A distanza di due settimane, il deja-vù tra Santostefanese ed Atletico si ripropone nuovamente, ma questa volta la disfida che andrà in scena tra sei giorni deciderà la permanenza nel campionato di Promozione.
E’ questo il tanto atteso verdetto finale al termine di una stagione lunga 30 partite dove adesso, per entrambe le contendenti, si tratterà di un drammatico ed inappellabile dentro-fuori.
La partita giocata giusto la scorsa settimana, come ricorderemo, era terminata con il risultato di 1-1, ma questa volta, per l’Atletico, l’unico punteggio utile ed imprescindibile dovrà essere la vittoria, avendo la squadra di casa il vantaggio degli altri possibili risultati, con l’allungamento fino ai tempi supplementari in caso di parità al termine dei 90 minuti regolamentari.
Purtroppo, il rocambolesco ed imprevedibile incastro di combinazioni dei risultati maturati al termine della 30^ giornata, con la classifica finale che ne scaturisce e che colloca l’Atletico al penultimo posto, costringe la squadra di mister Cellerino ad affrontare nuovamente la lunga, temibile ed insidiosa trasferta in Valle Belbo, con la Santostefanese che, concludendo al quint’ultimo posto, acquisisce il diritto ed il vantaggio non indifferente di disputare lo spareggio salvezza tra le mura del campo amico.
Per la cronaca, l’altro play out metterà di fronte Pinasca vs Pancalieri, con le altre potenziali pericolanti Sommariva Perno, Villastellone ed Infernotto che invece hanno ottenuto la sospirata e sofferta salvezza diretta all’ultimo respiro della dirittura d’arrivo.
Adesso quindi, cadendo il velo dell’ aleatoria incertezza, domenica 14 maggio sarà il giorno del giudizio finale, dell’Armaggeddon, della sentenza irrevocabile e definitiva.
La settimana di avvicinamento sarà e dovrà essere vissuta ed interpretata all’insegna del raccoglimento e della rivitalizzazione di tutte le energie fisiche, mentali e motivazionali sulle quali la squadra dovrà costruire le premesse per compiere un’impresa storica e memorabile.
Partendo dal presupposto che, fino a due mesi addietro, con la situazione deficitaria di classifica in cui l’Atletico si ritrovava, erano in pochi a scommettere sul raggiungimento dell’obiettivo salvezza.
Tutti i sacrifici e gli sforzi compiuti per perseguire quello che allora rappresentava un sogno praticamente irrealizzabile, un’aspirazione quasi irraggiungibile, meritano di essere degnamente coronati con l’esito finale della permanenza nella categoria, traguardo che darà un senso ed un significato ad una stagione affrontata da matricola neopromossa, caratterizzata soprattutto da una serie di tribolazioni, di vicissitudini, di calamità, di peripezie e di avversità tecniche e di organico, dove anche la mala sorte e d il destino crudele ed avverso hanno fatto la loro parte ineluttabile.
Per far questo, domenica prossima serviranno gli attributi, la forza di volontà, lo spirito di sacrificio di tutto il gruppo, le qualità e le competenze tecniche, tattiche, fisiche, atletiche e morali necessarie ed indispensabili per tornare a Racconigi da vincitori e da eroi.
Tornando alla partita odierna, che passerà agli annali anche per lo Scola-day, attaccante autore di una roboante tripletta, come si evince dall’inequivocabile e clamoroso risultato finale di 1-5, possiamo affermare che non c’è stata praticamente contesa, troppo forte e superiore lo Scarnafigi o, molto più probabilmente, troppo molle, vulnerabile, permeabile, demotivato, abulico ed apatico l’Atletico, sceso in campo con la certezza della disputa dei play out e, per questo, senza un minimo di convinzione, di voglia e di determinazione, quanto meno per giocarsela e per rendere la vita dura e difficile all’avversario, venuto al Trombetta con il coltello tra i denti per aggiudicarsi i 3 punti fondamentali in chiave spareggi play off.
A proposito, la griglia spareggi promozione metterà di fronte San-Sebastiano vs Scarnafigi e Villafranca vs Pedona.
Vogliamo sperare che questa brutta ed antipatica sconfitta sia stata solo un incidente di percorso, una domenica da dimenticare, una parentesi negativa, una giornata storta che ci può anche stare, ma non proprio con le discutibili modalità e con l’atteggiamento negativo visti oggi in campo.
Atletico tanto irriconoscibile, imbolsito ed involuto che stentiamo a crederci che sia stata la sua vera versione domenicale.
Impossibile trovare oggi un giocatore che si sia sufficientemente salvato dal marasma e dal caotico e confusionario bailamme generale, dal pomeriggio nuvoloso di questa stagione climaticamente variabile .
La primavera, intanto, tarda ad arrivare, parafrasando il Maestro Battiato.
