L’Atletico Racconigi che non ti aspetti. La capolista affonda malamente in casa contro il Marene che espugna il Trombetta per 1-4, riaprendo clamorosamente i giochi ed il discorso Promozione, a due giornate dalla conclusione della stagione regolare.
La squadra allenata da Boscolo-Pisano esce inopinatamente battuta al termine di una delle pochissime, brutte e negative prestazioni esibite in questo campionato, incassando la quarta sconfitta in 28 turni disputati.
La concomitante affermazione del Sant’Albano, 2-1 in casa contro il San Rocco Castagnaretta, permette alla squadra arancionero di mister Parola di accorciare le distanze ed avvicinarsi pericolosamente a- 2 dalla vetta, ancora detenuta dall’Atletico, quando mancano solo due giornate per assegnare il tiolo di vincitrice del girone e decretare il conseguente passaggio diretto alla categoria superiore.
Si preannuncia, quindi, un imprevedibile finale thrilling al cardiopalmo, con le due contendenti che avranno a disposizione la stessa alternanza di una partita in casa ed una in trasferta.
Nelle prossime due cruciali e decisive domeniche, la capolista dovrà affrontare in rapida successione il Carrù in trasferta ed il Valvermenagna in casa, entrambe alla ricerca di punti spareggi play out, mentre il Sant’Albano ospiterà nuovamente in casa l’Area Calcio, impegnato nella bagarre play off, per poi disputare l’ultima giornata a domicilio del demotivato ed anonimo Valle Po.
Ritornando alla partita odierna, volendo analizzare a mente fredda le cause che hanno determinato e generato l’impensabile e sorprendente battuta d’arresto ed il conseguente passaggio a vuoto, molto probabilmente il risultato potrebbe essere figlio di diverse spiegazioni che, comunque, non hanno lo scopo di fornire alibi alcuno o generose assoluzioni generiche.
Dobbiamo preliminarmente dire che la squadra ha sofferto oltre modo e misura l’assenza del suo uomo più importante, alias Momo Vailatti, oggi squalificato, che ha privato il gruppo di un fondamentale catalizzatore, coordinatore e capo carismatico dotato di scienza, sapienza ed esperienza calcistica, risentendone in particolare nel settore nevralgico del centrocampo, il reparto apparso più in difficoltà nella sfida odierna, anche se gli altri due rimanenti hanno parimenti lasciato a desiderare, a dimostrazione di una giornata negativa su tutti i fronti.
E’ anche vero ed incontrovertibile il fatto che, nel lungo periodo della squalifica che il numero 10 di Carmagnola ha dovuto osservare, da metà febbraio e metà marzo, l’Atletico aveva ugualmente incamerato 10 punti sui 12 a disposizione, riuscendo a sopperire alla sua assenza forzata.
Un’altra motivazione potrebbe essere ritrovata ed identificata nella pressione psicologica, nella tensione nervosa dettata dal momento fondamentale e decisivo della stagione che il gruppo avrebbe subito e patito e non ha saputo adeguatamente gestire, in funzione della responsabilità avvertita proprio in prossimità del raggiungimento dello storico traguardo della Promozione da ottenere e centrare sul campo.
Terza ed ultima possibile spiegazione, la bella e brillante prestazione del Marene, che si è presentato al Trombetta consapevole di potersi giocare la partita senza l’assillo del risultato a tutti i costi, vista la posizione in classifica che permetteva, eventualmente, di rimandare a domenica prossima in casa contro l’Azzurra di approdare alla matematica salvezza e di festeggiare l’ennesima permanenza in prima categoria.
A prescindere dai tentativi velleitari di dare una spiegazione logica e plausibile delle motivazioni della sconfitta, che lascia il tempo che trova, adesso sarà molto importante mantenere la calma necessaria, riordinare le idee, ricompattare il morale della truppa, pensare a tutto quanto di buono è stato fatto fino adesso, ai notevoli sacrifici ed agli sforzi messi in campo per riuscire ad ottenere i risultati che hanno permesso di essere ancora in testa alla classifica.
