L’Atletico si deve accontentare di uno striminzito pareggio contro l’Infernotto, al termine di una partita rocambolesca e dal finale beffardo, con la squadra di Pisano-Boscolo che, a pochi minuti dalla fine, conduceva per 0-2 e con il vantaggio della superiorità numerica.
Gli ultimi 15 minuti, complice un calo di tensione, si sono rivelati fatali ed inesorabili per le sorti della partita disputata sul sintetico del “Grande Torino” di Cantalupa, risultato che, nonostante il mantenimento della seconda posizione nella graduatoria del girone, racchiude e genera una duplice conseguenza ed una ricaduta negativa ai fini della classifica: l’allungamento a + 5 della capolista Monregale( 43 contro 38) e, soprattutto, il pericoloso, incalzante ed insidioso avvicinamento ad opera del Pedona che ha ulteriormente limato il gap, accorciando le distanze, adesso limitate a soli 3 punti.
Come dicevamo nel titolo, l’Atletico conduceva partita e risultato in virtù del doppio vantaggio costruito e conseguito tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa, grazie alle segnature di Messineo e di Scola.
Tutto lasciava presagire e prefigurare una seconda frazione di gioco in modalità amministrazione controllata e in assoluto e disinvolto dominio gestionale rosso blu, dati di fatto che assumevano una più connotativa definizione ed attestazione con la situazione di inferiorità numerica ai danni dell’Infernotto, rimasto in 10 uomini al minuto 70 per l’espulsione di Kouthar.
L’Atletico, volendo cercare a posteriori una spiegazione plausibile e verosimile a quanto accaduto, ha avuto anche il demerito di non aver sferrato e concretizzato il colpo di grazia, non sfruttando e tesaurizzando a dovere le numerose occasioni e le molteplici opportunità che avrebbero permesso definitivamente di chiudere e sigillare i conti e la contesa con la rete risolutiva dello 0-3, circostanza che avrebbe chiuso il cerchio della pratica domenicale, devitalizzato ed affossato le già esili e residue speranze di risalita della squadra allenata da Giordana ed archiviato la partita a suo favore.
Invece, come spesso succede nelle imprevedibili vicende del gioco del calcio, l’Atletico pagava a carissimo ed amaro prezzo le uniche disattenzioni e distrazioni difensive che hanno consentito alla squadra di casa, mantenuta in linea di galleggiamento, di averci creduto fino alla fine, di risalire la corrente, di accorciare le distanze, di riprendere nuovamente coraggio ed intraprendenza fino al raggiungimento della segnatura della rete del pareggio maturata nei minuti di recupero.
L’Atletico ritornava così dalla trasferta di Cantalupa con un solo punto in saccoccia, gettando letteralmente alle ortiche ed al vento una vittoria che sembrava ormai cosa fatta, dovendo recitare un mea culpa per l’ennesima occasione mancata in condizioni di superiorità numerica, anche questa volta non sfruttata e capitalizzata (vedi i precedenti contro la Saviglianese ed il Moretta).
Alla fine, i punti persi per strada durante il campionato, oltre a lasciare il gusto dell’amaro in bocca ed il tempo e lo strascico per le recriminazioni ed il rammarico, sono quelli che fanno la differenza in funzione della classifica al termine della stagione regolare e del corrispondente piazzamento ottenuto e l’Atletico, da questo punto di vista, ha già pagato tante volte dazio.
Cantalupa, 9 febbraio, stadio “Grande Torino”, ore 14.30, 20^ giornata.
FORMAZIONI
Infernotto: Gilli; Ballario( 86’Bertola),Giordano, Sobrero, Carignano(46′ Margaria); Bonnin(55′ Ponti), Kouthar, Dolce, Agù; Pereyra(55′ Risso), Sanino(76’Mkadmi).
A disposizione: Iezzi, Cadoni, Basyony, Scanavino.
Allenatore Giordana
Atletico: Cecchetto; La Scala (86’Camisassa), Vailatti, Viola, Jack Quaranta; Preka, Falconi, Tene(62′ Aita); Iacolino, Messineo, Scola(83′ Sorrentino).
A disposizione: Marra, Dekaj, Caraccio, Neddar, Kone. U. Quaranta.
Allenatore Lopreiato (Pisano squalificato)
Terna Arbitrale: direttore di gara Sullo di Pinerolo, assistenti De Simone e Massa, entrambi della sezione di Pinerolo.
TABELLINO
Marcatori: 42′ Messineo, 46′ Scola, 77′ Agù, 91′ Sobrero.
