Pinasca, 24 febbraio 2019, ore 14.30.
Formazioni.
Pinasca(4-4-2): Salusso; Gardiol,Pascal,Issoglio,Guglielemet(dal 65° Demin); Bruno, Clemente,Tuninetti(78° Sanmartino),Korri; Modaffari,Gioia( dal 58° Bobba).
In panchina: Maglio,Aglì,Montiglio,Daviero,Lerda,Fazzolari.
Allenatore: Boggian,6.
Atletico(4-4-2): Grasso 8; Fanelli 8,Rollè (s.v., dal 2° minuto Rosso,s.v.,dal 27° Lavezzo 7,5); Cagliero 7,5, Vergnano 8, Pisano 8, Pellissero 8; Mendola 8 (dal 87° Russo,7),Gala 8 ( dal 73° Iacolino,7,5.)
In panchina: Bisio.
Allenatore: Bongiovanni 8.
Direttore di gara: Cianchetti della sezione di Torino, 7.
Tabellino.
Marcatori: 28° Bruno,39° Vergnano,53° Cagliero,84° Iacolino,90° Russo,93° Bobba.
Ammoniti: Mendola e Cagliero.
Recupero: 1 minuto p.t., 3 minuti s.t.
Note: pomeriggio soleggiato ma ventoso e moderatamente freddo, 9°, terreno di gioco duro, gibboso, in alcune zone poco regolare ma in condizioni generali accettabili, spettatori circa 40, di cui una decina racconigesi.
E vai…..!!!!!
Altra vittoria dell’Atletico che, dopo aver battuto mercoledì scorso il Carignano, recupero della 4^ giornata di ritorno, sul neutro di Caramagna, espugna oggi il comunale di Pinasca con un travolgente 2-4, incontro valevole per il recupero della 5^ giornata.
Da quando il campionato ha ripreso a giocare regolarmente, l’Atletico ha conquistato 6 punti su 9 a disposizione, con il rammarico di non aver potuto evitare la sconfitta interna di domenica scorsa al Trombetta contro un modesto e fortunato Perosa.
La formazione di Bongio ha replicato sostanzialmente la prestazione infrasettimanale esibita contro la capolista, anche se l’avversario odierno era di un livello tecnico più basso rispetto ai torinesi affrontati 4 giorni prima, fatta di coraggio,ardimento, intensità,applicazione e determinazione agonistica, giusto approccio mentale.
Quest’ultima ancora con maggiori ed impreviste difficoltà, se consideriamo che nel giro di 30 minuti Bongio era costretto a rinunciare al contributo di due elementi importanti del reparto difensivo come Rollè( stiramento polpaccio destro) e Rosso, suo sostituto, vittima del cosiddetto famigerato “colpo della strega”.
Già la formazione schierata fin dal primo minuto risentiva di altre due assenze, quella pesante di Ferrantelli e quella del giovane Nesci.
Invece, l’Atletico di queste ultime uscite sembra essersi trasformato, rivitalizzato e rinvigorito nella forza morale, nel carattere,nell’indole guerriera e nello spirito di gruppo, caratteristiche principali che hanno consentito il conseguimento di due importanti risultati utili consecutivi, fatto acquisire la consapevolezza di poter affrontare la batteria dei vari avversari proposti di volta in volta dal calendario con la condizione psicologica di potersela giocare con chiunque senza l’assillo imprescindibile del risultato da ottenere a tutti i costi.
Già mercoledì prossimo, ore 20,30, stadio comunale Trombetta, la squadra biancorossa sarà chiamata a confermare questo trend positivo di forma e condizione psico-fisica, nella sfida contro il Villar Perosa, un’altra avversaria illustre e quotata che però nelle ultime partite sta evidenziando difficoltà a tenere un ritmo ed un’andatura regolari, che nel giro di poche settimane ha visto erodersi il gruzzoletto di vantaggio accumulato, tanto che attualmente in classifica è stata sorpassata da una muta di ben 3 agguerrite antagoniste, cioè Nichelino(41),Aurora e San Secondo(38),mentre la formazione di mister Wellmann è rimasta ferma al palo con 37 punti.
Può capitare durante la stagione agonistica di avere e di scontare dei cali di rendimento e di prestazioni, ma adesso la situazione per la lotta play off entrerà sempre più nel vivo della contesa , con un prevedibile tourbillon di avvicendamenti nelle posizioni che contano , che sicuramente saranno suscettibili di continue variazioni fino alla fine della regular season.
Torniamo a noi, con il rammarico che questo mini filotto di vittorie non ha contribuito a ridurre il gap dei punti in classifica nei confronti delle società sportive che abbiamo indicato poco sopra, avendo le stesse avuto una sorprendente continuità di risultati positivi consecutivi.
