Prima Categoria, girone E, 3^ giornata di andata, 23-09-2018: Villar Perosa-Atletico Racconigi 4-1

Formazioni.

Villar Perosa(4-3-3): D.Cullino,Vertullo ,Vornicu, Intini,Sanmartino( 85°Militello); Chiarelli,El Bahi,Micol(67° Errico); Della Rocca(82° El Hamidi),Gioia(64° Richiardone),Martin(79° Macaluso).

Allenatore: Wellmann,6,5

Atletico Racconigi(4-2-3-1): Bisio, Garello,Rollè,Pisano(71°Cattapan),Lavezzo(30°Cagliero); Gala(60°Ferrantelli),Vergnano(46°Di Prima); Rosso,Mendola,Caula; Russo(62°Mercadante)

Allenatore: Bongiovanni,6.

Direttore di gara: Serena Ghiazza della sezione di Pinerolo, 6,5.

Marcatori: Martin al 13°,Della Rocca al 39°,Gioia al 56(rigore)°,Martin al 77°,Di Prima al 85°.

Recupero: 1 minuto p.t., 4 minuti s.t.

Ammoniti:Chiarelli,Pisano e Russo.

Note: terreno di gioco in perfette condizioni, pomeriggio leggermente ventilato e moderatamente caldo(26°),spettatori circa 50,con 8 sostenitori racconigesi sugli spalti.

L’Atletico Racconigi esce sonoramente  sconfitto dal comunale intitolato all’indimenticato e compianto Gaetano Scirea, torna a casa con una batosta di 4 reti sul groppone e 3 infortunati, in ordine Lavezzo,Pisano e Garello ma con la consapevolezza di aver giocato una discreta partita, di aver tenuto testa per buona parte dell’incontro ai più quotati avversari ,nonostante il risultato finale possa trarre in inganno e  far pensare ad una debacle totale o ad una prestazione disastrosa su tutti i fronti.

La differenza tra le due contendenti è stata determinata  dal marchio di fabbrica delle segnature  del micidiale tridente offensivo di cui dispone la squadra allenata da mister Wellmann,nella fattispecie Della Rocca-Gioia e Martin, autore quest’ultimo di una doppietta.

Bisogna dire che le occasioni e le opportunità da cui sono scaturite  le  4 reti del Villar Perosa hanno come comune denominatore altrettante palle inattive, circostanze e situazioni di gioco  che hanno visto lo schieramento difensivo racconigese  opporre passiva,impotente resistenza. Saremo più precisi nelle note di cronaca che seguono.

L’Atletico, nell’economia complessiva della partita, ha dato una sostanziale impressione di giocare più da squadra, da collettivo, tenendo un equilibrato baricentro di gioco, compattezza tra i reparti,esibendo una migliore capacità di organizzazione  e di fluidità di manovra, purtroppo non finalizzata adeguatamente causa fisiologica,strutturale,risaputa velleitaria sterilità ed improduttività offensiva che si è  registrata durante lo svolgimento delle partite finora disputate, compresa quella odierna.

Il Villar, dal canto suo e rispetto alla scorsa stagione, ha fatto leva sulle caratteristiche di alcune sue individualità, essendosi notevolmente rinforzato nel reparto offensivo,  affiancando a  Beppe Gioia, Mattia Martin ( prelevato dai cugini dell’A.S.D. Perosa) e Della Rocca( acquisito dal Pinasca), due attaccanti, due punteros  di  notevole spessore tecnico e di grandi capacità offensive che si compensano vicendevolmente, abbinando esperienza e tecnica, riuscendo a dare incisività,velocità e abilità  in fase di penetrazione e di finalizzazione.

A conferma della qualità e del peso determinante  del tridente offensivo, a cui si aggiunge la sapiente, compassata,geometrica regia garantita dal dinoccolato Mimmo El Bahi( 2 reti finora segnate), basta giudicare le cifre fatte registrare dell’attuale capolista del girone E: delle 12 reti complessive realizzate nelle prime 3 giornate di campionato( media 4 reti a partita!), Beppe Gioia, capocannoniere del girone, ne ha segnate 4, Mattia Martin 3 e Della Rocca 2, a dimostrazione della potenza delle bocche di fuoco della squadra della cittadina torinese, storico feudo juventino e sede del tradizionale vernissage estivo pre campionato( Juve A-Juve B)  la cui organizzazione, da decenni, ha voluto sempre  celebrare il prestigio della famiglia Agnelli.

