L’Atletico inanella la quarta vittoria consecutiva espugnando il comunale fossanese presidiato dal Murazzo con un 1-2 sofferto ma sostanzialmente meritato.
Con questa affermazione, il gruppo diretto da mister Nastasi continua l’inarrestabile scalata verso le posizioni di alta classifica che lo vedono attualmente in quarta posizione con 15 punti, assieme al Sant’Albano, a 4 dalla vice capolista Saviglianese ed a 5 dalla coppia di testa costituita da San Sebastiano e Tre Valli.
Un mese addietro, eravamo appena alla 5^ giornata, la squadra arrancava nelle posizioni di bassa classifica con la deficitaria miseria di soli 3 punti ottenuti, magro bottino derivante da un’unica vittoria e soprattutto da ben 4 sconfitte subite, attanagliata e falcidiata da una caterva di infortuni ed indisposizioni varie, bloccata ed involuta da un sistema di gioco che non funzionava e decollava a dovere e prigioniera di una delicata e frustrante situazione psicologica che rischiava via via di far precipitare l’intero collettivo rosso blu in un baratro esistenziale, in uno psicodramma dalle conseguenze nefaste e devastanti, che potevano minare il livello di autostima dei giocatori e le aspettative di una società che era convinta di aver allestito un organico di prim’ordine.
Invece, sono bastate 4 giornate, dalla quinta alla nona, con altrettante vittorie conseguite, per innescare ed ingranare una clamorosa e significativa inversione di tendenza, un concreto processo di rinascita e rigenerazione ottenuto attraverso un migliore assetto di gioco, corroborato e supportato delle rinnovate e restaurate energie fisiche e mentali cha hanno sospinto , proiettato e catapultato la squadra del Presidente Costamagna in zona play off.
Il filotto di 4 successi consecutivi ha permesso la risalita e la riemersione dai miasmi mefitici ed anonimi dei bassifondi all’approdo nelle zone più fragranti, allettanti e profumate della graduatoria provvisoria, grazie alla ritrovata compattezza dimostrata da tutto il gruppo squadra, all’orgoglio ed al senso di appartenenza, alla maggiore determinazione agonistica messa in campo, al più funzionale equilibrio tra i reparti e , perchè no, ad alcune combinazioni fortuite e favorevoli nelle vicende accadute in queste ultime domeniche di resurrezione e di “revenant”.
Parafrasando il titolo di uno splendido album del Boss Bruce Springsteen, “The Rising”, stiamo assistendo ad una specie di innalzamento, di crescita del livello generale dei risultati e delle prestazioni della squadra, le cui evidenti ricadute e ripercussioni sono strettamente collegate alla continuità dei recenti successi ottenuti.
La vittoria incamerata sul sintetico dell’impianto di gioco intitolato al compianto ex giocatore ed allenatore fossanese Angelo Pochissimo, deceduto il 31 marzo del 1976 a soli 40 anni al termine di una lunga malattia, è stata comunque travagliata ma fondamentalmente meritata, dove entrambe le squadre, appaiate in classifica con 12 punti, si sono affrontate con intenso spirito combattivo e con la giusta determinazione agonistica, dando vita ad una gara vibrante ed emozionante che alla fine ha premiato la compagine che ha meglio capitalizzato e concretizzato le occasioni da rete create.
Fossano, domenica 7 novembre 2021, ore 15.00, stadio comunale “Angelo Pochissimo”, 9^ giornata di andata girone F Prima categoria.
Formazioni.
Murazzo(4-3-2-1): Bersano; Busso, Calorio (90° Primatesta), Grasso, Bergese; Audetto(75° Marengo),Paschetta(79° Matteo Serra),Daniele Serra; Pelissero,Olocco(43° Talamo); De Biase.
In panchina: Poccetti, Boscarino,Macheda,Manes, Farias-Lohan.
Allenatore: Simone Prato.
Atletico(4-3-1-2): Nardi 6,5; Cauduro 6,5, Fraccon 7,5, Ansaldi 6,5 (70°Preka, s.v.), Rosso 6,5; Oliveto 6,5(59° Pagnotta, s.v.), Caricato 6,5, Mazzei 6,5; Mennitto 7; Pivesso 6,5, Caristo 6(46° Schiraldi, 6).
In panchina: Gallesio, Rollè, Carrus, Zizzo.
Allenatore: Nastasi, 7.
Direttore di gara: Antonio Meligrana di Torino, 6,5.
Tabellino.
Marcatori: 4° Mennitto, 48° Daniele Serra, 76° Fraccon.