Espulsi: 70′ Kouthar (somma di ammonizioni)
Ammoniti: Ballario, Risso, Cecchetto, Falconi, Aita.
Note: pomeriggio soleggiato. temperatura 8°, terreno di gioco in superficie sintetica, spettatori un centinaio circa.
Primo Tempo.
L’Atletico, dopo la trasferta del 10 novembre, 9^ giornata di andata, partita contro il Pancalieri( finita 1-1, con l’appendice dello sgradevole e discutibile strascico delle 5 giornate di squalifica inflitte a Vailatti) ritornava per la seconda volta in questa stagione sul sintetico “Grande Torino” di Cantalupa per affrontare l’Infernotto, verso la cui struttura la dirigenza, giusto venerdì 7 scorso, era costretta preventivamente ad individuare ed a ripiegare, in considerazione delle proiezioni meteo previste, rivelatesi poi farlocche, per il fine settimana( piogge abbondanti e addirittura nevicate) che avrebbero compromesso e pregiudicato la regolare praticabilità ed agibilità del terreno di gioco del “Vincenti” di Bagnolo Piemonte, fortino della squadra biancorossa.
La squadra racconigese si presentava all’importante appuntamento priva dei plurisqualificati Mancuso( 4 giornate) e Abas(3 turni), vittime delle deliberazioni disciplinari del giudice sportivo adottate in seguito ai deprecabili episodi accaduti durante la partita del Trombetta contro il Pedona di una settimana addietro.
Per l’occasione, risultavano indisponibili anche Bossolasco e Mangia, di contro, partiva titolare il bomber neo arrivato Carmine Messineo, mentre il prezioso difensore Aita faceva la sua ricomparsa in panchina a distanza di alcuni mesi di assenza e di riabilitazione dal grave infortunio muscolare occorsogli durante la sfortunata partita giocata e persa in casa contro lo Scarnafigi domenica 17 novembre.
Di conseguenza, la direzione tecnica racconigese era costretta a rivedere ed a ridisegnare lo schieramento e la disposizione tattica in campo, sistemando ed adattando Momo Vailatti centrale difensivo, in coppia con Viola.
L’Infernotto di mister Giordana era reduce dalla sosta forzata di domenica scorsa( partita rinviata per impraticabilità del terreno di gioco del Villafranca) ed affrontava l’impegno odierno esibendo le credenziali di un filotto di 7 partite utili consecutive ( per un totale di 12 punti conquistati) che aveva permesso una risalita dai bassifondi della classifica in cui era coinvolto ed invischiato.
Le squadre scendevano in campo agli ordini di una terna arbitrale tutta pinerolese, capitanata dal direttore di gara Sullo: in tenuta nera con inserti rosso blu l’Atletico, in casacca bianca con bande orizzontali rossonere l’Infernotto.
Al 10′, si registrava la prima occasione della partita che era a favore dell’Atletico: un’assistenza smarcante di Iacolino in area di rigore non veniva adeguatamente sfruttata da Messineo che, da posizione favorevole, ciccava il pallone, permettendo alla difesa avversaria di liberare.
Lo svolgimento del match era caratterizzato da un intenso tramestio a centrocampo e da un sostenuto ed insistito traffico lungo le corsie laterali attraverso i quali, tutti i tentativi offensivi costruiti da entrambe le contendenti, le trame di gioco intessute, i continui movimenti e le rifiniture, a volte frenetici ed imprecisi, venivano adeguatamente controllati dai rispettivi dispositivi difensivi, molto attenti, puntuali ed efficaci nella chiusura degli spazi all’interno dei sedici metri.
Ne derivava così una partita sostanzialmente bloccata ed equilibrata che regalava poche emozioni, dove entrambi i portieri, praticamente inoperosi, erano chiamati a disbrigare l’ordinaria amministrazione.
Con le note di cronaca, si passava così direttamente al 40′, con la rete del vantaggio ad opera dell’Atletico: l’azione a cercare la profondità partiva dai piedi e da un’intuizione del solito, funambolico Iacolino che, con un filtrante, innescava lo scatto di Messineo lungo l’out offensivo destro, l’attaccante entrava lateralmente in area di rigore e, sull’uscita del portiere Gilli, indirizzava un diagonale rasoterra la cui particolare traiettoria ad incrociare il palo opposto terminava il suo rotolamento nell’angolino più lontano a quello rispetto alla posizione di tiro.
L’Atletico legittimava il vantaggio acquisito con due favorevoli occasioni con le quali si chiudeva la prima frazione di gioco.
