Formazioni.
Cambiano: Bellone,Musolino,Ennas( 58° Gallo),Della Rocca (46° Gasaro),Stoppa,Casetta,Servello( 84°Argoub),Francini,Massera,Giordanetto,Berruto(46° Nirta).
A disposizione: Amarena,Scarpelli,Alis,Marnetto,Martinelli.
Allenatore: Montaperto,5,5.
Atletico(4-4-2): Bisio 8,Rosso 8,Pelissero 7,5,Rollè 7+, Garello 7,5; Cagliero 7+( 73° Gala,7),Vergnano 8,Ferrantelli 8
Nesci 7+; Russo,7,5(58° Mendola,6,5),Di Prima,7,5.
A disposizione: Grasso,Cattapan,Alemanno,Mercadante,Tifni.
Allenatore: Bongiovanni,7,5.
Direttore di gara: Fabio D’agostino della sezione di Pinerolo,7.
Tabellino.
Marcatori: 30° Russo, 76° Gala,85° Casetta.
Ammoniti: Casetta,Gallo,Pelissero.
Recupero: 0 minuti primo tempo,4 minuti secondo tempo.
Note: pomeriggio umido e molto nuvoloso ma con assenza di pioggia,temperatura 13°, terreno di gioco in accettabili condizioni di praticabilità,spettatori circa 70 con solita immancabile delegazione racconigese.
L’Atletico Racconigi ritorna finalmente e meritatamente alla vittoria dopo 49 giorni di parossistica astinenza e sei giornate di ascetico digiuno( ultimo successo contro il Beinasco, 2^ giornata,4-3,n.d.r.), interrompe la striscia negativa che lo aveva fatto precipitare in zona playout, risale di alcune posizioni, allontanandosi momentaneamente dai mefitici bassifondi della classifica e, soprattutto, ottenendo un’affermazione di squadra convincente sul piano della qualità del gioco, dell’intensità e della determinazione agonistica.
La trasferta odierna, alla vigilia, contro un avversario ostico e bisognoso di punti come noi, non si preannunciava per niente facile ed abbordabile, nonostante il Cambiano fosse distanziato di un solo punto( 7 contro 6) ma reduce e galvanizzato dalla clamorosa e squillante affermazione dello scorso turno , fuori casa contro il più quotato Orbassano, considerando anche un confronto con le contingenti,attuali condizioni psico-fisiche della nostra squadra.
Non tragga neanche in inganno il risultato aritmetico finale maturato ed ottenuto di stretta misura: per lo spessore della cifra tecnica, per la volumetria di gioco espressa, per l’evidente supremazia tattica e territoriale esercitate, per la quantità industriale di nitide palle gol costruite, non diremmo un’eresia se il risultato finale fosse stato capitalizzato con 4-5 reti di scarto!!! Vedremo infatti in seguito il commento e la descrizione dei numerosi episodi favorevoli e non adeguatamente sfruttati per imprecisione e sfortuna.
Insomma, una corroborante,rinvigorente,rigenerante e convincente affermazione che lascia ben sperare in prospettiva del recupero di posizioni, sotto il profilo del riscatto e del rilancio ,andando avanti con una dose di moderato ottimismo e di contenuto entusiasmo, per meglio definire il futuro destino della stagione agonistica.
La risposta odierna come livello di prestazione del collettivo ma anche per quanto riguarda le singole individualità, è stata chiara ed evidente: buona organizzazione tra i reparti, adeguato equilibrio tattico, applicazione, concentrazione e determinazione agonistica, diligente capacità negli automatismi di gioco e nei meccanismi in fase di possesso palla e di occupazione degli spazi, più che sufficiente e dignitosa tenuta atletica e gestione delle energie fisiche e mentali per tutta la durata della partita.
Merito dei giocatori scesi in campo ma anche della”sapiente” regia dalla panchina di Andrea Bongio che in queste tribolate e “sagrinate” settimane di crisi ha cercato di mantenere ai massimi livelli tutte le capacità e le competenze sopra descritte ed elencate e che oggi ha saputo trasmettere tranquillità e serenità d’animo ai suoi giocatori, ha esercitato una normale pressione psicologica, fiducioso e consapevole che le buone potenzialità dei suoi atleti sarebbero state prima o poi recuperate,rivalutate e rivalorizzate.