Ritorniamo alla  partita disputata oggi.  Bongio, nell’allestimento della formazione da mandare in campo, è costretto ad operare alcune scelte e cambiamenti, preferendo rinunciare alle prestazioni del portiere titolare Grasso( rientrato in nottata da una vacanza trascorsa a Lisbona e fatto accomodare in panchina) optando   per il secondo Manu Bisio e  dovendo retrocedere  il rientrante Francy Pisano sulla linea difensiva a far coppia centrale con Luca Rollè per sopperire all’assenza del titolare del ruolo Pellissero che in settimana ha avuto una fastidiosa tonsillite; quindi,in virtù di queste variazioni,  nuovamente spazio  fin dal primo minuto a Rosso, esterno destro avanzato a ridosso del fronte offensivo con il solito 4-2-3-1 modulo adottato ad inizio stagione e con il resto dei titolari delle prime due giornate regolarmente in campo nei rispettivi ruoli assegnati.

Nel frattempo, in settimana, il giudice sportivo, esaminando il ricorso presentato dalla società diretta da Beppe Bordese avverso la regolarità del risultato della prima partita di campionato contro il Villastellone, come era prevedibile ha assegnato partita vinta 0-3 a tavolino alla nostra squadra, permettendole così di balzare momentaneamente in testa alla classifica assieme al Villar Perosa con 6 punti( dopo i 3 conquistati domenica scorsa in casa contro il Beinasco) prima della partita odierna.

Nota curiosa, ma ormai non è più una clamorosa novità sui campi di Prima Categoria e dilettantistici in generale, il direttore di gara designato è stata una bella ed avvenente giovane della sezione di Nichelino,trattasi  della signorina Serena Ghiazzi,coda bionda e fluente, falcata impettita e delicate ma decise movenze  atletiche (alla fine il suo arbitraggio sarà equilibrato, autorevole, autoritario e di personalità).

Cronaca del primo tempo.

Atletico con maglia bianca con strisce orizzontali rosse, Villar con un’inconsueta casacca nera con inserti bianchi, prima conclusione della partita di El Bahi che al 3°minuto raccoglie una respinta di testa di Garello al limite dell’area e spedisce alto sulla traversa.

L’Atletico, sistemato bene in campo, si fa vivo per la prima volta con Gala al 6°minuto, la sua semi rovesciata acrobatica in area di rigore termina alta sopra la traversa della porta del gemello Cullino portiere( l’altro è rimasto in panchina), sugli sviluppi di una combinazione Mendola-Russo.

Lo stesso numero 7 racconigese  al 11°indirizza in porta dalla lunga distanza, nessun problema per il portiere locale, pallone debole ed impreciso che si spegne sul fondo.

Alla prima vera azione offensiva, il Villar passa in vantaggio: minuto 13, da un calcio d’angolo battuto con traiettoria tesa, Mattia Martin svetta  di testa  impattando ed anticipando compagni ed avversari con un preciso colpo di testa che sorprende Bisio che, forse, avrebbe potuto tentare un’uscita per contrastare l’esecuzione  in elevazione del numero 11 ex Perosa.

Replica dell’Atletico  al 19° ad opera di Russo la cui conclusione da buona posizione , dopo un contrasto vinto in area, viene murata e deviata in angolo da un difensore e sul successivo corner ancora l’attaccante napoletano di prima intenzione, dal limite dell’area,spedisce di poco alto sulla traversa.

Comunque, come affermato in apertura di commento, l’Atletico, nonostante lo svantaggio iniziale,  ha dimostrato una buona articolazione della manovra ed è stato anche ordinato nella fase di disimpegno.

