L’Atletico, in casa contro il Boves, subisce la terza sconfitta stagionale in 4 giornate di campionato disputate, con un risultato pesante che rischia di aprire una crisi tecnica e morale all’interno dell’entourage rosso blu.
Per la squadra diretta da Nastasi si è trattata dell’ennesima prestazione a zero punti e di un’altra inaspettata battuta d’arresto i cui esiti negativi potrebbero nuocere e ripercuotersi sfavorevolmente e pericolosamente sia sulla classifica che sulla tenuta psicologica e temperamentale, anche se siamo solo all’inizio di un campionato e di un girone che sta confermando il livello di difficoltà, lo spessore della competitività e l’equilibrio delle forze messe in campo, preventivamente prospettati e indicati alla vigilia in sede di pronostico.
Si sapeva che ogni domenica ci sarebbe stato da lottare, da combattere e da sputare sangue contro tutte le avversarie proposte settimanalmente dal calendario, senza sottovalutarne nessuna, ma un inizio così problematico e difficoltoso neanche la pratica di un pessimismo cosmico avrebbe preventivato una partenza che potremmo definire deficitaria, mezza fallimentare, carente ed insufficiente e al di sotto delle promettenti aspettative.
Alla fine della partita contro il meritevole, ben organizzato e concreto Boves, sulle facce dei giocatori ma anche dei dirigenti presenti , si potevano cogliere le più cupe e funeste espressioni di delusione, di scoramento e di latente preoccupazione in prospettiva futura.
La situazione, ancora rimediabile, per carità, dovrà essere gestita da tutto il gruppo e dall’allenatore in primis, che da questo particolare momento di crisi di gioco e di risultati saranno chiamati a risollevarsi e a ricompattarsi per evitare una controproducente reazione negativa ed un deleterio scollamento che rischiano di degenerare in depressione e in ridimensionamento, tenuto conto delle attuali lacune strutturali, tecniche e tattiche, dalla cui approfondita analisi sarà necessario riuscire a trovare una via di uscita.
Sarebbe auspicabile ed indifferibile quindi un immediato( magari già da martedì prossimo alla ripresa degli allenamenti settimanali, n.d.r.) un sano, oggettivo, proficuo e propositivo confronto, un briefing faccia a faccia tra il mister ed i suoi giocatori per cercare di capire cosa non ha funzionato in questa prima parte di stagione e quali potrebbero essere gli opportuni aggiustamenti e le più efficaci correzioni che si potrebbero apportare al modulo tattico, al sistema di gioco, al modo di stare in campo, nel tentativo di modificare alcuni aspetti, atteggiamenti e situazioni che ci hanno finora colpevolmente penalizzato e tarpato le ali.
Un altro elemento chiave che è mancato ed emerso oggi contro una antagonista tosta e ben organizzata come il Boves, la mancanza di carattere, di personalità , di grinta e di attributi che in questi casi avrebbero potuto in buona parte sopperire alle carenze strutturali ed alle molteplici difficoltà incontrate dalla nostra squadra.
Chiudere il primo tempo sotto di 0-2, rimanere in inferiorità numerica per quasi tutti i secondi 45 minuti, tentare una reazione senza la lucidità , la forza, l’energia e la determinazione necessarie e fondamentali , non possono che portare inevitabilmente ad una deriva di gioco e di risultati che, tranne la parentesi Margaritese, ci ha visto soccombere nelle rimanenti partite affrontate.
Un altro interrogativo, questa volta un dato statistico che merita di essere valutato nell’analizzare il delicato momento che si sta attraversando, riguarda le 12 reti finora incassate di cui la metà scaturite da palle inattive direttamente da calci piazzati indirizzati nella nostra area.
Disattenzioni difensive? Marcature a zona e non a uomo? Combinazioni sfavorevoli, sfigate e sfortunate? Bravura ed opportunismo degli avversari stoccatori di turno?
Possiamo affermare, ipotizzare, così tranchant, un mix, una miscela di tutti questi eventi?
