L’Atletico sconfitto 2-1 a Cavour retrocede in terza posizione ma rimane in piena zona play off.

L’Atletico non riesce più a vincere ed incassa la terza sconfitta delle ultime quattro partite disputate dall’inizio del mese di febbraio.

Quella contro il fanalino di coda Cavour doveva rappresentare la partita della svolta, del riscatto e del rilancio, all’interno di un ultimo periodo negativo contrassegnato da due sconfitte casalinghe( Pedona e Boves) e da un pareggio esterno (Infernotto), con un bilancio inversamente proporzionale di 10 reti subìte e 5 realizzate, risultati che avevano portato all’allontanamento dalla vetta della classifica e determinato la progressiva erosione di un importante tesoretto di punti di distacco dalle più immediate inseguitrici che è andato gradualmente a depauperarsi ed assottigliarsi.

Con la sconfitta odierna, infatti, l’Atletico chiude un mese di febbraio da dimenticare che ha prodotto soltanto la raccolta di un solo punto in quattro giornate, il sorpasso dello Scarnafigi e l’avvicinamento da parte della Saviglianese, entrambe staccate e distanziate di una lunghezza.

E’ altrettanto vero che la squadra allenata da Pisano-Boscolo rimane in piena corsa per i piazzamenti zona play off ma, a questo punto, un’inversione di rotta sarebbe auspicabile, per evitare deleterie ripercussioni psicologiche, necessaria ed importante ai fini di riprendere un percorso bruscamente interrotto in termini di prestazioni e di risultati, che fanno classifica e morale, erogano e ricostituiscono rinnovate motivazioni e rinvigoriscono i necessari stimoli per affrontare nel migliore di modi le fasi cruciali e decisive dei prossimi ultimi due mesi della stagione regolare.

Da parte sua, il Cavour è riuscito ad ottenere un’importante e significativa affermazione di misura che gli ha permesso di abbandonare l’ultima posizione in classifica, adesso occupata dal derelitto San Sebastiano.

Si è trattato di una partita agonisticamente molto combattuta ed equilibrata, con le due contendenti che perseguivano obiettivi diametralmente opposti, visto e considerato gli interessi e le necessità delle loro rispettive posizioni in graduatoria e che, alla fine, ha visto prevalere la squadra che meglio ha saputo sfruttare e concretizzare le opportunità da rete avute a diposizione.

La prima frazione di gioco si era conclusa con un pareggio a reti inviolate con il quale le squadre erano andate al riposo.

Ad inizio ripresa, il Cavour riusciva a passare immediatamente in vantaggio grazie ad una segnatura di testa siglata da Capalbo.

La reazione dell’Atletico culminava con la rete del pareggio messa a segno dal rientrante Abas ma gli ultimi minuti risultavano nuovamente fatali per i ragazzi in maglia rosso blu che subivano il 2-1 finale con la beffarda marcatura di Gaboardi, anche questa realizzata con una decisiva deviazione di testa.

Atletico che era anche sfortunato all’ultimo minuto di recupero, allorquando una conclusione di Abas veniva respinta sulla linea di porta, a portiere battuto, da un provvidenziale e miracoloso intervento del difensore Giay.

Cavour, 23 febbraio, ore 14.30, stadio comunale “Denny”, 22^giornata.

FORMAZIONI

Cavour: Marcaccini; Nalini, Giay, Elkassab, Martino; Capalbo(82′ Gregorat), Cretazzo, Amrhar(68′ Ferrato) ; Monday, Gaboardi, Gili.

A disposizione: De Marino, Gomez Jaime, Depetris, Battaglia, Diouf, Ndiaye, Santoni.

Allenatore Madaffari.

Atletico: Cecchetto; Aita, Camisassa(63′ Tene), Viola, Bossolasco; G. Quaranta(67′ Messineo), Falconi, Preka(75′ U. Quaranta); Iacolino; Abas, Scola.