Anche per la partita odierna, l’allenatore racconigese ha dovuto rielaborare e reinventarsi l’ennesima formazione riveduta e corretta, tra rinunce forzate( lo squalificato Francy Pisano, l’infortunato Grasso, Mendola e Gala in panchina per scelte di forma e tecniche), recuperando tra i titolari Di Prima e Ferrantelli( tra i migliori in campo,n.d.r.), riconfermando e dando fiducia al giovane fuori quota Simone Nesci, nonchè al portiere di riserva Bisio( autore di due formidabili interventi salva-risultato,n.d.r.).
Quindi, solito schieramento con il 4-4-2, con Bisio tra i pali, Rosso e Garello esterni,Pelissero e Rollè coppia centrale; Cagliero e Nesci esterni offensivi di centrocampo, Ferra e Vergna a combattere sulla linea mediana, a supporto del playmaker Marco Russo e di Fabio Di Prima, quest’ultimo leggermente più arretrato come posizione in campo.
Formazione titolare per il Cambiano allenato da Montaperto e trascinato dalle 11 reti stagionali del bomber Massera, oggi rimasto a secco per merito di una difesa che è riuscita ad imbrigliarlo e neutralizzarlo a dovere.
Nonostante le precipitazioni temporalesche degli ultimi giorni, il terreno di gioco del Comunale si presentava in discrete condizioni di praticabilità, con spalti della accogliente tribuna occupati da una settantina di spettatori, di cui una decina di aficionados highlander from Racconigi. A proposito di tribuna, ma senza comunque voler essere esageratamente cattivi e spietatamente severi e prevenuti ,( non ce ne vogliano gli ospitali amici cambianesi), abbiamo rilevato parecchi rifiuti non biodegradabili sparsi tra la gradinata,accumulati e risalenti alle ultime settimane, soprattutto un arcipelago di cicche di sigarette,stecchini di legno di gelati,pacchetti vuoti di sigarette abbandonati qua e là: a parte l’inciviltà vergognosa ed inescusabile di chi ha prodotto volontariamente questo tipo di “rumenta indifferenziata”, sarebbe il caso che qualche addetto al mantenimento del decoro e dell’agibilità igienico-sanitaria della struttura si organizzasse, si mettesse di buona lena per rimuovere e ripulire la bella tribuna, ingiustamente deturpata a causa di questi deprecabili comportamenti. E magari piazzare qualche contenitore porta rifiuti in più…..
Cronaca primo tempo.
Fin dalle battute iniziali, l’Atletico è apparso ben disposto in campo, attento e concentrato, che ha guadagnato gradualmente spazi, profondità e supremazia territoriale.
Prima conclusione di una certa pericolosità al 10° minuto con Di Prima, con un destro dal limite dell’area che terminava di poco alto sulla traversa.
Un minuto dopo Vergnano intercettava una palla vagante in area avversaria e batteva di collo sinistro di prima intenzione , alto di poco. Stessa sorte al 13° minuto per Erik Cagliero, la cui conclusione di sinistro sorvolava la trasversale.
Primi 15 minuti di netto predominio racconigese, con la formazione di Bongio quadrata,combattiva,volitiva e propositiva, a differenza di un Cambiano costretto sulla copertura difensiva che non riusciva ad azionare e far pervenire palloni giocabili per l’unica punta, il tanto temuto capocannoniere e spauracchio di giornata Jonah Massera, sorvegliato speciale e stretto nella morsa Rollè-Pelissero.
Al 23° Atletico molto vicino alla segnatura: Cagliero lavorava un bel pallone sul fondo dell’out destro,traversone verso il versante opposto dove il giovane Nesci, in condizioni di precaria coordinazione,metteva fuori da pochi passi un pallone da spingere in fondo alla rete.
Ancora i racconigesi sugli scudi, con Russo che al 26° dal limite dell’area sfiorava la parte alta della traversa con un bel tiro di destro, dopo essersi liberato con destrezza dal controllo di alcuni avversari.
La realizzazione sblocca risultato per la nostra squadra sembrava materializzarsi e diventare matura, ma era ancora Cagliero da posizione defilata a mancare una clamorosa opportunità, indirizzando di destro un diagonale ad incrociare il palo opposto che terminava fuori di pochi centimetri.
