Formazioni.
ATLETICO (4-2-3-1): Grasso; Lavezzo,Rolle( dal 67° Cagliero),Pellissero,Garello; Gala(dal 57° Di Prima),Vergnano; Ferrantelli(dal 53° Rosso),Caula(dal 76° Cattapan),Mendola(dal 65° Mercadante); Russo.
In panchina, a disposizione: Bisio,Pisano.
Allenatore: Bongiovanni.
BEINASCO CALCIO:Marchio,Trivieri(dal 75° Frassati),De Petris,Colloca(dal 72° Capello),Matteo,Di Sabatino,Piperni,Anastasia,Di Eugenio(dal 52°Armitano),Addesi,Hountagni.
In panchina: Santaniello,Yousef,Surace,Di Legami.
Allenatore: Andreasi.
Direttore di gara: Luca Sperati della sezione di Nichelino.
Marcatori:17° Gala,21°Lavezzo,39° Addesi,55° Piperni,66° Addesi,80° Di Prima(rigore),89° Lavezzo.
Ammoniti: Lavezzo,Pellissero e Mendola per l’Atletico, Trivieri e Matteo per il Beinasco.
Recupero: 1 minuto p.t., 4 minuti s.t.
NOTE: terreno di gioco in ottime condizioni, pomeriggio moderatamente caldo(25°),spettatori circa 50, di cui una discreta rappresentanza ospite.Presenza con relativo servizio di ordine pubblico dei carabinieri della locale stazione di Racconigi per controllare e prevenire eventuali incidenti( vedi articolo seguente,n.d.r.).
Rocambolesca e romanzesca partita quella che si è vista in scena sul rettangolo di gioco del Trombetta nella sfida tra Atletico e Beinasco. Sette reti, distribuite tra 3 nel primo tempo e 4 nella seconda frazione di gioco, emozioni e capovolgimenti di fronte continui,risultato altalenante, con una successione di segnature mirabolante,con alternanza di vantaggio e risultato finale che premia la nostra squadra ma che poteva essere capitalizzato anche dalla squadra ospite.
E dire che dopo 35 minuti la formazione di Mister Bongio, oggi nella divisa casalinga bianco-rossa, conduceva partita e risultato per 2-0, il che lasciava presagire una partita in discesa, un pomeriggio di ordinaria amministrazione e facilmente gestibile sul piano del gioco e delle azioni di rimessa e di ripartenza.
Invece, come capitava lo scorso anno in simili circostanze, gli uomini di capitan Mendola sono caduti nella trappola della rilassatezza e del cedimento altrui di metri di campo e di spazi, arretrando ed abbassando troppo il baricentro , il tutto accompagnato da un progressivo calo fisico atletico di parecchi giocatori( in fondo siamo solo alla seconda di campionato,n.d.r.) e dalla reazione dei torinesi nel secondo tempo e sono riusciti nell’impresa di complicarsi maledettamente la vita e l’acquisizione della vittoria, permettendo all’avversario prima di rimontare e poi passare addirittura in vantaggio, per riaprire successivamente la contesa ed acciuffare nei palpitanti minuti finali l’obiettivo primi 3 punti stagionali, grazie alla reazione di orgoglio ed allo spirito combattivo di non arrendersi mai dimostrati per il raggiungimento della vittoria( il tutto condito da una buena suerte e fato favorevoli).
Prima dell’inizio dell’incontro, chi scrive ha avuto la possibilità di incontrare e parlare con alcuni dirigenti del Beinasco per cercare di capire e comprendere meglio e da fonti dirette i fatti accaduti domenica scorsa durante la partita sospesa in casa contro l’Aurora Nichelino, sul punteggio di 1-1( risultato ovviamente non omologato dal giudice sportivo,0-3 decretato a”tavolino”, prossime 3 partite casalinghe a porte chiuse, 100 euro di ammenda e squalifica fino a metà dicembre per il capitano della formazione giallo-nera Testa).
