L’Atletico esce sconfitto dalla trasferta contro il Sant’Albano disputata al comunale “Don Eandi” di Centallo.
Che, alla vigilia, la sfida contro i neroarancio potesse essere considerata uno dei tanti incroci stagionali tra i più impegnativi e difficili da affrontare in questo campionato era da metterlo in conto, in virtù delle velleità e delle dichiarate ambizioni della squadra capitanata da Viale e delle rinnovate aspettative della società neroarancio che fa riferimento al presidente Ravera.
Ma analizzando il film della partita ed il conseguente, negativo risultato finale, il conto consuntivo suscita e genera amarezza e delusione per come è maturata la sconfitta, per il livello e la qualità della prestazione esibiti dalla squadra.
Tanta buona volontà, tante buone intenzioni che non sono state sufficienti per evitare la sconfitta che ha assunto le ingenerose dimensioni aritmetiche dello score finale nonostante l’avversario fosse rimasto in inferiorità numerica.
Il Sant’Albano si è dimostrato squadra meglio organizzata, meglio disposta in campo, attrezzata ed equilibrata in tutti i reparti, sebbene priva dello squalificato Biondi de Oliveira, uno dei giocatori più importanti a disposizione di mister Fabio Parola.
L’Atletico, pur giocando discretamente bene la prima frazione di gioco, terminata con il risultato di 2-1 che lasciava ancora margini di possibilità di recupero, ha concesso troppi spazi agli attaccanti avversari, in particolare non è riuscito a contenere ed arginare a dovere le iniziative di Unia, autore della rete del vantaggio e decisivo assist-man per il 2-0 di Viale.
In alcuni frangenti di gioco e momenti della partita è apparso vulnerabile in difesa, con idee carenti a centrocampo in fase di impostazione e di rifinitura, difettando anche nell’interdizione e nella copertura degli spazi nevralgici, poco incisivo , evanescente e lezioso in quella di finalizzazione.
La squadra racconigese ha anche patito la mancata presenza in campo del suo leader Vailatti( debilitato da un fastidioso stato febbrile perdurato tutta la settimana, n.d.r.), comunque entrato in campo nella ripresa, nel tentativo di rimontare dalla situazione di svantaggio che stava maturando.
Con l’ingresso in campo dell’importante ed esperto giocatore, metronomo e capo carismatico(unitamente agli altri subentrati Tene, Cammarata,La Rosa), l’Atletico ha provato a riorganizzarsi, riuscendo ad imbastire ed articolare alcune manovre ed azioni di una certa pericolosità che però non hanno creato particolari difficoltà per la difesa neroarancio, compatta ed attenta a presidiare e chiudere tutte le linee, gli spazi, i varchi di accesso ed i corridoi all’interno della propria area.
Il Sant’Albano, con un uomo in meno, è riuscito a rimanere unito e compatto ed anzi, agendo di rimessa e sfruttando il baricentro alto dell’Atletico, si è reso pericoloso con azioni in velocità ed in ripartenza azionate da Unia, Racca e Bertoglio, proprio quest’ultimo, nei minuti finali, in contropiede, scattando in sospetta posizione di fuorigioco, siglava la rassicurante rete del 3-1 per la sua squadra
E’ vero che siamo ancora alla seconda giornata di campionato, che l’Atletico si presentava ai nastri partenza con un organico profondamente rinnovato, necessariamente restaurato dopo la retrocessione patita la passata stagione, che mister Boscolo, nel delicato passaggio da navigato giocatore in campo a responsabile tecnico, nominato a guidare la panchina e gestire lo spogliatoio, deve ancora completare il suo personale processo di adattamento e deve abituarsi alla nuova figura per cui è stato investito, per riuscire a realizzare al meglio il suo progetto e le sue idee di gioco.
Per arrivare ad un certo livello di competitività, i giocatori della rosa dovranno anche dimostrare di possedere personalità e mentalità adeguate e più consone alla causa.
E’ altrettanto vero che in queste due prime uscite ufficiali di campionato(mettiamoci, in aggiunta, anche l’apparizione nel turno infrasettimanale di Coppa Italia dilettanti, 0-4 contro l’Area Calcio Langhe e Roero, n.d.r.) sono emerse diverse, evidenti e forse prevedibili difficoltà tecnico-tattiche e di gioco sulle quali c’è ancora tanto da lavorare, le cui cause e circostanze necessitano di essere individuate, corrette ed eliminate nel più breve tempo possibile con il contributo e l’applicazione di tutti i soggetti coinvolti.