Di contro il Villar, imbastiva le sue azioni  con i difensori Vertullo ed Intini  operando  lanci lunghi dalle retrovie a scavalcare la linea di centrocampo a vantaggio degli scatti in progressione di Della Rocca e Martin, abili a farsi trovare pronti nella ricezione della sfera ed a creare pericoli per la nostra retroguardia.

Al 21° è di nuovo El Bahi ad impensierire la porta racconigese con una conclusione dai 20 metri  forte ma centrale che Bisio respinge a pugni uniti.Ancora Bisio al 29° era bravo ad uscire con il giusto tempismo per sventare una conclusione ravvicinata del lanciato Beppe Gioia.

Al 30° Lavezzo è costretto ad uscire infortunato  dal campo per una distorsione ad una caviglia, sostituito da Erik Cagliero con conseguente abbassamento e retrocessione di Rosso sulla linea difensiva da esterno destro. Villar ancora pericoloso nelle azioni di ripartenza al 35° con il solito El Bahi che indirizza un insidioso rasoterra in area con relativo rinvio di Rollè che spazzava l’aera di rigore allontanando una situazione che poteva diventare pericolosa; replica racconigese con Gala al 37°, tiro dalla distanza parato senza problemi da Cullino.Al 39° il Villar perveniva al raddoppio, complice una  ingenua disattenzione di alcuni nostri difensori: Della Rocca viene steso in sandwich da un  doppio intervento strettoia di Garello-Rollè, punizione assegnata dalla direttrice di gara  sul versante destro rispetto alla nostra area, i nostri difensori non chiedono la distanza e su repentino appoggio laterale di Micol per della Rocca, lo stesso attaccante numero 7 tira immediatamente ed improvvisamente verso la nostra porta sorprendendo nettamente Bisio e i nostri  difensori che stavano prendendo posizione.Inutili le proteste inscenate verso l’arbitro la quale stava consentendo la disposizione della barriera contemporaneamente alla battuta  vincente di Della Rocca.

Il primo tempo si chiudeva con una bella azione personale di Caula che, dopo aver superato in slalom due avversari, lasciava partire una conclusione centrale dal limite che l’attento Cullino assorbiva senza difficoltà.

L’Atletico rientrava così negli spogliatoi con il doppio svantaggio scaturito da due occasioni originate da calci piazzati, circostanze nelle quali la nostra difesa si è fatta cogliere impreparata  pagando a caro prezzo  errori di piazzamento e leggere ma determinanti  smagliature nel  posizionamento.

Inizio secondo tempo, Vergnano rimaneva negli spogliatoi rilevato da Di Prima e primi dieci minuti della ripresa che ricalcavano la falsariga della prima frazione di gioco, Atletico che si faceva preferire nella fase di organizzazione di gioco e del possesso palla, Villar pungente e pericoloso che agiva  con le  azioni dei suoi attaccanti supportati dai lanci lunghi provenienti dalle retrovie o da aperture di gioco operate da El Bahi.

Al 56° minuto la squadra di capitan Gioia triplicava le marcature e le distanze grazie ad un ineccepibile rigore assegnato dalla signorina Ghiazza per un intervento plateale di braccio di Rollè in piena area su traversone dello stesso Gioia: trasformazione esemplare del numero 10 ( alla sua quarta segnatura stagionale, n.d.r.) che spiazzava nettamente Bisio.

Praticamente era la rete che assicurava un vantaggio incolmabile per la squadra allenata da mister Wellmann e affossava le già  residue speranze di rimonta racconigesi.

Successivamente Bongio operava altri cambi a disposizione richiamando in panchina Gala e Russo, mandando in campo rispettivamente Ferrantelli  e Mercadante.

Al 66° Martin timbrava in pieno la traversa su un calcio di punizione dal limite aggirante la nostra barriera.

Nonostante tanta buona volontà, spirito di abnegazione ed apprezzabile impegno, l’Atletico non riusciva a creare occasioni pericolose verso l’area di rigore avversaria e la compattezza tra i vari reparti andava ovviamente sfaldandosi per l’allungamento della squadra sul sul rettangolo di gioco. Capitan Mendola, pescato in area di rigore, non riusciva a controllare bene la sfera da buona posizione di sparo.

