Atletico forza 3 a Ceva, vittoria e secondo posto consolidato!!!

Nella domenica della Festa del Lavoro, l’Atletico non fa sconti ed espugna 1-3 il campo di Frazione Riera di Ceva presidiato dall’Ama Brenta e consolida la seconda posizione di classifica in una giornata i cui risultati che hanno interessato e coinvolto le nostre più dirette ed immediate inseguitrici sono stati a noi favorevoli.

La vittoria conseguita dalla formazione allenata da mister Nastasi è stata netta, meritata ed indiscutibile, maturata e giunta a coronamento ed in virtù di una superiore, complessiva e preponderante prestazione sia di carattere tecnico che tattico.

L’Atletico ha avuto la bravura e la capacità di aver saputo rimontare l’estemporaneo ed occasionale vantaggio della squadra di casa che ha fatto dell’aggressività, della velocità e della determinazione le sue qualità migliori.

Dopo aver riequilibrato il risultato ed avere sofferto e superato la furia agonistica, il pressing ed i ritmi di gioco mesi in atto dall’avversario per diversi tratti della prima frazione di gioco, senza comunque correre particolari ed evidenti rischi e preoccupazioni, la nostra squadra ha impresso allo svolgimento della gara la giusta accelerazione e la doverosa e decisiva svolta, prendendo per mano il pallino del gioco, conducendo la partita con caparbietà, decisione e capacità di reazione, prima ribaltando il punteggio e successivamente mettendolo in sicurezza, gestendo il gioco con raziocinio, personalità ed autorevolezza.

Quando mancano 5 giornate al termine della stagione regolare, rimangono altrettante e medesime le lunghezze di svantaggio dal vertice della classifica, allungando a 4 i punti di distacco rispetto all’attuale terza posizione della graduatoria e scavando un solco di 5 punti nei confronti delle antagoniste occupanti la quarta posizione.

Come scritto nel precedente articolo, a questo punto l’obiettivo minimo della conservazione e del raggiungimento finale del secondo posto diventa priorità assoluta da raggiungere, escludendo la sconvolgente ipotesi di poter ancora sperare di detronizzare la capolista San Sebastiano, potendo solamente sperare, calendario alla mano, in un improbabile e clamoroso crollo psicofisico o disastroso cedimento strutturale( scontri diretti contro Sant’Albano e Valle Po) che potrebbero travolgere la compagine leader della graduatoria.

Tutto può ancora succedere, l’Atletico ha solo il dovere di provare a vincerle tutte per poi fare conti e bilanci domenica 5 giugno, attorno alle ore 17,00, ultima giornata del girone di ritorno.

Ceva, domenica 1 maggio, ore 15.00, campo sportivo frazione Riera, 25^ giornata.

Formazioni.

Ama Brenta Ceva(4-4-3): Turco; Passarotto, Raineri, Lanza, Bracco(61′ Pensa); Kande, Figone, Accomo (70′ Vizio); Salifu, Vuthaj(82′ Bresciano), Giordano(66′ Bouras).

In panchina: Zoppi.

Allenatore: Davide Quaglia.

Atletico(4-1-3-2): Nardi 6; Cauduro 6 (50′ Ansaldi), Fraccon 7(86′ Schiraldi), Mancuso 7, Rosso 6,5: Caricato 6,5; Mazzei 6 (50′ Fanelli), Mennitto 6,5, Caristo 6,5; Pivesso 6,5 (77′ Pagnotta), Mainardi 6,5(70′ Marku).

In panchina: Gallesio, Zizzo, Coron.

Allenatore: Davide Nastasi, 6,5.

Direttore di gara: Andrea Dellerba della sezione di Torino, 7.

Tabellino.

Marcatori: 16′ Mancuso (autorete), 21′ Mennitto (rigore), 63′ Mancuso, 69′ Mainardi.

Ammoniti: Accomo, Vizio, Vuthaj, Bouras, Nardi.

Recupero: 2′ p.t., 6′ s.t.

Note: pomeriggio prevalentemente soleggiato con temperatura gradevole, 18°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori circa un centinaio.