Su taluni aspetti torneremo a parlare in sede di commento e cronaca con il punto sul campionato, i cui rocamboleschi e sorprendenti risultati che si sono registrati in questa quarta giornata hanno confermato l’imprevedibilità e l’equilibrio regnanti nel girone F di Prima Categoria.
Racconigi, domenica 3 ottobre 2021, Stadio Comunale Trombetta ,ore 15.00.
Formazioni.
Atletico(4-2-3-1): Bisio 6; Rosso 6, Ansaldi 5,5 (46° Mancuso 6,5), Fraccon 6, Zizzo 5,5; Mazzei 6, Oliveto 5,5; Schiraldi 6 (53°Marku,s.v.), Mennitto 6, Caristo 6 (66° Preka, s.v.); Pagnotta 6.
Allenatore: Nastasi, 6.
In panchina: Monasterolo, Angaramo,Piacenza.
Boves MDG (3-5-2): Sibilla; Desmero, Simone Cavallo, Shehu; Samuele Giordano (61° Stefano Giordano), Raimondi, Sidoli ( 92° Claudio Giordano), Giorsetti, Calandra (74° Baudino) ; Bertolino (78° Civalleri), Armitano (90°Cavallera) .
Allenatore: Pierangelo Calandra.
In panchina: Silvestro, Baudena, Enrico Cavallo.
Direttore di gara: Alessandro Marcianò della sezione di Torino, 5,5.
Tabellino.
Marcatori: 41° Simone Cavallo, 43° Simone Cavallo(rigore), 89° Civalleri.
Espulsi: 49° Oliveto( doppio giallo), 94° Preka ( intervento di gioco scorretto).
Ammoniti: Oliveto, Ansaldi, Fraccon, Simone Cavallo, Samuele Giordano, Bertolino.
Recupero: 0 p.t., 5 minuti s.t.
Note: pomeriggio con cielo nuvoloso, 17°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatoti circa un centinaio.
L’Atletico Racconigi, reduce dalla sconfitta di domenica scorsa contro i cariocas del Tre Valli , scendeva in campo con l’obiettivo di riscattare il passo falso della settimana precedente e ritornare alla vittoria per risalire le asfittiche e paludose posizioni di classifica che lo vedono attardato.
La squadra di Nastasi era priva dei soliti indisponibili infortunati ancora lungo degenti ( Nardi, Pivesso e Fanelli), a cui si aggiungevano l’assenza del playmaker Alex Caricato appiedato dal giudice sportivo con la squalifica di una sola giornata e del difensore centrale Rollè, infortunatosi giovedì sera durante la partita di Coppa Italia contro il Villastellone. Mancuso, assente negli ultimi due turni si accomodava inizialmente in panchina( sarebbe poi entrato ad inizio ripresa).
Anche il Boves allenato da Calandra era venuto al Trombetta con l’intento di rimediare allo scivolone casalingo di una settimana addietro contro la Saviglianese. Quindi, si preannunciava una partita dove entrambe le contendenti perseguivano lo stesso obiettivo della conquista dell’intera posta in palio.
Sui gradini più alti della tribuna coperta faceva la sua comparsa e campeggiava lo SkyBox , collocato in questi ultimi giorni su una rivoluzionaria e precisa volontà del presidente Livio Costamagna, la cui postazione realizzata con appositi pannelli isolanti dovrà fungere da sala palco vip, con tanto di servizio bar e ristoro con vista sul terreno di gioco, con l’effettiva possibilità di installazione di un megaschermo per potersi collegare con la varie piattaforme che programmano e trasmettono le partite di calcio e gli eventi sportivi in esclusiva.
Le pareti frontali piazzate all’interno della struttura, oltre all’immagine stilizzata del nuovo logo societario, compresa quella che rappresenta l’affiliazione al Milan Academy, ospitano ed espongono una galleria di foto d’epoca, a colori ma anche in bianco e nero, che ritraggono ed immortalano alcuni momenti e personaggi significativi che hanno contribuito a fare la storia del calcio racconigese nel corso dei decenni passati.
Torniamo a noi, al calcio d’inizio.
