L’Atletico rimaneggiato si smarrisce nella nebbia del Trombetta, 1-2 in casa contro lo Scarnafigi.

L’Atletico perde l’imbattibilità casalinga stagionale nel derby contro lo Scarnafigi, uscendo sconfitto 1-2 tra le mura domestiche del Trombetta.

La squadra allenata da Boscolo-Pisano è stata penalizzata e depotenziata dalle numerose ed importanti assenze, scontandone le inevitabili conseguenze e pagando pesante dazio, patendo oltre misura ed il consentito le concomitanti indisponibilità di giocatori fondamentali e difficilmente sostituibili del calibro e dal peso specifico di Vailatti e Abas (squalificati) e di Scola, Bossolasco e Costanzo(infortunati), a cui si è aggiunto, a partita in corso, l’abbandono del terreno di gioco del bravo Aita per un serio guaio muscolare.

L’Atletico ha fatto il possibile con le risorse e gli effettivi rimasti a disposizione ed il ritorno in squadra ed in campo di un elemento importante come Marco Mancuso, difensore di collaudata esperienza e di elevata affidabilità, non è stato chiaramente sufficiente per evitare una sconfitta, per alcuni versi rocambolesca e beffarda.

Lo svolgimento della partita è stato anche caratterizzato dalla presenza di un’immanente, sempre più fitta, spessa e densa coltre di nebbia lattiginosa calata nel pomeriggio sul terreno di gioco del Trombetta, situazione che ha reso la visibilità ai limiti della precarietà.

In questo particolare e difficoltoso contesto ambientale, entrambe le squadre hanno comunque disputato una partita agonisticamente e fisicamente combattuta, sostanzialmente equilibrata, aggiudicandosi un tempo per parte, il primo appannaggio dell’Atletico, chiuso in vantaggio con una rete di Barison, il secondo a favore dello Scarnafigi, che ha avuto il merito di non mollare, di rimanere in partita e di rinvenire ed uscire fuori alla distanza, di sfruttare le disattenzioni difensive avversarie e di ribaltare il risultato nei minuti finali, grazie al decisivo ingresso in campo di Isoardi, autore della rete che ha permesso alla sua squadra di portarsi a casa il risultato pieno e di scavalcare in classifica proprio l’antagonista racconigese.

Dopo questa decima giornata, le posizioni in testa alla classifica si sono così delineate e ridefinite: in testa alla graduatoria rimane il Boves(21), nonostante la squadra di Enrici sia incappata nella terza sconfitta stagionale, questa volta incassata nella trasferta contro la Pinerolese(1-0); alle sue spalle, prima inseguitrice incalzante con 20 punti, si è fatta sotto la Saviglianese, vittoriosa 0-2 sul campo del Cavour, a seguire, terzo lo Scarnafigi con 18 ed il terzetto adesso composto da Atletico, Narzole(1-2 a San Sebastiano) e Monregale (3-0 al Moretta), tutti a quota 17.

Racconigi, 17 novembre, stadio Trombetta, ore 14.30, 10^ giornata.

FORMAZIONI

Atletico: Cecchetto; Aita(50′ G.Quaranta), Viola, Mancuso, La Scala(58′ Caraccio); Falconi, Tene, U.Quaranta(64′ Preka); Mangia, Barison, Iacolino.

A disposizione: Marra, Sorrentino, Bossolasco, Lanza, Camisassa.

Direzione Tecnica Pisano-Boscolo.

Scarnafigi: Gallesio; Berardo, Girello, Tortone, Moise; Matteo Arrò, Mondino(13′ Arnaudo), Barale(55′ Isoardi), Omento(64’Olivero); Maurizio Arrò(87′ Botta), Bravo.

A disposizione: Panero, Solei, Gaveglio, Galletto, Demarchi.

Allenatore Giorgio Fraire.

Terna arbitrale: direttore di gara Belkhaoua di Ivrea, assistenti De Maria e Andrea di Torino.

TABELLINO

Marcatori: 45+2 Barison, 81′ Matteo Arrò, 84′ Isoardi.

Espulsi: 92′ Mangia per doppio cartellino giallo.

Ammoniti: La Scala, Berardo, Matteo Arrò, Maurizio Arrò.

Recupero: 2′ p.t., 5′ s.t.

NOTE: pomeriggio umido e nebbioso, temperatura 9°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori un centinaio circa.

PRIMO TEMPO

Per il significativo derby contro lo Scarnafigi, l’Atletico era costretto a rinunciare a numerosi ed importanti elementi titolari, a partire dagli squalificati Vailatti e Abas, a cui si aggiungevano Scola e Costanzo, entrambi infortunati.

La sfida rivestiva particolare caratterizzazione trattandosi di una specie di singolare ed inedito derby in famiglia tra i due allenatori, Boscolo e Fraire, con il valore aggiunto in chiave campanilistica riferito al mister racconigese, scarnafigese di residenza, ed, in più, per la presenza degli ex Scola e Bossolasco, entrambi infortunati.