Al 42′, un pericoloso traversone rasoterra di Quaranta attraversava tutto lo specchio della porta senza che nessuno dei suoi compagni riuscisse ad intervenire.
Al 45′, su uno scarico laterale di Messineo, una violenta botta di Iacolino da posizione centrale l’interno area di rigore veniva respinta e ribattuta da Gilli con un intervento a pugni uniti.
Secondo tempo.
Alla prima iniziativa della ripresa, l’Atletico perveniva alla rete del raddoppio: un assist di Iacolino permetteva a Scola di penetrare all’interno dell’area di rigore, in posizione leggermente decentrata sinistra, l’attaccante di Scarnafigi era bravo a destreggiarsi per poi battere a rete con una conclusione che trafiggeva Gilli all’altezza del palo alla sua destra.
Incassata la segnatura del doppio svantaggio, nel giro di alcuni minuti, visto il risultato negativo che stava maturando, mister Giordana provvedeva ad operare un radicale turn over, avvicendando ben quattro uomini della sua panchina.
Al 65, con una serpentina, Messineo riusciva ad incunearsi in area avversaria dal settore destro e tentava una conclusione che si spegneva sull’esterno della rete.
Al 70′, le eccessive e reiterate proteste di Kouthar rivolte al direttore di gara per contestare un episodio di gioco facevano scattare il secondo cartellino giallo, con la conseguente espulsione del numero 8 in maglia bianca.
Al 72′, su un lungo lancio spiovente nei pressi dell’area di rigore racconigese, il pallone veniva controllato dal neo entrato Risso, il suo susseguente tentativo di conclusione terminava alto sulla traversa.
Al 73′, un tiro liftato con effetto strano dal limite dell’area da parte di Sobrero colpiva la parte alta della trasversale.
Al 75′, fiammata dell’Atletico con Iacolino, il suo traversone in area di rigore non trovava nessun compagno piazzato pronto alla battuta, la difesa dell’Infernotto riusciva a liberare.
Al 77′, la squadra di casa riusciva ad accorciare le distanze: batti e ribatti in area racconigese, il pallone terminava nella zona presidiata da Agù che, appostato quasi al limite dell’area, di prima intenzione, indirizzava un velenoso rasoterra che si insaccava alla sinistra della porta difesa da Cecchetto.
Nonostante l’uomo in meno, sulle ali del ritrovato, rinvigorito ed insperato entusiasmo, l’Infernotto provava a completare la rimonta con azioni in velocità ed in profondità che costringevano l’Atletico a ripiegare all’interno della propria metà campo per fronteggiare l’avanzata nemica ed alzare lo sbarramento difensivo.
Al minuto 89, su un’azione di alleggerimento in ripartenza, Iacolino provava la battuta dalla distanza, il suo tiro terminava fuori di poco.
Si entrava così all’interno dei 5′ di over time, ed al primo dei minuti di recupero accadeva l’imponderabile e l’incredibile.
Minuto 91, da uno dei tanti disperati assalti finali, l’Infernotto riusciva a guadagnarsi un calcio d’angolo: sulla lunga parabola arcuata tracciata da Dolce, direttamente recapitata all’altezza del palo più lontano, capitan Sobrero riusciva a staccare in elevazione più alto di tutti e ad incornare di testa sotto la traversa, completando così l’operazione rimonta.
A questo punto, con l’Atletico incredulo e frastornato, l’Infernotto provava addirittura a compiere il miracolo del clamoroso ribaltone.
Per nostra fortuna, i frenetici, velleitari e residui tentativi offensivi dei bargesi venivano ben controllati e neutralizzati dalla difesa racconigese.
Il triplice fischio finale di Sullo decretava la fine delle ostilità, certificando così l’incredibile, clamoroso e beffardo pareggio finale, risultato che fino a 15 minuti dalla fine appariva francamente utopistico ed altamente improbabile.
Finiva così, da 0-2 a 2-2!!
Domenica prossima, l’Atletico è atteso da un pronto riscatto, ricevendo la visita del Boves, avversario storicamente e tradizionalmente scomodo, attualmente in fase declinante, distanziato in classifica di ben 12 punti ma da non sottovalutare assolutamente, visti i negativi precedenti negli incroci delle passate stagioni in Prima Categoria e le potenzialità insite nel gruppo allenato da Enrici.
L’obiettivo primario è quello di non perdere ulteriormente contatto dalla capolista Monregale e, soprattutto, tenere a debita distanza il Pedona, terzo in classifica, distanziato di soli 3 punti.
Forza ragazzi, il campionato è ancora lungo…la lucha sigue!!!
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