Racconigi, 14 aprile 2019, Stadio Trombetta, ore 15.00.
Formazioni.
Atletico(4-4-2): Grasso 6,5; Ferrantelli 5,5,Mancuso 6 (76° Garello s.v.),Fanelli 5,5,Lavezzo 6; Rosso 6,Russo 6(47°Cagliero 5,5),Gala s.v. ( 36° Pellissero 6),Vergnano 5,5; Mendola 6,5,Iacolino 6.
In Panchina: Bisio,Pipino,Gyimah.
Allenatore: Bongiovanni, 6.
Nichelino Hesperia(4-4-2): Odetto; Marra(85° Cadili),Polidoro,Salamone,Lolli(63° Rosetti); Alex Sartorello,Capone( 82° Galati),Giacomino Vailatti,Romano(63° Zurlo); Luciano Vailatti (89° Bevilacqua),Kevin Sartorello.
In Panchina: Attianese,La Rocca,Lala.
Allenatore: Michele Grieco, 6,5.
Direttore di gara: Jacopo Talamo della sezione di Cuneo, 6,5.
Tabellino.
Reti: 20° e 35° Alex Sartorello, 58° Mendola.
Espulsioni: 33°Fanelli , 89° Ferrantelli.
Ammonizioni: Ferrantelli,Mancuso,Russo,Iacolino,Capone,Luciano Vailatti, Zurlo.
Recupero: 0 minuti p,t,, 5 minuti s.t.
M.V.P.: Alex Sartorello.
Note: pomeriggio fresco, 10°, tempo variabile con leggera pioggia tra primo e secondo tempo, terreno di gioco in condizioni accettabili, spettatori circa 50, di cui una decina provenienti da Nichelino.
L’Atletico subisce la settima sconfitta casalinga del campionato al cospetto del più quotato ed organizzato Nichelino che ha fatto valere la sua superiorità soprattutto nella prima frazione di gioco, capitalizzando il risultato che poi è riuscito a gestire nella seconda parte della gara.
La nostra formazione non aveva più nulla da sperare o da chiedere alla sua stagione, solo cercare di disputare le ultime partite che mancano con lodevole impegno, combattività agonistica e dignità sportiva.
Diciamo che la squadra di mister Bongio ha demeritato ed è mancata nei primi 45 minuti di gioco, facendosi imporre la superiorità territoriale e la maggiore organizzazione di gioco relativamente alla disposizione tattica e tecnica in campo e alla migliore funzionalità degli schemi di gioco disegnati dal tecnico Michele Grieco.
A prescindere dalla situazione di inferiorità numerica, la squadra è apparsa per lunghi tratti demotivata,molle,imprecisa anche nei passaggi,negli appoggi e nei disimpegni più semplici,sia difensivi che offensivi, abulica, apatica, senza mordente, poco lucida a livello di idee,di costruzione del gioco e di iniziative importanti.
Nel secondo tempo abbiamo assistito alla coraggiosa,ammirevole e volenterosa reazione dell’Atletico che, seppur con un uomo in meno, era riuscito ad accorciare le distanze con Mendola, ha avuto altre due occasioni per minacciare seriamente la porta di Odetto, entrambe capitate sul destro del Capitano e di cui poi riferiremo in sede di cronaca.
Ad aggravare la situazione e ad accentuare il gap tecnico delle forze in campo ci si è messa anche l’espulsione di Fanelli al 33° minuto( fallo da ultimo uomo su Romano,n.d.r.) che ha costretto la sua squadre a proseguire il match in condizioni di inferiorità numerica.
Lo staff tecnico bianco granata, in base alle valutazioni tecniche settimanali, decideva di lasciare in panchina i vari Garello, Pellissero e Cagliero ,retrocedendo Ferrantelli terzino destro del reparto difensivo, avanzando Rosso laterale destro della linea del centrocampo, affiancando in attacco Iacolino a coadiuvare e supportare Tony Mendola.