Finalmente al 30° Atletico passava meritatamente in vantaggio, coronando una prima mezz’ora giocata costantemente nella tre quarti avversaria:bella combinazione made in Carmagnola tra Cagliero e Russo, con il nostro attaccante e oggi capitano che appena entrato in area di rigore faceva partire un violento e preciso drop di destro che si insaccava imparabilmente sotto la traversa della porta di Bellone. Risultato che premiava encomiabilmente l’evidente supremazia tecnica e tattica esercitata dalla nostra formazione ma che non rispecchiava corrispettivamente la mole di azioni offensive prodotte. Il trend realizzativo veniva confermato dalle successive opportunità da rete costruite e non concretizzate: Al 40° Di Prima, al termine di una travolgente azione sulla fascia sinistra ad opera di Garello,da favorevole posizione, mandava di destro fuori di un niente, mentre al 43° Bisio evitava un beffardo pareggio sull’unica occasione pericolosa del Cambiano, distendendosi con un tuffo prodigioso alla sua sinistra per deviare una conclusione a botta sicura di Giordanetto.
Con questo brillante intervento del nostro portiere si chiudeva così la prima frazione di gioco, con l’Atletico autoritario ed autorevole padrone del campo.
Ad inizio ripresa, Montaperto, dopo una sonora sfuriata negli spogliatoi, provvedeva a correggere la sua formazione operando un doppio cambio, dentro Gasaro e Nirta in sostituzione rispettivamente di Della Rocca e Berruto, Bongio invece dava fiducia all’11 iniziale che aveva fatto molto bene nei primi 45 minuti di partita.
Il leit motiv che aveva caratterizzato lo svolgimento del primo, tempo non cambiava registro neanche ad inizio ripresa, con l’Atletico sovrastante e superiore in tutti i settori del rettangolo di gioco.
Al 47° Cagliero sciupava il raddoppio con un’azione fotocopia che gli era capitata nel primo tempo, conclusione appena dentro l’area ad incrociare in diagonale, pallone che usciva fuori di poco.
Due minuti dopo, ancora l’attaccante carmagnolese seminava il panico tra la difesa avversaria, dimostrandosi altruista assistman per Nesci che, smarcatosi a centro area , riceveva una specie di rigore in movimento e di piatto destro, a portiere battuto, centrava clamorosamente il palo.
Ancora il giovane attaccante numero 11, su un geniale passaggio in verticale di Ciccio Russo a tagliare la retroguardia cambianese, entrava in area ma si allungava troppo il pallone, consentendo al portiere di anticiparlo in uscita.
Praticamente, nel giro di cinque minuti, la nostra squadra è stata in grado ed in condizioni di procurarsi tre nitide palle gol che gridano ancora alla recriminazione.
Al minuto 53, Russo, uno dei migliori in campo, sicuramente il più dotato di tecnica sopraffina e di capacità di palleggio, era costretto a chiedere il cambio per il riacutizzarsi del solito fastidioso indolenzimento all’adduttore della coscia destra, al suo posto subentrava Mendola, fascia di capitano che passava a Rosso.
L’Atletico continuava a tenere saldamente il pallino del gioco, sterilizzando le fonti di gioco della formazione torinese e continuando ad imbavagliare ed imbrigliare la pericolosità del fumantino punteros Massera, al quale, nel frattempo, Montaperto aveva affiancato il neo entrato Gallo.
Era ancora l’Atletico sugli scudi, al minuto 61, a confezionare un’altra buona opportunità grazie ad una bella combinazione sulla fascia sinistra tra Garello e Vergnano, appoggio all’accorrente Ferrantelli che da posizione favorevole di sparo indirizzava un tiro forte ma centrale che veniva assorbito da Bellone.
Bisio, al minuto 66, si ergeva ancora a straordinario e decisivo protagonista, respingendo miracolosamente una conclusione di testa da distanza ravvicinata del solito Massera, abile a liberarsi nell’unica occasione dove i nostri marcatori centrali si sono fatti trovare mal piazzati ed in leggero contrattempo.
Il Cambiano provava a scuotersi e a replicare alle nostre giocate ed alle nostre trame di gioco ben manovrate, proponendosi verso la nostra area con un tiro dalla distanza di Francini, fuori di poco, con Bisio comunque attento sulla traiettoria.
