L’Atletico in 9 sconfitto in casa 2-4 dal Pedona ma rimane secondo in classifica.

L’Atletico Racconigi subisce la prima sconfitta del girone di ritorno, soccombendo in casa contro il Pedona, lasciando sul campo non solo i 3 preziosi ed importanti punti in palio ma soprattutto lo scalpo di due deleterie espulsioni, le cui pesanti ed inevitabili conseguenze, per effetto dei provvedimenti disciplinari che verranno adottati dal giudice sportivo, penalizzeranno e priveranno la squadra di due elementi importanti come Mancuso e Abas, per la probabile e prevedibile entità delle giornate di squalifica che sicuramente verranno comminate ai diretti interessati, vista la gravità degli episodi di cui sono stati protagonisti negativamente coinvolti.

Si interrompe così la striscia di 7 risultati utili consecutivi, ottenuti a cavallo tra la fine dell’andata e l’inizio del ritorno, che aveva permesso alla squadra di Pisano-Boscolo di mantenere il primato in classifica e di rimanere affiancata ed agganciata alla locomotiva Monregale, da stasera solitaria capolista del girone C.

E’ vero che, per la legge dei grandi numeri e per la serialità casuale della statistica, una battuta d’arresto o un mezzo passo falso prima o poi erano da mettere in conto, ma quello che lascia un fastidioso strascico di rabbia, rincrescimento, rammarico e di recriminazione, nella fattispecie di questa prima domenica di febbraio dedicata alla celebrazione della Candelora, riguarda le modalità e le dinamiche degli episodi decisivi che hanno praticamente determinato, condizionato ed influito sul risultato finale.

Queste considerazioni non hanno assolutamente l’obiettivo e l’intento di cercare capri espiatori per colpevolizzare qualcuno e giustificare le cause della sconfitta, ma le due espulsioni, accadute a distanza di alcuni minuti una dall’altra, nelle fasi cruciali del secondo tempo, si sono verificate quando il risultato di 2-3 era ancora aperto a qualsiasi evoluzione ed il Pedona sembrava sulle corde ed essere in difficoltà di fronte alle veementi e continue folate offensive racconigesi.

In questo brodo primordiale ribollente di eventi e di situazioni di tensione nervosa, il direttore di gara ci ha messo il suo personale zampone, sia per la complessiva e contraddittoria gestione disciplinare( fiscale e prevenuta nei confronti dell’Atletico, elastica, concessionaria e generosa nei riguardi dei cuneesi) sia per la discutibile valutazione in occasione di alcuni episodi avvenuti in area di rigore dalmazzese che avrebbero meritato decisioni diverse da quelle adottate( due potenziali calci di rigore convertiti in altrettante punizioni dal limite).

Come dicevamo in apertura, la Monregale, con la vittoria in trasferta contro il derelitto ed arrendevole San Sebastiano, rimane da sola in testa alla classifica con 40 punti, l’Atletico si mantiene e conferma comunque secondo con 37, mentre dalle retrovie guadagnano terreno e rosicchiano punti lo Scarnafigi, terzo con 33, lo stesso Pedona con 32 e la Saviglianese con 30.

Racconigi, 2 febbraio, ore 14.30, 4^ giornata di ritorno.

FORMAZIONI

Atletico: Cecchetto; Viola, Camisassa(52′ Falconi), Mancuso, Giacomo Quaranta(59′ Messineo); Sorrentino(52′ La Scala), Vailatti(83′ Umberto Quaranta), Tene; Iacolino, Abas, Scola.

A disposizione: Marra, Kone, Caraccio, Bossolasco,Lanza.

Allenatore Pisano

Pedona: Bono, Desmero(68′ Rizzo), Nasta(86′ Gonella),Bressi, Caraglio(79′ Viale) ; Biondi de Oliveira, Bruno, Peano(84′ Shehu); Viglietti, Dalmasso, Samake(54′ Pallara).

A disposizione: Giacomo Gazzera, Tecco, Samuele Gazzera, Lanzavecchia.

Allenatore Zappatore

Terna Arbitrale: direttore di gara Masciandaro di Collegno, assistenti Enriello e Galantucci di Chivasso.

TABELLINO

Marcatori: 5′ Abas, 18′ Viglietti, 49′ Dalmasso(rigore), 55′ Dalmasso, 78′ Dalmasso(rigore).

