L’Atletico inanella le terza vittoria consecutiva e si porta a ridosso delle posizioni di alta classifica , in un contesto che raggruppa numerose squadre racchiuse, compresse e distanziate in uno spazio di pochi punti.
Si è trattata di una bella e sofferta affermazione ottenuta contro una squadra di prestigio e di valore come il Sant’Albano che alla vigilia di questo ottavo turno del girone F occupava la seconda posizione e che vantava uno degli attacchi più prolifici del girone grazie al bottino di segnature della premiata ditta formata dal duo Bertola-Trapani.
Per la prima volta dall’inizio del campionato la squadra allenata da mister Nastasi ha concluso la partita in situazione di “clean sheet”, riuscendo a mantenere inviolata la propria porta.
Questo dato , nella fattispecie, è soprattutto ascrivibile alla prestazione dell’intero pacchetto arretrato, attento, concentrato e compatto, dove capitan Fraccon, sorretto dalla migliore e ripristinata forma fisica, si è finalmente ed imperiosamente distinto per aver restituito e mantenuto graniticità, solidità e sicurezza, coadiuvato dai compagni di reparto, trascinati , rinvigoriti e contagiati da una specie di effetto domino benefico e rassicurante.
Il merito della vittoria ,comunque, è da estendere, accomunare ed attribuire indistintamente a tutto il collettivo che ha disputato una gara fatta di determinazione agonistica, di spirito di sacrificio, di buona personalità, di capacità di lotta e di resilienza, di ammirevole resistenza contrapposta alla forza dell’avversario, sospinta dalla bravura di essere riusciti a contenere e limitare il potenziale offensivo delle bocche da fuoco nemiche e dal fatto di non aver mollato mai la presa ed essere rimasti costantemente sul pezzo dello svolgimento delle fasi più importanti della contesa.
La rinascita morale e sportiva e la riemersione e la risalita della corrente fatte registrare dalla squadra nelle ultime giornate sono anche pregio, valore e virtù di Nastasi che, nonostante le avversità alle quali ha dovuto far fronte sin dall’inizio del campionato, accompagnate da qualche velata critica a scopo costruttivo ma sempre sostenuto dalla fiducia che la società ha riposto e confermato nei suoi confronti, ha continuato a credere nel suo metodico e certosino lavoro settimanale, ha mantenuto la calma dei forti, nella convinzione che prima o poi i risultati ed il sistema di gioco avrebbero prodotto i loro effetti positivi e avrebbero consentito di cogliere le giuste e dovute soddisfazioni.
Il gruppo si è progressivamente ricompattato, ogni componente si è rimboccato le maniche ed anche i calzettoni, finalmente si è cominciato a dare un senso ed uno spessore all’ambizioso e costoso progetto Atletico che è stato impostato sul livello di competitività supportato da valori tecnici e morali e sulla credibilità e spendibilità dell’immagine, del brand e del marchio.
Torniamo a noi, alla partita.
E’ stata una gara molto vibrante e combattuta, dove entrambe le contendenti si sono affrontate a viso aperto , avendo come unico obiettivo quello di assicurarsi i preziosi 3 punti in palio, tenendo conto delle rispettive e diverse posizioni ed interessi di graduatoria: l’Atletico per risalire verso posizioni degne delle sue possibilità e velleità, il Sant’Albano per continuare a tenere testa e rimanere a stretto contatto delle due solitarie capoliste.
Tutte e due le squadre hanno dovuto rinunciare a diversi ed importanti elementi titolari, fuori causa per contrattempi vari.
Anche per questa partita l’Atletico si presentava rimaneggiato, considerando la perdurante assenza dei soliti noti Fanelli e Mancuso( per i due difensori si prevedono ancora tempi lunghi di convalescenza), di Zizzo, Marku e Bisio, a cui si è aggiunta l’indisponibilità last minute del giovane e promettente Preka, tenuto a riposo precauzionale per un risentimento muscolare.
In compenso, Nardi riprendeva il suo posto da titolare tra i pali, nonostante le ancora menomate condizioni di una spalla rimasta seriamente contusa in occasione dell’incidente stradale autonomo di cui era rimasto vittima 9 giorni addietro( nel secondo tempo, infatti, al suo posto è entrato Gallesio), così come era importante il rientro di Samuele Caristo, match-winner di giornata, che veniva schierato fin dal primo minuto, reduce da un infortunio che lo aveva tenuto fuori nelle ultime uscite.