Siamo sicuri che lo staff tecnico ed il gruppo giocatori sapranno riprendersi da questa inattesa battuta d’arresto, già a partire da domenica prossima a Carrù, volendo dimostrare, con gli attributi e le qualità da vera e meritevole leader della classifica, di essere la più forte di tutti, di essere degna di vincere il campionato, di valorizzare e consacrare una stagione finora altamente positiva, straordinaria ed eccezionale.
Una sconfitta non può e non deve pregiudicare assolutamente la bontà di un progetto, la continuità di un cammino e la costruzione di uno straordinario percorso, dove, partita dopo partita, ogni componente ha dato il suo massimo contributo possibile ed ha fatto dignitosamente la sua parte.
VINCERE E VINCEREMO!!
FORZA RAGAZZI, LA LUCHA SIGUE EN MARCHA, HASTA EL FINAL!!!!
Racconigi, 20 aprile, campo sportivo Trombetta, ore 15.00, 28^ giornata.
Atletico: Migliore; Preka(71′ Peano), Demaria, Camisassa, Bossolasco; Bosio(53′ Tavella), Viola; Mangia, Tene(56′ Garcea), Scola; Barison.
A disposizione: Ghione, Dekaj, Sorrentino, Umberto Quaranta, Caserio, Kone.
Direzione Tecnica Pisano-Boscolo
Marene: Carletto; Daniele Valerioti, Pochettino, Rinaldi(49′ Gramari), Di Prima(88′ Mazzoni); Penna, Capocchia, Mondino, Angaramo; Favole(83′ Mainardi), Carrico.
A disposizione: Gastaldi, Testa, Luca Valerioti, Licata, Coaloa, Benedetto.
Allenatore Antonio Di Prima.
Direttore di gara: Edoardo Rocca della sezione di Alba-Bra
TABELLINO
Marcatori: 30′ Favole, 69′ Mondino, 85′ Garcea, 86′ e 92′ Capocchia.
Ammoniti: Tavella, Di Prima, Penna.
Recupero: 2′ p.t., 6′ s.t.
NOTE: pomeriggio parzialmente nuvoloso, temperatura 16°, terreno di gioco in bune condizioni, spettatori circa un centinaio.
Osservato un minuto di raccoglimento per commemorare la tragica scomparsa del giovane calciatore ventiseienne Mattia Giani del Castelfiorentino United, militante nel campionato di Eccellenza, vittima di un malore in campo.
GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO ( 0-1)
L’Atletico si presentava all’importante appuntamento con due defezioni, lo squalificato Vailatti e l’infortunato Jack Quaranta: la direzione tecnica rimpiazzava il capitano con Viola ed il difensore con Preka.
Il Marene allenato da mister Di Prima, reduce da un miracoloso filotto di ben 9 risultati utili consecutivi che gli hanno permesso di risalire dalla zona play out per approdare ad una posizione di relativa tranquillità salvezza, poteva contare sulla migliore formazione possibile.
La direzione dell’incontro era affidata a Edoardo Rocca della sezione di Alba-Bra: la squadra di casa esibiva la casacca nera con inserti bianchi, mentre gli ospiti indossavano la tradizionale divisa con i colori sociali blu-granata a strisce verticali.
I primi minuti erano di marca racconigese.
Al 1′, Scola, dal limite dell’area, indirizzava un rasoterra che si spegneva sul fondo.
Al 3′, nitida occasione da rete a disposizione di Barison: Scola lavorava un buon pallone lungo l’out di destra, il suo traversone al centro veniva impattato e deviato sotto la traversa dall’attaccante numero 9, Carletto era bravo ad inarcarsi e ad alzare sopra la traversa.
Con lo scorrimento dei minuti, il ritmo della partita si alzava gradualmente, il Marene si faceva preferire a livello di organizzazione di gioco, facendo valere la sua superiorità numerica a centrocampo, settore e zona dove l’Atletico appariva in leggera difficoltà sia ad articolare la sua manovra che in fase di interdizione.