Al 70°, con la squadra sbilanciata in avanti, Pisano era costretto a fermare   un lanciatissimo della Rocca in azione di contropiede  con un intervento a gamba tesa dal quale egli stesso usciva ammonito, malconcio e dolorante dal campo per l’impatto ricevuto sulla tibia, al suo posto Cattapan. Caula, ad emergenza  temporanea sopraggiunta, veniva così spostato dal mister a far coppia centrale difensiva con Rollè il quale al 77°affossava Martin all’altezza della lunetta dell’area di rigore: Questa volta il numero 11 cambiava lato di esecuzione rispetto alla punizione precedente ed uccellava Bisio con una traiettoria spiovente e spiazzante il nostro malcapitato estremo difensore, 4-0.

Al 81° l’Atletico, in un sussulto di orgoglio, minacciava la porta avversaria con una bella conclusione di Di Prima respinta da Cullino; lo stesso centrocampista numero 16, al 85°, metteva a segno la rete della cosiddetta bandiera ribadendo sotto misura una respinta di Cullino su una  prima conclusione di un nostro attaccante.

Nel frattempo Wellmann, a risultato ormai stra acquisito, concedeva la passerella e gli applausi del pubblico di casa a favore del trio delle meraviglie richiamato gradualmente in panchina per far spazio e consentire l’ingresso dei vari Richiardone,Macaluso e El Hamidi.

Durante i 4 minuti di recupero accadeva uno spiacevole ma fortuito episodio: in un contrasto in area di rigore un ginocchio di El Bahi colpiva Garello alla testa  proteso in tentativo di anticipo, il giovane giocatore racconigese si accasciava a terra producendosi una ferita lacero contusa nella zona parietale sinistra con fuoriuscita abbondante di sangue.

Dalla panchina accorreva per le cure del caso il nostro Beppe Bordese che aveva qualcosa da ridire sulla dinamica e sull’evitabilità dell’intervento  e dell’accaduto  a partita ormai conclusa.

Finale quindi movimentato ed elettrico,  rimasto nei limiti delle invettive e delle proteste,panchine agitate, giocatore che veniva accompagnato a bordo campo per le medicazioni che erano possibili praticare al momento per tamponare la ferita conseguente allo scontro ricevuto. Garello comunque è rimasto sempre vigile, cosciente e presente, nonostante la paura  vissuta.

Lo stesso nostro Presidente, al termine della gara, per stemperare gli animi e chiarire i termini della vicenda, si recava negli spogliatoi del Villar scusandosi pubblicamente per la  sua reazione istintiva ed impulsiva. Bel gesto distensivo e sportivo.

Nel frattempo, per scopi  e motivi ovviamente precauzionali, era stato allertato il 118 che ricevuta la segnalazione  provvedeva a mandare un’autoambulanza presso l’impianto di gioco  dal vicino distaccamento di Pinerolo; gli operatori in servizio, accertata l’entità della ferita, proponevano il trasporto del giocatore presso il Pronto Soccorso della stessa località resa famosa da Totò e da Fantozzi .

Il giocatore invece preferiva rinunciare al trasferimento, farsi medicare per essere messo in condizioni di poter  rientrare a Racconigi e da lì trasferirsi al più vicino presidio di Savigliano dove è stato successivamente accompagnato dai suoi genitori. In serata gli sono stati poi applicati 4 punti di sutura, auguri di pronto ristabilimento.

Tutto bene quel che finisce bene e pericolo scampato.

Che dire!!! Già martedì alla ripresa degli allenamenti settimanali, coadiuvato dal suo vice Glorioso, Bongio cercherà di esaminare ed analizzare con i giocatori le cause della sconfitta, per individuare gli errori commessi, tenuto conto che, come abbiamo rilevato, tutte le segnature del Villar sono scaturite da palle inattive( calcio d’angolo, punizioni e rigore, n.d.r.) e non da azioni offensive con giocatori messi in condizione di battere a rete all’interno nostra area ( fatta eccezione primo gol di Martin di testa).

Da valutare l’entità degli infortuni che hanno costretto Lavezzo,Pisano e Garello ad abbandonare il campo anzitempo.