Le conseguenze temibili, tangibili e concrete di un prolungato periodo di mancanza di gioco e di risultati potrebbero minare l’entusiasmo di tutto l’ambiente a vari livelli ed è quindi di fondamentale importanza evitare di cadere nello scoramento e nell’abbattimento psicologico; ripartendo fiduciosi da quanto di buono e funzionale la squadra ha fatto vedere, nonostante i risultati poco esaltanti.
Le difficoltà ed i momenti di avversità vanno affrontati con lo spirito giusto e la consapevolezza di appartenere ad un gruppo di giocatori ma anche di uomini, a prescindere dall’età anagrafica e dagli anni di esperienza vissuta sui campi di gioco.
E’ necessario mantenere la dovuta serenità e reagire con coraggio, determinazione, coscienza e cognizione di causa, a partire già dalla partita di domenica prossima in casa contro l’Area Calcio.
Siamo solo all’inizio…… siamo convinti che ci siano le condizioni per potere uscire tutti insieme da questo inizio di campionato, poco incoraggiante e poco promettente, come gioco e risultati.
Centallo, 17 settembre, campo sportivo “Don Eandi”,ore 15.00, 2^ giornata.
FORMAZIONI
Sant’Albano: Milanesio; Giaccardo, Morra,Morre,Riorda; Bertoglio, Viale,Racca(78°Salusso),Pelissero(90°Tomatis); Unia(81° Curti),Marengo(60° Rinero).
In panchina: Testa, Olivero, Sasia, Barale.
Allenatore Fabio Parola
Atletico Racconigi: Migliore; Orteca(53° Vailatti), Mazzei, Camisassa(63°Ansaldi),Bossolasco; Piasco(66° La Rosa), Viola, Bosio(72° Tene); Peano(73°Cammarata); Garcea, Scola.
In panchina: Ghione, Preka, Kone, Dimaria.
Allenatore Peppo Boscolo
Direttore di gara Nicolò Masciandaro di Collegno
Tabellino
Marcatori: 9′ Unia, 20° Peano, 25° Viale, 86° Bertoglio
Espulsi: al 57° Morra ( fallo da ultimo uomo), al 92° Mazzei ( intervento a gioco pericoloso).
Ammoniti: Pelissero, Bossolasco, Viola, Garcea, Vailatti.
Recupero: 1′ p.t., 6′ s.t.
Note: pomeriggio fresco e parzialmente soleggiato, temperatura 23°, terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori un centinaio.
Gli highlights del primo tempo
La partita valevole per la seconda di campionato si disputava sul terreno di gioco del comunale “Don Eandi” di Centallo, già dallo scorso anno eletto fortino casalingo dei neroarancio, per l’occasione privi di Biondi de Oliveira, appiedato dal giudice sportivo.
In casa racconigese, reduci dalla trasferta di Coppa Italia , disputata giovedì sera sul sintetico di Mussotto d’Alba, contro l’Area Calcio Langhe e Roero, persa per 4-0, Boscolo era costretto a lasciare inizialmente in panchina Momo Vailatti, non ancora perfettamente recuperato dallo stato febbrile settimanale.
In compenso faceva il suo esordio stagionale dal primo minuto il difensore Camisassa, prelevato ad inizio settimana dal Carmagnola, costretto ad uscire nel secondo tempo per un infortunio muscolare.
La direzione dell’incontro era affidata a Nicolò Masciandaro di Collegno.
Il Sant’Albano scendeva in campo accompagnato dalle note e dal testo dell’inno appositamente dedicato, esibendo la tradizionale divisa neroarancio, mentre l’Atletico indossava la casacca nera con inserti azzurri e bianchi; buona la cornice di pubblico presente sugli spalti della tribuna dell’impianto centallese, discrete le condizioni generali del terreno di gioco.
Trascorsa la canonica fase di studio e di posizionamento in campo, la squadra allenata da Parola passava in vantaggio già al 9° minuto: Bertoglio, dall’out destro, riusciva a lavorare un buon pallone, il suo lungo cross a spiovere in piena area raggiungeva direttamente Unia che, senza pressione e marcatura, con un preciso colpo di testa indirizzato sotto l’incrocio dei pali, riusciva a battere Migliore, impossibilitato ad intervenire.
L’attaccante in maglia numero 11 continuava ad imperversare sulla sua fascia di competenza, impensierendo in diverse circostanze la retroguardia racconigese: dapprima con una conclusione che usciva fuori di poco, successivamente con un colpo di testa ravvicinato, su un’uscita non molto efficace del portiere, respinto sulla linea da un provvidenziale intervento in spaccata di Orteca.
Per contenere la costante pericolosità offensiva dell’ aitante e segaligno attaccante arancione, Boscolo correva ai ripari, invertendo la posizione degli esterni, con Bossolasco dirottato a destra e Orteca spostato a sinistra.