Fatto sta che al 36°, sotto di due reti, il duo Bongio-Glorioso era costretto ad operare il cambio Gala-Pellissero per ovviare all’espulsione di Fanelli, con il neo entrato a posizionarsi centrale accanto a Mancuso.
Ma torniamo alla partita ed al commento delle azioni più interessanti e rilevanti.
Squadre che si affrontavano con modulo speculare agli ordini del signor Jacopo Talamo della sezione di Cuneo, su un terreno di gioco ed un manto erboso che presentavano delle aride,bitorzolute e gibbose chiazze spelacchiate a ridosso delle linee mediane del centrocampo che impedivano un regolare svolgimento delle azioni e un normale scorrimento del pallone.
Pronti via e già il Nichelino, al 1° minuto, impensieriva la porta avversaria con un’azione che metteva Kevin Sartorello in condizioni di battere a rete dal lato destro dell’area, conclusione che veniva intercettata e bloccata con i piedi da Grasso.
Al 14° ancora gli ospiti che si proponevano nei pressi dei nostri sedici metri, traversone dall’out destro di Marra e colpo di testa in area di Luciano Vailatti che terminava alto sulla traversa.
L’Atletico faceva difficoltà ad impostare la manovra che risultava farraginosa , involuta e senza particolari sbocchi, non riuscendo a trovare spazi ideali a beneficio delle proiezioni in profondità di Iacolino e Mendola o delle proposizioni dei centrocampisti con vocazione offensiva.
Così, al 20° minuto, l’Hesperia si portava in vantaggio: passaggio smarcante al limite del fuorigioco sulla fascia sinistra per Alex Sartorello che riusciva ad eludere la molle guardia di Ferrantelli, intervenuto anche in ritardo e fuori tempo,si accentrava leggermente e di destro liftato, con effetto a rientrare, tracciava una parabola che si insaccava a fil di palo,alla sinistra della porta di Grasso.
Tre minuti dopo era Grasso ad evitare(momentaneamente…) la rete del raddoppio riuscendo a respingere con i piedi una conclusione ravvicinata di Romano che era penetrato facilmente in area dal settore destro.
I primi 25 minuti confermavano la potenziale superiorità tecnica, tattica e anche territoriale della squadra torinese, abile a sfruttare in maniera intensiva le scorribande e le sovrapposizioni sulle fasce di Alex Sartorello a sinistra e di Romano a destra, alternando il gioco con i lanci in profondità per gli attaccanti Kevin Sartorello e Luciano Vailatti, con quest’ultimo numero 9 che ingaggiava un duello rusticano con Mancuso, condito di spintoni,sportellate, minacce personali ed altre simpatiche amenità del genere( entrambi verranno giustamente ammoniti dal preventivo tempismo disciplinare di Talamo). Quasi a volere celebrare la Domenica delle Palme a modo loro, con lo scambio di cortesie pedestri e verbali piuttosto che il ramoscello d’ulivo( comunque poi si sarebbero riappacificati,n.d.r.).
Proprio in occasione di uno di questi lanci in profondità, al minuto 33, Fanelli si faceva cogliere colpevolmente impreparato intervenendo fuori tempo su un pallone spiovente, circostanza che favoriva lo scatto verso l’area di Romano sul quale il nostro difensore, volendo recuperare e rimediare alla cappellata precedente, interferiva da tergo in maniera scorretta, chiara la situazione tipica di fallo “da ultimo uomo”e conseguente espulsione come da regolamento tecnico.
La successiva punizione dai 25 metri battuta da Romano sorvolava abbondantemente la trasversale.
Un minuto dopo era ancora il numero 10 del Nichelino a concludere nuovamente in maniera alta ed imprecisa al termine di un’ insistita azione personale lavorata per linee orizzontali dal limite dell’area.
Ma la rete del raddoppio era soltanto rimandata: minuto 35, Alex Sartorello riceveva in area dall’out sinistro un tracciante operato da Lolli( ancora mancata chiusura di un Ferrantelli sfortunato e non particolarmente adeguato e a suo agio nel ruolo assegnatogli,n.d.r.), conclusione di contro balzo destro che Paride riusciva ad intercettare ma con vano tentativo, con deviazione della sfera che si insaccava sotto la sua traversa.