In sostanza, come ci è stato raccontato, il manipolo sparuto di sostenitori( si possono definire così??) del Beinasco avrebbe organizzato tafferugli e scoppio di bombe carta proprio in segno di violenta contrapposizione e scontro aperto contro il presidente della società per fatti che risalgono addirittura al campionato scorso, quando la squadra militava in un altro girone.
La macchinazione e l’intifada sarebbero state proditoriamente ordite in funzione di danneggiare la società e la dirigenza torinese, per farle infliggere già alla prima giornata sanzioni e penalizzazioni che rischiano di ripercuotersi nella prosecuzione della stagione agonistica. Gesti e comportamenti assurdi, ingiustificabili e di puro autolesionismo sportivo.
Il capitano Paolo Testa, che poi è stato squalificato, sarebbe intervenuto nei confronti dei facinorosi presenti in tribuna nel tentativo di sedare e calmare gli animi ma la reazione ricevuta ha coinvolto lo stesso giocatore in una serie di colluttazioni, di scontri ed aggressioni prima verbali e poi fisiche.
Il successivo intervento dei carabinieri( arrivati addirittura con uno spiegamento di 4 volanti,n.d.r.) allertati dai dirigenti del Beinasco ha permesso tra l’altro di riuscire ad individuare e identificare i responsabili e gli autori dell’inqualificabile gesto verso i quali sarebbero scattate delle denunce e l’applicazione di una specie di daspo, cioè il divieto assoluto di assistere a manifestazioni sportive, calcio in primis.
A quanto pare, a spalleggiare e sostenere l’azione infame dei “tifosi” del Beinasco, in una specie di folle gemellaggio teppistico,sarebbero arrivati alcuni tifosi da Torino, a dar manforte per il compimento del vile gesto.
Ecco perchè oggi pomeriggio, a seguito dei fatti accaduti domenica scorsa e delle segnalazioni pervenute alle nostre forze dell’ordine locali, erano presenti il nostro Comandante Bosio ed un altro carabiniere a presidiare,vigilare e controllare il normale svolgimento della partita, nel timore di un eventuale raid in trasferta che poteva essere organizzato dalla teppaglia facinorosa protagonista una settimana fa.
Veniamo adesso ai fatti sportivi di oggi, dove il calcio ha confermato di essere uno sport imprevedibile, aleatorio e legato ai singoli episodi che decidono le sorti e l’esito di una partita.
Nell’Atletico, non convocato il ghanese Gyimah per condizione atletica ancora rimaneggiata, assente purtroppo e stagione già finita per lo sfortunato Amedeo Angelucci( risonanza magnetica che ha evidenziato una rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro e auguri di buona guarigione), con Francy Pisano in panchina, ancora stremato e reduce dalla emozionante e intensa notte trascorsa all’ospedale di Savigliano dove la sua consorte, alle 5 del mattino, ha dato alla luce la secondogenita Greta( 4kg e 200 di peso e 52 cm di lunghezza di eccezionale “sberla” neonatale, come l’ha definita il papà, auguri al nostro metronomo,alla neo mamma bis ed al fratellino), il tecnico Bongio conferma, con il suo 4-2-3-1, quindi lo schieramento difensivo della gara d’esordio a Villastellone( a proposito, l’esito del ricorso e la relativa sentenza favorevole sono attesi in settimana,n.d.r.), con Gala centrale di centrocampo assieme al Vergna, Ferrantelli,Mendola e Caula ad appoggiare , sostenere e supportare il finto nueve Ciccio Russo. In panchina, tra gli altri, Rosso ed il quasi recuperato Cagliero che nei minuti del disperato ed arrembante finale risulterà decisivo e determinante.
Cronaca primo tempo.
Alla prima, vera occasione da rete, fino a quel momento entrambe le squadre avevano cercato di sistemarsi in campo secondo i consueti schemi e i logici equilibri di gioco, l’Atletico passava in vantaggio al 17° minuto con Marco Gala, bravo a ricevere e lavorare un pallone recapitato all’altezza del vertice alto alla sinistra dell’area di rigore avversaria, controllo con il destro ed inconsueta ma vincente e liftata conclusione di sinistro, pallone che si deposita sul palo opposto a quello di tiro, portiere avversario sorpreso e preso in contro tempo dall’esecuzione precisa del nostro numero 7.
