L’Atletico subisce la prima sconfitta stagionale in quel di Borgo San Dalmazzo con un risultato finale pesantemente condizionato e marchiato dal 4-1 con il quale si era concluso il primo tempo.
La prestazione esibita nei primi 45′ di gioco ha visto in campo una squadra con scarsa intensità agonistica e con le pile scariche, stranamente timorosa, pavida, remissiva, risentendo probabilmente dell’assenza last minute del suo indiscusso e coinvolgente leader e motivatore Momo Vailatti, costretto a rinunciare all’inizio del match per un problema ad un ginocchio.
Il Capitano, come sappiamo, nell’economia della squadra, è praticamente l’unico in grado di conferire personalità, grinta, equilibrio, esperienza e sapienza tattica, componenti essenziali di cui tutto il gruppo ne trae beneficio ma che ieri pomeriggio sono mancate, soprattutto nella prima frazione di gioco.
Al contesto appena descritto, aggiungiamo parimenti gli errori difensivi decisivi e determinanti che hanno permesso al Pedona di capitalizzare al massimo le occasioni realizzative create che, alla fine, hanno fatto la differenza.
Nonostante il pesante passivo sul groppone, nel secondo tempo la squadra ha avuto una reazione di orgoglio, anche grazie ai cambi migliorativi apportati dalla Direzione Tecnica, situazione che ha permesso di alzare il baricentro dell’assetto tattico, e, conseguentemente, lo standard ed il livello di rendimento, con la maggior parte dei giocatori rianimati ed energizzati dall’ingresso in campo di Vailatti che, seppur a mezzo servizio, ha trascinato i suoi compagni ad avviare una rimonta fino al 4-3, con il clamoroso pareggio sfiorato al 95′ con uno sfortunato tentativo di Iacolino da dentro l’area di rigore neutralizzato dal portiere avversario.
Con il carattere, la “cazzimma”, la rabbia e la determinazione agonistica evidenziati negli ultimi 20 minuti e senza i numerosi e sciagurati svarioni difensivi purtroppo commessi nella prima frazione di gioco, la squadra racconigese avrebbe potuto sicuramente conseguire ed ottenere un risultato positivo, quanto meno tornare a casa con un buon pareggio che avrebbe fatto classifica e morale.
Da par suo il Pedona di Zappatore ha impostato, condotto e sviluppato la partita che ci si aspettava ed attendeva, squadra compatta, muscolare e fisica, corsa e velocità, aggressività, pressing e raddoppi di marcature, sfruttamento delle corsie laterali, alternate con palla lunga a scavalcare il centrocampo a beneficio dei pericolosi attaccanti Dalmasso, Samake e Samuele Gazzera, proprio gli elementi che hanno fatto male e colpito la difesa racconigese.
La prima sconfitta stagionale, le modalità, gli episodi e la dinamica con le quali è maturata sicuramente saranno oggetto di valutazione e di riflessione da parte di tutto lo staff tecnico ed il gruppo squadra alla ripresa degli allenamenti settimanali.
Domenica prossima, in casa contro l’Infernotto, ci si attende un pronto riscatto ed una convincente prestazione che servano a cancellare questa brutta e negativa battuta d’arresto e a redimere e rilanciare la squadra davanti al proprio pubblico di sostenitori.
Tutto sommato, considerando i risultati di questa 4^ giornata, l’Atletico, rimasto bloccato a 7 punti (assieme a Monregale, Moretta e San Sebastiano), continua ad occupare le posizioni di alta classifica, tenuto conto che le prime della classe, Saviglianese e Boves, comandano a quota 9, e che davanti c’è solo l’Infernotto, prossimo avversario, con un punto in più e a portata di sorpasso….
Siamo appena all’inizio….tutto è ancora in divenire…. forza ragazzi!!!
Borgo San Dalmazzo, 29 settembre, stadio Comunale, 4^ giornata, ore 15.00.
FORMAZIONI
PEDONA: Bono(84′ Giacomo Gazzera); Costa, Nasta, Bressi, Caraglio; Peano, Biondi de Oliveira, Bruno(53′ Pallara), Samuele Gazzera(58’Marro); Dalmasso, Samake(89′ Rizzo).
A disposizione: Lanzavecchia, Gonella, Soumahoro, Viglietti, Tecco.
Allenatore Zappatore.
ATLETICO: Cecchetto; Caraccio, Viola, Bossolasco(74′ Jack Quaranta), La Scala(28′ Preka); Costanzo, Falconi(28′ Aita),Tene(68′ Vailatti); Mangia(51′ Barison), Scola, Iacolino.
A disposizione: Marra, Sorrentino, Lanza, Camisassa.
Direzione Tecnica Boscolo-Pisano
Terna Arbitrale: direttore di gara Clerico di Collegno, assistenti Moriena e Altomare di Pinerolo.
TABELLINO
Marcatori: 13′ Samake, 26′ Samuele Gazzera, 27′ Scola, 32′ Dalmasso(rigore), 38′ Samake, 73′ Iacolino, 86′ Quaranta.
Ammoniti: Dalmasso, Rizzo, Caraccio, La Scala, Iacolino, Preka, Bossolasco.
Recupero: 4′ p.t., 6′ s.t.
NOTE: pomeriggio tiepido e soleggiato, temperatura 22°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori 150 circa.
Cronaca primo tempo.
