L’Atletico Racconigi esce sconfitto 2-1 dalla trasferta di Morozzo contro l’Azzurra, in una partita che rappresentava un importante test-match, uno degli snodi cruciali della stagione, contro un’avversaria diretta concorrente per la lotta salvezza.
La squadra di mister Cellerino aveva chiuso il primo tempo sul risultato di 1-1, dopo aver disputato un discreta prima frazione di gioco, non così invece è stato nella seconda metà di gara, dimostrandosi flaccida e molliccia, affrontata senza nerbo e carattere, senza la necessaria determinazione agonistica e la giusta cattiveria, al cospetto di un’antagonista che ha portato a casa 3 punti preziosi e meritati che fanno classifica e morale, per averci creduto di più, per la capacità di lottare su ogni pallone e per la maggiore forza di volontà e spirito di sacrificio.
Con tutto il rispetto, considerando la modestia dell’avversario odierno, che nonostante la vittoria ottenuta ha accorciato le distanze ma è ancora rimasto fanalino di coda, non regge nemmeno l’alibi e la giustificazione delle numerose ed importanti defezioni che hanno tartassato e penalizzato la squadra nelle ultime settimane: oggi, a livello di prestazione, sono mancati proprio quei giocatori che, per livello e qualità loro riconosciuti , avrebbero dovuto fare la differenza e trascinare i loro compagni, difettando di personalità, di attributi e di responsabilità di prendersi le loro responsabilità e di caricarsi sulle proprie spalle e gambe le sorti di tutto il collettivo, oggi sceso in campo con tanti giovani fuori quota.
Non vogliamo alimentare nessuna critica o cercare capri espiatori, ma è soprattutto in queste occasioni che chi si ritiene un giocatore di livello, importante e fondamentale, deve dimostrarlo in campo.
Anche la tempistica cronometrica in cui sono state subite le reti avversarie, primissimi minuti di entrambi i tempi, seppur con sviluppi e dinamiche particolari, confermano la superficialità, l’approssimazione e la mancanza di attenzione e di applicazione che sono state fatali e decisive per far maturare il negativo risultato finale.
Come anticipato nel titolo, adesso la situazione in classifica diventa sempre più complicata e difficile, il divario di punti rispetto alle squadre che occupano le posizioni ai margini della zona play out si sta pericolosamente allargando e, vista la situazione attuale, accorciare le distanze e tentare di risalire e scalare le posizioni di classifica, non sarà un compito agevole, anzi….
Già domenica prossima, la sfida diretta con il Pancalieri terz’ultimo che precede l’Atletico di un punto, costituirà una specie di ultima chiamata per le sorti future della squadra, la conquista della vittoria sarà l’obiettivo primario da perseguire ed ottenere, altrimenti, davvero, giocarsi la permanenza nel campionato di promozione potrebbe diventare un traguardo, una meta quasi irraggiungibile.
Morozzo, 15 gennaio, ore 14.30, campo sportivo Federico Roccia, 1^ giornata di ritorno.
FORMAZIONI.
AZZURRA(4-4-2): Rossi; Meineri(73′ Formento), Ghibaudo, Bessone, Marelli(67′ Kone); Roccia, Matteo Mana, Bravo, Coates; Lingua(85′ Vallati), Fenoglio.
In panchina: Caula, Luca Bonelli, Magliano, Mattia Bonelli, Campanini, Tardivo.
Allenatore Renato Bora
ATLETICO:(4-3-1-2): Nardi; Quaranta, Ansaldi, Previati, Leanza; De Iaco, Caricato, Viola; Modini; Garcea(71′ Fidale), Piacenza(51′ Messineo).
In panchina: Bisio, Dekaj, Preka, Sorrentino, Boscolo.
TERNA ARBITRALE: direttore di gara Novelli(Al), assistenti Seda e Tosello(Cn).
TABELLINO
Marcatori: 5′ Fenoglio, 37′ Caricato su rigore, 47′ Fenoglio.
Ammoniti: Marelli, Fidale, Ansaldi.
Recupero: 0′ p.t., 5’s.t.
NOTE: pomeriggio con cielo sereno, temperatura 7°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori un centinaio circa.
GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO
L’Atletico Racconigi affrontava la trasferta di Morozzo in condizioni deficitarie, privo degli infortunati Boscolo, Lotrecchiano, D’Agostino, Preka e De Maria( la risonanza magnetica ha purtroppo confermato la rottura del legamento crociato del ginocchio, stagione finita) e dello squalificato Mazzei, con Messineo inizialmente in panchina, non al meglio della condizione fisica per i soliti problemi di natura muscolare.
