L’Atletico torna a casa dalla trasferta disputata sul sintetico del “Gran Torino” di Cantalupa contro il Pancalieri portando a casa un punto che gli permette di confermarsi e di mantenersi nei piani alti della classifica.
In buona sostanza, il risultato finale maturato era l’obiettivo minimo da raggiungere, considerando che si giocava in trasferta e memori dei precedenti, negativi incroci con il Pancalieri nel campionato di promozione di due stagioni addietro che erano stati favorevoli ed appannaggio dell’avversario.
Nella circostanza odierna, resta comunque il rammarico per non essere riusciti ad ottenere il massimo bottino possibile, nonostante l’inferiorità numerica che la squadra ha dovuto patire per l’espulsione di Abas nel secondo tempo e per la clamorosa occasione del match-point fallita da Vailatti a pochi minuti dalla fine, per non citare anche le nitide opportunità capitate allo stesso Abas e a Scola
Lo svolgimento della partita è stato sostanzialmente equilibrato, anche se l’Atletico si era ritrovato nella migliore situazione possibile di partenza, essendosi portato in vantaggio già al 2′ grazie ad una rocambolesca segnatura, la quinta stagionale, del giovane attaccante di origini africane da poco inserito in squadra.
Gradualmente, però, il Pancalieri è uscito fuori alla distanza soprattutto con la sua preponderanza fisica ed atletica piuttosto che con le sue modeste qualità tecniche, riuscendo a recuperare e a riequilibrare il risultato parziale a metà primo tempo con una realizzazione del centrocampista Minnini.
Entrambe le squadre, compatte e ben organizzate, si sono affrontate a viso aperto e si sono date particolarmente battaglia e tramestio agonistico nella nevralgica zona mediana del centrocampo.
Nel complesso, nell’analisi tecnica della partita, possiamo affermare che i dispositivi difensivi hanno avuto la meglio nei confronti degli schieramenti offensivi, adeguatamente controllati e disinnescati dalla funzionale, puntuale ed efficace chiusura degli spazi e delle linee, a copertura, presidio e protezione delle rispettive aree di rigore.
In tal senso, entrambi i portieri soni stati chiamati ad intervenire soltanto per disbrigare l’ordinaria amministrazione di competenza.
Entrambe le contendenti hanno avuto a disposizione delle importanti situazioni da rete, soprattutto l’Atletico, non concretizzate principalmente per errori nella decisiva e fondamentale fase della precisione realizzativa (vedi, tra le altre, la clamorosa palla gol fallita per un soffio da Vailatti a pochi minuti dal termine).
A completamento del quadro in cui si è svolta la partita, da rilevare la discutibile conduzione arbitrale dell’ondivago direttore di gara Cavallo della sezione di Cuneo, per la carente e difettosa gestione decisionale in alcune situazioni di gioco e, in particolar modo e nella fattispecie, per la sproporzionata ed esagerata valutazione disciplinare in occasione della seconda ammonizione comminata ai danni di Abas( presunto gioco scorretto nei confronti di un avversario) che è costata la conseguente espulsione del giocatore, così costringendo l’Atletico a giocare metà secondo tempo in condizioni di inferiorità numerica.
Come dicevamo in apertura, gli effetti del pareggio ottenuto permettono alla squadra di Pisano-Boscolo di continuare a mantenere un’importante e significativa posizione di alta classifica, secondo posto con 17 punti, in coabitazione con la vittoriosa Saviglianese, a 4 lunghezze di distacco dalla capolista Boves, tornata al successo, capitalizzato ed ottenuto in casa contro il San Sebastiano, dopo la battuta d’arresto incassata 7 giorni addietro nella trasferta di Carignano.
Cantalupa, 10 novembre, 10^ giornata, stadio “Gran Torino”, ore 14.30.
FORMAZIONI
Pancalieri Castagnole: Sperandio; Piano, Mensitieri, Cirillo; De Salvo(57′ Ghiano), Toffanello(75′ Costantino), Minnini, Musso, Arkaxhiu(84′ Romano); D’Anna, Savino(87′ Rodin).
A disposizione: Smeriglio, Berardi, Ippolito, Bonino, Ruffino.
Allenatore La Spina
Atletico: Cecchetto; Aita, Bossolasco, Viola, Caraccio(64′ La Scala); Costanzo(53′ Tene), Vailatti, Falconi; Mangia(60′ Scola),Abas, Iacolino.
A disposizione: Marra, Sorrentino, U. Quaranta, Lanza, Barison, Bosco.
Direzione Tecnica Pisano-Boscolo
Terna Arbitrale: direttore di gara Cavallo(Cn), assistenti Petracca(Cn) e Tropea(Alba-Bra).
TABELLINO
Marcatori: Abas al 2′, Minnino al 23′.
Espulsi: Abas al 65′ per doppia ammonizione.
Ammoniti: Viola e Vailatti.
Recupero: 1′ p.t., 4′ s.t.
NOTE: pomeriggio soleggiato, temperatura primaverile, 18°, terreno di gioco in superficie sintetica, spettatori un centinaio circa.
Primo Tempo.
Per la trasferta sul neutro di Cantalupa(causa lavori di manutenzione e di semina del terreno di gioco di Pancalieri), la direzione tecnica della squadra del presidente Casale era costretta a rinunciare nuovamente alla prolungata indisponibilità degli infortunati Jack Quaranta e Camisassa, a cui si aggiungeva il forfait di Preka per problemi fisici.