Ma, come abbiamo avuto modo di sentire, affermare e scrivere all’indomani della bella vittoria contro l’ancora capolista settimanale Carignano, la triade Bordese-Bongio-Glorioso non si porrà più obiettivi a lunga scadenza, associati a propositi ed aspettative di piani di risalita e rimonta( visto come stanno marciando lassù…..) ma vivrà le partite giornata dopo giornata, con la serenità d’animo e la scioltezza psicologica di chi non ha più nulla da perdere.
Il modo come oggi la squadra è riuscita ad avere la meglio su un avversario tradizionalmente ostico e scorbutico come il Pinasca, è la dimostrazione tangibile del nuovo corso intrapreso dallo staff tecnico-dirigenziale con la compartecipazione dell’organico tecnico biancorosso.
Lo stato di grazia che sta sostenendo e supportando sia le singole individualità che l’intero gruppo di capitan Mendola( per fare alcuni esempi, un Grasso quasi insuperabile, una difesa pugnace, attenta ed arcigna comandata dalla leadership di “the wall” Mancuso; un centrocampo di combattenti ma anche di gente che sa trattare bene il pallone; una linea offensiva formata praticamente da un solo fromboliere di ruolo – l’homo “alisciannira” numero 10- ma con tanti assalitori che partendo da lontano si possono inserire e fare male alla difese avversarie( Pellissero,Gala,Cagliero,Vergnano,…) è stato anche leggermente agevolato da una inversione di tendenza a noi favorevole circa i singoli episodi e le estemporanee circostanze di gioco che in passato ci hanno duramente,inesorabilmente,spietatamente frustrato e punito.
In poche parole, diciamo che in questo momento ci stà girando anche un po di buena suerte, anche se di fronte alla caterva degli infortuni passati ed attuali, gran merito del gruppo squadra è stato quello di cercare sempre di reagire positivamente e di non accampare scusanti e giustificazioni, andando avanti con il massimo dell’impegno da profondere.
Sul ritorno della buena suerte, ci vuole anche quella,scommetto che Beppe e gli Andrea, appena leggeranno, ricorreranno a risaputi gesti apotropaici per esorcizzarmi e scomunicarmi….
Dicevamo alla vigilia, volendo prospettare una probabile formazione (il sottoscritto ha azzeccato 10 degli 11 mandati inizialmente in campo….), comunque si trattava dell’ennesima diversa, riveduta,reinventata e reimpostata, mai una uguale in 20 giornate: stavolta, si doveva rinunciare a Ferrantelli e Nesci, in compenso rientrava titolare Mendola; in panchina faceva la sua riapparizione Ciccio Russo, autore del 1-4 finale, pensate un pò….) , assenti Clari ed Alemanno, convocato Nick Iacolino come fuori quota( entrerà e segnerà anche lui, ripensate un pò….).
Durante la consueta ricognizione delle condizioni del terreno di gioco e la successiva fase del riscaldamento pre-partita, i giocatori avevano avuto modo di constatare la durezza e la gibbosità di molte zone della superficie erbosa calpestabile che presupponevano una partita dura e spigolosa.
Le squadre entravano in campo agli ordini del giovane Cianchetti della sezione di Torino.
Al 2° minuto di gioco, prima,imprevista tegola per la nostra squadra: dopo un contrasto in area, Rollè faceva cenno alla panchina di non farcela più, vittima di un improvviso, presunto stiramento al polpaccio destro.
Dentro Rosso, con Fanelli che veniva spostato difensore centrale al posto dello sfortunato e generoso numero 5 di Villafranca.
Fasi successive di gioco che vedevano le due squadre affrontarsi prevalentemente nella zona mediana di centrocampo con errori di fraseggio,scarico e appoggio da entrambe le parti, complice anche un fastidioso ventole cui folate spiravano trasversalmente sul rettangolo di gioco.
Al minuto 27 Pinasca molto vicino alla marcatura: sugli sviluppi di una punizione dal lato sinistro rispetto alla nostra porta, pennellata in area eseguita da Korri, traiettoria tesa sulla quale di testa interveniva Gioia che anticipava tutti ed impattava da dentro l’area piccola centrando in pieno la traversa.
Contemporaneamente, la sfortuna si accaniva ancora contro la nostra squadra, Rosso si recava nei pressi della panchina e, impossibilitato a proseguire, chiedeva il cambio causa dolori provocati dal classico “colpo della strega”.
Così, al suo posto, inevitabilmente, Bongio provvedeva a mandare in campo Matteo Lavezzo, non ancora completamente ristabilito e rientrato negli standard della normale condizione di efficienza fisica, ma solito combattente e guerriero.