La partita dell’andata al Trombetta, disputata il 14 dicembre scorso e terminata con un rocambolesco 1-1 , Mennitto e Vinai i marcatori, imponeva un adeguato rendez vous per riscattare e vendicare sportivamente i due punti prenatalizi imprevedibilmente concessi ed elargiti.

Rispetto all’esibizione inscenata sul terreno di gioco racconigese, il trainer cebano Quaglia doveva rinunciare alle prestazioni dello stesso Vinai, di Robaldo, di Canaparo e di Ansaldi, in compenso poteva contare sulla carismatica e trascinante presenza di Andi Vuthaj, albanese, classe 72, padre d’arte, assente all’andata ed immarcescibile pirata dei campi di gioco dilettantistici che alla fine è risultato tra i migliori in campo della sua squadra.

Dall’altra sponda, mister Nastasi rimescolava le carte del mazzo a sua disposizione, recuperando il capocannoniere Mennitto( domenica scorsa assente per turno di squalifica) e ripresentando titolare Cauduro esterno destro della linea difensiva in sostituzione dell’omologo fuori quota Oliveto (appiedato settimanale di turno del giudice sportivo).

Il terreno di gioco dell’impianto sportivo ubicato in frazione Riera si presentava in buone condizioni di praticabilità, essendo stato adeguatamente bagnato ed irrigato fino ad un’ora e mezza prima dell’inizio dell’incontro.

La direzione dell’incontro era affidata ad Andrea Dellerba della sezione di Torino, l’Atletico, in versione 4-1-3-2, scendeva in campo indossando la tradizionale casacca bianco granata mentre l’Ama Brenta, modalità 4-3-3, esibiva una divisa nera con inserti e motivi gialli.

Cronaca primo tempo.

I primi minuti di gioco erano di marca racconigese, giusto a voler ribadire e legittimare fin dall’inizio la differenza di classifica, di valori e delle forze in campo.

Nelle tre occasioni iniziali, Samuele Caristo era il protagonista replicante con poca sorte e scarsa fortuna: tra il 3′ ed il 6′ minuto, il nostro numero 7 sciorinava alcuni colpi del suo repertorio, iniziando con un tiro a giro dal limite dell’area che sfiorava l’incrocio dei pali, continuando con un destro rasoterra parato a terra dal portiere Turco(dopo aver slalomeggiato tra due avversari) e completando questa sua vivacità offensiva con una girata di testa, intervenendo su una punizione di Caricato, bloccata in presa aerea dal giovane estremo difensore cebano.

Al 9′, era la volta di Mennitto tentare di impensierire la porta avversaria, ma il suo destro rasoterra da posizione defilata dal limite dell’area terminava fuori di un metro.

Da parte Ama Brenta, tanta buona volontà, tanta corsa e determinazione e ritmi di gioco frenetici ed elevati, con il trio offensivo formato da Salifu-Giordano- Vuthaj a fare molto movimento, molta “ammuina” alla ricerca di spazi ed inserimenti offensivi.

Così, al 16′, la formazione allenata da Quaglia riusciva inopinatamente a sbloccare il risultato a proprio favore sugli sviluppi di una palla inattiva da calcio d’angolo; sullo spiovente indirizzato all’altezza del primo palo, l’esperto Vithay si faceva trovare pronto e reattivo per la girata di testa, sulla traiettoria interferiva una leggera ma decisiva deviazione di Mancuso che faceva terminare la direzione ed il rimbalzo del pallone in fondo al sacco, alla destra della porta di Nardi.

Praticamente, la formazione di casa si trovava in vantaggio al primo tentativo effettuato verso la nostra porta dall’inizio del match.

Ma al 21′, l’Atletico riusciva a ristabilire il risultato di parità, grazie ad un rigore concesso dal direttore di gara che puniva uno scomposto intervento in piena ed affollata area commesso dal difensore Passarotto ai danni di Caristo.

Il direttore di gara Dellerba non aveva alcuna esitazione nell’assegnazione della massima punizione che veniva trasformata da “Ice Man” Mennitto con una violenta e precisa esecuzione a mezza altezza che gonfiava la rete alla destra della porta di Turco.