L’Atletico cercava di replicare al doppio svantaggio con un bel fraseggio lungo l’out sinistro tra Vergnano e Russo che metteva Iacolino in condizioni di ricevere ed indirizzare in porta, conclusione di destro rasoterra che usciva a fil di palo.
Al 36° Pellissero veniva mandato in campo al posto di un indecifrabile ed evanescente Gala, forse incompatibile e defunzionalizzato rispetto al suo ruolo preferito e più confacente alle sue caratteristiche,andandosi a posizionare come centrale difensivo accanto a Mancuso con modulo che per forza veniva adattato e ridimensionato al 4-3-2.
Gli ultimi minuti della prima frazione di gioco scorrevano interlocutori e senza particolari azioni degne di nota.
Nel frattempo facevano capolino alcuni addensamenti nuvolosi che originavano alcuni scrosci di pioggia leggera, accompagnata da un vento autunnale e fastidioso.
Il secondo tempo si apriva con l’infortunio alla caviglia sinistra di Russo, souvenir di un pestone ricevuto in un contrasto di gioco a centrocampo: impossibilitato a proseguire il gioco, l’unica fonte di ispirazione ed impostazione veniva sostituita da Cagliero.
Proprio il giocatore carmagnolese, in una delle rare azioni in cui era riuscito a mettersi in evidenza, effettuava un traversone in area dal lato sinistro, pallone che raggiungeva Iacolino, ben appostato nell’area piccola, che non riusciva però ad imprimere la giusta forza e direzione nell’impatto con la sfera, con Odetto che bloccava con una certa facilità.
Il Nichelino dava l’impressione di voler controllare e gestire la partita in tranquillità, con una attenta e concentrata difesa,non disdegnando le sue proiezioni offensive, forte del doppio vantaggio acquisito,comunque mollando un po la presa rispetto al primo tempo,lasciando così maggiore spazio e possibilità ai tentativi offensivi degli avversari.
Così, al 58° ,l’Atletico riusciva ad accorciare le distanze: Ferrantelli era bravo a proporsi e farsi trovare libero al limite dell’area sul settore di sinistra, si aggiustava il pallone ed effettuava un tiro-cross a mezza altezza sul quale Mendola, a pochi metri dalla linea di porta, interveniva deciso di petto, accompagnando e sospingendo in rete qual tanto che bastava per superare alla sua destra l’estremo difensore avversario.
La rete veniva accolta con rinnovato entusiasmo e spinta anche dalla tribuna, anche per ridare e restituire un senso ed un significato al resto dei minuti che mancavano fino al termine della contesa e, ricordiamolo, con un uomo in meno.
Al 60° pericolo per l’Atletico ancora con lo scatenato, inarrestabile Alex Sartorello che costringeva Grasso ad un ennesimo intervento alla “Garella”per respingere una ravvicinata conclusione da dentro l’area.
Iniziava anche la girandola dei cambi( vedi tabellino,n.d.r.), soprattutto da parte del tecnico Grieco che alla fine utilizzerà tutti gli avvicendamenti possibili.
Al 69° velleitaria esecuzione da distanza siderale di Iacolino che, vedendo il portiere fuori dai pali, indirizzava un improbabile conclusione che, nell’idea estemporanea e istintiva della sua sfrontata gioventù, avrebbe dovuto essere un tentativo di pallonetto, trasformatosi poi in un rasoterra innocuo e impreciso.
Al 76°, altro rimescolamento tattico, con Mancuso che era costretto a chiedere il cambio e ad uscire per un problema fisico, al suo posto subentrava il terzino sinistro Garello, con conseguente dirottamento di Lavezzo a difensore centrale con Pellissero.