Espulsi: 68′ Mancuso, 71′ Abas (entrambi rosso diretto), 72′ gli allenatori Pisano e Zappatore

Ammoniti: Vailatti, Scola, Iacolino, Nasta, Viale, Bruno.

Recupero: 2’p.t., 5’s.t.

Note: pomeriggio soleggiato, temperatura 12°, terreno di gioco in buone condizioni di praticabilità, spettatori 150 circa.

Primo Tempo

L’Atletico affrontava il difficile impegno contro il Pedona privo dello squalificato Preka, con il febbricitante Bossolasco e Falconi che si accomodavano inizialmente in panchina, con Camisassa che quindi veniva riproposto titolare al centro della difesa e con la novità Messineo, quarantenne attaccante e vecchia conoscenza dell’Atletico di due stagioni addietro, prelevato a chiusura di mercato invernale dal Sommariva Perno per sopperire al grave infortunio di Mangia.

Le squadre scendevano in campo agli ordini del signor Masciandaro della sezione di Collegno, nella nuova ed inedita divisa nera con inserti rosso blu l’Atletico, nella tradizionale casacca azzurra il Pedona.

Al 3′ il Pedona si affacciava pericolosamente in area di rigore sugli sviluppi di un traversone dal settore di sinistra, il liscio di Quaranta in fase di chiusura non veniva sfruttato sotto misura da Viglietti.

Al 5′, la replica dell’Atletico si concretizzava con la segnatura del vantaggio: Sorrentino riusciva ad innescare Iacolino, scattante e sgasante lungo l’out di sinistra, il numero 7 superava in velocità l’opposizione di Desmero, penetrava in area di rigore e concludeva verso la porta di Bono, l’estremo difensore in maglia arancione riusciva a distendersi ed a respingere, il pallone veniva ribadito in rete da Abas che, sotto misura, appoggiava e collocava in rete.

Al 18′, il Pedona riusciva a riprendere il risultato in maniera rocambolesca ed inopinata: dall’out di sinistra, Bruno riusciva a lavorare un buon pallone ed indirizzava un’assistenza all’interno dell’area piccola, Viglietti era bravo e lesto ad anticipare il tentativo in doppio intervento in sandwich di Camisassa e di Quaranta e di insaccare sotto la traversa, con la sfera che beffardamente colpiva il sostegno dell’incrocio dei pali e ritornava in campo.

Al 23′, un involontaria ed occasionale carambola sui piedi di Bressi originava una specie di retropassaggio, bloccato da un reattivo e fortunato Bono che evitava così un clamoroso autogol.

Nel giro di alcuni minuti, l’Atletico Racconigi reclamava e protestava nei confronti del direttore di gara in occasione di due evidenti interventi scorretti ai danni di Scola e di Tene, affrontati irregolarmente all’interno dei sedici metri, ma con il fischietto di Collegno che decideva in maniera incredibilmente contraria, ridefinendo, retrocedendo e posizionando la localizzazione dei falli commessi in susseguenti calci piazzati al limite dell’area.

Dopo un pericolo sventato dalla retroguardia racconigese, sugli sviluppi di una mischia in area di rigore, al 42′ era l’Atletico a rendersi insidioso con due situazioni interessanti propiziate da Abas e da Vailatti, ma entrambi i tentativi verso la porta avversaria risultavano di poco imprecisi.

Il primo tempo si concludeva con una girata di Iacolino che si spegneva sul fondo.

Secondo Tempo

Al 49′, il Pedona si portava in vantaggio: su un’incursione in area dal settore di sinistra, Samake veniva contrastato da Viola in maniera scorretta, il contatto del difensore racconigese, con successivo atterramento del numero 11 avversario, veniva sanzionato dal direttore di gara con l’assegnazione della massima punizione.

Il tentativo di trasformazione calciato a mezza altezza eseguito dallo specialista Dalmasso trafiggeva Cecchetto che intuiva, si protendeva ma non riusciva ad intercettare.

Al 50′, la pronta reazione dell’Atletico si infrangeva su un palo esterno colpito da Scola.

Al 53′, era nuovamente lo stesso attaccante numero 11 a rendersi pericoloso con una svirgolata in piena area di rigore la cui traiettoria rasoterra, indirizzata involontariamente all’altezza del dischetto di rigore, non veniva sfruttata a dovere da Abas.

Al 55′, il Pedona metteva a segno la terza rete di giornata con una prodezza balistica del suo capitano numero 10: un passaggio in profondità fronte area di rigore veniva intercettato e controllato da Dalmasso che, di prima intenzione, indirizzava una sciabolata di collo pieno mancino la cui parabola sorprendeva ed uccellava irrimediabilmente Cecchetto.