Al 37′, una combinazione tra Caristo e Pivesso innescata dll’out destro dell’area avversaria, permetteva a quest’ultimo di finalizzare con un tap in sotto misura che veniva respinto in extremis dall’intervento di un difensore cebano.

Era questa l’ultima azione degna di nota della prima frazione di gioco, il direttore di gara mandava tutti negli spogliatoi dopo 2 minuti di recupero.

Cronaca secondo tempo.

La seconda frazione di gioco si apriva con una combinazione tra Kande e il solito Vuthay, il violento colpo di testa del pirata dal limite dell’area finiva direttamente tra le braccia sicure di Nardi che abbrancava in presa alta.

Al 50′, doppio cambio in casa racconigese: Nastasi richiamava in panchina Cauduro e Mazzei ( causa dolori lancinanti per un risentimento muscolare addominale, da valutare in settimana), mandando in campo Ansaldi e Fanelli, ridisegnando in corsa la disposizione tattica, riconvertita al più familiare 3-5-2, con Rosso e Fanelli posizionati esterni della linea mediana ed il neo entrato numero 13 ad affiancare Mancuso e Fraccon nello schieramento arretrato.

Al 53′ Caristo mandava alto sulla traversa un velleitario tentativo di destro dalla distanza.

L’Atletico cominciava ad aumentare di giri il motore della sua macchina, costringendo i locali a compattarsi tra difesa e centrocampo per chiudere meglio gli spazi e gli sbocchi offensivi.

Al 63′, la nostra squadra passava in vantaggio per la prima volta nella storia della partita: corner telecomandato in area dal solito destro sapiente e calibrato di Caricato, traiettoria tesa in the box sulla quale Marco Mancuso svettava come un predator più alto di tutti, la sua imperiosa zuccata di testa violenta e centrale si andava ad insaccare sotto la traversa, imparabile per il portiere avversario.

Caricato

Il nostro stopper esultava da par suo per la prodezza appena realizzata, inscenando i festeggiamenti con il pallone sotto la maglietta ed il pollice sulla bocca, modalità tipica ed emblematica di un lieto evento in arrivo e previsto ad inizio di settimana, la nascita della sua secondogenita che farà compagnia al fratellino Leonardo!!! Auguri!!!!

Mancuso

Al 69′, l’Atletico piazzava con cinismo e destrezza il mortifero e micidiale colpo del 1-3: el Pive era bravo, scaltro e sinergico nel verticalizzare dal limite dell’area a beneficio dello scatto in profondità del suo partner offensivo Mainardi, il nostro numero 11 entrava all’interno dei 16 metri ed all’altezza del dischetto trafiggeva Turco in uscita con un preciso e chirurgico colpo di destro che si insaccava in fondo alla rete.

Il doppio vantaggio conseguito ,capitalizzato e condotto in scioltezza, faceva evaporare progressivamente le residue velleità di un generoso ed indomito Ceva che comunque continuava la partita spingendo e proponendosi con ammirevole impegno e buona volontà, senza riuscire a creare particolari pericoli verso la porta di Nardi che comunque si teneva impegnato ed occupato con alcune uscite ed iniziative personali “dal basso” tra il temerario ed il brivido caldo del disimpegno a scartare ed aggirare l’avversario di turno, stile “gaute la nata”!!!!

L’Atletico di questi tempi, a differenza di vecchie e deleterie abitudini del passato, ha ormai acquisito una mentalità da squadra di vertice in grado di saper gestire e controllare il risultato con disinvoltura, pragmatismo , determinazione e concentrazione, il mister sa distribuire e dosare le energie con il solito turn over di sostituzioni che permette una razionale ed omogenea rotazione delle risorse e del capitale umano a disposizione.

In questo modo, con l’ingresso in campo di Marku, Pagnotta e Schiraldi (rispettivamente al posto di Mainardi, Pivesso e Fraccon), la squadra ha continuato a fornire un buon rendimento ed a garantire il mantenimento di un’adeguata condizione di equilibrio tra le linee.

