L’Atletico interrompe parzialmente la striscia di 4 vittorie consecutive facendosi imporre il pareggio casalingo dall’Ama Brenta Ceva, al termine di una partita che la squadra di Nastasi avrebbe meritato di vincere per la superiorità espressa in campo e per le numerose occasioni da rete non adeguatamente sfruttate e capitalizzate.
Rimane il rammarico per aver sciupato un match point che avrebbe consentito di allungare il filotto di affermazioni consecutive e di continuare la scalata verso le posizioni di vertice.
La squadra, nel complesso e nell’economia dello svolgimento dei 90 minuti di gioco, ha disputato una buona prestazione, dimostrando e confermando i livelli di rendimento e di spessore raggiunti ed evidenziati da un mese a questa parte.
L’andamento della partita ed il risultato finale maturato, avvalorano, suffragano e comprovano la teoria e la legge non scritta ma implacabile ed inesorabile che nel calcio bisogna sfruttare a dovere le occasioni da rete che si riescono a creare e costruire, che se non la butti dentro si rischia, come difatti accaduto, di pagare un dazio pesante ed irreparabile che compromette quanto di buono si è riusciti a fare.
L’Atletico ha dovuto incassare un salato conto finale, un bruciante saldo negativo, proprio in virtù del fatto oggettivo di non essere riusciti a concretizzare le innumerevoli opportunità da rete capitate sia per mera sfortuna che per gli errori di mira e di mancanza di cinismo, cattiveria e necessaria lucidità nei momenti cruciali, decisivi e fondamentali della fase realizzativa.
Adesso recriminare sull’esito della partita sarebbe un esercizio inutile, strumentale ed artificioso, fermo restando la consapevolezza della qualità del livello di gioco raggiunto, della ritrovata e consolidata competitività e della rinnovata credibilità della squadra che lasciano ben sperare per la continuazione di questa coinvolgente ed appassionante avventura agonistica, per recitare un ruolo da protagonisti fino alla fine della stagione.
Racconigi, 14 novembre 2021, campo sportivo Trombetta, ore 14.30, 10^ giornata di andata girone F Prima Categoria.
Formazioni.
Atletico(4-1-3-2): Nardi 6-; Cauduro 6, Fraccon 6,5, Ansaldi 6, Rosso 6; Caricato 6,5; Oliveto 6 (63° Caristo 6,5), Mennitto 7, Mazzei 6,5; Pivesso 6,5, Pagnotta 6- (74° Schiraldi, s.v.).
In panchina: Gallesio, Rollè, Preka, Zizzo, Marku, Angaramo.
Allenatore: Nastasi, 6,5.
Ama Brenta Ceva(4-3-3): Zoppi; Canaparo, Lanza, Raineri, Stirianotti (73°Vizio); Robaldo, Perovic (63°Giordano) , Accomo (77° Moubsset); Talento, Salifu (73° Vinai), Figone(68° Tomatis).
In panchina: Turco, Pensa, Passarotto, Bangoura.
Allenatore: Quaglia.
Direttore di gara: Francesco Magliocca di Collegno, 6.
Tabellino.
Marcatori: 42° Mennitto, 82° Robaldo.
Ammoniti: Rosso, Mazzei, Moubsset.
Recupero: 0 minuti p.t., 4 minuti s.t.
Note.
Pomeriggio tipicamente autunnale, temperatura 9°, pioggia moderata ed intermittente ed a tratti anche consistente, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori presenti circa un centinaio, di cui una decina di supporters provenienti da Ceva.
La decima giornata di campionato metteva di fronte Atletico e Ama Brenta Ceva, con la nostra squadra reduce da un brillante periodo di gioco e di risultati utili consecutivi( 4 vittorie), con gli ospiti che invece provenivano da due sconfitte di fila( Marene e Saviglianese) che avevano fatto decadere l’imbattibilità stagionale.
Durante la canonica ricognizione pre – partita, il signor Magliocca, direttore di gara designato, segnalava la necessità di ritracciare e rimarcare le linee delimitanti le aree di rigore, a suo parere poco visibili e sbiadite, a nostro modo di vedere, invece, ben visibili ed individuabili, ma tant’è….Per maggiore sicurezza, precauzione e cautela, salvo ognuno….
Il pronto intervento dell’addetto alla manutenzione dell’impianto di gioco, nel frattempo tempestivamente precettato telefonicamente, provvedeva ad eseguire in tempo utile l’operazione richiesta dalla giacchetta verde.
Le formazioni scendevano in campo in concomitanza con l’inizio della prevista pioggia che cominciava a cadere sul terreno di gioco, prima moderatamente, successivamente con maggiore insistenza.
