di tornare a casa con un punto conquistato contro un avversario difficile come il Pinasca e su un terreno di gioco reso scivoloso ed insidioso dalla pioggia, rappresenta il conseguimento di un risultato comunque importante ai fini della classifica e del morale, un’iniezione di fiducia ulteriore per rilanciare le quotazioni della nostra verso posizioni più consone all’effettivo valore del gruppo.
Il prossimo trittico di partite previste dai turni in calendario, come anticipato nell’articolo della settimana scorsa, metterà di fronte avversarie di tutto rispetto dal valore di Orbassano,Sporting Club San Pietro e soprattutto della rivelazione Villarbasse( leader attuale della classifica,n.d.r.) e serviranno a definire e chiarire meglio le prospettive in proiezione futura della nostra squadra.
L’intero entourage dell’Atletico(società, dirigenti,tecnici) ritiene che il valore potenziale della squadra debba ancora esprimersi compiutamente e che la posizione di classifica dopo sette giornate di campionato sia sicuramente migliorabile.
Staremo a vedere, con fiducia e curiosità.
Il punto del girone E.
La settima giornata incorona la leadership del sorprendente Villarbasse di mister Lucibello che, approfittando del pareggio nel match-clou di giornata tra Spartak e Villar Perosa (0-0), contestualmente al 2-1 ottenuto in casa contro il San Secondo( ancora Rebuffi e Milone), conquista la vetta della classifica con 18 punti, distanziando di una lunghezza i torinesi allenati da Wellmann (17).
Gli astigiani del duo Torra-Porta si confermano al terzo posto solitario con 14 punti, incalzati da una muta di tre avversarie a quota 13 composta da Villastellone(( clamoroso 1-4 in trasferta proprio contro l’Orbassano, firmato dalle doppiette di Alex Petullo e Andrea Novara, di D’anzi la rete per i locali), dal lanciatissimo Garino, probabilmente la squadra più in forma del momento( fantasmagorico 0-5 con cui ha sbancato il San Pietro sul campo di Moncalieri, doppiette di Polonio e Casagrande condite dalla segnatura del solito, immarcescibile Greco Ferlisi, classe 1978) e dal Perosa( classico 2-0 in casa contro il Pralormo, con reti di Mirimin e Vicino, due regolari abbonati ed affezionati del gol).
Scalando posizioni di media classifica troviamo a quota 11 il San Pietro e il Bricherasio dei Cullino Brothers( 4-0 rifilato al Canale Calcio, doppietta di Rivoiro e reti di Bruno ed Aiello); con 10 punti Orbassano e Pinasca, con 7 il Pralormo e con 5 il San Secondo e i cugini rivali del Pro.Po. che avevano bisogno assolutamente di una vittoria scaccia-crisi, successo ottenuto con un sonante 5-1 ai danni del Candiolo grazie alla doppietta di Caffaro ed alle reti di Cattapan(!!!), Sema e Bertone.
Per concludere, penultima posizione occupata da Atletico e Canale 2000 con 3 punti, fanalino di coda il Candiolo con 2.
Classifica marcatori.
Le grandi firme che occupavano le prime posizioni, per usare una metafora eufemistica, sono rimaste tutte all’asciutto o, con le polveri bagnate,forse conseguenza atmo-sferica della giornata piovosa!! Come vedremo, ne hanno approfittato per incrementare il loro bottino personale i cannonieri di giornata in cerca di avvicinamento alle posizioni di vertice della graduatoria.
Quindi classifica quasi invariata con Tozzi al comando con 9 reti, new entry di Rivoiro che con la doppietta odierna si è portato a quota 7, scavalcando il duo composto da Gioia e Dalla Costa con 6, mentre Rebuffi ha agganciato Porta a quota 5.
Con 4 reti, per concludere, un folto gruppo di giocatori: Zanin,Martin,Torra,Lagdzins,D’anzi,Novara,Greco Ferlisi, Polonio e Novara.
Anche in questa settima giornata si è segnato tanto, le reti complessivamente realizzate sono state 27, con una media partita di 3,3.
M.M.
Marco Mancuso autore della rete del pareggio.
Manu Bisio, in onore del suo 24° compleanno. Auguri dall’Atletico family.