Dobbiamo sperare ed auspicare che per domenica cambierà, con l’Atletico che ritornerà a quote più normali e più consone alle sue giornate migliori.
Domenica, per il concerto finale, lo spartito, il direttore d’orchestra, i suonatori e la musica cambieranno sicuramente. O, meglio, tutti ce lo auguriamo, lo speriamo e lo pretendiamo vivamente, accoratamente.
Oltre al danno della pesante sconfitta, si aggiunge la beffa, evitabile, dell’espulsione nei minuti finali comminata a Bisio che, sul risultato ormai compromesso ed irrimediabile, si rendeva sfortunato e responsabile protagonista di una rovinosa e travolgente uscita fuori area nei confronti di Pedrini, scorrettezza che costringeva il direttore di gara ad applicare la massima sanzione disciplinare.
Se consideriamo l’indisponibilità del titolare Nardi e la prevedibile squalifica di Bisio, per il delicato e decisivo rendez-vous di Santo Stefano Belbo toccherà al giovane Ghione difendere la porta dell’Atletico, il cui presidio difensivo potrà comunque contare sul rientro di Lollo “the wall” Previati, preservato e sacrificato precauzionalmente in panchina in quanto in odore di diffida e dove il settore offensivo ritroverà il suo giovane punteros Garcea, assente oggi per un turno di squalifica.
Tutto questo, fino alla fine, ad ulteriore dimostrazione della conferma dell’altalenante e ricorrente turn-over stagionale dell’alternanza di perdite e di recuperi dei giocatori dell’organico a disposizione.
Alla squadra vogliamo concedere una fiduciosa credit-card proprio in funzione di quanto dimostrato da un certo punto del girone di ritorno fino a oggi, con una continuità di rendimento, con un escalation di prestazioni e di risultati che hanno permesso la straordinaria rimonta attraverso la quale si è generata, edificata e sviluppata l’operazione salvezza.
Racconigi, stadio Trombetta,7 maggio, ore 15.00, 30^ giornata.
FORMAZIONI
Atletico: Bisio; De Iaco(46′ Quaranta), Ansaldi, Lotrecchiano, Leanza; Boscolo(46’Piasco); Fidale(68’D’Agostino),Viola(83’Preka)), Caricato; Modini(83’Piacenza), Messineo.
In panchina: Ghione, Previati, Dekaj, Rattalino.
Allenatore Ettore Cellerino(in panchina Francesco Pisano).
Scarnafigi: Gallesio; Elia, Tortone, Mondino, Caula(80’Bossolasco); Rosatello(72’Romeo), Barale, Agù(59’Ferrero) ,Valinotti(69’Arnaudo): Pedrini, Scola(71′ Bravo).
In panchina: Gianni, Tevino,Solei,Verano.
Allenatore Mauro Giordana
Terna Arbitrale: direttore di gara Biasiol di Nichelino, assistenti Berbotto di Bra e Zine Zine di Asti.
TABELLINO
Marcatori: 17′, 49′ e 64′ Scola, 66′ Quaranta, 74′ Bravo, 87′ Pedrini.
Espulsi: 84′ Bisio, rosso diretto per gioco pericoloso.
Ammoniti: Viola, Messineo e Modini.
Recupero: 0′ p.t., 20 s.t.
NOTE
Pomeriggio nuvoloso, temperatura 20°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori circa 150, con numerosa rappresentanza ospite.
LA CRONACA DELLA PARTITA
L’Atletico si presentava all’ultimo appuntamento della stagione regolare privo dello squalificato Garcea, mentre, come già anticipato in fase di introduzione, mister Cellerino preservava dall’impegno agonistico Previati, a rischio squalifica in quanto diffidato.
Lo Scarnafigi allenato da Giordana poteva contare sulla migliore formazione possibile.
La direzione dell’incontro veniva affidata a Biasiol di Nichelino, coadiuvato dagli assistenti Berbotto e Zine Zine.
La tribuna del Trombetta era gremita in ogni ordine di posti disponibili e faceva registrare anche una consistente presenza di sostenitori giunti da Scarnafigi.
Nell’ormai consueta tenuta nera con bordi bianchi la squadra di casa, in casacca biancorossa gli ospiti.
Il terreno di gioco si presentava in buone condizioni di praticabilità, con il tappeto verde del manto erboso fresco di manutenzione e di tosatura uniforme.
I minuti iniziali della prima frazione di gioco erano caratterizzati dalle iniziative offensive dello Scarnafigi che andava ripetutamente vicino alla segnatura con le conclusioni di Valinotti, Scola e Pedrini, di poco imprecise.
