L’Atletico Racconigi chiude il girone di andata tornando dalla difficile trasferta-recupero di Scarnafigi con un risultato sostanzialmente positivo ma con il doloroso fardello di aver probabilmente perso per tutta la stagione un importante giocatore come De Maria( diagnosi: sospetta lesione del legamento crociato del ginocchio).
La sfortuna alla voce infortuni continua quindi a perseguitare e ad accanirsi implacabilmente avverso i destini calcistici dell’Atletico, nonostante i buoni auspici augurali formulati per invertire una spiacevole tendenza che ha pesantemente penalizzato la squadra, bersagliata da un’incredibile e malefica caterva e catena di sventurate avversità.
Così, dopo Boscolo, D’Agostino e Lotrecchiano, questa volta la malasorte ha preso di mira il forte e gladiatorio biondo difensore che doveva costituire un importante puntello del reparto arretrato, con la sua esperienza, la sua personalità e la sua solida e granitica stazza fisica.
Tornando alla partita odierna, la rinnovata squadra di mister Cellerino ha portato a casa un pareggio che serve a muovere la classifica, nella prospettiva di iniziare bene il girone di ritorno che nelle prime giornate metterà di fronte proprio le due squadre dirette concorrenti in chiave play out.
Dicevamo rinnovata, in quanto, nel frattempo, durante la sosta natalizia invernale, il direttore sportivo Pisano ha messo a segno ulteriori acquisizioni che il mercato offriva: negli ultimi giorni di contrattazioni, il dirigente racconigese ha perfezionato il passaggio in maglia rosso blu del polivalente esterno Cesare De Iaco, classe 2004, proveniente dal CBS Torino, dell’attaccante 2003 Elis Garcea, prelevato dal CSF Carmagnola e di Lorenzo Previati, difensore centrale, classe ’92, ex Moretta.
Ricordiamo, a proposito, che ad inizio di campagna dicembrina di rafforzamento, l’Atletico si era assicurato le prestazioni di giocatori del livello di Leanza, Messineo, D’Agostino e Modini, per migliorare, adeguare e potenziare un organico in grado di risalire dalle asfittiche posizioni di bassa classifica.
Il punto conquistato sull’ostico terreno di gioco del comunale di Scarnafigi, con il manto erboso reso scivoloso ed allentato causa le recenti nottate di forte umidità che si sono registrate nella zona della bassa pianura cuneese, permette alla squadra del presidente Costamagna, complice i negativi risultati di Pancalieri ed Azzurra, di allungare leggermente in classifica sulle rispettive avversarie, pur occupando ancora la terz’ultima posizione, a 5 punti di distanza da Santostefanese e Pedona, compagini che si trovano in quart’ultima posizione in graduatoria.
Ogni partita che l’Atletico ha disputato fino adesso ha sempre riservato uno svolgimento imprevedibile, romanzesco e rocambolesco, tanto per rimanere coerentemente in tema con lo slogan presidenziale “sarà un avventura meravigliosa”, che nel nostro caso, continuando così, potrebbe sicuramente diventare e trasformarsi in ” sarà una avventura folle, sorprendente ed inimmaginabile”, come i romanzi di Jules Verne.
Anche in questa circostanza, nella fattispecie, l’articolazione, gli episodi e l’andamento della partita sono stati emozionanti, ricchi di colpi di scena e di situazioni che solo il calcio sa regalare e dispensare.
L’Atletico è sceso in campo privo degli infortunati illustri e lungodegenti Boscolo, Lotrecchiano e D’Agostino e degli squalificati Fidale e Quaranta, il bomber Messineo è stato tenuto in panchina a riposo precauzionale (giocherà gli ultimi 15 minuti, n.d.r.), in compenso mister Cellerino, nell’impostazione del 4-3-1-2 di partenza, gettava nella mischia fin dal primo minuto gli ultimi neo arrivati Previati, De Iaco e Garcea.