Le squadre scendevano in campo avvolte da una leggera coltre di foschia, (destinata a trasformarsi gradualmente ma inesorabilmente in nebbione a tutti gli effetti) agli ordini del signor Belkhaoua della sezione di Ivrea, coadiuvato dagli assistenti De Maria e Andrea di Torino: in tenuta azzurra la squadra di casa, in tradizionale casacca bianco-rossa gli ospiti.

Minuto 11, discesa sulla destra di Aita, cross al centro per Barison, piatto destro debole in accompagnamento e non molto angolato del centravanti, Gallesio si distendeva e bloccava a terra.

Al 14′, l’infortunato Mondino era costretto ad abbandonare il terreno di gioco, al suo posto Fraire mandava in campo Arnaudo.

Al 23′, un errato disimpegno al limite dell’area della retroguardia scarnafigese permetteva a Iacolino di battere a rete di prima intenzione, da posizione leggermente decentrata, la conclusione del numero 10 colpiva il palo esterno alla sinistra della porta difesa da Gallesio.

Al 33′, era nuovamente l’attaccante di Cavallermaggiore a mettersi in evidenza sul fronte dell’attacco racconigese, il suo insidioso diagonale ad incrociare, calciato dal settore interno destro dell’area avversaria, terminava fuori di un soffio, lambendo il montante opposto.

Bisognava aspettare fino al 37′ per la prima conclusione dello Scarnafigi: dal limite dell’area, un calcio di punizione eseguito da Maurizio Arrò terminava alto sulla traversa.

Allo scadere del secondo minuto di recupero, l’Atletico riusciva meritatamente a passare in vantaggio: protagonista dell’azione da cui scaturiva la marcatura di capoccia di Barison era il solito Iacolino, il cui iniziale tentativo di battere a rete veniva respinto da Gallesio, sulla ricaduta aerea del pallone, l’attaccante numero 9, da autentico rapace dell’area di rigore, era bravo ad elevarsi ed a staccare di testa, impattando la sfera con una precisa deviazione che si insaccava all’angolino, all’altezza del palo alla destra di Gallesio.

Il 38enne attaccante torinese aggiornava così il certificato storico dello score dei gol personali realizzati nel corso della sua lunga e pluriennale carriera e militanza nei campionati dilettantistici, portandolo a quota 362.

SECONDO TEMPO

Al 47′ Mangia spediva alta sulla traversa una conclusione di destro dal limite dell’area.

Al 50′ l’Atletico perdeva per infortunio il difensore Aita, uno degli elementi più in forma del momento, al suo posto subentrava Jack Quaranta, reduce da un problema al costato e non ancora in condizioni fisiche ottimali.

Alcuni minuti dopo, con la visibilità che gradualmente diventava sempre più precaria, triplice occasione scarnafigese in area avversaria, i ripetuti ed insistiti tentativi degli attaccanti biancorossi venivano neutralizzati da un doppio intervento a terra di Cecchetto e da una murata e respinta ad opera di un difensore racconigese.

L’immanente e sempre più densa azione avvolgente della nebbia la faceva da padrona, dalla tribuna era diventato praticamente impossibili seguire il regolare svolgimento delle azioni di gioco, la posizione della palla, il movimento dei giocatori.

Con la cronaca si passava direttamente al minuto 81, quando lo Scarnafigi riusciva a pareggiare i conti: azione in ripartenza della squadra ospite, palla indirizzata in centro area dal settore offensivo di destra, Matteo Arrò, ben piazzato e smarcato, riusciva ad impattare un preciso fendente rasoterra che diventava una vincente stoccata che trafiggeva Cecchetto.

Due minuti dopo, l’Atletico reclamava l’assegnazione di un calcio di rigore per un atterramento in piena area ai danni di Iacolino, il direttore Belkhaoua lasciava proseguire il gioco ignorando le inutili proteste racconigesi.

Al minuto 85, la nemesi del pallone permetteva allo Scarnafigi di ribaltare il risultato: un lungo lancio dalle retrovie pescava al limite dell’area il neo entrato Isoardi, ricezione e controllo del numero 18 che si liberava della marcatura di un difensore e perentoria conclusione di collo destro che si insaccava imparabilmente alle spalle di Cecchetto.

Alla legittima e scatenata esultanza di giocatori e panchina biancorossi faceva da contraltare lo scoramento e lo sconforto da parte azzurra racconigese.

Al 91′, primo dei 5′ di recupero, con la nebbia che ormai rendeva quasi invisibili ed impercettibili i giocatori in campo, si intravedevano soltanto indefinite sagome umane in movimento, lo Scarnafigi sfiorava la terza segnatura con un tiro dalla distanza di Matteo Arrò che sfilava fuori a fil di palo.

C’era ancora il tempo per l’ inutile ed evitabile espulsione di Mangia, doppio cartellino giallo in pochi secondi, ininfluente ai fini del risultato con il quale terminava l’incontro.

Domenica prossima l’Atletico sarà impegnato in trasferta contro il Carignano.