A disposizione: Marra, La Scala, Dekay, Neddar, Caraccio, Sorrentino.

Direzione Tecnica Pisano-Boscolo.

Terna Arbitrale: direttore di gara Talamo(Cuneo), assistenti Viteritti e Vitello di Pinerolo.

TABELLINO

Marcatori: 46′ Capalbo, 71′ Abas, 87′ Gaboardi.

Ammoniti: Martino, Gaboardi, Giay, Falconi, Viola,Aita.

Note: pomeriggio soleggiato, temperatura 14°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori un centinaio circa.

Primo Tempo

L’Atletico Racconigi affrontava la delicata trasferta di Cavour, comune ricadente nel territorio pinerolese-torinese, famoso per la sua famosa, sovrastante e suggestiva Rocca, privo degli squalificati Mancuso e Vailatti ma con il rientro da titolare del riabilitato Abas, al quale, giusto 48 prima, la Corte d’Appello Territoriale aveva ridotto le giornate di squalifica, da due a tre, in parziale accoglimento del ricorso presentato a seguito dei deprecabili episodi accaduti durante la partita contro il Pedona disputata domenica 2 febbraio.

Le due sfidanti scendevano in campo in un pomeriggio soleggiato e con temperatura primaverile agli ordini del signor Talamo della sezione di Cuneo, in tenuta nera con inserti gialli la squadra di casa, nella tradizionale divisa rosso blu quella ospite.

La prima situazione pericolosa era di marca cavourense al 4′, avente come protagonisti contrapposti l’offensore Capalbo ed il provvidenziale Camisassa, il giocatore numero 7 si vedeva respingere dal difensore carmagnolese, con un intelligente e tempistico ripiegamento a protezione della sua retroguardia, un rasoterra da distanza ravvicinata proprio a pochi passi dalla linea di porta, con Cecchetto ormai fuori causa.

Un minuto dopo, era nuovamente Capalbo a riproporsi nei pressi dell’ area di rigore racconigese, questa volta il suo tentativo veniva bloccato a terra dal giovane goalkeeper ex Chisola.

Le fasi iniziali erano così caratterizzate dall’intraprendenza offensiva e dalle pressanti azioni in velocità imbastite della squadra allenata da Madaffari, circostanza che costringeva l’Atletico ad abbassare il suo baricentro per presidiare con attenzione e maggiore compattezza gli spazi e le linee di passaggio all’interno dei propri sedici metri.

Al 24′, una conclusione dal limite dell’area a cura di Amrhar sibilava poco distante dall’incrocio dei pali, alla destra della porta racconigese.

Al 33′, si registrava il secondo, provvido salvataggio davanti alla linea della porta difesa da Cecchetto: nella fattispecie, questa volta era Aita l’highlander di turno, tempestivo a ribattere e ricacciare un tiro quasi a colpo sicuro indirizzato da Gaboardi.

Al 35 il periodo di supremazia territoriale esercitato dal Cavour veniva ribadito con un tentativo su azione personale di Cretazzo, il numero 8 si rendeva autore di una serpentina partita dalla linea mediana con la quale superava l’opposizione di alcuni avversari, riusciva ad avvicinarsi al limite dell’area e ad indirizzare un forte rasoterra bloccato a terra da Cecchetto.

Finalmente, bisognava aspettare 41 minuti per registrare la prima ed unica ma molto favorevole opportunità da rete costruita dall’Atletico, avente come terminale offensivo Scola, l’attaccante numero 11 si presentava davanti al portiere dal settore di destra, provava a calciare una conclusione a fil di palo sulla quale l’esperto e reattivo 44enne portiere Marcaccini riusciva ad intervenire ed a neutralizzare la minaccia.

La prima frazione di gioco, che il Cavour, viste le occasioni create, si aggiudicava ai punti, si concludeva al termine di un minuto di recupero.

Secondo Tempo.