L’Atletico riproponeva la casacca bianco granata a strisce orizzontali( in attesa dell’esordio con le nuove maglie rosso blu sociali che dovrebbero essere pronte e disponibili a partire dalle prossime partite, n.d.r.), mentre gli ospiti indossavano la tradizionale divisa rossa con inserti bianchi.
Mister Nastasi era costretto a rinunciare per l’ennesima volta alla disponibilità degli ormai lungo degenti Mancuso,Fanelli e Bisio, mentre, dopo il rientro di Zizzo la settimana scorsa, questa domenica era la volta di Marku, fermo da più di un mese, a fare la sua riapparizione e ritornare abile ed arruolabile.
Cronaca primo tempo.
Dopo appena due minuti dal fischio d’inizio, l’Atletico portava la prima insidia verso l’area avversaria con una doppia occasione a favore prima di Pivesso e successivamente di Mennitto, con tentativi respinti dall’opposizione dei difensori cebani.
Al 5° minuto, era la volta di Mazzei ad impensierire la porta nemica con una sventola di destro dal limite dell’area che veniva deviata sulla traversa dall’intervento provvidenziale del portiere Zoppi, pallone che terminava in angolo e con un susseguente nulla di fatto.
La nostra squadra, in questi introduttivi primi minuti, lasciava chiaramente intendere le sue intenzioni di giornata, con un atteggiamento aggressivo, con un buon pressing portato dalla linea mediana grazie al baricentro alto, alla buona copertura degli spazi ed ai raddoppi di marcatura che impedivano agli avversari di articolare ed imbastire manovre ed azioni di gioco che venivano stroncate sul nascere.
Al 16°, da un errato disimpegno da parte di Caricato in posizione di playmaker basso, l’attaccante Salifu veniva messo in condizioni di entrare in area e di calciare verso la nostra porta, ma il suo tiro di destro risultava debole e centrale.
Replica Atletico al 21°, con Mennitto che riusciva a lavorare un buon pallone all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore, si aggiustava la mira concludendo però alto sulla traversa.
Al 26°, lo stesso numero 8, a ridosso dell’area piccola, veniva anticipato di un soffio in scivolata da un intervento alla disperata di Figone che ne impediva la battuta in rete da favorevole posizione.
Al 32° il Ceva, in una delle sporadiche azioni offensive, provava ad insidiare la porta di Nardi con un’iniziativa personale di Talento che dall’out sinistro eludeva la marcatura di Cauduro e da posizione defilata indirizzava un pallone che attraversava lo specchio della porta per poi terminare la sua traiettoria dalla parte opposta.
Al 34°, brivido in area racconigese con una clamorosa occasione da rete malamente fallita da Salifu, trovatosi a tu per tu con Nardi a seguito di un rimpallo favorevole, l’attaccante numero 7 colpiva troppo sotto il pallone che si impennava di poco sopra la trasversale.
Scampato l’autentico pericolo, l’Atletico riprendeva a macinare gioco e sugli sviluppi di un corner, al minuto 36, era nuovamente Mazzei a sfiorare la segnatura con un fendente dal limite la cui traiettoria sorvolava di alcune spanne la traversa della porta di Zoppi.
La nostra formazione continuava ad intensificare il ritmo delle giocate ed accentuare la sua pericolosità offensiva ed al 38° Pivesso sfiorava la traversa con una potente conclusione di destro dal limite.
La rete del vantaggio sembrava ormai essere matura: minuto 42, veloce e pregevole combinazione al limite dell’area tra Pivesso e Mennitto con quest’ultimo messo in condizioni di battere a rete, rasoterra di destro chirurgico e preciso che si insaccava a fil di palo alla destra di Zoppi, giusto nell’angolino dove l’estremo difensore cebano, vanamente protesosi in tuffo, non riusciva ad arrivare.
Sulle ali dell’entusiasmo e spinto dall’euforia del sopraggiunto vantaggio, l’Atletico chiudeva in attacco la prima frazione di gioco con due occasioni capitate sui piedi di Pivesso, la prima da dentro l’area che finiva sull’esterno della rete e la seconda con un tiro scoccato dalla lunga distanza che terminava di poco alto sulla traversa.
La nostra squadra legittimava così il vantaggio ottenuto ed acquisito al termine di un primo tempo ben condotto e gestito con determinazione, impegno e buona personalità, a conferma di una quasi ottimale condizione psico-fisica e di un più che apprezzabile livello di gioco, considerando anche le condizioni climatiche e la discreta organizzazione e disposizione tattica dei giocatori allenati da Quaglia.
Cronaca secondo tempo.