L’Atletico appariva in chiara ed evidente difficoltà nel contenere e fronteggiare le azioni, le avanzate ed i tentativi assalitori degli avversari e la rete che sbloccava il risultato al minuto 17 rappresentava la logica sintesi della superiorità che si stava manifestando in tutti i settori del campo: Pedrini era bravo a lavorare un pallone dal versante di sinistra dei sedici metri racconigesi, la sua assistenza rasoterra a tagliare l’intera area di rigore trovava puntuale , dalla parte opposta, il compagno Scola che non aveva alcuna difficoltà a sospingere in fondo alla rete sotto misura.
Il primo tiro verso la porta difesa da Gallesio si registrava al 29′ con una conclusione rasoterra dalla distanza di Caricato che veniva deviata in angolo in tuffo dall’estremo difensore biancorosso.
Al 35′, sugli sviluppi di un’azione da calcio d’angolo, il colpo di testa ravvicinato del capitano Tortone veniva respinto da Bisio sulla linea di porta.
Un minuto dopo, con una dinamica simile alla precedente, era il terzino Caula ad impensierire l’estremo difensore carmagnolese che riusciva a bloccare in presa alta.
L’ultima azione degna di nota del primo tempo, di chiara marca e predominio scarnafigesi, era una conclusione di Modini dai 25 metri, la cui traiettoria parabolica calciata di sinistro terminava di poco sul fondo rispetto l’incrocio dei pali.
L’inizio della ripresa era contrassegnato da un doppio cambio deciso ed operato da Cellerino, quasi a voler correggere e rimediare ad alcuni difetti di formazione inizialmente mandata in campo: dentro Quaranta e Piasco, rispettivamente al posto di De Iaco e Boscolo.
In effetti, gli avvicendamenti tecnici effettuati determinavano un momentaneo e benefico miglioramento dell’atteggiamento in campo rispetto agli anonimi e censurabili primi 45 minuti di gioco.
L’Atletico dava l’impressione di essere più reattivo e propositivo, quanto meno più combattivo e presente.
Al 47′ Viola, da buona posizione centrale dal limite dell’area, calciava alto sulla traversa il suo piattone di prima intenzione.
Al 49′, lo Scarnafigi perveniva alla rete del raddoppio: Scola, ben appostato sulla linea di demarcazione dell’area di rigore, era abile ed opportunista nello sfruttare e concretizzare un rimpallo favorevole, a controllare la sfera e ad uccellare Bisio in uscita con un preciso tocco a scavalcare.
Lo stesso giovane centravanti, al 64′, riusciva a realizzare la sua terza rete personale al culmine di un’inarrestabile, micidiale ed irresistibile cavalcata in contropiede lungo l’out di destra che veniva coronata con una precisa conclusione a fil di palo.
Due minuti dopo, al 66′, l’Atletico riusciva a ridurre le distanze grazie ad una rete del neoentrato Quaranta che infilava la porta di Gallesio con un fortunoso e rocambolesco rimpallo sotto porta, all’altezza del montante destro.
La fallace riaccensione del lumicino delle già flebili speranze di tentare una clamorosa rimonta veniva definitivamente spenta ed affossata dalle rete dell’1-4 siglata dal neo immesso in campo Bravo, abile a sfruttare di testa, da dentro l’area piccola, un’assistenza aerea dell’altro neo entrato Arnaudo.
Con l’esito della partita ormai inesorabilmente segnato ed orientato, al minuto 84, l’Atletico trovava anche il modo e l’occasione di complicarsi maledettamente la vita e l’esistenza (e lo spareggio salvezza…) con l’episodio dell’espulsione del portiere Bisio, reo di una avventata, travolgente quanto evitabile uscita fuori area ai danni di Pedrini.
Il direttore di gara Biasiol, a norma di regolamento, non aveva alcuna esitazione ad estrarre il cartellino rosso e ad allontanare dal campo il malcapitato e mortificato portiere racconigese.
Per effetto dell’esaurimento di tutte e cinque le sostituzioni a disposizione (nel frattempo erano subentrati anche D’Agostino, Piacenza e Preka), lo stesso d’Agostino, al rientro dopo quasi 5 mesi dal suo grave infortunio muscolare, era costretto a prendere il posto tra i pali.
Sulla ribattuta della susseguente punizione, il tentativo di Pedrini veniva questa volta premiato con il rasoterra del 5-1 a favore della sua squadra.
I 2 minuti di recupero concessi accompagnavano l’Atletico verso una sconfitta meritata, nella speranza che le deleterie e rovinose scorie psicologiche e mentali di quest’ultima, ingloriosa, velleitaria ed inconcludente domenica di stagione regolare vengano rimosse al più presto possibile.
Domenica prossima ci sarà da fare la storia……la lucha sigue……
IL PUNTO DEL GIRONE
I risultati che si sono verificati in questa ultima giornata di campionato definiscono meglio e delineano le varie situazioni in chiave griglia play off e play out.