Per l’occasione e per fronteggiare l’emergenza, faceva subito il suo esordio da titolare il difensore Cauduro, prelevato in settimana dal Carmagnola.
La sua prestazione, al termine della partita, è stata meritevole e da considerarsi molto positiva, in prospettiva di diventare e confermarsi come una affidabile risorsa aggiunta.
Nelle file ospiti, il trainer Parola lasciava prudenzialmente in panchina il bomber Bertola, alla prese con una fastidiosa pubalgia( sarebbe poi entrato e gettato nella mischia nel secondo tempo).
Racconigi, ore 14.30, stadio comunale Trombetta, 8^ giornata di andata.
Formazioni.
Atletico(3-4-1-2): Nardi 7( 46° Gallesio, 6,5); Cauduro7, Fraccon 8, Ansaldi 7; Oliveto 7 ( 65° Schiraldi, 6), Mazzei 7, Caricato 7, Rosso 7; Mennitto 7; Pivesso 7 ( 82° Angaramo), Caristo 7,5 ( dal 73° Pagnotta).
In panchina: Rollè, Olti.
Allenatore: Davide Nastasi, 7.
Sant’Albano(4-4-2): Milanesio; Morre, Olivero, Mocca, Salusso ( 62° Giaccardo) ; Vacchetta (73° Bertoglio), Viale, Bertone (46°Pochintesta), Massimino (85° Rosa); Trapani (62° Bertola), Unia.
In panchina: Testa, Bergese, Raspo,Masera.
Allenatore: Fabio Parola.
Direttore di gara: Pietro Miletto, Bra, 5,5.
Tabellino.
Rete: 8° Caristo.
Ammoniti: Nardi.
Recupero: 2 minuti p.t. , 4 minuti s.t.
Note.
Giornata umida ed autunnale, temperatura 10°con leggera ed intermittente pioviggine, terreno di gioco in buone condizioni di praticabilità, tribuna gremita con buona e sportiva rappresentanza santalbanese.
Le squadre scendevano in campo agli ordini dell’aitante signor Pietro Miletto della sezione di Bra in un pomeriggio grigio ed autunnale, su un terreno di gioco la cui verde superficie era bagnata da una leggera ed intermittente pioggerella.
Per senso di ospitalità, a norma di regolamento, l’Atletico doveva rinunciare alla divisa arancione con inserti neri in quanto la squadra ospite aveva una casacca simile(completo nero arancio): per l’occasione ed in alternativa, veniva indossata la tradizionale maglia bianco granata con Castello stilizzato. Gli spalti della tribuna coperta erano occupati in ogni ordine di posto, con una cornice di pubblico al completo e con una rilevante presenza di sostenitori e dirigenti ospiti.
Cronaca primo tempo.
Dopo le iniziali, canoniche fasi di studio preliminari, al 3° minuto, era il Sant’Albano a rendersi per primo insidioso con un’azione che costringeva il rientrante Nardi ad intervenire con un’uscita avventata ma regolare ai limiti dell’area per anticipare un avversario lanciato a rete, lo stesso portiere ribadiva di piede un tentativo di ribattuta nero arancio.
Al 5° minuto i Santalbanesi si rendevano pericolosi per la seconda volta con una conclusione forte ma centrale indirizzata da Morre, Nardi respingeva nuovamente con i piedi, stile Garella, i difensori allontanavano la minaccia successiva.
Al minuto 8, al primo, vero tentativo offensivo, l’Atletico si portava in vantaggio: doppia, consecutiva conclusione di Caristo posizionato al limite dei sedici metri(al rientro da titolare dopo alcune settimane di assenza causa stiramento), prima botta con tiro “aggiro” che veniva respinta di testa da un difensore avversario, seconda fiondata rasoterra diagonale sempre di destro che terminava sul palo interno alla sinistra di Milanesio per poi carambolare in rete insaccandosi vicino al palo opposto.
Le vicende della partita si orientavano così verso la giusta direzione, anche se la partita era ancora lunga e sarebbe stato prevedibile attendersi la reazione della squadra allenata da Parola.