La prima mezz’ora trascorreva all’insegna del rispetto reciproco, con entrambe le contendenti che si affrontavano a viso aperto ma sul filo dell’equilibrio e senza particolari squilli di tromba.
Con le note di cronaca, si andava direttamente al 30′, quando il Marene riusciva a portarsi in vantaggio: all’altezza della lunetta dell’area di rigore, l’incerta coppia centrale racconigese non era in grado di contrastare ed opporsi efficacemente nei confronti di Favole che, approfittando anche di un rimpallo favorevole e fortunoso, entrava all’interno dei sedici metri avversari, riuscendo a trafiggere Migliore in uscita, superandolo con una precisa esecuzione di destro indirizzata all’angolino basso.
La reazione dell’Atletico era flebile, sterile ed inconcludente, confermando così la giornata poco ispirata che la squadra stava lasciando intravedere, stranamente involuta e devitalizzata.
Al 42′, un tentativo su colpo di testa di Scola risultava debole ed impreciso, terminando sul fondo.
GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO
Anche la ripresa ricalcava la falsa riga della prima frazione di gioco, il Marene convalidava la buona impressione suscitata nei primi 45 di gioco mentre l’Atletico comprovava le sue generali e preoccupanti difficoltà organizzative emerse e manifestate nel primo tempo.
Al 69′, il Marene perveniva alla rete del raddoppio con una prodezza balistica di Mondino, uno dei suoi elementi tecnicamente più dotati: direttamente su calcio di punizione, da posizione leggermente decentrata dal settore di sinistra, il numero 8 lasciava partire un parabolico tracciante la cui mirabolante ed arcuata traiettoria si andava ad insaccare imparabilmente sotto l’incrocio dei pali della porta difesa da Migliore.
La direzione tecnica racconigese, nel tentativo di invertire la tendenza, di provare a recuperare e riequilibrare l’andamento e l’esito sfavorevole della partita, provvedeva alla consueta girandola degli avvicendamenti, accentuando notevolmente la trazione anteriore dell’assetto della squadra con l’ingresso in campo di Garcea e Peano.
Ed era proprio l’attaccante carmagnolese a riaccendere le speranze di rimonta con la rete dell’accorciamento delle distanze: minuto 85, il neoentrato con la maglia numero 17 , al culmine di una mischia in piena area, riusciva a conquistare un rimpallo a suo favore ed a scaraventare in rete con un destro che si insaccava sotto la traversa.
Neanche il tempo di rianimare e ravvivare il risultato della partita che gli ospiti, un minuto dopo, riuscivano a piazzare la botta del 3-1 che ristabiliva le distanze: una prima conclusione di Angaramo verso la porta racconigese veniva respinta da Migliore in plastico volo, il pallone perveniva nei pressi di Capocchia che, sulla respinta del portiere, appostato sotto misura, all’altezza del montante sinistro, non aveva alcuna difficoltà a ribadire in rete.
La reazione dell’Atletico, all’interno dei 6 minuti di recupero, capitava sui piedi di Barison, la cui conclusione sotto porta veniva respinta di piede dal portiere Carletto.
Al 92′, gli ospiti calavano il poker, risultato ingeneroso per i racconigesi, nuovamente con il centrocampista goleador Capocchia, che festeggiava la sua personale doppietta e la quinta rete in campionato: la dinamica della segnatura realizzata era simile alla precedente marcatura, conclusione dell’ex Mainardi respinta da Migliore, pallone che perveniva al numero 6 che appoggiava comodamente in rete a pochi passi dalla linea di porta.
Il triplice fischio finale di Rocca decretava la fine delle ostilità, con il Marene che festeggiava giustamente e legittimamente sotto il settore della tribuna occupato dai numerosi sostenitori blu granata la matematica salvezza e la permanenza in prima categoria.
In casa racconigese, ovviamente, prevalevano i sentimenti di delusione, di amarezza e di frustrazione, in una domenica di aprile dove quasi nulla ha funzionato a dovere ed i collaudati meccanismi di gioco si sono inceppati, incappando in una giornata no da dimenticare ed archiviare al più presto.