Domenica prossima, per la quarta giornata del girone E, l’Atletico riceverà al Trombetta il Carignano( inizio ore 14.30), la scorsa stagione  retrocesso dalla Promozione e con gli ex Rosso e Vergnano in odor di rivalsa e rivincita sportiva,con l’imperativo categorico di riscattare il risultato di questa domenica che penalizza oltre misura la nostra squadra che probabilmente meritava una sconfitta più contenuta nel punteggio finale.

A nostro modesto parere bisogna focalizzare l’attenzione sulle fisiologiche, strutturali difficoltà  che la squadra evidenzia nella fase di finalizzazione delle azioni offensive, mancando di  un vero e proprio uomo da area di rigore, di un elemento  terminale e stoccatore  da ultimi sedici metri.

Ciccio Russo non ha caratteristiche specifiche per ricoprire questo ruolo, essendo portato a destreggiarsi e a  partire da lontano, a servire i compagni anche con le sue  smarcanti spizzate di testa a favorire gli inserimenti di Mendola e compagnia.

Il sistema di gioco permette anche ai centrocampisti di partecipare alle azioni offensive, per tentare di entrare  e concludere in area avversaria o il tiro dalla media distanza.

Dopo 4 giornate, i migliori nostri marcatori sono proprio Di Prima e Lavezzo con due reti ciascuno, a testimonianza del fatto che gli sganciamenti in avanti di  centrocampisti ma anche di difensori può costituire un’arma aggiuntiva per sorprendere,penetrare  e violare le difese avversarie.

Dopo la terza giornata, il Villar guida il girone a punteggio pieno, 9 punti, seguito dal Pinasca con 7( altra nostra vecchia, storica conoscenza su questi campi,n.d.r.), mentre la nostra squadra è terza con 6 punti a pari merito con il  Bricherasio Bibiana.

I nostri prossimi avversari sono staccati di un punto(5) ed hanno lo stesso nostro ruolino di marcia in materia di dati statistici ufficiali, 8 reti segnate e 7 subite( considerando comunque il nostro 0-3 ottenuto con il ricorso contro il Villastellone).

Proprio il Carignano nell’ultimo turno si trovava sotto, sprofondato 0-3 contro l’Aurora Orbassano ed è stato capace di un’incredibile, prodigiosa rimonta, riuscendo almeno ad evitare una brutta sconfitta interna, raggiungendo l’avversario sul 3-3( di cui una rete messa a segno da Tosco, ex Pro.Po), con il bomber Zacchino rimasto all’asciutto e assetto  difensivo da rivedere.

 

PAGELLE.

Certamente il risultato finale lascerebbe intendere una brutta prestazione dei nostri ragazzi che, come abbiamo scritto nell’articolo, invece hanno disputato buona parte della gara dimostrando una migliore organizzazione di gioco e di manovra, almeno fino a prima del terzo gol che ha stroncato la gambe e compromesso qualsiasi tentativo di rimonta possibile.

Discutendo e commentando  della partita sulla strada del ritorno, sul mitico Ducato Fiat contrassegnato dai nostri colori, con a bordo anche lo sfortunato,  dolorante ma vigile Giulio Garello, con Beppe Bordese abbiamo convenuto che effettivamente la squadra ha giocato discretamente bene, ha tenuto testa ai più quotati e completi avversari, rammaricandoci e recriminando sui singoli episodi che hanno fatto maturare ed acquisire il risultato a favore del Villar e a discapito nostro.

Sicuramente, visto l’andamento della partita, una maggiore attenzione e determinazione da parte di alcuni nostri giocatori avrebbe potuto consentire di uscire dal comunale dedicato a Scirea con un risultato meno pesante e più contenuto in termini numerici, ed anche con più numerose e pericolose azioni offensive da rete.

DIFESA:6-

Manu Bisio sappiamo che giocando una tantum non ha l’abitudine costante a stare tra i pali, ad orientare il piazzamento dei compagni,a piazzarsi meglio sui calci da fermo degli avversari; ha cercato  di fare  il possibile e del suo meglio.