Tentativo di replica del Beinasco al 21° minuto affidata ad una conclusione dal limite del capitano di giornata Addesi( uno dei migliori in campo,n.d.r.), pallone forte ma centrale che Grasso ben piazzato blocca con sicurezza.
Al 23°i racconigesi pervenivano al raddoppio grazie al “Che Lavezzo” che proiettatosi in in un’azione offensiva,appena entrato in area dal vertice destro scavalcava il portiere Marchio in uscita scodellando un pregevole,chirurgico e calibrato pallonetto che si depositava in fondo alla rete, tra la sorpresa e lo stupore quasi generali dei propri compagni.
Questa marcatura,volendo parafrasare un celebre film del bravo Nanni Moretti, anche lui di “sinistra” come il Lave ma anche come il sottoscritto, possiamo definirla stilisticamente perfect “Palombella Rossa”!!!!
Dopo neanche la prima mezz’ora di gioco,l’Atletico incanalava ed orientava la partita a suo favore, potendo giocare le sue azioni di rimessa e di ripartenze,con una prospettiva di gioco da poter sviluppare con efficacia e pericolosità, determinata dell’inevitabile sbilanciamento e degli spazi che il Beinasco avrebbe lasciato nel tentativo di rimonta a pieno organico e l’utilizzo delle forze messe in campo.
Invece, come vedremo, la partita prenderà un’altra direzione, inaspettata ed imprevedibile, anche se poi rimediata in extremis.
Primo campanello d’allarme per la nostra squadra al 28°minuto, quando una punizione da posizione centrale calciata dai 25 metri dal bravo Addesi scheggiava la parte alta della traversa alla sinistra della porta di Paride.
I ritmi della partita avevano assunto cadenze compassate e blande e nel frattempo Mendola al minuto 37 si vedeva respingere con i pugni dal portiere avversario una sua punizione poco distante dall’area di rigore.
Due minuti dopo, al 39°, il Beinasco accorciava le distanze grazie ad una rete di capitan Addesi, piatto destro sicuro e preciso a pochi metri dalla porta, a conclusione ed a coronamento di una bella azione personale dell’ivoriense Hountangni, il cui spunto dal lato sinistro dell’area di rigore aveva permesso di superare in velocità il controllo del Lave, facendo pervenire a destinazione l’assist per l’accorrente e smarcato compagno.
Ed è ancora l’attaccante di colore a creare problemi e preoccupazioni di contenimento e di marcatura per la nostra retroguardia con le sue improvvise accelerazioni e fiammate in progressione, al termine di una delle quali, al 43°, calciava poco alto sulla traversa da buona posizione.
Con questa azione e con un minuto di recupero, terminava così la prima parte della gara.
Secondo tempo.
Nei primi minuti della seconda frazione di gioco,l’Atletico scendeva in campo con un piglio ed un atteggiamento diverso da quelli evidenziati nei primi 45 minuti, concedendo spazio e terreno al Beinasco, apparendo frenato e contratto, a corto di idee e di energie in alcuni uomini; il solito Addesi,al 49°,impegnava Grasso in un intervento di piede a respingere una sua conclusione da distanza ravvicinata.
La squadra di Bongio faceva fatica nella fase di impostazione della manovra, troppo elaborata e con scarsi sbocchi offensivi.
Così, al 55°, il Beinasco, ammirevole nei suoi tentativi di recupero, beneficiando anche del cambio di modulo tattico operato da mister Andreasi,perveniva al pareggio: Hountangni indirizzava in porta un tiro che veniva sventato e respinto di pugno da Grasso, sulla successiva rigiocata la sfera arrivava dalle parti di Piperni che dai venti metri e di prima intenzione, con un fendente preciso superava l’estremo difensore racconigese, mandando il pallone ad insaccarsi sotto la traversa, 2-2!!!