All’11° minuto, in occasione di un’uscita aerea, Nardi avvertiva un dolore alla spalla contusa( legamenti) , allarmando in modo preoccupante la sua panchina dalla quale si era già alzato Gallesio per il veloce riscaldamento.
Il portiere, che nel frattempo era stato soccorso, rialzatosi, faceva segni che avrebbe avuto intenzione di provare a proseguire il gioco, valutando nei minuti successivi se l’entità della sofferenza fosse stata sopportabile.
Alcuni minuti dopo, lo stesso coraggioso e temerario estremo difensore si cimentava in una provvidenziale e tempistica uscita, intervenendo in piena area per anticipare il numero 8 Viale messo in condizioni di calciare a rete.
Il direttore di gara assegnava una punizione a nostro favore per gioco pericoloso ma ammoniva inopinatamente Nardi reo di aver protestato nei suoi confronti in quanto avrebbe reclamato anche l’ammonizione dell’avversario.
Il Sant’Albano, nel frenetico tentativo di rimediare alla rete dello svantaggio, era costretto a scoprirsi ed allungarsi , favorendo in questo modo i lunghi rilanci provenienti dalle retrovie racconigesi per innescare le veloci ripartenze dei nostri attaccanti.
Al 18°, in una di queste azioni, Pivesso si avventava su un lungo spiovente recapitato al limite dell’area, riusciva a controllare ed addomesticare la sfera ed a liberarsi con insistenza ed abilità della marcatura dell’avversario diretto ma il suo sinistro veniva respinto da Milanesio con i pugni ed il successivo tiro di Mennitto, giunto a rimorchio da dietro, terminava abbondantemente alto sulla traversa.
Lo stesso Mennitto, al 26°, questa volta su un’assistenza smarcante di Caristo, si aggiustava la mira appostato sul limite dell’area e la sua conclusione a mezza altezza veniva ribattuta da un attento e piazzato Milanesio.
L’Atletico, in questa fase centrale della prima frazione di gioco, legittimava il vantaggio ottenuto, non disdegnando le puntate offensive e facendo buona guardia a tutela della propria area di rigore, riuscendo a controllare ed arginare con attenzione e puntualità le azioni offensive avversarie.
Al 38°, la nostra squadra reclamava l’assegnazione di un calcio di rigore per un’evidente trattenuta in piena area ai danni di Mennitto che, nonostante fosse stato sbilanciato dall’intervento scorretto di un difensore, riusciva, in condizioni di precaria coordinazione, a finalizzare ugualmente la conclusione che veniva neutralizzata da Milanesio.
Le proteste racconigesi venivano stroncate, cassate ed archiviate dal direttore di gara che motivava la sua decisione avendo valutato il contatto come normale e regolare contrasto di gioco!
Al 45°, una punizione rasoterra calciata da Trapani dal vertice basso sinistro dell’area di rigore veniva assorbita da Nardi che bloccava in tuffo senza particolari difficoltà.
Dopo i 2 minuti di recupero concessi, terminava così un bel primo tempo, ben giocato a viso aperto da entrambe le squadre e che lasciava presagire una ripresa sicuramente emozionante, combattuta e con il risultato aperto.
Cronaca secondo tempo.
Come si poteva immaginare, sarebbe stato troppo rischioso e pericoloso permettere a Nardi di continuare la partita per i secondi 45 minuti, così, con molta lungimiranza e razionalità, giusto per evitare un aggravamento della situazione, Nastasi provvedeva a sostituirlo con Gallesio, già titolare domenica scorsa e distintosi positivamente nella vittoriosa trasferta di Alba.
Anche nelle file del Sant’Albano, il tecnico Parola lasciava negli spogliatoi un acciaccato Bertone, avvicendandolo con il subentrante Pochintesta.
Al 50°, la prima conclusione in porta era della formazione ospite grazie ad una girata di sinistro dal limite dell’area del numero 11 Unia che si spegneva di poco sul fondo alla destra della porta di Gallesio.
Al 53°, sugli sviluppi di un corner, il numero 6 Olivero impegnava con un colpo di testa centrale il nostro portiere che riusciva ad abbrancare e bloccare la sfera.
Al 55°, altre veementi proteste dei giocatori e della panchina racconigesi per un atterramento in area sempre nei confronti di Mennitto, anche in questa circostanza il contatto da parte del difensore avversario dal punto di osservazione della tribuna era apparso netto ed evidente.