Il primo tempo ha visto entrambe le contendenti sfidarsi ed affrontarsi a viso aperto, alla ricerca di imporre la propria supremazia, con la squadra di casa che appariva favorita non solo per il fattore campo ma in virtù di una migliore posizione di classifica, con uno score di 22 punti e soprattutto di un significativo bilanciamento tra reti fatte(14) e reti subite(13).
L’Atletico è riuscito a fronteggiare adeguatamente il più quotato avversario con una disposizione tattica accorta ed equilibrata che ha fatto leva soprattutto sulla solidità difensiva della coppia De Maria-Previati che ha arginato e rintuzzato da par suo i frenetici tentativi offensivi dei locali trascinati da Pedrini, elemento di maggior spicco con le 7 reti stagionali realizzate.
Il reparto di centrocampo è stato più impegnato in fase di contenimento e di interdizione che in quella dell’impostazione della manovra e questo particolare aspetto non ha garantito i necessari rifornimenti per il fronte offensivo rappresentato da Garcea e Modini.
Così, mentre la prima frazione di gioco volgeva al termine, con le squadre in sostanziale equilibrio di gioco, occasioni e risultato, accadeva il primo episodio delle spericolate avventure dell’Atletico: l’ennesima, seriale espulsione del capitano Mazzei che lasciava anzitempo il campo e la sua squadra in inferiorità numerica.
La ripresa è stata ugualmente ricca di fatti ed avvenimenti imprevisti e mutevoli, con l’Atletico che addirittura si portava in vantaggio, con il grave infortunio occorso a De Maria, con la rete del pareggio dei locali, con l’espulsione dello scarnafigese Barale( anch’egli con la maglia numero 4 come l’uomo di Cosenza (giornata grama ed infausta per i portatori di quel numero che dovrebbe rappresentare la stabilità, le idee costruttive, l’ordine e la precisione….e meno male…..sticazzi!!!!), con una clamorosa autorete evitata chissà come da De Iaco e con i minuti finali palpitanti per entrambe le squadre ed il pubblico presente.
Tutto sommato, a nostro avviso, per quanto visto in campo, all inclusive, il risultato finale ci è sembrato equanime e sostanzialmente giusto.
Scarnafigi, 8 gennaio, ore 14.30, 15^ ed ultima giornata di andata.
FORMAZIONI
SCARNAFIGI(4-4-2): Gallesio; Berardo, Tortone, Caula(45′ Scola), Verano; Valinotti(67′ Corvi), Tevino(67′ Agù), Barale, Ferrero; Pedrini, Mondino.
In panchina: Gianni, Bravo, Solei, Rosatello, Bertola, Arnaudo.
Allenatore Mauro Giordana
ATLETICO(4-3-1-2): Nardi; Ansaldi, De Maria(80’Messineo), Previati, Leanza; Caricato; De Iaco, Mazzei, Viola; Modini, Garcea(75’Sorrentino).
A disposizione: Bisio, Preka, Dekaj, Boscolo, D’Agostino.
Allenatore Ettore Cellerino
TERNA ARBITRALE: direttore di gara Gabriele Cremasco(TO), assistenti Lorenzo Orlando e Davide Palmulli(TO).
TABELLINO
Marcatori: 55′ Modini su rigore, 72′ Tortone.
Espulsi: 45′ Mazzei e 88′ Barale, entrambi per somma di ammonizioni.
Recupero: 2′ p.t., 6’s.t.
NOTE: pomeriggio con cielo coperto, freddo e umido, temperatura 6°, terreno di gioco allentato, spettatori 120 circa.
GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO.
Le squadre scendevano in campo agli ordini della terna arbitrale tutta sabauda, direttore di gara Cremasco ed assistenti Palmulli e Orlando: lo Scarnafigi in tenuta nera con banda orizzontale superiore bianca, l’Atletico con la divisa rosso blu, buona la cornice di pubblico presente, distribuito tra l’antidiluviana tribunetta centrale e gli spazi antistanti la recinzione.