La prima conclusione del secondo tempo al minuto 51, con un rasoterra di Robaldo dai 25 metri che non impensierisce Nardi che fa buona guardia.
Un minuto dopo, la replica racconigese non si fa attendere, con Pivesso che per ben due volte perde l’attimo fuggente e propizio per battere a rete, i suoi insistiti tentativi venivano respinti e rimpallati dai difensori avversari.
Al 63°, primo avvicendamento che veniva operato da Nastasi, dentro l’attaccante Samuele Caristo in sostituzione di Mattia Oliveto, giusto per sfruttare le caratteristiche di veloce incursore laterale e di agile contropiedista del neo entrato.
Un minuto dopo il suo ingresso in campo, era proprio Caristo a mettersi immediatamente in evidenza con un destro “a’ggiro” che risultava comunque debole e facile preda di Zoppi che bloccava a terra in tuffo.
Al 66°, azione in ripartenza dell’Atletico che innescava Pagnotta il quale si involava galoppando sulla fascia destra, entrava in area di rigore ed invece di tentare di battere a rete preferiva lo scarico in appoggio al Pive, anticipato al momento della conclusione da un provvidenziale intervento difensivo.
Il mancato sfruttamento della favorevole occasione da rete per poco non veniva punito dalla replica cebana che, su capovolgimento di fronte, sfiorava la segnatura con un velenoso diagonale dell’attaccante Talento che lambiva il palo alla destra di Nardi, rimasto sorpreso, inoperoso e fermo sulla linea di porta ad osservare la traiettoria del pallone che buon per lui e per noi terminava sul fondo di un niente.
La contesa si faceva avvincente ed emozionante, con entrambe le squadre che si allungavano, protese ed impegnate a cercare la via della rete con azioni che costringevano le rispettive difese e gli interditori del centrocampo a rinserrare le fila ed aumentare la concentrazione e il dispendio di energie fisiche e mentali.
Così, al 70°, era l’Atletico a fallire l’ennesima occasione della rete del raddoppio della sicurezza e della relativa tranquillità, con Pagnotta protagonista negativo a sprecare un assist smarcante di Caristo : il giovane attaccante riceveva in piena area il prezioso passaggio del suo compagno, aggirava il portiere invece che battere a rete di prima intenzione, riusciva comunque nel tentativo di finalizzazione che veniva salvato davanti la linea di porta da un difensore avversario che aveva seguito gli sviluppi dell’azione!! Davvero un clamoroso match-ball che avrebbe praticamente archiviato l’esito della partita a nostro vantaggio.
Nel frattempo si registrava la consueta girandola di cambi e di sostituzioni, soprattutto da parte della squadra ospite, mentre per l’Atletico Sasà Schiraldi veniva spedito in campo al posto di Pagnotta.
Al 75° Nardi sbrogliava una complicata situazione nella propria area determinatasi dagli sviluppi di un calcio d’angolo.
Al minuto 82, la nemesi della partita da cui scaturiva la rete del pareggio del Ceva: Robaldo riusciva ad intercettare un pallone vagante davanti la propria area e si involava frontalmente di gran carriera senza incontrare opposizione alcuna, superava di poco la linea mediana di centrocampo dalla quale faceva partire una traiettoria siderale che scavalcava e sorprendeva il nostro portiere pescato ed uccellato abbondantemente fuori dalla propria area di pertinenza.
Un eurogol della domenica, cercato e voluto, con la complicità garibaldina e spensierata del nostro estremo difensore stilisticamente impostato ad uscire fuori dalla zona dei sedici metri in occasioni di palle e di situazioni inattive.
Una autentica doccia fredda che costringeva l’Atletico ad organizzare i tentativi di assalto finale per riuscire a riportarsi nuovamente in vantaggio.
Al 90° la nostra squadra era anche poco assistita dalla buona sorte con un clamoroso palo centrato da Caristo con un tiro a rientrare intercettato e deviato sul montante da un decisivo intervento a mano aperta del portiere Zoppi.
Era questa l’ultima emozione della partita all’interno dei 4 minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
Il triplice fischio finale decretava la fine delle ostilità ed il rientro negli spogliatoi senza vincitori ne vinti, sotto una fitta ed umida pioggia autunnale.
Rimanevano, sparsi disordinatamente, il rammarico e la recriminazione per non essere riusciti a centrare quella che sarebbe stata la quinta vittoria consecutiva che avrebbe permesso all’Atletico un ulteriore avvicinamento verso le più immediate posizioni di alta classifica, anche in funzione e considerazione dei favorevoli risultati conseguiti dalle squadre che ci precedevano nella graduatoria.