Anche l’Azzurra di mister Bora lamentava delle assenze e si presentava all’appuntamento non potendo avvalersi del contributo di Simone Mana, Veglia, Bonelli e Bono ma potendo contare sul bomber Fenoglio, leader e capo carismatico, che risulterà decisivo ai fini della vittoria della sua squadra.
Nell’allestimento dell’11 di partenza Cellerino utilizzava per scelta obbligata numerosi giovani fuori quota, riproponendo dal primo minuto Jack Quaranta nel ruolo di esterno difensivo destro, optando per la coppia d’attacco formata da Piacenza e Garcea, supportati da Modini schierato trequartista e confermando De Iaco sulla linea mediana.
L’Azzurra scendeva in campo indossando una tenuta bianca con inserti azzurri mentre l’Atletico esibiva la casacca a strisce verticali rosso blu.
La terna arbitrale designata era rappresentata dal direttore di gara Novelli di Alessandria, coadiuvato da Seda e Garello di Cuneo.
Al 4′ proteste racconigesi per un contatto sospetto in area ai danni di Garcea, l’arbitro lasciava proseguire.
Al 5′ l’Azzurra si portava in vantaggio: al limite dell’area, un incomprensibile indecisione tra Previati e Nardi, con entrambi i giocatori fuori causa in occasione dell’azione, praticamente auto eliminatisi a vicenda, metteva in condizioni Fenoglio di sfruttare e capitalizzare la più comoda delle occasioni, con un preciso tocco di interno sinistro che si insaccava in rete a porta sguarnita ed incustodita.
L’Atletico, colpito a freddo ed in maniera inopinata, cercava di reagire e di rimediare alla sciagurata disavventura accaduta.
Al 19′, una punizione dal limite calciata da Modini con parabola a rientrare terminava distante rispetto all’incrocio dei pali.
Al 24′ la squadra di casa sfiorava la segnatura sugli sviluppi di un calcio d’angolo sul quale svettava più alto di tutti il difensore Marelli il cui perentorio colpo di testa terminava fuori di poco.
A cavallo della mezz’ora era nuovamente l’Azzurra a rendersi pericolosa, prima con una conclusione ravvicinata di Lingua neutralizzata da Nardi, successivamente con un velenoso tentativo dalla distanza del solito Fenoglio, la cui parabola ad effetto si stampava sulla traversa.
Al 33′, Garcea riusciva ad addomesticare un pallone dentro l’area piccola ma la sua pronta ed insidiosa conclusione a mezza altezza veniva intuita e respinta da Rossi, con successivo disimpegno ed allontanamento difensivo a cura di Meineri.
Al 37′ l’Atletico perveniva al pareggio: De Iaco era bravo ad incunearsi in area di rigore lungo l’out destro e veniva affrontato ed atterrato da uno scomposto quanto ingenuo intervento del numero 4 Bessone.
Dell’esecuzione dal dischetto, dopo un conciliabolo decisionale con Modini, si incaricava Caricato che riusciva a trasformare di precisione, angolando alla sinistra del portiere avversario.
Era questa l’ultima degna nota di cronaca con la quale si concludeva la prima frazione di gioco.
GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO
Al 47′, 120 secondi dopo l’inizio della ripresa, l’Azzurra si riportava in vantaggio: direttamente da un rimessa laterale, il pallone perveniva in area di rigore racconigese dove Roccia scaricava un assist sull’accorrente e smarcato Fenoglio che, senza pressione e disturbo difensivo, riusciva a piazzare un preciso e chirurgico rasoterra che si insaccava alla sinistra di Nardi. Tutto da rifare.
A questo punto, Cellerino giocava la rischiosa carta Messineo, che entrava in campo in sostituzione di Piacenza, per tentare di conferire maggiore profondità e penetrazione nei sedici metri avversari.
La cronaca del secondo tempo era scarna e povera di emozioni e di occasioni da rete, lo svolgimento della partita, non molto attraente dal punto di vista della qualità del gioco, si articolava soprattutto sulla vigoria fisica e sulla resistenza atletica.
Bisognava andare direttamente al 71′ per annotare una debole conclusione di Garcea la cui puntata di destro si spegneva nettamente sul fondo.
Appariva chiaro, visto l’andamento della partita, che soltanto un episodio fortuito avrebbe potuto permettere all’Atletico di raddrizzare e riequilibrare il risultato.
Anzi, al minuto 81 era la squadra di casa ad andare vicino alla terza segnatura con il solito Fenoglio, il migliore in campo, la cui violenta ma centrale conclusione indirizzata verso la porta avversaria veniva respinta da Nardi.