Al minuto 86 capitan Fraccon era costretto ad uscire per un brutto taglio lacero contuso sotto il ginocchio della gamba destra( gli altri malconci di giornata saranno anche Mazzei e Caricato, alla ripresa degli allenamenti ci sarà da valutare l’entità dei loro problemi).

I minuti finali erano di marca racconigese: Caristo si vedeva vanificare dal piede alla Garella del giovane Turco una sua conclusione a colpo sicuro a pochi passi dalla linea di porta, mentre un tentativo di Pagnotta di destro veniva contrato e deviato sulla parte alta della traversa da un difensore avversario.

Il direttore Dellerba, prestazione arbitrale, la sua, di polso e di personalità, concedeva un maxi recupero di 6 minuti( sostituzioni e soccorso per infortuni) ,durante i quali non accadeva nulla di particolarmente significativo.

Domenica prossima, 8 maggio, 26^ giornata, Atletico-Roretese.

Il punto del girone.

Come da pronostico alla vigilia, confermata e prevedibile la vittoria in trasferta per 0-3 ottenuta dalla capolista San Sebastiano(53) nella scampagnata domenicale del Coppino contro la Stella Maris: Lamnauar, Bosio e Celeghini gli autori delle reti.

Detto dell’Atletico(48), saldamente titolare del secondo posto, fanno scalpore i passi falsi in cui sono incappati Valle Po(44) e Sant’Albano(43), con quest’ultima antagonista agganciata sia dal sorprendente Boves(43), uscito vittorioso al termine dello scontro diretto in casa black-orange, sia dal Tre Valli(43), che si aggiudica il posticipo di Fossano contro il Murazzo.

La formazione valligiana di Sanfront si fa imporre il pareggio interno 2-2 ad opera del Marene( Motta e Pistoi per i locali ed Angaramo e Trapani per i Pisano boys).

Il Boves allenato da mister Calandra compie l’impresa del giorno sconfiggendo a domicilio il Sant’Albano del triste, deluso ed umiliato per l’ennesima volta( sue parole) presidente Ravera al termine di un combattuto 2-3: di Raspo ed Unia le segnature dei locali, di Polizzotto, Miha e Civelleri( il castigatore, il collezionista di reti nei minuti finali) le marcature bovesane.

Il trio ricompattatosi e raggruppatosi a quota 43 viene completato dai brasiliani di Del Vecchio che si impongono di misura 0-1 nel posticipo fossanese contro il Murazzo grazie alla rete di Gomes Cardoso.

Alle spalle di questo terzetto, troviamo la Saviglianese(38) in fase di smobilitazione di organico, ieri sconfitta per 2-1 in casa della Roretese: alla rete del vantaggio iniziale dei Maghi realizzata dal rientrante Giordana, rispondono i locali che rimontano il risultato con i gol di Pidone e Maffettone.

Le posizioni di centroclassifica vedono appaiati Murazzo e Marene a quota 34, seguiti a 33 dal Ceva e a 32 dalla Roretese.

Rotolando verso la zona play out, con 30 punti si collocano Bisalta( 3-0 al Canale, tripletta di Giordano) e Margaritese( 1-0 in casa contro lo Sportroero, rete decisiva di Cherasco).

Chiudono tristemente la graduatoria, notevolmente distanziate, Sportroero(17), Stella Maris (16) Canale(15).

Le reti complessivamente segnate in questa 25^ giornata sono state in tutto 24, media 3 partita, 3 le vittorie delle squadre che giocavano in casa, 4 le affermazioni delle formazioni che viaggiavano in trasferta e soltanto 1 pareggio.

L’Atletico mantiene e consolida il primato di squadra più prolifica del girone incrementando e portando il bottino parziale a 60 reti, media 2,4 ad incontro.

La classifica marcatori.

I due leader della classifica Mennitto e Bosio, ieri entrambi a segno nelle rispettive partite in cui erano impegnati, portano a 16 il parziale delle reti segnate, mantenendo l’inseguitore Celeghini, anche lui a referto, a debita distanza a quota 14.

Seguono Bertola e Campanella, fermi a 13, mentre con la tripletta realizzata per il Bisalta, Giordano raggiunge Di Biase e Pivesso a quota 12.

M.M.