Il pomeriggio calcistico-sanitario del pre-partita del Comunale di Borgo San Dalmazzo, anticamente denominato Pedona( da cui il nome della società sportiva, n.d.r.), era caratterizzato dal forfait last minute del capitano Vailatti, costretto a rinunciare a scendere in campo dal primo minuto per un problema ad un ginocchio. Al suo posto veniva schierato il giovane Falconi.
Tra il 2′ ed il 5′ si registravano le prime conclusioni in porta ed erano entrambe di marca borgarina, Cecchetto bloccava con sicurezza prima su Dalmasso e successivamente su Samuele Gazzera.
8′,situazione di pericolo in area racconigese: spizzata di testa di Bruno, prolungamento della sfera verso Gazzera che mandava fuori di poco.
Come era prevedibile, il Pedona di mister Zappatore aveva iniziato il match a spron battuto, impostando le fasi del gioco con fisicità, aggressività e dinamismo, con le manovra offensiva avvolgente che si sviluppava sulle fasce laterali e a beneficio degli scattanti e veloci attaccanti che mettevano in seria difficoltà ed in ambasce la retroguardia racconigese.
13′, 1-0 Pedona: Samake veniva lanciato centralmente in profondità, entrava in area di rigore, vinceva di prepotenza il contrasto con La Scala e con un preciso piatto destro trafiggeva Cecchetto.
26′, 2-0 Pedona: Samuele Gazzera si involava lungo l’out di sinistra, superava la debole opposizione del suo avversario, entrava in area di rigore e con un chirurgico rasoterra ad incrociare con il piede mancino insaccava all’altezza del palo opposto a quello di tiro.
27′, 2-1, l’immediata reazione dell’Atletico permetteva l’accorciamento delle distanze: su assistenza di Jack Iacolino , Simone Scola indirizzava un preciso pallone di prima intenzione che superava il portiere avversario Bono.
Un minuto dopo, la Direzione Tecnica racconigese provvedeva ad un doppio cambio tecnico nel tentativo di equilibrare e bilanciare meglio l’assetto tattico della squadra, in particolare puntellare il traballante e vulnerabile dispositivo difensivo di giornata e ridisegnare anche il settore nevralgico del centrocampo: dentro Preka e Aita, rispettivamente al posto di Falconi e La Scala.
32′, 3-1 Pedona: il neo entrato Aita commetteva un ingenuo ed inutile intervento da tergo ai danni di Samake, quasi al limite della linea di fondo, il direttore di gara sanzionava la scorrettezza del difensore di origini calabresi con l’assegnazione del rigore che veniva trasformato dallo specialista Dalmasso, abile e preciso a spiazzare nettamente Cecchetto.
Il naufragio del primo tempo si completava al minuto 38: su un imbucata rasoterra laterale destra, Samake veniva pescato libero in area di rigore, posizionato dalla parte opposta, la difesa racconigese rimaneva immobile ed imbambolata in attesa della rilevazione da parte dell’assistente di linea di una presunta posizione di fuori gioco che invece non era arrivata, per il giovane attaccante di origini africane era così un gioco da ragazzi appoggiare e sospingere in fondo alla rete.
Le squadre andavano al riposo con il clamoroso punteggio di 4-1 che premiava la superiorità e la supremazia territoriale dei locali, avvantaggiate ed agevolate dalle colpevoli disattenzioni, omissioni ed amnesie difensive racconigesi.
Cronaca secondo tempo.
L’inizio della ripresa era contrassegnato da due occasioni a favore dell’Atletico: un tiro dalla distanza di Costanzo impegnava severamente il portiere Bono che respingeva in tuffo con i pugni, mentre uno svettante colpo di testa di Tene si spegneva di poco sul fondo, vicino al montante destro.
Con il passare dei minuti, il Pedona amministrava e gestiva il risultato senza più riuscire a creare situazioni di pericolo, l’Atletico provava ad organizzare un tentativo di recupero e di rimonta del pesante punteggio.
Per questo motivo, entravano progressivamente in campo Barison, Vailatti e Jack Quaranta e i cambi si sarebbero rivelati incisivi, fruttuosi e speranzosi.
73′, l’Atletico accorciava parzialmente le distanze grazie ad una mirabolante segnatura di Iacolino, al suo quarto centro stagionale.
84′, il Pedona era costretto a sostituire l’infortunato portiere titolare Bono con il secondo Giacomo Gazzera.
86′, la squadra di Boscolo-Pisano riusciva clamorosamente a riaprire l’esito di un match che sembrava ormai chiuso: sugli sviluppi di un corner, si accendeva una mischia in area piccola, risolta in rete con un perentorio colpo di testa ravvicinato di Jack Quaranta.
Nei concitati 6 minuti di recupero concessi( probabilmente troppo pochi ed insufficienti, considerando le sostituzioni e, soprattutto, le prolungate sospensioni del gioco per soccorrere i giocatori locali, stramazzati a terra veri o presunti infortunati) l’Atletico aveva a disposizione la palla gol di un incredibile pareggio ma la conclusione calciata con il destro da Iacolino giungeva direttamente tra le braccia del neo entrato Gazzera.
Il triplice fischio del discutibile signor Clerico di Collegno decretava la fine delle ostilità.
Per l’Atletico, nonostante il generoso secondo tempo ed il suo sfortunato epilogo, arrivava la prima sconfitta stagionale, determinata e maturata soprattutto da una prima frazione di gioco dove gli errori commessi e le sbavature difensive sono state pagate a carissimo prezzo.