Ammoniti: l’allenatore Prato, Nardi, Ansaldi, Oliveto, Pagnotta.
Recupero: 0 minuti p.t., 7 minuti s.t.
Note: pomeriggio fresco, temperatura 11°, tempo variabile con alternanza di sole e nuvole, spettatori circa un centinaio, consueta buona rappresentanza racconigese, terreno di gioco sintetico in condizioni più che buone.
Murazzo ed Atletico si sfidavano sul sintetico di Fossano appaiate in classifica a quota 12, avendo come obiettivo di giornata quello di ottenere vittoria e 3 punti per perseguire e dare credibilità alle ambizioni, alle manovre ed alle operazioni di avvicinamento verso le posizioni che contano in prospettiva play off.
Entrambe le contendenti si presentavano a questo nono appuntamento stagionale con diverse ed importanti assenze di rilievo, nell’Atletico si confermavano e registravano le ormai solite defezioni di Fanelli, Mancuso, Marku e Bisio, con il rientrante Zizzo che riprendeva ad occupare almeno un posto in panchina; Nastasi riproponeva così dal primo minuto il difensore Alberto Cauduro che bene si era comportato in occasione del suo esordio in campionato la settimana scorsa in casa contro il Sant’Albano.
Tra i giocatori convocati da segnalare l’ultimo arrivato ed aggregato, il giovane difensore millennial Marco Carrus, importato in settimana dall’isola dei nuraghi e dei 4 Mori ed arrivato in Piedmont per motivi di studio( frequenterà una sede universitaria a Torino).
Adesso, come faccia il diesse Pisano ad acquisire le dovute conoscenze ed informazioni relative ai giocatori disponibili in real time ed ingaggiarli e scritturarli anche in corso d’opera, rimarrà uno dei misteri insoluti che siano appartenuti alla vasta antropologia pedatoria del calcio dilettantistico!!!
Tornando alla partita, le squadre scendevano puntuali sul campo sintetico per iniziare alle ore 15.00 agli ordini di Antonio Meligrana della sezione di Torino( con differimento di 30 minuti rispetto agli altri rettangoli di gioco).
In verità, l’inizio dell’incontro originariamente era previsto alle ore 18.00, in considerazione del fatto che il Murazzo, non disponendo di un impianto di gioco proprio, affitta ed utilizza quello del Fossano sia per gli allenamenti settimanali che per le partite casalinghe.
Rendendosi lo stadio comunale disponibile per il primo pomeriggio, in settimana era arrivata la richiesta della società fossanese, accettata ed avallata da quella racconigese, di programmare l’incontro nella fascia oraria pomeridiana più canonica e consueta.
Il Murazzo indossava la maglia con i tradizionali colori societari bianco azzurri , mentre l’Atletico riproponeva la casacca bianco granata esibita nelle ultime uscite.
Cronaca primo tempo.
Prime fasi preliminari e consuete schermaglie iniziali, neanche il tempo di posizionarsi bene sul perimetro di gioco che, pronti via, la squadra di casa allenata da Prato riusciva a portare la prima insidia verso la porta presidiata da Nardi: dall’out destro il numero 7 Daniele Serra scodellava un buon cross verso la nostra area piccola sulla cui parabola impattava di testa Audetto che girava prontamente in rete con il pallone che lambiva il palo alla destra di un sorpreso Nardi che osservava la sfera sfilare sul fondo.
Immediata la replica racconigese che nell’azione successiva risultava essere letale: 4° minuto, Mennitto riusciva ad un intercettare un passaggio al limite dell’area avversaria e calciava di sinistro di prima intenzione, la sua conclusione rasoterra si infrangeva sulla base interna del palo alla sinistra di un sorpreso Bersano per poi caracollare in fondo alla rete, quasi ad accarezzare ed a sfiorare il palo opposto!
Per il nostro generoso e simpatico centrocampista si trattava della quinta rete stagionale.
Al 7° minuto, una disattenzione difensiva di Ansaldi in fase di disimpegno ed alleggerimento ai limiti dell’area, permetteva al bomber del Murazzo De Biase di impossessarsi del pallone e di destreggiarsi in area di rigore, fortunatamente per le nostre sorti la sua conclusione di collo destro si impennava, terminando alta sulla traversa.
In queste iniziali fasi di gioco e di studio le squadre si affrontavano e giocavano a viso aperto e senza reciproci timori riverenziali, a conferma del fatto che l’importanza della posta in palio, ai fini degli sviluppi della classifica, non induceva a calcoli utilitaristici e ad atteggiamenti rinunciatari.