Bongio operava i primi cambi a disposizione( alla fine saranno tutte e 5 le sostituzioni effettuate,come prevede il regolamento), mandando in campo Rosso al posto di Ferrantelli e Di Prima che rilevava un esausto Gala, mentre Armitano aveva preso il posto del compagno Di Eugenio.
Replica dell’Atletico al 59° con una bella iniziativa di Mendola, preciso traversone a tagliare l’area avversaria per Russo, appostato sul versante opposto, colpo di testa dell’attaccante napoletano che terminava fuori di poco da ottima posizione.
Al 61° era il neo entrato Rosso a crearsi una possibilità per concludere a rete anche se da posizione decentrata, pallone che terminava poco oltre sulla traversa. Nel frattempo Mercadante(65°) era entrato al posto di Tony, anche lui stanco ed in riserva di benzina e di energie psico fisiche.
Ma al 66° il Beinasco completava la clamorosa rimonta e l’incredibile ribaltone grazie ad una conclusione rasoterra dai 25 metri del suo uomo migliore Addesi, pallone che si infilava in rete alla destra della porta di Grasso, partito forse leggermente in ritardo per tentare di intercettare la sfera.
Esultanza del gruppo dei sostenitori torinesi giunti al seguito della squadra in maglia giallo nera( questi erano, sono quelli buoni…), scoramento ed incredulità sugli spalti ed anche in campo che serpeggiavano tra le fila racconigesi, panchina compresa.
La girandola di sostituzioni veniva completata da Bongio con Cagliero e Cattapan che subentravano rispettivamente al posto di Rolle e Caula, negli stessi minuti nel Beinasco, Capello e Frassati rilevavano Colloca e Trivieri.
A questo punto, l’Atletico cercava di risalire e riemergere dalle sabbie mobili della spiacevole, inimmaginabile e deprecabile situazione che si stava profilando, avanzando il baricentro del gioco, attaccando a pieno organico allungando i reparti, rischiando di esporsi pericolosamente ai contro piede degli avversari che si rendevano temibili grazie soprattutto alle progressioni ed agli strappi in velocità di Hountangni e Piperni.
Erano soprattutto i neo entrati Cagliero e Di Prima, con le loro iniziative e le loro giocate a distinguersi tra gli altri,cercando di scuotere e trascinare i compagni nel disperato tentativo di rimonta.
Proprio Erik il Rosso, non ancora del tutto recuperato dalla distorsione ad un ginocchio, forniva un prezioso assist per Di Prima la cui conclusione veniva respinta da Marchio in uscita(71°).
Gli ultimi 20 minuti erano un assalto racconigese al fortino della squadra ospite che si rendeva pericolosa con un’azione di ripartenza tutta di prima, con passaggi in profondità ed in verticale, culminata con una conclusione di Armitano dal limite dell’area che lambiva di poco il palo alla destra di Grasso. Pericolo scampato.
Al 73°, un cross in area di Mercadante trovava Cagliero smarcato dalla parte opposta, colpo di testa centrale, facile preda del portiere.
Le azioni dell’Atletico passavano tra i piedi di Vergnano, Rosso,Di Prima e Cagliero, ed era proprio quest’ultimo a procurarsi un rigore assegnato dal signor Sperati per un presunto contatto in area ricevuto dal nostro attaccante che si stava incuneando tra le maglie di alcuni difensori:80° minuto, tentativo di trasformazione affidato a Di Prima, freddo a spiazzare il portiere con un’esecuzione esemplare dal dischetto che riportava il risultato in parità.
Il Beinasco, molto coraggiosamente si proponeva in avanti, dopo aver assaporato la possibilità di portarsi a casa un insperato risultato positivo ed al 82° creava una situazione di pericolo per la nostra porta ancora con Addesi( mvp della sua squadra) con un’insidiosa e tesa punizione dal limite che costringeva Grasso a distendersi e deviare in angolo.
Sul susseguente corner si originava una mischia in area racconigese il cui sviluppo terminale permetteva al numero 6 Di Sabatino di battere a rete da pochi passi ma in presunta posizione di off side rilevata contemporaneamente dal direttore Sperati, che invalidava la segnatura tra le vibrate proteste di giocatori,panchina e tifosi presenti in tribuna.