Un minuto dopo, la formazione di casa in maglia azzurra con banda orizzontale bianca, passava in vantaggio: dalla stessa posizione della punizione precedente, ancora Korri ad indirizzare un pallone teso in area dove il centrocampista Bruno, piazzato in centro area, beffava la guardia non molto stretta di Pellissero e Vergnano e di testa insaccava con pallone spedito sotto la traversa.
Minuto 35, replica dell’Atletico su punizione calciata da Gala verso l’area avversaria dove Pellissero non riusciva ad imprimere al pallone la giusta precisione e forza, il leggero impatto faceva sfilare la sfera sul fondo.
Al 39°, la nostra squadra riusciva a riportarsi in parità in maniera rocambolesca,per gentile concessione dell’allampanato portiere dei locali Salusso: l’estremo difensore, posizionato quasi al limite dell’area, si faceva scavalcare da uno spiovente di Gala, il pallone rimbalzava nell’area piccola e prima di entrare in rete veniva sospinto dal tocco finale di Vergnano a pochi metri dalla linea di porta.
Parità che veniva quindi ristabilita e con la quale si chiudeva la prima frazione di gioco.
Il secondo tempo si apriva con una doppia, pericolosa, insidiosa occasione per la squadra di mister Boggian: minuto 51, punizione dal limite affidata ai piedi dell’esperto Korri, esecuzione a giro respinta da Grasso in tuffo, pallone che terminava nei pressi di Modaffari sul quale il nostro estremo difensore era molto reattivo a respingere nuovamente il tentativo di ribattuta in rete.
Pericolo sventato che l’Atletico riusciva a capitalizzare al 53° con la dinamica della rete del vantaggio: calcio piazzato sul lato sinistro affidato a Gala, pallone con traiettoria lunga che in area veniva spizzato di testa in buona elevazione da Cagliero che metteva fuori causa il portiere Salasso e terminava in rete.
Il Pinasca avvertiva il colpo e dieci minuti dopo, per poco, i biancorossi racconigesi non pervenivano alla terza rete che probabilmente avrebbe chiuso e sigillato l’esito dell’incontro: imbucata in area dalle retrovie, passaggio filtrante sul quale si avventava il Capitano che aveva un ottimo controllo alla Quagliarella,si avvitava con buona coordinazione e di destro al volo indirizzava verso la porta avversaria con pallone che in uscita sfiorava il palo opposto a quello di tiro.
Nel frattempo, Boggian mandava in campo il bomber Patrick Bobba al posto di Gioia per accentuare la pressione e la capacità di penetrazione verso la nostra area di rigore.
Al 73°, Bongio provvedeva al terzo cambio di giornata, dentro il diciassettenne Nick Iacolino e fuori un acciaccato Marco Gala ed era lo stesso centrocampista numero 15 ad andare vicino alla terza marcatura: buon lavoro in fase di costruzione dell’azione in prossimità dell’out sinistro della porta avversaria da parte di Vergnano, traversone operato verso l’area avversaria dove il giovane juniores ben appostato riusciva ad indirizzare di testa un pallone che usciva fuori di poco.
Il tentativo del giovanotto, riscuoteva la reazione in tribuna dei genitori , dei fratelli e di alcuni parenti presenti che applaudivano, sostenevano ed incoraggiavano il loro giovane congiunto.
Ancora la nostra squadra sugli scudi al 79° con una delle solite azioni slalomeggianti di Pellissero, un suo must di fabbrica ormai: azione sulla fascia laterale in doppio aggiramento ai danni di altrettanti frastornati avversari,improvviso rientro ed accentramento in area nemica e conclusione a rientrare, questa volta con il destro, che risultava molto imprecisa.
Su cambio di fronte, era Bobba ad impegnare Grasso al minuto 81, con il nostro portiere che intercettava in tuffo una conclusione rasoterra ravvicinata del bomber biancoazzurro.
Partita che si manteneva combattuta ed incerta, con antagoniste molto allungate, con la nostra squadra che non riusciva ad infliggere il decisivo colpo di grazia che avrebbe polverizzato definitivamente le velleità avversarie.
Al minuto 83 Cagliero conquistava un rimpallo all’altezza della mediana di centrocampo con il Pinasca tutto proiettato e sbilanciato in avanti: il nostro crazy horse si involava in solitudine galoppando verso la porta avversaria ma, entrato in area, tirava stancamente addosso al portiere in trafelata uscita.
Ma l’opportunità per mettere il definitivo sigillo alla meritata vittoria capitava un minuto dopo: dinamica simile alla precedente, pallone il cui rimpallo premiava lo scatto di Pellissero che dalla linea di fondo tracciava un traversone che trovava ben appostato Iacolino che appoggiava di destro in fondo alla rete con freddezza e precisione.
Il tripudio racconigese poteva essere ulteriormente incrementato nei minuti finali, contro un avversario ormai domato, ridimensionato e ridotto ai minimi termini.