Così, al 9° minuto era la volta di Caristo che veniva innescato e lanciato a rete da una verticalizzazione dalle retrovie, il nostro attaccante si involava frontalmente verso l’area avversaria, riusciva ad anticipare la disperata uscita di Bersano ma il suo tentativo in scivolata di destro di superare il portiere si spegneva debolmente sul fondo, con pallone calciato anche in condizioni di precaria coordinazione.
Un minuto dopo, l’Atletico metteva in difficoltà la ripartenza del Murazzo riuscendo ad esercitare un buon pressing a ridosso dei sedici metri avversari, ma la girata di Mennitto da poco dentro l’area veniva fortunosamente smorzata e respinta dall’occasionale opposizione di un difensore locale.
Lo svolgimento della contesa non concedeva un attimo di sosta e di tregua con le squadre impegnate e protese nei frenetici tentativi di creare situazioni di gioco pericolose verso le rispettive linee nemiche.
Al 14°, clamoroso liscio di De Biase che mancava l’impatto vincente all’altezza del dischetto del rigore; successivamente era la volta di Rosso ad evitare il peggio nella sua area, con un intervento aereo provvidenziale ad anticipare Audetto, ben piazzato a pochi metri dalla linea di porta, pronto a sfruttare un bel traversone dalla sinistra del solito De Biase che, nel frattempo, era riuscito ad eludere la marcatura di Fraccon.
Al 23°, Caristo provava ad impensierire la porta di Bersano con un tiro a giro di destro scagliato dal limite dell’area che sorvolava la traversa.
Al 38° era ancora l’attaccante De Biase a mancare l’impatto con il pallone da buona posizione ed a pochi metri dalla porta.
Al minuto 43, l’allenatore Prato era costretto a sostituire lo sfortunato ed infortunato Olocco con Talamo, avvicendamento fuori programma e quindi imprevisto.
Nei minuti finali della prima frazione di gioco non si registravano azioni significative e degne di nota.
Cronaca secondo tempo.
Ad inizio ripresa, anche l’Atletico operava un cambio, questa volta programmato e concordato: Caristo, a corto di preparazione settimanale ed appena reduce da un infortunio muscolare, rimaneva negli spogliatoi e veniva rimpiazzato dall’eclettico e polivalente Sasà Schiraldi.
L’avvicendamento effettuato, determinava la revisione del modulo di gioco che dal 4-3-2-1 iniziale passava ad un più “Nastasiano” 3-5-2, con l’arretramento di Rosso sulla linea dello schieramento difensivo e l’avanzamento di Cauduro sulla mediana, con Mennitto ad agire dietro la zona di comptenza di Pivesso.
La nuova disposizione difensiva non aveva neanche avuto il tempo di assestarsi e trovare i giusti equilibri che già prestava subito il fianco alle incursioni sulle fasce laterali da parte degli esterni del Murazzo.
Così, in una di queste, al 48°, Daniele Serra riusciva ad arrivare fino al fondo dell’ out destro per poi immettere un preciso rasoterra in area avversaria che veniva raccolto da Audetto che, libero da marcature ed in buona posizione di sparo, di piatto destro indirizzava sotto la traversa trasformando e concretizzando l’assist del compagno simile ad un rigore in movimento.
Nella fattispecie, la responsabile complicità della retroguardia racconigese era apparsa del tutto evidente, evidenziando un mal posizionamento nello spiegamento e nel piazzamento nella copertura degli spazi.
La nuova disposizione tattica della nostra squadra permetteva al Murazzo, sospinto e sostenuto dalle ali dell’entusiasmo per il pareggio raggiunto, di imprimere maggiore aggressività e pressione in prossimità dell’area di rigore, con la nostra rappresentante che palesava alcune difficoltà nel contenimento dell’avversario.
Al 57° Mennitto era bravo e scaltro a contendere uno spiovente recapitato nei pressi dell’area di rigore nemica, a conquistare e difendere con insistenza il pallone ed ad indirizzare un insidioso diagonale sul quale il portiere Bersano era costretto ad intervenire e deviare in angolo.
Tra il 59 ed il 70°, dalla panchina racconigese si provvedeva ad ulteriori cambi ed avvicendamenti di giornata per preservare e mantenere la situazione di parità numerica: dentro i giovani Pagnotta e Preka, rispettivamente in sostituzione di Oliveto ed Ansaldi, entrambi già ammoniti ed a rischio di secondo limone.