Sul ribaltamento di fronte,al 87°, con entrambe le squadre sbilanciate e protese ad ottenere la vittoria finale,Fabio Di Prima si divorava letteralmente una clamorosa occasione da rete, su assist smarcante di Pellissero, a pochi passi dalla linea di porta, completamente solo, calciando malamente il pallone che incredibilmente terminava fuori di poco.
Nei minuti conclusivi, l’Atletico produceva il massimo sforzo possibile con un generoso forcing che costringeva il Beinasco a difendersi e chiudersi nei sedici metri della propria area.
Al minuto 89, Cagliero si guadagnava una punizione, posizione decentrata sulla sinistra rispetto all’area di rigore avversaria ma favorevole per indirizzare nel mucchio in area: parabola tesa calciata da di Prima sulla quale Lavezzo si avventava svettante come un falco predatore, anticipando tutti con grande tempismo di inserimento,pallone impattato e deviato di testa che superava l’esterrefatto Marchio 4-3!!!
Grandi festeggiamenti in campo e sugli spalti, quasi a volere scaricare in maniera liberatoria tensioni e preoccupazioni accumulate durante lo svolgimento e l’andamento sofferto della gara.
Nei 4 minuti di recupero concessi, l’ultimo brivido sulla schiena di questa folle partita, calcio d’angolo per gli ospiti, tutti in area appassionatamente e disperatamente portiere compreso, rinvio della nostra difesa e triplice fischio finale liturgico, liberatorio.
L’Atletico conquista così i primi 3 punti ufficiali della nuova stagione, esordisce in casa con una vittoria che seppur ottenuta e conseguita con sofferenza ed abnegazione, contribuisce a tenere alto e vigoroso il morale dei ragazzi di Bongio. In attesa del verdetto del giudice sportivo che in settimana dovrebbe pronunciarsi in merito al ricorso inoltrato dalla nostra società per la posizione irregolare di un giocatore del Villastellone nella prima partita di campionato disputata domenica scorsa.
Il lavoro di impostazione relativamente al raggiungimento di un’impronta e di un sistema di gioco,di un’ identità e mentalità di squadra, di schemi e di modulo più o meno funzionali che lo staff tecnico sta portando avanti fin dall’inizio della preparazione non possono che migliorare progressivamente e gradualmente con il passare delle giornate, unitamente al raggiungimento di una necessaria condizione fisico-atletica ottimale che, come si è notato anche oggi, è venuta fuori in tanti giocatori che hanno terminato l’impegno molto stanchi, esausti, quasi sfiniti.
Rispetto alla passata stagione, come abbiamo avuto modo di rilevare più volte, l’organico allestito da Bordese potrà nel tempo permettere all’allenatore di poter contare su un numeroso ed affidabile gruppo di giocatori a disposizione, sia per qualità che per quantità, che garantisce un regolare ed intercambiabile turn over, in grado di poter sopperire ad infortuni,squalifiche ed indisponibilità varie, oltre che a scelte tecniche che si potranno operare in base alle partite da disputare ed alle caratteristiche degli avversari da affrontare.
Oggi, senza nulla voler togliere e sottovalutare il lavoro svolto da chi è sceso in campo, si è sentita molto l’assenza del metronomo Francy Pisano, fondamentale in termini di esperienza e di senso della posizione tattica per gli equilibri e le geometrie da garantire al nevralgico reparto centrale.
Anche Tony Mendola, con le sue splendide 40 primavere, non garantisce più ovviamente,biologicamente l’intera durata della partita, nonostante sia il capo carismatico, lo sciamano, il trascinatore di tutto il gruppo, per entusiasmo esemplare, forza di volontà da combattente nato, spirito di abnegazione.
Già domenica prossima, l’Atletico sarà atteso di scena a Villar Perosa, contro una delle storiche antagoniste della passata stagione, impegnato in una sfida probante contro la favorita del girone per la leadership e la vittoria finale, a punteggio pieno dopo due giornate, trascinata dai gol di Beppe Gioia, finora 3 le reti segnate e dalla sapiente regia di Mimmo El Bahi.