Il modus operandi dell’arbitro Miletto era lo stesso di quello adottato in occasione della dinamica dell’azione incriminata del primo tempo, con il fischietto braidese che lasciava correre impunemente, giudicando regolare l’azione in questione.
Al 61°, Oliveto riusciva a lanciare in profondità a beneficio dello scatto di Pivesso ed il tentativo di battere a rete del numero 9 veniva contrato e deviato in angolo.
Al 62°, mister Parola operava il cambio che interessava i due migliori attaccanti della sua squadra, dentro Bertola al posto di Trapani.
Al 65°, lo stesso giovane centrocampista di origini calabresi veniva rimpiazzato da Sasà Schiraldi, sostituzione impeccabile anche geograficamente in quanto il neo immesso in campo è di origini lucane!!!
Dalla “n’duja ed alla soppressata” si passava così alla “cipuddata ed al cutturid”, roba per lottatori dalle forti emozioni!!
Al 73°altra sostituzione rosso blu, Pagnotta rilevava uno stanco Caristo che festeggiava nel migliore dei modi il suo rientro in squadra con la rete che risulterà decisiva.
Il neo entrato Bertoglio , al minuto 76, riusciva a seminare panico e preoccupazione tra le fila della nostra retroguardia che riusciva a cavarsela sventando la minaccia non senza qualche difficoltà e patema d’animo, con Fraccon che si ergeva a protagonista con interventi puntuali e decisi a spazzare la sua area dalle insidie avversarie.
Al minuto 82 il Pive era costretto ad uscire dal terreno di gioco vittima di crampi, al suo posto il giovane Angaramo per contribuire a rinforzare gli argini ed i frangiflutti a centrocampo.
Al minuto 83, un pretenzioso tiro di alleggerimento dalla lunga distanza di Mennitto veniva bloccato con sicurezza da Milanesio.
Negli ultimi minuti di gioco la formazione ospite produceva lo sforzo finale, alzando notevolmente il baricentro del gioco per esercitare maggiore pressione nelle manovre di approccio ed avvicinamento verso la nostra area ed aumentare l’ intensità della foga agonistica.
Il disperato e generoso forcing della vice capolista fruttava soltanto un pericolosissimo colpo di testa di Bertola che passava vicino al montante alla destra di Gallesio.
Ormai gli schemi e gli equilibri di gioco erano saltati, l’Atletico riusciva a rintuzzare e neutralizzare gli ultimi tentativi avversari, tenendo gli attaccanti nero arancioni a debita distanza dall’area di rigore, riuscendo a chiudere adeguatamente tutti gli spazi ed i corridoi possibili.
Durante i 4 minuti di recupero concessi, il giocatore Mocca si accasciava a terra nei pressi della bandierina del calcio d’angolo dopo un intervento in scivolata per contrastare e fronteggiare l’azione di un nostro attaccante.
Attimi di paura e di angoscia anche in tribuna, con il giocatore che veniva prontamente soccorso da compagni ed avversari.
Anche il nostro Pisano, accorso dalla panchina a gran velocità, si era reso conto della probabile gravità dell’accaduto.
Dopo alcuni interminabili minuti, lo stesso Mocca riusciva ad alzarsi per avviarsi sofferente verso gli spogliatoi, vittima, da quanto poi si era appreso, di un brutto colpo nella zona del costato che gli aveva reso problematica la regolare respirazione.
A questo punto, la richiesta per l’intervento dell’ambulanza del 118 locale nel frattempo inoltrata, veniva annullata e revocata in tempo reale, considerate e valutate le rassicuranti condizioni del giocatore. Bene e meglio così!!!
La sospensione del gioco per l’infortunio occorso al numero 4 santalbanese costringeva ovviamente il direttore di gara a riconteggiare l’entità del recupero che alla fine sarà stato di ulteriori 3 munuti.
Non accadeva più nulla di eclatante e rilevante ed il triplice fischio finale di Miletto decretava la fine delle ostilità sotto una pioggerella autunnale che accompagnava la comitiva racconigese a raccogliere gli applausi sotto la tribuna e a festeggiare successivamente negli spogliatoi.
Anche il Sant’Albano meritava il tributo dei suoi sostenitori che avevano giustamente apprezzato lo sforzo compiuto e la forza di volontà per l’impegno profuso.