Al 86° convulso batti e ribatti in area pinaschese , alla fine pallone nei piedi di Vergano che manca di lucidità e precisione per battere a rete.
Il Pinasca riusciva comunque a replicare con Korri, uno dei suoi uomini migliori, ma la conclusione del numero 10 terminava di poco alta sulla traversa.
A pochi minuti dal termine, Bongio regalava la passerella conclusiva a Ciccio Russo, assente dai campi di gioco ormai da tanto tempo, vittima delle sue recidivanti ricadute fisiche e muscolari.
Ed era proprio l’attaccante di origini partenopee a ritrovare la gioia della rete quando al 90° minuto rifiniva di piatto destro sotto misura un preciso assist del solito, instancabile Pellissero.
Nell’ultimo dei tre minuti di recupero concessi Patrick Bobba realizzava la rete del 2-4 battendo Grasso con una conclusione di destro da dentro l’area piccola.
Triplica fischio finale che sanciva così la bella, convincente ed entusiasmante affermazione dei nostri colori sociali.
Festeggiamenti rumorosi e fragorosi che ovviamente continuavano dentro gli spogliatoi, con tutti i giocatori che condividevano la gioia e la contentezza del risultato sportivo conseguito, non molto facile da prevedere e pronosticare alla vigilia.
Uno dei pochi che in questi giorni ha avuto sentori inconsci , paranormali e parapsicologici, avvertendo delle favorevoli sensazioni personali ben definite è stato Beppe Bordese, il quale aveva manifestato ed esternato prima delle ultime due partite il suo ottimismo e la sua fiducia nelle possibilità della squadra.
Così in effetti è stato.
Adesso, come dicevamo in apertura, mercoledì prossimo l’Atletico sarà nuovamente chiamato ad affrontare un’altra dura prova nel recupero, l’ultimo della serie, contro un Villar Perosa in fase di recente decadenza.
Anche per la partita del Trombetta, orario di inizio 20.30, lo staff tecnico dovrà reimpostare l’ennesima formazione, la ventunesima in altrettante partite disputate.
Quasi sicuramente, non riusciranno a recuperare ed essere a disposizione nè Rosso nè Rollè, molto recenti i loro problemi fisici e muscolari, altro assente sarà Ferrantelli, in fase di convalescenza dopo il brutto colpo ricevuto alla caviglia destra.
Bisogna comunque elogiare giocatori e staff tecnico per le splendide condizioni atletiche che la squadra sta evidenziando nelle ultime uscite, soprattutto con il sovraccarico degli straordinari dei turni di recupero infrasettimanali che alla fine avranno costretto l’Atletico a disputare un tour de force di 5 partite in due settimane (Perosa,Carigano,Pinasca,Villar e Pralormo)-
Ovviamente, lo stato di salute fisico è direttamente collegato con quello mentale, situazione che nel girone di andata non ha avuto meccanismi sincronici e funzionali.
Tornando all’attualità ed alle notizie dall’infermeria, confermati questi fatti, Bongiovanni manderà in campo molto probabilmente questa formazione iniziale:
Grasso, Lavezzo,Fanelli, Mancuso,Garello; Cagliero,Vergnano,Pisano,Pellissero; Gala,Mendola.
In panchina: Bisio, Alemano,Nesci,Clari,Iacolino,Russo.
Per concludere, alcune cartoline dai vari campi di questa ultima giornata del mese di febbraio.
Protagonista di giornata l’attaccante Ingrao dell’Aurora Orbassano autore di una tripletta fuori casa contro il Pralormo.
Axels Lagzdins vuole dare il suo personale contributo alla salvezza del suo mal combinato Pro Polonghera, segnando 2 delle 4 reti esterne realizzate in casa del Cambiano.
Alex Petullo del Villastellone( che a dicembre era stato contattato dalla nostra società che voleva sondare la sua disponibilità a vestire la maglia biancorossa dell’Atletico, risposta, no grazie, voglio aiutare il Villa a salvarsi…) continua a perforare le difese avversarie ( tranne la nostra….)realizzando la doppietta del 2-2 fuori casa contro il Vigone, scontro diretto zona salvezza-play out.
Chiedere a Bonansea e all’azteco Aguirre come hanno fatto ad infilare la difesa del Villar nel 2-1 finale del Bricherasio…..
Intanto ieri polveri bagnate per i due capo cannonieri del girone, Calafiore e Massera, rimasti bloccati a quota 17( vedi la cabala…a volte….) e per gli immediati inseguitori la coppia perosiana Martin(13) e della Rocca(12), con quest’ultimo raggiunto oggi da Petullo.
Mimmo Monachino.
Matteo Lavezzo, buon rientro anche se a partita in corso.
Auguri per il futuro allargamento della sua famiglia……..