Nulla è perduto, adesso bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo e conquistare i rimanenti 6 punti che rimangono a disposizione, per dare il giusto valore, senso e merito ad una stagione disputata ad alto livello.
IL PUNTO DEL GIRONE
A 180 minuti dal termine della stagione regolare, l’Atletico mantiene la testa della classifica, pur rimanendo bloccato a quota 60.
Il Sant’Albano(58) capitalizza al massimo la sfida di Centallo contro il San Rocco, superato di misura 2-1, prevalendo ed aggiudicandosi tre punti vitali grazie alle reti di due carneadi come Pelissero e Gueye , intervallati dal momentaneo pareggio causato da un’autorete di Morre.
Distanziato di tre punti, al terzo posto si conferma il Boves(55), che tra le mura amiche si sbarazza del Carrù infliggendo un perentorio 4-1, reti di Comba, Giraudo, Rinaudo e Orlando per i bovesani di mister Calandra, di Mazouf il gol per i granata, prossimi avversari dell’Atletico.
Alle spalle delle prime tre in classifica, la situazione per l’aggiudicazione dei residuali due posti a disposizione per gli spareggi play off si fa interessante ed intrigante.
Il Murazzo di Prato(49) ha vita facile, dilagando ed imperversando in quel di Grinzane Cavour, passeggiando sulle macerie del già retrocesso Langa Calcio: nel tennistico 3-6 finale spicca l’esaltante poker di Di Biase, fiancheggiato dalle reti di Busso e Giordano, mentre per i giallo blu langaroli vanno a segno Bergadano(2) e Garello.
All’inseguimento dei biancoazzurri fossanesi, la coppia costituita da San Rocco ed Area Calcio, appaiati a quota 48.
Detto della sconfitta della squadra allenata da Borghese, i roerini di mister Botta si impongono nel posticipo serale di Mussotto contro il Bisalta per 2-1, il solito capocannoniere Scoffone e Dieye per i gialloneri locali, Petris per i rossoblu di Chiusa Pesio.
Lo scorrimento della graduatoria conduce verso le anonime e placide acque dove navigano le squadre che non hanno più nulla da chiedere.
In questo blocco centrale troviamo l’Azzurra con 41 punti( pirotecnico 4-3 casalingo contro il Ceva, tripletta di Fenoglio e Ciravegna per i morozzesi, Salifu, Benzo ed un’autorete di Bravo per la squadra allenata da mister Fantini), il Bisalta con 37, il Marene con 36, il Valle Po con 35, ed il Tre Valli con 33( 5- 2 al Branzola di Villanova Mondovì contro il retrocesso Val Maira, tripletta di Teixeira, Gomes Aro e Tischer per i brasileiros di Del Vecchio, il solito Ahanotu e Chiapello per i biancoazzurri di Roccabruna-Dronero).
Scendendo verso gli inferi della hot zone play out, con la retrocessione diretta di Val Maira e Langa Calcio, la lotta coinvolge le rimanenti tre squadre: il Valvermenagna con 32( importante 1-2 nel derby valligiano in casa del Valle Po, Carletto e Gribaudo per i biancoverdi di Robilante, Nicolò Berardo per i locali), il Ceva con 27 ed il Carrù con 21.
Chiudono e salutano la compagnia di giro il Val Maira con 15 ed il Langa Calcio con 13.
I risultati di questo 28° turno hanno fatto registrare il record stagionale di segnature, ben 42, con una media di 5,2 a partita; 5 le vittorie per le squadre che giocavano in casa e 3 le affermazioni esterne, nessun pareggio.
LA CLASSIFICA MARCATORI.
A due giornate dalla fine della regular season, Matteo Scoffone si conferma inattaccabile, quasi irraggiungibile ( mai dire mai, comunque….) ed ancora saldamente al comando della classifica con 24 reti, seguito da Gioele Fenoglio con 20, con due partite ancora a disposizione per tentare di insidiare la prima posizione ; alle loro spalle, Bertoglio e Bertolino con 15, Di Biase e Unia con 14.