Al minuto 84, il Capitano faceva urlare al gol con una girata acrobatica in semi rovesciata, da dentro l’area piccola, pallone che veniva arpionato in sospensione e tentativo di girata sul palo opposto debole e centrale che non riusciva, Odetto interveniva senza difficoltà.
Al minuto 86 era ancora Mendola ,inabile causa precaria coordinazione, a non sfruttare un pallone volante recapitato in area di rigore, troppo difficile il controllo per poter tentare la battuta a rete.
Ad un minuto dalla fine del tempo regolamentare Ferrantelli, già ammonito, si faceva espellere dal direttore di gara per inutili,scomposte e reiterate proteste seguite ad un duro fallo ricevuto da un avversario( ammonito), sanzione che il numero 4 avrebbe potuto evitare con più autocontrollo, ricordandosi di essere a rischio per provvedimento disciplinare precedente.
L’arbitro concedeva 5 minuti di recupero nei quali non accadeva praticamente niente di significativo.
L’Atletico non riusciva più ad avvicinarsi nei pressi della porta avversaria,avendo esaurito le riserve energetiche,psicofisiche e motivazionali per almeno tentare e provare un serrate finale.
Il Nichelino riusciva così ad espugnare il Trombetta in virtù di un primo tempo dove gli uomini di mister Grieco sono stati superiori, bravi e concreti a sfruttare a dovere le occasioni da rete che sono capitate.
Spogliatoi dell’Atletico con i giocatori che mostravano di essere più rassegnati e consapevolmente normalizzati che amareggiati e contrariati per il risultato negativo,più deluse invece le espressioni di Bongiovanni e Bordese per l’andamento della partita e la prestazione non proprio esaltante.esibita dai loro giocatori.
Insomma, si respiravano già un clima ed un’atmosfera da smobilitazione e sbaraccamento, roba fisiologica e tipica di fine campionato, quasi come se stesse per avvicinarsi una liberazione domenicale fisica e mentale, anche se la squadra sarebbe ancora chiamata ad onorare le ultime due partite rimanenti: penultima giornata, proibitiva trasferta a Orbassano contro l’Aurora(28 aprile) e chiusura del campionato in casa contro il Bricherasio(5 maggio).
Unica nota positiva di una grigia giornata di aprile, onore e merito per la decima segnatura stagionale di Capitan Mendola( in realtà sarebbe l’undicesima,non conteggiata ai fini della classifica marcatori per effetto dello 0-3 ottenuto a tavolino contro il Villastellone, dove il nostro numero 10 era riuscito ad andare in rete).
La rete siglata oggi porta a 85 il bottino parziale delle segnature griffate la firma di Tony in 5 anni di campionati di Prima Categoria fin qui disputati: per sua personale, ambiziosa ammissione , il suo obiettivo proibito sarebbe quello di raggiungere il ragguardevole traguardo di quota 100( che poi sarebbe ironicamente coincidente con la recente riforma delle pensioni……).
Si tratterebbe quindi , alla veneranda età sportiva ed atletica di 42 anni, tanti ne ha avrà il nostro a gennaio prossimo, di trovare motivazioni ed entusiasmo per affrontare la prossima stagione agonistica per tentare di stabilire il record di segnature. Conoscendo il Capitano, le cui condizioni psico fisiche sono ancora ragguardevoli ed encomiabili,possiamo scommettere che il prossimo anno si presenterà ai nastri di partenza di una nuova,ennesima avventura calcistica.
Al termine della partita tutti i giocatori sono stati omaggiati ed addolciti di un Uovo di Pasqua Ferrero, gentile concessione filantropica dell’impareggiabile Giampiero Marchisio.
Chi vivrà, vedrà!!!!! Torniamo all’attualità.
Già per la prossima partita, Bongiovanni si troverà con un organico decimato e ridotto all’osso,essendo privo degli squalificati Ferrantelli e Fanelli(espulsi) e di Mancuso( alla quinta ammonizione, era diffidato,n.d.r.) a cui si aggiungono Rollè ,Pisano e Caraccio, infortunati lungo degenti e fuori causa fino al termine della stagione.