Domenica prossima, per il 9° turno di campionato, l’Atletico sarà impegnato nella insidiosa trasferta di Fossano per sfidare il pari grado Murazzo, con inizio pre serale alle ore 18.00.
Il punto del girone.
I risultati maturati in questa 8^ giornata sono stati favorevoli alla neo capolista solitaria Tre Valli che approfitta del mezzo passo falso casalingo del San Sebastiano per allungare nuovamente le distanze e staccarsi in testa alla classifica a quota 19.
I Cariocas allenati da Del Vecchio si sono facilmente sbarazzati della pratica Stella Maris, mandando in archivio la faccenda con un rotondo 3-0 che porta la firma di Voltan Da Silva, Fernandez Dos Santos e del solito Pereira Barzaghi.
Come anticipato, il SanSeba, adesso secondo con 17 punti, non è riuscito a sfruttare e capitalizzare il fattore campo, facendosi imporre il pari da una mai doma e combattiva Margaritese, 3-3 il mirabolante risultato finale (Armando, Lingua e Bosio per gli arancioni, Cherasco, Lugliengo e Viglione per gli ospiti).
Della giornata odierna invece ne trae vantaggio la Saviglianese che con 16 punti scavalca in classifica proprio il Sant’Albano, bloccato a 14, e si issa momentaneamente al terzo posto.
La squadra di mister Fontana rifila un perentorio e netto 3-0 ai nostri prossimi avversari del Murazzo, grazie ad una doppietta di Sellam ed alla segnatura di Sordella.
L’Ama Brenta Ceva, con 13 punti, perde l’esclusiva dell’imbattibilità stagionale per mano di un coriaceo Marene che si è imposto con il classico 2-0 firmato da una bella doppietta di Simonetti.
La stessa squadra allenata da Pisano, l’Atletico ed il Murazzo occupano con 12 punti le migliori posizioni di rincalzo con vista e prospettiva zona play off.
Con 11 punti seguono la Margaritese ed il Boves che sembra abbia perso lo smalto ed il ritmo delle giornate iniziali.
La squadra rappresentante della città medaglia d’oro al valore militare impatta in casa contro lo SportRoero al termine di uno scoppiettante 3-3 (Shehu, Cavallo e Morini per i cuneesi, doppietta di Babacar Diakhite e Stance Angelov per i roerini).
Sgranando la classifica, troviamo appaiate con 10 punti il Bisalta ed il Valle Po casualmente reduci dal confronto diretto che ha visto prevalere la squadra di casa per 2-1( doppietta di Giordano e Berardo).
Scendendo verso il limbo delle zone calde dei play out si incontrano la Roretese a quota 9(1-4 a Canale, tripletta di Marengo ed autorete, Grigore per il fanalino di coda), la Stella Maris con 6, lo SportRoero con 5 ed il Canale 2000 a chiudere tristemente la classifica ancora a 0 punti.
In questa 8^ giornata le reti complessivamente realizzate sono state 29, con una media di 3,6.
Il SanSeba risulta essere la squadra che ha segnato il maggior numero di reti, 20, mentre il Canale ha il doppio record di 4 reti segnate e di quelle incassate, 26.
Le difese attualmente meno battute sono quelle di Tre Valli e Saviglianese, con 6 reti subìte.
Classifica marcatori.
Ogni domenica siamo alla ricerca dei protagonisti di giornata che si mettono in evidenza e salgono agli onori della cronaca e della notorietà per le loro settimanali prodezze realizzative.
In questo senso, da rimarcare la tripletta messa a segno da Marengo della Roretese e le doppiette siglate da Sellam (Saviglianese), Simonetti (Marene), Giordano(Bisalta), Diakhite (SportRoero).
Pereira Barzaghi , attaccante brasiliano tre vallese si conferma puntuale ed implacabile cannoniere della domenica, timbrando il suo personale cartellino sul tabellino del risultato.
Riassumendo, con la sua doppietta personale, Sellam aggancia in vetta alla graduatoria il compagno di squadra Ferrero e Bertola del S.Albano, tutti a quota 6 reti.
Con 5 marcature seguono Marengo(Roretese), Isaia (Valle Po), Giordano(Bisalta), Bosio(SanSeba) e Viglione(Margaritese).
Buona festa dei Santi a tutti i nostri lettori.
M.M.