Vedremo domenica come andrà a finire…..
Nel campionato scorso, proprio a Villar Perosa, la nostra squadra dovette incassare un’immeritata sconfitta in una fredda domenica pomeriggio di novembre, rigore dell’allora bomber Li Gregni, rete regolare annullata a Sismonda…. Peggio ancora il retour-match al Trombetta, Atletico dominatore del campo, 2-0 a metà gara e rete del pareggio proprio di Gioia su rigore fasullo al 95°……corsi e ricorsi storici.?…vedremo…..
Protagonisti di questa seconda giornata del girone E l’attaccante del Carignano Zacchino, autore di una tripletta contro il Nichelino fuori casa e Calafiore del Perosa che mette a segno la sua quarta rete stagionale e guida adesso la classifica parziale dei marcatori a quota 4.Da tenere in considerazione anche l’attaccante Fantino del Nichelino, con le sue 3 segnature messe a segno dopo 2 giornate.
Nota curiosa: anche il fratello di Fabio Di Prima che milita in seconda categoria nella Caramagnese dei tanti ex Atletico( Gianmi Ferrantelli , Bruzzese e Sismonda, anche lui andato a referto ieri, n.d.r.) ha segnato una delle 3 reti con le quali i nostri vicini di casa hanno espugnato Monforte contro i Barolo Boys….inebriati dal doppio vantaggio iniziale.
Nota storica: prima memorabile doppietta del “Che” Lavezzo con la maglia dell’Atletico, chapeau and congratulations!!!!
PAGELLE.
GRASSO 6: ha parato il parabile, forse in leggero ritardo sulla rete del 2-3 di Addesio, in nottata è partito in vacanza con un volo da Malpensa, destinazione Lisbona, rientro previsto sabato prossimo, buone vacanze e buona Ben-Fica.
LAVEZZO 7: autore di una storica doppietta personale, ha faticato più del normale in fase di copertura della fascia di competenza a contenere le accelerazioni dell’ivoriense Mountangni o di chi gli capitava dalla sue parti. Comunque, sempre presente e combattente. Ed anche goleador di giornata.
ROLLE 6: un po meno preciso e puntuale rispetto a Villastellone,lavora con esperienza e con senso del piazzamento, cerca di evitare situazioni critiche per la sua difesa.
PELLISSERO 6: Cerca di fare da muro respingente in collaborazione con il compagno di reparto,con solidità e concretezza; da una sua perentoria azione offensiva l’assist per il gol mangiato da Di Prima nei minuti finali.
GARELLO 6: meno intraprendente nelle proposizioni sulla sua fascia di competenza rispetto a domenica scorsa; cerca di tenere botta, nonostante le sofferenze e la parziale vulnerabilità dell’intero pacchetto arretrato.
GALA 6,5: autore di un notevole primo tempo per intensità agonistica e partecipazione al gioco, subisce parecchi falli dagli avversari,segna anche con una pregevole ed inconsueta conclusione di sinistro che sblocca il risultato. Sostituito ad inizio ripresa, in crisi psico-fisica.
VERGNANO 6,5: molto migliorato rispetto alla prestazione sottotono sciorinata nel primo tempo di Villastellone; deve sopperire a fare il vice Pisano nella fase di impostazione ed organizzazione della manovra mettendoci impegno e buona volontà.Diversi tocchi deliziosi e lanci in profondità,si sacrifica anche in fase di copertura ed interdizione. Deve ancora migliorare ed arrivare al top del suo rendimento.
CAULA 6 : Giovedì sera aveva interrotto l’allenamento per un risentimento al quadricipite della coscia destra, Bongio lo mette comunque in campo, lui ci mette la consueta buona volontà ed un’accettabile impegno cercando di lavorare per la squadra.
MENDOLA 6 : il capitano sa che deve dosare e centellinare le sue energie in funzione della sua età anagrafica; cerca sempre la giocata d’autore che può essere un calcio piazzato o una rifinitura smarcante per qualche compagno. Si impegna anche nei ripiegamenti e nei recuperi nella zona arretrata del centrocampo.