Rispetto alla partita vinta domenica scorsa al Trombetta contro la Monregale, Caraccio e Iacolino, rientrante dal doppio turno di squalifica, partivano titolari, mentre La Scala e Scola si accomodavano inizialmente in panchina(entrambi i giocatori entreranno successivamente nella ripresa).
Pronti via e al 2′ l’Atletico passava in vantaggio alla prima occasione: Costanzo, posizionato all’interno del settore di destra dell’area di rigore, indirizzava una specie di tiro-passaggio rasoterra sulla cui traiettoria interveniva d’istinto ed in maniera rocambolesca Kelvin Abas, la cui vincente deviazione carambolata sotto porta sorprendeva e trafiggeva inesorabilmente Sperandio.
La prevedibile, graduale reazione del Pancalieri veniva generosamente premiata al 23′ dalla segnatura realizzata dal giovane Minnino: lungo l’out di destra, l’esterno numero 7 De Salvo riusciva a lavorare un buon pallone in velocità, ad indirizzare in area un passaggio rasoterra, la difesa schierata dell’Atletico si perdeva la marcatura di Minnino che, da posizione centrale, all’altezza del dischetto del rigore, riusciva ad impattare di precisione aprendo il piatto destro ed infilando all’angolino una conclusione che risultava imprendibile per Cecchetto.
Al 26′, un avventato retropassaggio al limite dell’area di un difensore in maglia bianca, permetteva a Iacolino di conquistare la sfera, penetrare in area e scavalcare il portiere in uscita con una parabola arcuata che rimbalzava all’interno dell’area piccola che si spegneva di poco sul fondo.
Al 36′, una punizione dal limite dell’area a favore del Pancalieri eseguita da Arkaxhiu riusciva ad aggirare lateralmente la barriera, Cecchetto, ben piazzato, era bravo e reattivo, si distendeva alla sua destra e respingeva la battuta, i suoi compagni della difesa perfezionavano poi il disimpegno, allontanando la minaccia.
Al 44′, questa volta il calcio piazzato al limite dei sedici metri veniva assegnato all’Atletico: posizione centrale, ideale ed invitante per le rinomate capacità balistiche di Vailatti, il suo forte rasoterra colpiva il palo esterno alla destra della porta difesa da Sperandio per poi spegnersi sul fondo.
Era questa l’ultima e significativa annotazione di cronaca con la quale si chiudeva la prima frazione di gioco.
Secondo Tempo.
Le squadre rientravano in campo con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco.
Al 50′, una conclusione di destro da dentro l’area di De Salvo colpiva il palo esterno alla sinistra di Cecchetto.
Alcuni minuti dopo, una mischia in area racconigese generava una serie di batti e ribatti tra difensori ed attaccanti, ma i ripetuti tentativi di calciare a rete venivano vanificati da altrettante, efficaci e risolutive ribattute degli atleti oggi in casacca rosso blu.
Al 59′, un lungo lancio dalle retrovie effettuato da Vailatti, innescava lo scatto in profondità di Abas, l’attaccante numero 9 superava in velocità il suo diretto avversario, entrava in area ma il suo piazzato pallonetto a scavalcare l’estremo difensore avversario terminava di poco sul fondo.
Al 62′, un pericoloso traversone di Toffanello tagliava tutta l’area racconigese, attraversava lo specchio della porta per poi spegnersi sul fondo, all’altezza del palo opposto.
Al 65′ l’Atletico rimaneva in inferiorità numerica per l’espulsione causa doppio cartellino giallo comminato ai danni di Abas, il direttore di gara Cavallo puniva, forse in maniera eccessiva ed esagerata, un suo presunto intervento scorretto commesso nei confronti del neo entrato giocatore avversario Ghiano.
Nonostante l’uomo in meno, l’Atletico non mollava la presa, dimostrando una buona tenuta nervosa e la chiara e dichiarata intenzione di tentare di portare a casa l’intera posta in palio.
Al minuto 82 Scola, subentrato nel frattempo al posto di Mangia, defilato all’interno del settore di destra dell’area avversaria, scaricava una violenta conclusione che veniva ribattuta in angolo da Sperandio.
Al minuto 88, l’Atletico falliva la clamorosa ed irripetibile occasione della palla gol che gli avrebbe permesso di portarsi a casa il risultato pieno: da poco dentro l’area e da posizione di tiro centrale e favorevole, Vailatti riceveva un invitante assist smarcante, ma la sua conclusione rasoterra calciata di collo destro, praticamente a botta sicura, terminava incredibilmente sul fondo, lambendo il palo alla destra di un miracolato Sperandio, di nome e di fatto!
Il forcing finale prodotto dall’Atletico durante l’over time dei 4′ di recupero produceva soltanto una conclusione dalla distanza di Falconi che veniva alzata sopra la traversa da una deviazione di Sperandio.
Il triplice fischio finale dell’ineffabile Cavallo decretava la fine delle ostilità e certificava il risultato finale di parità.
Domenica prossima, 11^ giornata, l’Atletico riceverà in casa la visita del temibile Scarnafigi, staccato di soli 2 punti in classifica( 17 contro 15).
In settimana arriverà anche la decisione del giudice sportivo che certificherà le squalifiche nei confronti di Abas (espulso) e di Vailatti, ammonito e già diffidato.
Quella contro la formazione allenata da Fraire sarà una sfida dal sapore e dal significato particolari, per Peppo Boscolo, residente a Scarnafigi, e per gli ex di turno Scola e Bossolasco.