L’ingresso in campo dei due subentranti determinava l’ultimo e definitivo assetto tattico della partita, un elastico e flessibile 3-4-1-2.
Il Murazzo, a questo punto sembrava avere ridimensionato e quasi esaurito l’effetto trainante della carica emotiva della rete del pareggio, anche grazie alla solidità ed ai nuovi e più assestati e funzionali equilibri della nostra squadra che stava progressivamente organizzando il forcing finale per pervenire nuovamente al vantaggio, questa volta da difendere e mantenere fino alla fine con le unghie e con i denti.
Le prove tecniche preparatorie che avrebbero anticipato la rete decisiva avvenivano al 75°: direttamente da calcio d’angolo, capitan Fraccon, spintosi in area nemica per sfruttare peso, altezza, elevazione e capacità d’urto, indirizzava una conclusione a colpo sicuro che veniva fortuitamente ed incredibilmente deviata nuovamente in corner.
Dallo spiovente proveniente dalla lunetta della bandierina, il nostro numero 6, rimasto a presidiare l’area avversaria, svettava più alto di tutti e la sua incornata veniva respinta dall’estremo difensore fossanese, sulla ribattuta lo stesso Fracca, terminato nel frattempo a terra, riusciva con un uncinata di destro ad avere la forza, la caparbietà, l’abilità e la precisione di battere a rete e superare il portiere Bersano. Un gol d’altri tempi, da pionieri ed eroi dei mitici ed indimenticabili campi di calcio di una volta!
L’autore della rete del nuovo vantaggio, al termine di una corsa sfrenata, andava a festeggiare e condividere la gioia della segnatura con i componenti la panchina, in particolare con l’amico ed ex compagno Francy Pisano, letteralmente travolto dall’ impetuoso ed avvolgente abbraccio del suo capitano.
Il Murazzano avvertiva il colpo e provava a replicare e reagire alla nuova e negativa situazione con una conclusione dalla distanza di Talamo che terminava abbondantemente alta sulla traversa.
L’Atletico controllava con sicurezza ed autorità la gestione della partita, chiudendo tutti i possibili varchi a sbocchi offensivi con tempestività e sicurezza, non disdegnando manovre di alleggerimento e di rilancio per tenere sotto pressione la retroguardia avversaria.
A pochi minuti dalla fine dei 90 minuti regolamentari accadeva un episodio curioso ed inedito che lo stesso protagonista racconterà nell’intervista allegata e contenuta nell’articolo: Alex Nardi aveva segnalato al direttore di gara la necessità di provvedere al cambio delle calzature in quanto una delle scarpe si era completamente aperta, conseguenza di un precedente contrasto di gioco( da premettere che il prezioso strumento di lavoro era stato acquistato appena il giorno prima la partita….!!!).
Secondo la ricostruzione del nostro portiere, il signor Meligrana avrebbe eccezionalmente autorizzato il suo momentaneo abbandono del terreno di gioco per consentirgli di rientrare precipitosamente negli spogliatoi e provvedere alla sostituzione con un altro paio di scarpe da gioco.
Si accendeva un piccolo parapiglia tra le due fazioni e panchine, con le proteste sollevate e perorate da parte Murazzo per la singolare concessione adottata dal direttore di gara( nella circostanza veniva ammonito l’allenatore Prato, n.d.r.).
Nel frattempo, Nardi faceva il suo ritorno sul campo per destinazione, pagando dazio con il simpatico cadeau dell’ammonizione per l’insolito episodio accaduto. Il direttore di gara faceva riprendere così il gioco, quantificando e comunicando in 7 minuti l’entità del recupero, all inclusive, con gli animi che fortunatamente si erano calmati e rasserenati.
L’ultima ed unica emozione finale era concentrata in un tentativo di un generoso e mai domo Pivesso che impegnava severamente Bersano a deviare in angolo una conclusione in diagonale destinata a fil di palo.
Triplice fischio di Meligrani che decretava la fine delle ostilità, con tutto il gruppo Atletico a festeggiare negli spogliatoi e celebrare con urla e grida belluine il rito tribale di un’altra vittoria, di un altro scalpo nemico conquistato.
I ragazzi stanno finalmente cominciando a prenderci gusto…….
Domenica prossima. 10^ giornata di andata, l’Atletico ospiterà al Trombetta l’Ama Brenta Ceva, una formazione di tutto rispetto che fino a due domeniche addietro era ancora l’unica partecipante imbattuta del girone.
Il punto del girone.