Pronti via e, al primo giro di lancetta, il Cavour riusciva a portarsi in vantaggio: un lungo traversone dalle retrovie raggiungeva in area, dalla parte opposta, lo smarcato e ben appostato Capalbo, abile a sfruttare un’indecisione ed una mancata chiusura difensiva racconigese e ad imbucare in fondo alla rete con un preciso colpo di testa con il quale trafiggeva Cecchetto.

L’Atletico, incassato il colpo a freddo, provava a scuotersi e a reagire e si presentava in area avversaria con un tentativo di Giacomo Quaranta che impegnava l’attento Marcaccini alla presa a terra.

Al 59′, era nuovamente Jack Quaranta a mettersi in evidenza, non riuscendo a rendersi pericoloso ed efficace, mancando di poco la deviazione di testa da buona posizione.

Al 71, l’Atletico riusciva ad agguantare il pareggio e a rimettersi in carreggiata: su una traiettoria direttamente da calcio d’angolo, il pallone spioveva nell’area piccola nei pressi di Abas, l’attaccante di Barriera Milano deviava la sfera con la spalla, dopo aver mancato il più semplice e naturale tentativo di testa, tanto quanto bastava comunque per ingannare e spiazzare Marcaccini e depositare in rete!

Al minuto 81 una velenosa punizione dal limite da posizione centrale eseguita da Iacolino ed indirizzata all’angolino alla sinistra di Marcaccini veniva respinta dallo stesso con buona prontezza di riflessi.

Le replica del Cavour faceva scaturire la segnatura del nuovo vantaggio a favore della squadra di casa.

Minuto 87, una travolgente discesa in fase di ripartenza lungo l’out di sinistra ad opera di Gili culminava con un assist smarcante recapitato a centro area a beneficio dell’accorrente Monday, la cui conclusione di piatto, una specie di rigore in movimento, veniva provvidenzialmente intercettata e deviata in angolo da Cecchetto a fil di palo.

Sulla battuta del susseguente corner, la traiettoria spiovente in area, all’altezza del palo opposto, veniva deviata e rifinita in rete da un colpo di testa ravvicinato di Gaboardi, il pallone rimbalzava sul terreno per poi terminare in fondo al sacco, con Cecchetto spiazzato.

Gli ultimi, concitati minuti di gioco, compresi i 4′ di recupero, vedevano l’Atletico proiettato in avanti a pieno organico alla ricerca del pareggio.

Accadeva così che, all’ultimo respiro, una violenta conclusione di Abas calciata da dentro l’area veniva clamorosamente respinta sulla linea di porta da un miracoloso e decisivo intervento di Giay.

Su questa azione si spegnevano definitivamente le speranze racconigesi di portare a casa un risultato positivo che invece veniva ottenuto dal Cavour che, in virtù della sconfitta del San Sebastiano, abbandonava l’ultimo posto in classifica, lasciandolo in eredità proprio alla squadra fossanese.

Per quanto riguarda l’aggiornamento della testa della classifica, da rilevare il sorprendente pareggio interno a reti inviolate della capolista Monregale(47) contro il coriaceo Infernotto, mezza battuta battuta d’arresto che comunque le consente di mantenere un rassicurante margine di distacco dalla nuova vice capolista Scarnafigi(40), vittorioso in casa 1-0 di misura contro il Villafranca grazie ad un rigore di Isoardi.

Come anticipato ad inizio articolo, l’Atletico, adesso terzo con 38 punti, perde una posizione, dovendosi guardare alle spalle dalla risalita della Saviglianese(37), che si impone in casa 2-0 contro il San Sebastiano.

Leggermente più staccato il Pedona(36), violato a domicilio 0-2 dal corsaro Pancalieri.

L’Atletico, nonostante il febbraio negativo, rimane pienamente in lizza per la corsa play off e domenica prossima cercherà di sfruttare il fattore campo del Trombetta ospitando il Narzole, già battuto all’andata per 1-3.