Prima della partita il videofotografo ufficiale dell’Atletico Ettore Paschetta provvedeva a scattare delle foto della squadra destinate a rinnovare la galleria delle immagini e dei media del nostro sito internet.
L’Atletico, per la prima volta dall’inizio del campionato, ripristinava la storica divisa a strisce orizzontali bianco granata con il Castello stilizzato , indossata in occasione di tante partite delle stagioni passate, mentre gli ospiti esibivano una casacca blu con inserti superiori rossi.
La direzione della gara era affidata all’arbitro designato, il signor Alessandro Marcianò di Torino; sugli spalti una discreta presenza e cornice di pubblico, con Livio Costamagna che faceva il suo esordio stagionale prendendo posto autorevole e presidenziale sulla nostra panchina.
Nei primi dieci minuti di gioco, dopo un’iniziale fase di studio, i giocatori del Boves si dimostravano più intraprendenti e manovrieri, sfruttando una buona organizzazione di gioco del proprio collettivo; l’Atletico appariva invece abbastanza contratto, imbolsito ed intimidito, molto allungato sul fronte offensivo , con gli spazi compresi e compressi tra la linea mediana e quella difensiva che necessitavano di essere registrati e curati con maggior applicazione ed equilibrio.
La prima occasione degna di nota dall’inizio della gara era per il Boves, al 17° minuto: sulla parabola a spiovere direttamente dal corner della bandierina del calcio d’angolo il centrale difensivo Simone Cavallo , spintosi in avanscoperta, staccava più alto di tutti ed il suo perentorio colpo di testa sorvolava di una spanna la traversa della porta di Bisio.
La dinamica dell’azione riproduceva e ricordava episodi simili pericolosamente accaduti nelle precedenti partite dove, i vari e diversi componenti del pacchetto difensivo chiamati ad intervenire in queste occasioni su calci piazzati e su precise indicazioni tecniche, si erano schierati adottando la copertura e la marcatura a zona.
Al 20° altro pericolo per l’inviolabilità della nostra porta, su un lungo traversone proveniente dall’out destro a tagliare la nostra linea difensiva, l’attaccante Bertolino, sorpreso dalla inaspettata occasione propizia capitata, piazzato dalla parte opposta, depositava direttamente tra le braccia di Bisio, graziandolo così nonostante l’ ottima posizione di tiro.
Le iniziative offensive dell’Atletico erano affidate alle estemporanee scorribande personali di Caristo che in due occasioni impegnava severamente Sibilla al provvidenziale e risolutivo intervento.
Il Boves continuava ad esercitare una certa supremazia territoriale, interrotta di tanto dagli sporadici tentativi racconigesi, su uno dei quali Pagnotta in girata costringeva l’estremo difensore avversario a deviare in angolo.
Ancora Atletico che riusciva a rendersi insidioso al 38° sugli sviluppi di un corner la cui sfera veniva intercettata ai limiti dell’area dal solito Caristo, piatto destro di prima intenzione che si spegneva di poco sul fondo.
Ma al 41° minuto i bovesani pervenivano alla rete del vantaggio: su un angolo battuto dalla bandierina alla destra della nostra area, Sidoli tracciava una parabola sulla quale interveniva di testa ancora Simone Cavallo che questa volta riusciva a trafiggere Bisio schiacciando di testa a fil di palo.
Per la cronaca e i dati statistici si trattava della sesta segnatura di testa incassata dalla difesa dell’Atletico sulle 10 parziali incassate.
Al 43° il mortifero raddoppio dei rosso blu di Calandra: su una azione di ripartenza, la nostra difesa si faceva cogliere impreparata e mal piazzata, il lancio in profondità dell’ottimo Desmero costringeva un disorientato Ansaldi all’intervento falloso in area ai danni di Sidoli.
Rigore netto ed indiscutibile che veniva trasformato da Simone Cavallo la cui esecuzione centrale spiazzava Bisio che aveva battezzato di tuffarsi alla sua sinistra.
Si andava così al riposo con il doppio vantaggio ospite, un uno due micidiale maturato nei minuti finali della prima frazione di gioco.