Al 59′, la direzione tecnica rossoblu accentuava la potenza di fuoco offensiva con l’ingresso in campo e l’esordio stagionale del neo arrivato Messineo.

Al 61′, un colpo di testa di Mancuso direttamente da calcio d’angolo veniva respinto sulla linea da un provvidenziale intervento di un difensore avversario.

Al 63′, gli sforzi dell’Atletico venivano premiati con la rete del 2-3 realizzata da Tene: sugli sviluppi di un calcio piazzato di Iacolino si originava una mischia in area, il pallone terminava nei pressi del centrocampista camerunense che, con un violento destro centrale, riusciva a gonfiare la rete della porta difesa da Bono.

Al 65′ la squadra di casa sfiorava la rete del clamoroso ma meritato pareggio con una deviazione di testa di Scola su assist di Vailatti che lambiva il palo alla destra di Bono.

Nel giro di tre minuti, l’Atletico Racconigi veniva ridotto in doppia inferiorità numerica.

Minuto 68: l’assistente del direttore di gara richiamava l’attenzione del suo superiore per rilevare una scorrettezza commessa da Mancuso ai danni di Dalmasso, nel tentativo di intervenire per separare ed allontanare il bizzoso numero 10 da Iacolino con il quale aveva avuto qualcosa da ridire in maniera non molto amichevole.

L’arbitro di Collegno estraeva il cartellino rosso nei confronti del difensore racconigese, reo di aver sferrato una manata tra il collo e la faccia del giocatore del Pedona, lasciando impuniti i due contendenti protagonisti, soprattutto Dalmasso, dello scabroso episodio incriminato.

Subito dopo, sullo sfondo di una generale e dilagante situazione di tensione nervosa, mentre il giocatore espulso si stava allontanando dal perimetro di gioco, si accendeva una furibonda mischia all’interno del cerchio del centrocampo alla quale partecipavano quasi tutti i giocatori presenti in campo ed anche in panchina.

Nel marasma del poco edificante mucchio selvaggio che si era generato, Abas sferrava un pugno nei confronti di un giocatore avversario, stramazzandolo al suolo, reagendo in maniera impulsiva ad un apprezzamento a sfondo provocatoriamente discriminatorio che gli sarebbe stato rivolto (“stai zitto tu, Luvumbo”).

A questo punto, il signor Masciandaro, in piena trance cogitabonda, era costretto ad esibire il cartellino rosso per sanzionare il gesto commesso dall’attaccante racconigese, estendendo il medesimo provvedimento anche nei confronti dei due allenatori, Pisano e Zappatore, costretti ad abbandonare le rispettive panchine.

La partita riprendeva in un clima ed in un contesto di palpabile ed evidente situazione di eccitazione, elettricità ed agitazioni diffuse.

Al 78′, l’Atletico, in condizioni di doppia inferiorità numerica, incassava il colpo del definitivo knock out.

All’interno dell’area piccola, il direttore di gara giudicava scorretto un intervento di Tene ai danni di un avversario nel tentativo di anticipare lo stesso in procinto di concludere a rete.

Obiettivamente, vista dall’osservatorio della tribuna, l’azione del centrocampista racconigese sembrava nettamente regolare, evidentemente non era così per il fischietto di Collegno che valutava e decideva con il suo personale, soggettivo ed insindacabile metro di giudizio.

Dal dischetto, la trasformazione di Dalmasso riusciva a spiazzare per la seconda volta Cecchetto.

Da quel momento e fino al termine della gara, compresi i 5′ di recupero, non accadeva più nulla di significativo e di rilevante.

Il triplice fischio di Masciandaro decretava la fine delle ostilità, i giocatori ed i rispettivi componenti delle panchine facevano rientro negli spogliatoi con stati d’animo opposti, in un clima di apparente distensione e serenità.

Tanto…ormai…era finita….

Come dicevamo, oltre al danno patito sul campo, l’Atletico incasserà anche quello relativo alle plurisqualifiche che inevitabilmente interesseranno i due atleti espulsi, con l’implacabile mannaia del giudice sportivo che, sulla base del referto arbitrale, sarà prevedibilmente ed insindacabilmente pesante.

Domenica prossima, per la 5^ giornata di ritorno, l’Atletico affronterà l’impegnativa trasferta di Bagnolo Piemonte, in casa dell’Infernotto.