Domenica prossima, trasferta a Roreto di Cherasco contro i locali della Roretese 1975, alla ricerca di un pronto riscatto e di un ritorno alla vittoria.
Il punto del girone.
I mezzi passi falsi casalinghi in cui sono incappati Tre Valli e Saviglianese in questa 10^ giornata, hanno permesso al San Sebastiano di guadagnare ed ottenere la vetta solitaria della classifica.
La formazione allenata da Davide Enrici, nel posticipo serale e con l’esclusivo vantaggio della conoscenza dei risultati pomeridiani delle dirette rivali, capitalizza il fattore campo strapazzando la Stella Maris con un roboante 4-1, frutto delle reti di Bosio(2), Lingua e Brizio, che le consentono di comandare la classifica con 23 punti.
I brasiliani del Tre Valli, adesso secondi a quota 21, pareggiano in casa contro un indomito Murazzo al termine di uno spettacolare, scoppiettante, spumeggiante e pirotecnico 4-4( doppietta di Pereira Barzaghi, Ferreira Montezello e Pucinelli per i cariocas e doppietta di Audetto, Grasso e Marengo per i coraggiosi fossanesi).
La Saviglianese, terza con 20 punti, non riesce ad avere la meglio e superare in casa la coriacea e ben organizzata Roretese( prossima nostra avversaria) che ha saputo tenere testa ai più quotati Maghi rosso blu.
La seconda vittoria consecutiva del Boves MDG, fragoroso 3-0 interno contro il Sant’Albano in caduta libera(Calandra, Bertolino e Giorsetti i marcatori di giornata), permette alla formazione cuneese di compiere un ulteriore bel balzo in avanti a quota 17,scavalcando l’Atletico che insegue di rincalzo con 16 punti.
Alle nostre spalle, fermo al palo con 15 punti, troviamo il Sant’Albano, incalzato da un quartetto di inseguitori con 14 punti composto da Marene, Ama Brenta Ceva ,Valle Po e Margaritese, con quest’ultima rappresentante con una partita in meno, rinviata per la tragica e prematura scomparsa del giocatore Giulio Cavallo, che sarà recuperata in notturna mercoledì 17 novembre.
Scorrendo la classifica , con 11 punti, troviamo il Murazzo, seguito dalla coppia Roretese e Bisalta( una gara in meno) con 10 punti.
I bassifondi della classifica vedono attardate ed in evidente stato di difficoltà Stella Maris con 6, SportRoero con 5 ed il fanalino di coda Canale 2000 che finalmente si scrolla di dosso lo 0 in classifica riuscendo ad ottenere il suo primo punto stagionale pareggiando in casa a reti inviolate contro il Bisalta.
Le reti complessivamente messe a segno in questo turno del campionato sono state in tutto 30, con una media di 3,75 a partita.
Il decimo turno del girone F è stato caratterizzato dalla pareggite, ben 5 partite sulle 8 disputate sono infatti terminate con la suddivisione della posta in palio( due sono stati i risultati a reti inviolate).
Due gli incontri dove è prevalso il fattore campo, della Margaritese l’unica affermazione esterna di giornata.
Proprio in questo senso , fa notizia e suscita scalpore la vittoria fuori casa della Margaritese che seppellisce il malcapitato e malconcio SportRoero con un borussiano 1-7, con il giocatore Ronny Sacco autore di un memorabile poker d’autore.
Per gli amanti dei numeri e delle statistiche, che meritano comunque le dovute ed indicative valutazioni e considerazioni, la neo capolista San Sebastiano è la squadra che ha segnato il maggior numero di reti, ben 26( media partita 2,6), mentre la difesa meno battuta è quella della Saviglianese con appena 6 reti incassate(media 0,6 ad incontro).
Il Canale 2000 detiene il doppio record negativo di stitichezza e sterilità realizzativa(4 reti segnate) e di difesa più perforata(29 reti subite).
Per quanto riguarda l’Atletico, il saldo parziale è ancora leggermente sbilanciato, 20 f./21 s.
Classifica marcatori.
Con la brillante doppietta messa a segno contro la Stella Maris, Fabio Bosio della neo capolista San Seba conquista la vetta solitaria della graduatoria con 8 reti, seguito da Luca Ferrero della Saviglianese con 7, raggiunto dalla premiata ditta del gol del Valle Po Campanella-Isaia, entrambi a referto sul tabellino marcatori.
Il nostro Simone Mennitto, con la rete realizzata nella giornata odierna, approda a quota 6, in coabitazione con Bertola(S. Albano), Sellam (Saviglianese) e Pereira Barzaghi (Tre Valli).
M.M.