Cronaca secondo tempo.
Nastasi correva ai ripari, lasciando negli spogliatoi uno spaesato ed ammonito Ansaldi per immettere in campo Mancuso, reduce da un infortunio muscolare e non ancora al meglio della condizione fisica.
Con l’ingresso in campo del difensore centrale, lo schieramento difensivo veniva riconvertito al modulo a tre.
Al 48° Sasà Schiraldi indirizzava un pretenzioso ed innocuo destro dalla lunga distanza, mentre un minuto dopo l’Atletico veniva ridotto in 10 uomini.
Oliveto, già ammonito, commetteva un inutile quanto evitabile intervento scorretto all’altezza della linea mediana, il direttore di gara riteneva estrarre così il secondo cartellino giallo adottando, a nostro avviso, un provvedimento esagerato e sproporzionato se riferito all’entità del fallo ed alla situazione contingente di gioco.
Nella circostanza, avrebbe fatto bene il giovane Marcianò a redarguire verbalmente il nostro centrocampista evitando di penalizzare e danneggiare ulteriormente la condizione in cui stava versando la nostra squadra.
La sopraggiunta inferiorità numerica accelerava il secondo cambio di giornata, con l’ingresso in campo di Marku al posto di Schiraldi (53°).
Nel giro di alcuni minuti, l’Atletico usufruiva di due calci piazzati dal limite dell’area ma in entrambi i casi i tentativi di esecuzione rispettivamente di Mennitto e Fraccon non avevano buon esito, risultando imprecisi.
Nel frattempo, continuava la girandola degli avvicendamenti proposta dalle rispettive panchine ( vedi tabellino ); per l’Atletico in particolare faceva il suo esordio stagionale il giovane Preka che prendeva il posto di Caristo, uscito per un sospetto stiramento ad un adduttore muscolare (66°).
Il Boves, in condizione di sufficiente controllo del match, si faceva vedere nei pressi della nostra area, sfiorando la terza marcatura al minuto 67 con una conclusione fuori di poco ad opera di Bertolino.
Al 75° Mazzei impegnava il portiere avversario con una conclusione dalla media distanza che l’estremo difensore respingeva e deviava in angolo.
Al 78° la nostra squadra reclamava l’assegnazione di un calcio di rigore a seguito di un intervento falloso in area ai danni di Mennitto, Marcianò lasciava proseguire non ravvisando gli estremi della concessione della massima punizione.
Ormai l’Atletico si proponeva avanti sorretto dalla forza di inerzia e dall’istinto di sopravvivenza ed in due occasioni, prima con Pagnotta e successivamente con Mennitto, riusciva a mettere pressione alla difesa avversaria che si disimpegnava ed arrangiava non senza qualche affanno e difficoltà.
Al minuto 89, il Boves chiudeva e sigillava definitivamente risultato e partita con la terza segnatura: il neo entrato Cavallera, su un lancio lungo proveniente dalle retrovie, era bravo ed abile a eludere e liberarsi della blanda sorveglianza e della molle marcatura operate dalla difesa racconigese e con un preciso diagonale sinistro da poco dentro l’area riusciva a superare l’opposizione di Bisio, passando direttamente alla sigla finale ed ai titoli di coda….
Durante i 5 minuti di recupero concessi, si registravano una deviazione in angolo da parte di Bisio, una punizione calciata da Mazzei respinta di pugno da Sibilla e la seconda espulsione di giornata, questa volta comminata ai danni di Preka, cartellino rosso per fallo da ultimo uomo compiuto nei confronti di Civallera.
Con questi ultimi episodi si concludeva così la partita.
Dal cielo sopra Racconigi cominciava a cadere una leggera pioggerella autunnale, portando mal d’anima, silenzi assordanti, parole di sconforto ma anche di rabbia e frustrazione e sguardi persi oltre i muri e i confini degli spogliatoi.
Ci vorrebbero adesso un fuoco sacro che unisca, delle forti scosse psicologiche ed emotive da cui ripartire ed una nuova onda motivazionale da cavalcare e su cui rimontare con rinnovati propositi ed entusiasmi.