Il pareggio con il quale il Sant’Albano ha stoppato e fermato in casa il Tre Valli, permette al San Sebastiano di riagguantare in classifica la formazione cariocas a quota 20.
Si decide tutto tra la fine dei primi 45 minuti di gioco e l’inizio della ripresa: il vantaggio dei brasileiros firmato dal Santosiano capitano Pucinelli viene annullato dalla rete del pareggio siglata dal solito Viale.
Siccome dicono che tra Santi ci si aiuta e ci si da una mano, il Sanseba ringrazia il collega Albano( tutto attaccato….!!) ed approfitta della favorevole situazione domenicale imponendosi in trasferta per 1-2 sul campo dello SportRoero: Bosio e Lingua rendono vana la marcatura di Alushi.
Della combinazione dei risultati valevoli per le posizioni di alta quota ne trae netto vantaggio anche la Saviglianese, adesso a solo un punto di distanza dalla coppia capolista, corsara e cinica a Ceva con il rientrante Luca Ferrero autore del prezioso e decisivo 0-1.
Come dicevamo in apertura, la quarta vittoria consecutiva permette all’Atletico con 15 punti di portarsi a ridosso delle prime quattro squadre della classifica, appaiato proprio al Sant’Albano.
Seguono con 14 il Boves MDG ( ritornato alla vittoria dopo un digiuno durato quasi un mese, successo ad Alba contro la Stella Maris, 1-2, Grazioso per i locali e Miha e Calandra per i cuneesi), con 13 l’Ama Brenta Ceva( alla seconda sconfitta consecutiva) il Marene di mister Pisano(1-1 a Roreto, reti di Fissore e Di Prima) ed il Valle Po( 3-0 contro il Canale 2000, doppietta del solito Campanella ed Isaia).
A quota 12 rimane fermo il Murazzo, inseguito dalla Margaritese con 11 e dal Bisalta con 10( entrambe con la loro partita rimandata e da recuperare per il 17 novembre) così come con 10 punti troviamo anche la Roretese.
Scendendo verso la hot zone della hit parade del girone, incontriamo la Stella Maris con 6, lo SportRoero con 5 ed il Canale 2000 cristallizzato e mummificato a 0 punti.
Si è segnato poco in questa 9^ giornata di andata( considerando anche il fatto che si è disputata una gara in meno), 17 le reti complessivamente messe a segno, con una media di 2,4 a partita.
A proposito di cifre e dati statistici riguardanti la nostra squadra, il saldo tra reti fatte e subite si è quasi azzerato, 19f /20s., a dimostrazione del crescente miglioramento non solo del gioco( ci aspettiamo un ulteriore, legittimo, raggiungibile salto di qualità) ma proprio dei risultati in termini aritmetici.
Classifica marcatori.
Con la rete decisiva realizzata a Ceva, il saviglianese Luca Ferrero si stacca da solo in testa alla classifica parziale, raggiungendo quota 7.
La doppietta e la rete personale siglate per il Valle Po, permettono a Campanella ed Isaia di approdare entrambi a quota 6, agganciando Bertola(S.Albano),Sellam (Saviglianese) e Bosio( San Seba, anche oggi sul tabellino marcatori).
Con 5 reti, in compagnia di Viglione(Margaritese), Marengo(Roretese) e Giordano(Bisalta), troviamo il nostro Simone Mennitto.
Volevamo concludere l’articolo rivolgendo il nostro pensiero in onore ed in ricordo del ventunenne calciatore della Margaritese Giulio Cavallo che lunedì scorso ha perso la sua giovane vita precipitando in un dirupo con la sua auto in Valle Maira, ad Elva.
Come tanti ragazzi della sua età, Giulio, originario di Boves, aveva tanti sogni nel cassetto, studente di Economia a Cuneo, aveva militato in diverse squadre dilettantistiche della nostra provincia, tra cui il Cuneo.
Attualmente era tesserato e giocava nella Margaritese, squadra inserita nel nostro girone F di Prima Categoria.
L’Atletico Racconigi voleva esternare rabbia, incredulità e costernazione per l’assurdo incidente accaduto che ha stroncato la vita di un giovane sportivo, stringendosi idealmente attorno alla famiglia, partecipando al cordoglio, unendosi al dolore ed al ricordo di chi lo ha conosciuto come uomo, come persona, come calciatore.
Sentite e doverose condoglianze a tutte le società calcistiche in cui Egli ha militato.
Caro Giulio, adesso continuerai a giocare nelle praterie del Paradiso, R.I.P.
M.M.