La prima occasione degna di nota si registrava al minuto 8 con un calcio di punizione dal limite eseguito dallo specialista Pedrini che indirizzava una velenosa parabola destinata sotto la traversa che Alex Nardi alzava in angolo in efficace stile “bohemien”.
La risposta dell’Atletico al 16′ vedeva protagonista Caricato che, dai 25 metri, tracciava una parabolica traiettoria spiovente di collo destro che scheggiava la parte superiore della traversa.
Al 37′ Nardi sfoderava un prodigioso e provvidenziale intervento neutralizzando una pericolosa conclusione di Valinotti dall’interno dell’area piccola, pallone che veniva respinto sopra la trasversale.
Al 40′ veniva ammonito Mazzei, diffidato e di conseguenza squalificato, salterà la delicata trasferta di domenica prossima a Morozzo.
Ma oltre al danno, allo scadere della prima frazione di gioco, si materializzava anche la beffa del secondo cartellino giallo che il direttore di gara Cremasco esibiva nei confronti del capitano per punire un duro ed irruento intervento in tackle scivolato( la specialità della ditta….) ai danni di Caula( che verrà poi subito dopo sostituito per le conseguenze del colpo ricevuto).
L’Atletico chiudeva così il primo tempo in condizioni di inferiorità numerica. Tra i migliori in campo si distingueva l’arcigna coppia centrale cosituita da De Maria e Previati, una specie di insuperabile ed inespugnabile “The Wall”. Buona e promettente la prestazione dei due fuori quota De Iaco e Garcea, che si distinguevano per impegno, caparbietà agonistica ed applicazione.
GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO.
Dopo le schermaglie iniziali, così come accaduto anche durante la prima parte della gara, con entrambe le contendenti che, nonostante le allentate e scivolose condizioni del terreno di gioco, ribadivano le loro intenzioni di prevalere e superarsi vicendevolmente, l’Atletico si procurava la favorevole occasione per passare inopinatamente in vantaggio: 55′, Modini era abile a destreggiarsi, liberarsi ed entrare in area di rigore, nei suoi confronti interveniva in maniera scorretta un difensore avversario, il contatto tra i due veniva giudicato falloso dal direttore di gara che assegnava il calcio di rigore.
Sul dischetto si presentava lo stesso numero 10 la cui ineccepibile ed impeccabile esecuzione di sinistro spiazzava nettamente il portiere Gallesio.
Due minuti dopo era nuovamente Modini ad andare molto vicino alla clamorosa seconda segnatura personale ma il suo tiro da distanza ravvicinata da favorevole posizione veniva ribattuto in extremis dall’opposizione di Ferrero.
Il vantaggio acquisito aveva avuto l’effetto di rinvigorire e rigenerare le energie mentali, fisiche e morali dei giocatori racconigesi, costretti, ricordiamolo, a giocare con un uomo in meno.
D’altro canto, da quel momento, si assisteva alla prevedibile reazione della squadra di casa, trascinata da Pedrini, il cui allenatore Giordana provvedeva ,nel frattempo, ad operare una doppia sostituzione, con Agù e Corvi che avvicendavano rispettivamente Tevino e Valinotti.
L’Atletico, nonostante le azioni arrembanti ed avvolgenti dello Scarnafigi, rinserrava le fila, riusciva a rimanere compatto ed a tenere bene il campo, sorretto dal lavoro di contenimento e di sacrificio del settore di centrocampo e dalla linea Maginot eretta dalla gladiatoria e combattiva coppia centrale del reparto arretrato.
Ma al 72′, lo Scarnafigi riusciva ad impattare e riaprire la partita: su un lungo cross in area proveniente dall’out destro, Nardi tentava l’uscita e la presa area ma veniva disturbato e mandato fuori causa dall’elevazione in sospensione di Barale che riusciva ad anticipare il tentativo dell’estremo difensore racconigese e ad insaccare di testa, sotto misura.