Anche negli ultimi 5 minuti di recupero concessi, tutti gli sporadici tentativi offensivi dell’Atletico risultavano sterili, evanescenti, velleitari e senza costrutto, con la difesa morozzese a fare buona guardia a presidio della propria area di rigore.
Così, al triplice fischio finale, ad esultare per la conquista dell’importante vittoria era la squadra di casa che rientrava festante negli spogliatoi.
Come dicevamo, domenica prossima, la sfida casalinga contro il Pancalieri costituirà il crocevia fondamentale per i destini stagionali della squadra del presidente Costamagna.
Mister Cellerino, in settimana, oltre ad allenare muscoli e schemi, sarà costretto a lavorare soprattutto sull’aspetto emotivo, sulla tensione nervosa, e sulle corde dell’orgoglio personale di un gruppo che rischia di farsi pericolosamente travolgere e condizionare dall’abbattimento morale e dallo scoramento psicologico.
Ragazzi, senza tanti giri di parole, è ora di tirare fuori prosperi e coglioni, il momento particolare che si sta attraversando e i destini del campionato e della stagione agonistica ve lo richiedono, soprattutto per voi stessi, per la società, per i dirigenti e per gli sportivi racconigesi
IL PUNTO DEL CAMPIONATO
La prima giornata del girone di ritorno va in archivio facendo registrare la seconda sconfitta stagionale della capolista CSF Carmagnola(36 punti), superata in trasferta da un indomabile Villafranca.
La squadra allenata da Contieri, passata in vantaggio con una rete di Onomoni nel primo tempo, subiva la rimonta ed il ritorno dell’onda giallorossa che riusciva a ribaltare il risultato grazie alle segnature siglate da Giambertone e Solera.
Alle spalle della capolista torinese, si fa temibilmente sotto il Busca(32) che espugna di prepotenza il campo del Pinasca per 2-4( Inzitari e Nuccio per i valchisonici, Samake, Isoardi , Gozzo e Moino per gli uomini di mister Marco Delfino).
Nonostante la netta battuta d’arresto casalinga, rotondo 0-3 ai danni del rinforzato Benarzole, il San Sebastiano(29) riesce a conservare il terzo posto: di Odin, Quattrocchi e De Souza le reti in successione per il blitz messo a segno dalla squadra biancorossa.
Al quarto posto, con 28 punti, troviamo giusto il Villafranca, giustiziere domenicale della capolista, che scavalca in classifica il Carignano(26), uscito sconfitto dalla trasferta di Pancalieri.
Dalle retrovie, il Benarzole(25)continua la sua marcia per scalare le posizioni vero la zona play off, lasciandosi alle spalle con 24 punti il Sommariva Perno( sculacciato dal Pedona 3-0, reti di Pallara, Peano e Samuele Gazzera) e lo Scarnafigi, che si è fatto imporre il pareggio interno dal Villastellone nell’unico 0-0 di giornata.
Nelle posizioni di metà classifica troviamo l’Infernotto con 23 punti, il Villastellone con 20, il Pedona e la Santostefanese con 19, con quest’ultima squadra langarola che capitalizza al massimo il fattore campo infliggendo un perentorio 3-0 proprio all’Infernotto( doppietta di Madeo e rete di Mondo).
Scendendo verso le zone calde dei bassifondi della classifica, incontriamo il Pinasca con 17, il Pancalieri con 12( preziosissimo 2-1 in casa contro il Carignano grazie alle segnature di Mecca ed Ongaro e di Meitre per i torinesi), l’Atletico con 11 e l’Azzurra con 10.
Le reti messe a segno in questa prima giornata del girone di ritorno sono state in tutto 24, con una media di 3 a partita; ha predominato il fattore campo con 5 vittorie interne, 2 sono state le affermazioni esterne e soltanto uno il pareggio.
Il CSF ed il Busca, quindi le prime due della classe, detengono il record provvisorio di squadre con il minor numero di sconfitte( solo 2 in 16 giornate finora disputate), mentre i torinesi vantano anche quello di compagine più prolifica, con 30 reti realizzate( al contrario, è invece quella del Pinasca la difesa più battuta con 34 reti sul groppone).
LA CLASSIFICA MARCATORI
In testa alla classifica, con 10 reti, si conferma Dalmasso del Pedona, incalzato dalla coppia Madeo e Novara con 9, a loro volta tallonati dal duo composto da Samake e Caristo con 8.
Il miglior marcatore dell’Atletico è Alex caricato che con il rigore( purtroppo ininfluente) realizzato a Morozzo raggiunge il bottino personale di 5 reti.