Brivido per l’Atletico al minuto 71, a seguito di una punizione calciata dalla lunetta antistante l’area di rigore, la cui velenosa esecuzione a mezz’altezza di Massera aggirava la barriera e si stampava sul palo esterno alla sinistra di Bisio, per poi terminare sul fondo.Sarebbe stata davvero una clamorosa ed immeritata beffa.
Al 73° Bongio richiamava in panchina uno stanco ma positivo Cagliero sostituendolo con Marco Gala, ed era proprio il neo entrato a siglare la rete del più rassicurante e strameritato raddoppio: minuto 76, calcio di punizione dalla destra di Vergnano,traiettoria a spiovere verso l’area piccola dove Gala si avventava di testa anticipando sia i difensori che uno stralunato,indeciso ed incerto Bellone,impattando e insaccando alla sinistra della porta avversaria.
Risultato più che giusto anche se, come abbiamo avuto modo di ribadire nella cronaca della partita, le segnature a nostro vantaggio avrebbero potuto essere un bottino aritmeticamente più corposo e consistente.
Il Cambiano tentava almeno di riaprire l’esito della partita, riuscendo ad accorciare le distanze al minuto 85 con un colpo di testa del capitano Casetta che su calcio d’angolo svettava più alto di tutti insaccando sotto la traversa alle spalle di un incolpevole Bisio.
Partita che quindi si riapriva in maniera sorprendente ed inimmaginabile e minuti finali palpitanti ed emozionanti.
Al 90°, Tony Mendola aveva l’occasione favorevole per archiviare definitivamente risultato e partita, ma la sua conclusione di destro da distanza ravvicinata veniva respinta in scivolata da un difensore avversario.
Nei 4 minuti di recupero concessi da D’agostino, si assisteva a due calci piazzati da parte del Cambiano , con palla indirizzata nell’intasato ed affollato mucchio selvaggio della nostra area di rigore, con altrettante ribattute e respinte da parte della nostra attenta retroguardia.
Triplice fischio finale e legittimo grido tribale e liberatorio da parte dei nostri giocatori e dello staff tecnico-dirigenziale che esultavano dopo un mese e mezzo di purgatorio e di risultati negativi.
La vittoria odierna conquistata permette all’Atletico di allontanarsi dalla hot zone di bassa classifica,anche se ancora dentro ai margini della linea Maginot dei playout, avendo nel mirino e a portata di tiro il terzetto che precede in classifica con un punto in più( 11 contro i nostri 10,n.d.r.) e cioè Pro Polonghera,Marentinese e Pralormo.
Già domenica prossima ci sarebbe l’imperdibile opportunità di scavalcare proprio la formazione marentinese che sarà la futura avversaria del 10° turno del girone di andata; Se consideriamo il cartellone in programma la prossima domenica di campionato, il Pro.Po. è atteso dalla difficile trasferta di Nichelino, mentre il Pralormo dovrà affrontare la proibitiva trasferta in quel di Villar Perosa, in casa della vice capolista.
A volere essere moderatamente ottimisti, partendo dal fondamentale presupposto di sfruttare a pieno lo scontro diretto contro la Marentinese ( imperativo categorico), gli eventuali e probabili passi falsi delle nostre avversarie che ci precedono potrebbero consentire alla nostra squadra di collocarsi nelle posizioni di centro classifica, con l’obiettivo di continuare la serie di risultati utili consecutivi, tra due settimane, nella temibile trasferta di San Secondo di Pinerolo.
Insomma, allo stato attuale, è tutto un work in progress in divenire, ripartendo dal risultato odierno che potrebbe rappresentare il trampolino di lancio della svolta da imprimere alle sorti di questa stagione di campionato.
Come abbiamo scritto la scorsa settimana, interpretando le reazioni e le sensazioni emotive dell’ambiente Atletico, la navigazione sulle torbide ed infide acque del girone E procederà a vista, affrontando le movimentate correnti e le pericolose rapide, domenica dopo domenica, cercando di tirare le somme e di fare le opportune valutazioni al termine del girone di andata, domenica 16 dicembre, trasferta di Bricherasio.
Chi vivrà, vedrà!!!!!
Mimmo Monachino.
Marco Ciccio Russo, genio e sregolatezza dell’Atletico, autore della prima rete contro
il Cambiano.
Marco “Dale Alli” Gala, autore della rete del raddoppio racconigese.
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