Il neo promosso CSF Carmagnola manda in archivio la vittoriosa stagione raggiungendo la quota finale di 64 punti, in virtù della vittoria per 3-1 ottenuta in casa contro il disarmato Benarzole( reti di Lerda, Sidella e Fiorillo per i biancoazzurri e di De Souza su rigore per la squadra ospite).
Il secondo posto era già appannaggio del Villafranca(57), con la blindatura derivante dal vittorioso recupero infrasettimanale contro il Villastellone.
La vicecapolista esce sconfitta in extremis per 3-2 dalla trasferta di Bagnolo Piemonte, permettendo cosi alla formazione di casa di ottenere la clamorosa salvezza( marcature di Gallo, Dolce e Kouthar nei minuti finali per i biancorossi, di Tavella e Rotondo per i giallorossi).
In terza posizione si classifica contro ogni pronostico il San Sebastiano(55), che travolge fuori casa il Pinasca con un dilagante 0-5 dove la tripletta di Samuele Caristo, arrotondata dalle segnature di Gazzera e Lingua, consente all’ex attaccante dell’Atletico di superare Dalmasso nella classifica finale dei marcatori stagionali.
Gli ultimi due posti valevoli per i play off se li aggiudicano Scarnafigi(53) e Pedona(52).
Detto dei biancorossi allenati da Giordana che espugnano facilmente il Trombetta, l’impresa di giornata è sicuramente quella compiuta dai cuneesi di Borgo San Dalmazzo che nel test-match fuori casa contro il Busca, (inchiodato a quota 51), sicuramente una delle più eclatanti e sensazionali delusioni del girone C a dispetto dei pronostici di inizio stagione, si impongono per 0-1 grazie alla rete realizzata da Peano, che, di fatto, estromette definitivamente i grigi allenati da Delfino dall’ultima possibilità che avevano a disposizione per inserirsi e lottare per gli spareggi promozione.
Il primo troncone di classifica si chiude con i 48 punti del Benarzole, comunque finalista in Coppa Italia dilettanti, e con i 37 punti del Carignano che, in versione juniores, ha la meglio sulla retrocessa Azzurra per 3-0 (Linsalata, Barge e Curia).
Con le posizioni di classifica si passa e si scende direttamente alla zona salvezza.
Con 34 punti, staccati dalle altre antagoniste, riescono ad ottenere e ad acciuffare la salvezza Villastellone e Infernotto (già detto), con i rosso-giallo-blu allenati da Zanotti che tagliano il traguardo sconfiggendo in casa la Santostefanese per 4-1 in una drammatica sfida senza ritorno: come si poteva immaginare e prevedere, gli artefici del miracolo dell’ultima giornata non potevano non essere che Petullo e Massera che con una scintillante e decisiva doppietta a testa consentono la permanenza diretta della loro squadra e condannano l’avversario della Valle Belbo ai play out.
Con 33 punti e per il rotto della cuffia si salva anche il Sommariva Perno (pur sconfitto in casa 0-2 da un indomito Pancalieri, Mazzieri e Cossotto i marcatori), giunto a pari punti con il Pinasca e la stessa Santostefanese ma privilegiato e favorito grazie alla classifica avulsa degli scontri diretti.
A quota 30 chiudono la graduatoria il Pancalieri, terz’ultimo e l’Atletico, penultimo, con i granata torinesi che si piazzano meglio in virtù degli scontri diretti, entrambi vittoriosi.
L’Azzurra retrocede direttamente in Prima categoria con 17 punti.
L’ultima giornata del girone C si conclude con il botto finale di ben 31 reti realizzate, media 3,8 a partita.
In uno dei prossimi articoli cercheremo di analizzare e riportare in maniera sintetica alcune cifre e dati statistici che ci aiuteranno a capire l’andamento della stagione, giusto per fare un bilancio complessivo e valutare e giudicare gli esiti finali.
Questi quindi gli accoppiamenti.
Play off:
Villafranca-Pedona e San Sebastiano-Scarnafigi.
Play out:
Santostefanese-Atletico e Pinasca-Pancalieri.
Si giocherà domenica prossima 14 maggio con inizio alle ore 15.00.
Ricordiamo che se al termine dei 90 minuti regolamentari dovesse perdurare il risultato di parità si procederà allo svolgimento dei tempi supplementari.
CLASSIFICA MARCATORI
L’ultima giornata di campionato ha visto il clamoroso sorpasso di Samuele Caristo ai danni di Marco Dalmasso: con la tripletta realizzata a Pinasca, l’attaccante nero arancio supera in classifica l’antagonista del Pedona, aggiudicandosi lo scettro di capo cannoniere della stagione regolare, 19 reti contro 18.
Seguono Pedrini e Petullo con 14, Barison e Pegorin con 13, Massera e Scola con 12.
Il migliore realizzatore dell’Atletico è Modini con 6 reti, che precede Caricato con 5.