Dai Atletico, rialzati, risollevati e rilanciati…..
Devi provarci…..
Il punto del campionato.
Al termine della 4^ giornata del girone di andata, per effetto dei sorprendenti risultati maturati sui vari campi, il Tre Valli con 10 punti mantiene la leadership provvisoria nonostante il pareggio interno imposto da una stupefacente Margaritese.
I brasiliani allenati da mister Del Vecchio solamente nei minuti finali riescono ad ottenere il pareggio grazie alla segnatura del solito Pereira Barzaghi, riuscendo a recuperare dallo 0-1 siglato da Viglione.
Al secondo posto, con 9 punti, troviamo la coppia composta da MDG Boves e Valle Po, con quest’ultima che ha regolato in casa il Murazzo con un roboante 4-0 (doppietta di Isaia, Campanella e Pedrini i realizzatori).
In coabitazione, a quota 7 ci sono il Sant’Albano( rimasto al palo e travolto dal Bisalta per 5-1, tris di Bonaventura e reti di Giordano e Griseri, Salusso per gli ospiti) e il San Sebastiano, prossimo avversario dell’Atletico, che ha espugnato 1-2 l’Ottavio Morino con la doppietta di Ilias Lamnauar, Giannattasio per il Savigliano 1919.
Fanno un bel balzo di classifica, approdando a 6 punti e agganciando proprio la Saviglianese, la Stella Maris ( 1-5 dilagante in trasferta contro il fanalino di coda Canale, tripletta di Autera e reti di Passariello e Rosso) e il Marene, che prevale di misura 1-0 in casa contro lo Sportroero ( Gillio).
Sgranando la graduatoria verso posizioni intermedie e di bassa classifica incontriamo con 5 punti il Murazzo e il Bisalta, seguite da Sportroero, Roretese e Ceva con 4, Atletico e Margaritese penultime con 3, a chiudere Canale ancora a 0 punti.
Sulle 8 partite disputate, si sono registrate 3 vittorie esterne, altrettante affermazioni per le squadre di casa e 2 pareggi.
In tutto, le reti complessivamente realizzate sono state 27, con una media per incontro di 3,3.
Dopo 4 giornate, Valle Po e Stella Maris risultano avere gli attacchi più prolifici con 11 reti, mentre il Canale ha il triste record di reti incassate, ben 13, seguito a distanza dall’Atletico con 12.
La difesa meno battuta è quella dell’Ama Brenta Ceva, con solo 3 reti al passivo, mentre l’attacco più sterile appartiene ancora al Canale con la miseria di 2 reti realizzate.
Classifica marcatori.
Come scritto nei precedenti articoli, ogni domenica propone il personaggio ed il protagonista di giornata.
In questo quarto turno di andata, i riflettori sui goleador sono puntati su Bonaventura del Bisalta e Autera della Stella Maris, autori di una tripletta a testa.
Meritano una citazione anche Simone Cavallo del Boves, Lamnauar del San Sebastiano e Isaia del Valle Po con una doppietta cadauno.
Aggiornando e riassumendo la classifica parziale, in testa con 4 reti troviamo un terzetto composto da Ferrero della Saviglianese, Isaia del Valle Po ed Autera della Stella Maris, seguiti da Armitano (Boves), Brazzo (Stella Maris) ,Campanella (Valle Po ), Viale (Margaritese), Di Biase (Murazzo),Bonaventura (Bisalta), Salusso (Sant’Albano) ,Claudio Giordano(Marene) con 3.
La 5^ giornata in programma domenica prossima 10 ottobre, ancora con inizio alle ore 15.00, proporrà un interessantissimo scontro al vertice tra MDG Boves e Tre Valli, mentre l’Atletico sarà impegnato nella difficile trasferta fossanese contro i nero arancioni del San Sebastiano.
Attenzione quindi alla scelta del colore delle maglie…… Anche se, vista la situazione attuale, sarà di primaria e vitale importanza riuscire ad allestire una formazione competitiva e motivata per conseguire un risultato positivo, per il morale e per la classifica…..
M.M.