FERRANTELLI 6 : sembra avviato al definitivo e completo recupero della condizione fisica dopo i problemi ortopedici e traumatologici che lo hanno angustiato ed estromesso da tutta la durata della passata stagione . Cerca di mantenere e presidiare la posizione lui assegnata, proponendosi in fase di appoggio sulla trequarti avversaria. Sostituito nella ripresa dopo tanto girovagare e contrastare in varie zone del campo.
RUSSO 6 : agisce da falso nueve, facendo l’elastico e sacrificandosi tra centrocampo e fronte offensivo con impegno e alterne fiammate ed iniziative; gli capitano due buoni palloni ma in entrambe le occasioni i suoi colpi di testa da buona posizione non hanno l’effetto sperato. Cerca di dare scosse offensive alla partita, anche se oggi la sua tecnica raffinata è stata poco utilizzata.
ROSSO 6 : entrato quasi ad inizio secondo tempo, si piazza sulla fascia destra del fronte offensivo cercando di dare impulso e profondità alle sue rinomate azioni in progressione e velocità con la freschezza fisica e la spinta agonistica. Numerosi inserimenti, soprattutto a partita e risultato da recuperare ed anche una conclusione che termina alta sulla traversa.
DI PRIMA 6,5: come Ferrantelli, ritornato ad una accettabile condizione fisica, entra nel secondo tempo cercando di dare lucidità e profondità alle manovre offensive. Freddo e coraggioso ad incaricarsi della trasformazione del rigore del 3 pari, ” sciagurato” a divorarsi una clamorosa palla gol, solo davanti alla porta spalancata, che era solo da spingere in rete. In compenso disegna la traiettoria su punizione per la rete Lavezziana del 4-3 finale.
CAGLIERO 6,5: non ancora a posto causa i postumi di una forte contusione al ginocchio sinistro,il nostro Speedy Gonzales riesce comunque a dare un decisivo contributo alla causa nell’arrembante finale della rimonta; semina panico nella difesa beinaschese con le sue incursioni e serpentine verso l’area di rigore,si guadagna il penalty del 3-3, si procura il fallo dalla cui susseguente punizione Di Prima innesca la sassata di testa del Lave. Se è in forma e a posto con la giusta disposizione mentale, può (ri) diventare il giocatore che può “spaccare ” le partite in bilico.
MERCADANTE E CATTAPAN S.V., poco minutaggio per entrambi per esprimere una valutazione. A voler essere precisi ed onesti, il Merca nei minuti in cui è stato in campo si è impegnato in tante rincorse a dar manforte all’assalto finale.
BONGIOVANNI 6,5: ridisegna la formazione e l’assetto tattico, pur mantenendo il modulo adottato, dovendo rinunciare alla presenza del metronomo Pisano. Buono il primo tempo dei suoi ragazzi,con lampi di idee di gioco e discreto possesso palla; ma l’Atletico nel secondo tempo si abbassa troppo e finisce per concedere spazi importanti, sfruttabili e letali agli avversari. Cerca di adattare e rimediare la situazione procedendo ad effettuare tutti i cambi consentiti, avendo un potenziale organico a sua disposizione con il quale sta lavorando alacremente per gradi.
DIRETTORE DI GARA: SPERATI 6,5: il direttore di gara della sezione di Nichelino dirige senza infamia e senza lode un incontro tutto sommato giocato con grande correttezza e comportamento disciplinato dei giocatori in campo; distribuisce equamente e giustamente i cartellini gialli, il Beinasco protesta veementemente non tanto per il fallo che ha provocato il rigore contro ma soprattutto per l’annullamento della rete di Di Sabatino nei minuti finali. Difficile nella fattispecie l’interpretazione della fase e della dinamica dell’azione di gioco incriminata , causa affollamento dell’area di rigore, comunque era ben piazzato nella circostanza.
Matteo Lavezzo, “El Che”, autore di una doppietta.
MIMMO MONACHINO