Garello ha faticato a contenere le sfuriate di Della Rocca, assieme a Rollè non è stato ” cattivo” e  deciso nell’impedire l’ esecuzione dell’azione della prima rete avversaria, per giunta anche sfortunato in occasione dell’infortunio.

Lavezzo, non giudicabile, uscito dopo 30 minuti per un problema ad una caviglia(distorsione), ha cercato di proporsi e controbattere agli avversari che gli capitavano in zona.

Rollè, commette il plateale fallo del rigore del 3-0, cerca di chiudere  con mestiere tutti i varchi difensivi davanti alla nostra area.

Pisano, rispolverato centrale difensivo per  sopperire all’assenza del Pelli, anche in questo ruolo svolge il suo lavoro con una prestazione ordinata, di esperienza e di senso del piazzamento; esce a 20 minuti dalla fine per un colpo alla tibia, dopo aver fermato a centrocampo un lanciatissimo Della Rocca.

CENTROCAMPO ed ATTACCO 6-

Gala, cerca di inquadrare  sovente  la porta avversaria con conclusioni dalla distanza che risultano velleitarie; si spegne progressivamente, sostituito, sarà per la prossima volta.

Vergnano, un passo indietro rispetto alla buona prestazione contro il Beinasco,fatica a cucire la manovra ma comunque non si fa sovrastare dagli avversari di reparto.

Mendola, solita partita di impegno, di abnegazione, ha una buona palla nel secondo tempo in piena area ma non riesce ad addomesticarla per deviarla verso la porta avversaria. Deve centellinare le sue energie, Bongio lo tiene in campo fino alla fine.

Russo, cerca di fare da sponda anche di testa a favorire l’inserimento e le possibilità  di gioco offensivo per i  suoi compagni, retrocede spesso partendo da fuori area alla ricerca di uno spunto vincente che non si materializza.

Caula, solito compito di quantità a sostegno del centrocampo ed in fase di interdizione, cerca  anche la conclusione da lontano dopo aver superato alcuni avversari ma senza fortuna.

Rosso, riproposto titolare sulla fascia destra  mediana di centrocampo, dopo 30 minuti è costretto a spostarsi sulla linea della difesa dopo l’uscita per infortunio del Lave. Cerca di partecipare alle manovre offensive ed anche di tamponare le incursioni avversarie che avvengono dalle sue parti.

Cagliero, mandato in campo al 30° al posto del compagno infortunato, non riesce ad incidere come vorrebbe, tante iniziative che si spengono senza costrutto ai limiti dell’area del Villar.

Ferrantelli, prova a  dare velocità e profondità alle giocate dell’Atletico, contrasta a centrocampo, da anche una mano  ai compagni della difesa.

Di Prima, entrando ogni volta a partita in corso, rischia di diventare la variante imprevedibile in grado di mettere in difficoltà le difese nemiche con la sua attitudine a proporsi in avanti; realizza la sua seconda rete stagionale anche se il risultato ormai era andato.

Completamente recuperato, Bongio potrebbe valutare di schierarlo prossimamente fin dall’inizio.

 

Mercadante, si sbatte, corre,lotta,contrasta. il tutto con il solito ardore ed impegno.

Cattapan, poco minutaggio, il ragazzo  avrà altre possibilità per crescere, rifarsi e mettersi in mostra.

Bongio, il suo duro e serio  lavoro svolto  negli allenamenti  e gli schemi adottati stanno  portando la squadra ad assumere gradualmente una  sua precisa fisionomia tattica di impostazione, di gioco,di atteggiamento e di mentalità A prescindere dalla partita odierna.

Direttore di gara, signorina Serena  Ghiazza, l’avvenente biondina ha condotto una equilibrata e razionale  direzione di gara, aiutata molto dal comportamento tenuto dai giocatori in campo. Si è fatta rispettare con autorità ed autorevolezza, non ha commesso “cazzate” come potenzialmente,pregiudizialmente potrebbero capitare ad una ragazza-arbitro….con tutto il rispetto per la categoria ed il sesso di appartenenza…alla prossima, con piacere!!!

 

MIMMO MONACHINO

 

 

Manu Bisio, titolare contro il Villar Perosa.