Al 20°, dopo una serie di tentativi offensivi di Scola e Garcea, controllati dalla difesa avversaria, l’Atletico riusciva a riportarsi in parità: Peano, schierato titolare, riusciva ad addomesticare un pallone al limite dell’area ed indirizzava un preciso fendente di destro che si insaccava alla destra di Milanesio, rimasto immobile ed impotente.
Neanche il tempo di rinfrancarsi e di godere del risultato che riequilibrava la partita, che il Sant’Albano si riportava nuovamente in vantaggio con un’azione in fotocopia da cui era scaturita la rete iniziale: minuto 25, questa volta era Unia in versione assist man che, dal solito lungo linea di sinistra, forniva il cross verso il centro area che trovava smarcato il capitano Viale che, ancora di testa, non aveva alcuna difficoltà a sovrastare il suo diretto avversario e a battere per la seconda volta il malcapitato Migliore.
Nella circostanza e nella dinamica dell’azione, la difesa racconigese si faceva cogliere nuovamente impreparata e non adeguatamente piazzata.
Tra il 32° ed il 33°, i locali si rendevano pericolosi con il solito Unia, autentica spina nel fianco, sulla cui conclusione ravvicinata Migliore era bravo a respingere e con Bertoglio, tiro alto sulla traversa da buona posizione.
La prima frazione di gioco si concludeva con due tentativi racconigesi ad opera di Bosio e di Scola, entrambi neutralizzati e rintuzzati dalla difesa avversaria.
Gli highlights del secondo tempo
La prima annotazione di cronaca della ripresa riguardava una punizione dal limite calciata da Racca che terminava alta sulla traversa.
Al 53°, Boscolo si giocava la carta Vailatti (gettato nella mischia al posto di Orteca), con l’ex Carmagnola non al meglio della condizione fisica, facendo comunque affidamento sulla sua abilità nei lanci lunghi e sulla capacità di trascinare e galvanizzare i compagni.
Al 57° Il Sant’Albano rimaneva in 10 uomini per effetto della giusta espulsione comminata ai danni di Morra, costretto da ultimo uomo ad abbattere e ad atterrare Scola lanciato verso la porta avversaria.
La successiva punizione eseguita da Vailatti, indirizzata rasoterra alla sinistra di Milanesio, trovava l’esperto portiere pronto ad intervenire ed a bloccare la sfera in due tempi.
Al 58° era la volta di Peano a provare ad impensierire la porta di Milanesio ma il suo tentativo da dentro l’area risultava impreciso.
Contemporaneamente, per ovviare all’espulsione di Morra e riequilibrare il reparto arretrato, Parola provvedeva a mandare in campo il difensore Rinero, sacrificando per necessità l’attaccante Marengo.
Nel giro di un quarto d’ora, Boscolo attingeva a pieno organico dalla panchina con una mirabolante girandola di sostituzioni(vedi tabellino),nel tentativo di riaprire risultato e partita.
Nelle cruciali fasi centrali della ripresa, il canovaccio tattico della partita era abbastanza chiaro: l’Atletico proiettato in avanti alla ricerca quanto meno del pareggio, il Sant’Albano compattato ed arroccato tra le linee di difesa e quella mediana, pronto a replicare ed a far male con le azioni in ripartenza azionate da Bertoglio e da Unia, le cui iniziative creavano apprensione alla difesa racconigese.
Negli ultimi dieci minuti, la pressione offensiva dell’Atletico metteva in condizioni prima La Rosa poi Garcea di provare la via della rete senza esiti favorevoli.
Ma la più nitida e clamorosa occasione per raddrizzare il risultato capitava sui piedi, forse sbagliati e poco adatti, del difensore Ansaldi: 85°, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pallone attraversava frontalmente lo specchio della linea di porta, attaccanti e difensori mancavano di intervenire, la sfera scorreva nei pressi del giovane difensore carmagnolese( mandato in campo al posto dell’infortunato Camisassa) che ciccava incredibilmente la deviazione sotto misura, sciupando malamente l’irripetibile e propizia occasione, a pochi passi dalla gloria personale.
La nemesi del calcio, gol sbagliato gol subìto, si concretizzava implacabilmente al minuto 86: su un lungo rinvio in disimpegno dalle retrovie, il giovane Bertoglio scattava all’altezza della linea centrale mediana, eludendo l’avanzato schieramento difensivo racconigese, suscitando l’impressione di essere in posizione di fuori gioco.