Praticamente, contro l’Orbassano mancherà mezza difesa, con Pellissero e Clari potenziale coppia centrale difensiva e Rosso e Garello sugli esterni.
Centrocampo con Cagliero,Gala, Russo (Gyimah) e Vergnano, linea di attaccanti composta da Iacolino e Mendola.
Intanto ieri, per la prima volta in stagione, è rientrato in gruppo proprio il centrocampista ghanese Gyimah,protagonista lo scorso campionato di numerose partite positive, di ritorno da una esperienza lavorativa in Germania.
Molto probabile che possa essere tenuto in considerazione ed utilizzato per il prossimo incontro, considerando la situazione di emergenza.
Molto probabile anche che Bongio possa testare qualche elemento delle formazioni giovanili, così come accaduto per Iacolino, ci riferiamo soprattutto al fuori quota Pipino, convocato nelle ultime partite ma ancora con minutaggio zero.
Prima di concludere, facciamo un sintetico quadro della situazione del girone E, quando mancano 180 minuti alla fine della pre-season. Praticamente, la classifica è rimasta invariata, avendo vinto tutte le squadre impegnate per la volata play off.
In vetta, il Carignano di mister Andrea Prochietto (63) consolida e mantiene la leadership e 4 punti di vantaggio sulla seconda, seppellendo di reti, 5-0, il malcapitato Cambiano(doppiette di Mennitto e Barbero completate da Zacchino).
Il San Secondo di Insana (59)regola in trasferta il fanalino di coda Beinasco( doppietta di Rodin), del Nichelino(56) sappiamo già, stesso discorso per il Villlar Perosa(53), allenato da Wellmann, che ha rifilato un 4-1 alla pericolante Marentinese( doppietta di Dalla Costa, poi Macaluso e Martin) e per l’Aurora(49), 2-1 al Bricherasio( Ingrao e Del Prete).
Nella lotta play out appaiono quasi segnati i destini di Marentinese(30), Bricherasio(26) e di Vigone e Cambiano(21); il Villastellone(35) si è praticamente salvato grazie alla vittoria nello scontro diretto contro il Pro Polonghera(33), 2-0 classico e doppietta decisiva del bomber Alex Petullo , tanto per cambiare!!!!
Per quanto riguarda la posizione della nostra squadra, anonimo 8°posto con 41 punti, attenzione all’insidia Pralormo(39) che sta risalendo posizioni.
Calendario alla mano, per l’ottavo posto sembrerebbe favorita la formazione torinese, considerando off limits la trasferta di Orbassano, con l’ultima di campionato contro il Bricherasio da affrontare ed onorare con impegno adeguato per riuscire a conquistare gli ultimi tre punti disponibili della stagione
Il Pralormo invece, alla ripresa della sosta post pasquale, affronterà in casa proprio il Bricherasio, mentre l’ultima giornata chiuderà in casa contro l’ormai rassegnato Vigone.
Per quanto concerne la classifica marcatori, in questa 28^ giornata sono rimasti all’asciutto entrambi i capo cannonieri del girone, Calafiore e Massera, cristallizzati a quota 23, mentre fanno un passo avanti Martin (19) Barbero e Petullo(16), che scavalcano Della Rocca e Di Gregorio(15). Concludendo…….
Riusciranno i nostri eroi a conquistare quei due punti che servono per migliorare quota 42, miglior punteggio finale dell’Atletico da quando milita nel campionato di Prima categoria?
Nel frattempo, Buona Pasqua alla famiglia Atletico, giocatori, staff tecnico, dirigenti e tifosi.
Mimmo Monachino.
Ogni occasione è buona per riproporre la scaramantica retro maglia esibita dal Capitano:
10 reti ( 11 se consideriamo Villastellone) il bottino stagionale parziale.
Fanno in tutto 85 le marcature complessivamente realizzate dal nostro numero 10
in 5 campionati disputati di prima categoria.
…E la Storia continua……..