Inutili le successive, accorate proteste sollevate da Nardi nei confronti del direttore di gara, le cui vane ed inconcludenti lamentele riguardavano una presunta scorrettezza che avrebbe commesso l’autore della rete nella dinamica dell’azione.
Cellerino, a questo punto, al 75′, operava un cambio tattico per rinforzare la linea mediana di centrocampo, richiamando in panchina uno stanco e generoso Garcea, rimpiazzandolo con Sorrentino.
Al 78′ si verificava lo sfortunato e doloroso patacrack traumatico di De Maria: durante un concomitante intervento in contrasto difensivo in area, Leanza finiva rovinosamente ed involontariamente addosso sulla gamba e sul ginocchio destro del compagno numero 6 che si accasciava a terra, lancinante ed urlante per la sofferenza.
Dalla tribuna, ma anche dalla panchina, si percepiva in maniera chiara ed immediata della gravità e dell’entità dell’infortunio rimediato dallo sfortunato difensore che, dopo le cure del caso, veniva aiutato a rialzarsi per essere accompagnato a spalle, generosamente sorretto da Pedrini e Barale, destinazione spogliatoi.
Successivamente, si chiedeva l’intervento di un’ambulanza che giungeva da Saluzzo, i cui operatori provvedevano a trasportare il giocatore presso l’ospedale più vicino.
Sarà lo stesso giocatore, in tarda serata, ad aggiornare allenatore e compagni dello stato delle sue condizioni, la cui diagnosi emessa certificava la sospetta lesione del legamento crociato e la cui risonanza magnetica di metà settimana a cui il giocatore sarà sottoposto dovrà confermare o meno la prima valutazione del caso e l’entità del trauma. AUGURI DEMA!!!!
In sostituzione dello scalognato e iellato atleta, Cellerino rischiava Messineo, non al meglio delle condizioni fisiche ottimali, spostando al centro della difesa Ansaldi, fino a quel momento decentrato a copertura e protezione della fascia destra.
Lo Scarnafigi, spinto e sostenuto dal pubblico amico presente in tribuna, produceva il massimo sforzo sistematico per tentare di ribaltare l’esito della partita, costringendo l’Atletico a proteggersi e a ripiegare a pieno organico.
Gli ultimi minuti così diventavano palpitanti ed emozionanti.
Al minuto 84′ il giovane De Iaco rimediava ad suo un errato e scoordinato intervento difensivo a pochi metri dalla linea di porta, con il pallone che stava rotolando in fondo alla rete, soltanto con un’incredibile ispirata ad uncinare la sfera riusciva ad evitare una clamorosa autorete in stile gollonzo.
Al minuto 88 veniva ristabilita la parità numerica delle forze in campo con l’espulsione decretata ai danni dell’ultimo numero 4 ancora presente in campo, il centrocampista Barale, anche lui al secondo cartellino giallo, reo di un brutto intervento a gioco pericoloso.
Nei 6 minuti di recupero concessi, the Revenant Messineo si rendeva protagonista di un’incursione in area, riusciva a superare due difensori avversari ma, al momento topico del tiro, veniva anticipato da una tempestiva e decisiva uscita del portiere Gallesio.
L’ultimo tentativo offensivo dello Scarnafigi veniva respinto dalla difesa racconigese e al culmine di questo episodio il triplice fischio del signor Cremasco di Torino dichiarava chiuse le ostilità.
Per motivi di tempo, siamo costretti a rinunciare alla rubrica il punto del girone.
Ce ne scusiamo con i lettori.
Domenica prossima, prima del girone di ritorno, l’Atletico sarà nuovamente di scena fuori casa, impegnato nella delicata sfida contro l’Azzurra Morozzo.