Il direttore di gara, con decisione, faceva invece cenno di continuare, addirittura accompagnando la folata in progressione verso la l’area di rigore da parte del numero 7 arancionero che, giunto all’interno dei 16 metri, aveva il tempo e la lucidità necessaria per mirare l’angolino alla sinistra di Migliore, nel frattempo uscito dalla porta per tentare di opporsi al tentativo dell’avversario, 3-1, game over, risultato e partita in cassaforte.
Al 92°, all’interno dei 6′ di recupero concessi, la parità numerica delle forze in campo veniva ristabilita con l’espulsione diretta decretata ai danni di Mazzei, sanzionato con la massima punizione disciplinare da Masciandaro, il quale giudicava estremamente pericoloso un intervento ai danni di un avversario all’altezza della linea mediana( per la cronaca, per il generoso ma forse troppo irruento giocatore di origini calabresi, si trattava del secondo rosso collezionato in 4 giorni, dopo quello ricevuto e rimediato in Coppa Italia).
Ad un minuto dalla fine, Migliore evitava la capitolazione dalla quarta segnatura del Sant’Albano( sarebbe stata comunque una punizione eccessiva ed immeritata), sventando una conclusione quasi a colpo sicuro di Riorda, con provvidenziale ribattuta e deviazione in angolo.
Praticamente era questa l’ultima azione degna di nota del secondo tempo e della partita.
IL PUNTO DEL GIRONE
Dopo la seconda giornata di campionato, sono tre le squadre che guidano la classifica a punteggio pieno: Boves, Murazzo e Valvermenagna.
Andiamo con ordine…alfabetico.
La squadra allenata da mister Calandra, dopo l’affermazione inaugurale contro il Sant’Albano, ha espugnato il sintetico di Mussotto presidiato dall’Area Calcio Langhe e Roero, imponendosi con il punteggio di 0-2, firmato da Giraudo e Sidoli.
Il Murazzo, a dimostrazione che il fattore campo non sempre è favorevole, infligge un pesante ed inequivocabile 2-4 in casa del Marene( Coaloa e Riscaldino per i locali blu granata, Pia, Fissore e doppietta di Mennitto per i biancoazzurri fossanesi allenati da Simone Prato).
Per curiosità di cronaca e di tabellino, nello score delle realizzazioni troviamo due ex giocatori dell’Atletico, Riscaldino e Mennitto( quest’ultimo vincitore della classifica marcatori del girone nella stagione 2021/22, n.d.r.).
Completa il trio delle capolista il Valvermenagna, autore dell’impresa di giornata in quanto vincitore contro il Tre Valli per 2-1( Seveso, Vola ed Echel Pereira Moreira i rispettivi marcatori).
Segue un nutrito gruppo di squadre con 3 punti: Marene, Sant’Albano, Tre Valli, Area Calcio, Azzurra( corsaro e mirabolante 2-3 contro il Bisalta, tripletta del bomber Fenoglio , El Karroumi e Bonkoungou per i locali) ed infine Carrù(3-2 in casa contro il neo promosso Langa Calcio, di Muca, Moussaid e Barberis per i granata locali e Bergadano e Bernocco per gli ospiti giallo blu).
Con 2 punti troviamo la Polisportiva San Rocco Castagnaretta( 2-2 in casa contro il Valle Po, Del Pero e Manfredi per i blu-bianco-arancione cuneesi, Dematteis e Campanella su rigore per i valligiani di Paesana-Sanfront) ed il Val Maira(altro 2-2 fuori casa contro l’Ama Brenta Ceva, Salifu ed autorete per i biancorossi cebani, Brino e De Angelis per i bianco blu di Roccabruna-Dronero).
Con 1 punto, a chiudere la classifica parziale, Atletico, Bisalta, Valle Po e Ama Brenta, mentre ancora fermo a quota 0 il Langa Calcio.
Il secondo turno del girone F è stato abbastanza prolifico in termini di segnature, facendo registrare uno score complessivo di ben 33 reti, media 4,1 ad incontro; 3 sono state le vittorie ottenute dalla squadre che giocavano in casa, altrettante le affermazioni esterne, 2 i pareggi.
LA CLASSIFICA MARCATORI
Per effetto della mirabolante e strabiliante tripletta messa a segno contro il Bisalta, Gioele Fenoglio guida la classifica provvisoria con 3 reti, seguito da un sostanzioso gruppo di giocatori, tutti con 2 segnature: Mennitto(Murazzo), El Karroumi(Bisalta), Scoffone(Area Calcio), Bertolino(Boves), Riscaldino e Mondino(Marene), Bertoglio(Sant’Albano), Manfredi(San Rocco), Brino(Val Maira) e Campanella(Valle Po).
M.M.