L’Atletico ottiene dalla difficile trasferta di Carignano il terzo risultato utile consecutivo che consente di tenere vive e concrete le speranze e le prospettive di agganciare il treno degli spareggi per evitare la retrocessione.
La partita si è giocata in condizioni climatiche ed ambientali tipicamente invernali, sotto una pioggia fredda ed incalzante che nel secondo tempo si è convertita in nevischio, fattore che ha reso ulteriormente difficoltoso il compito e l’impegno dei giocatori in campo.
L’Atletico era passato per primo in vantaggio durante lo svolgimento della prima frazione di gioco grazie ad una rete di Garcea, subiva la rimonta della squadra locale nel giro di due minuti, riusciva a ristabilire la situazione di parità nelle concitate fasi finali, nuovamente con Garcea, portando meritatamente a casa il prezioso risultato.
La squadra, nella ripresa, ha avuto la capacità di rimanere in partita, non ha corso particolari rischi e pericoli, ha mantenuto i giusti equilibri tra i reparti, ha combattuto e replicato con la determinazione, con la “cazzimma”, con l’adeguata lucidità mentale, con la giusta concentrazione, con la vigoria atletica e con la voglia di lottare, di crederci fino alla fine, e con questi requisiti è uscita dal campo a testa alta e con un risultato guadagnato dignitosamente.
Anche oggi mister Cellerino, diventato ormai uno specialista, un alchimista nel fronteggiare le settimanali situazioni emergenziali, nel sopperire alle risapute e prolungate assenze dei diversi ed importanti titolari( Modini, Lotrecchiano, Previati, Caricato, D’Agostino, Boscolo,….), ha dovuto allestire l’ennesimo schieramento alternativo, facendo ricorso, come succede da alcune settimane, alle risorse rappresentate dai numerosi giovani juniores fuori quota, ormai inseriti in pianta stabile nell’organico della prima squadra, ed anche oggi ha ricevuto dal loro impiego una rimarchevole prestazione in termini di personalità, di capacità di adattamento ed applicazione e di funzionalità tecnica e tattica.
Il lavoro di lancio e valorizzazione di questi ragazzi che il mister sta realizzando e portando avanti con coraggio e convinzione, a prescindere dallo stato di necessità, costituisce sicuramente un motivo di orgoglio e di soddisfazione sia per il tecnico che per la società, nella prospettiva di far crescere, maturare ed affermare la qualità dei giovani provenienti dal vivaio blu granata.
Tornando alla partita odierna, come dicevamo, il risultato positivo ottenuto al cospetto e sul campo di una squadra che punta ad inserirsi nella griglia play off, alimenta ed incoraggia in maniera promettente le prospettive per puntare ad un accorciamento del distacco in classifica avente come obiettivo quello di arrivare alla fine della regular season con un saldo inferiore di 8 punti rispetto alla quint’ultima posizione, circostanza e condizione necessarie che permetterebbero la disputa dei play out valevoli per la salvezza.
Carignano, 26 Febbraio, ore 14.30, Campo Sportivo Comunale,22^ Giornata.
FORMAZIONI
CARIGNANO(4-4-2): Mazzetti; Toma, Bassoli(73’Curia), Mouississa, Guariento; Gennaro, Schiavone(59′ Zoppo), Franco, Sebastian Gioacas; Meitre, Barbero.
A disposizione: Tosco, Margaria, Bosio, Linsalata, Casasanta.
Allenatore De Vincenzo.
ATLETICO(4-4-2): Nardi; Dekaj(46′ Preka), Mazzei, Leanza, Quaranta; Garcea, Piasco, Viola, Fidale; Piacenza(74′ Ansaldi), Messineo.
In panchina: Bisio, Sorrentino, Rattalino, Modini, Boscolo, Lotrecchiano.
Allenatore Cellerino.
TERNA ARBITRALE: Direttore di gara Gabriele Cremasco(Torino), assistenti Ianzano(Torino) e Cinato(Nichelino)
TABELLINO
Marcatori: 12′ Garcea, 15′ Meitre, 17′ Barbero, 87′ Garcea.
Ammoniti: Schiavone, Mouississa, Gioacas, Mazzei, Fidale, Garcea.
Recupero: 2′ p.t., 5′ s.t.
NOTE: pomeriggio invernale, pioggia e nevischio, temperatura 4°, terreno di gioco allentato, spettatori circa 80.
GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO.
Come preannunciato dalle previsioni meteo, la saccatura depressionaria proveniente dalla penisola iberica e dalla Francia, oltre al brusco e repentino abbassamento delle temperature, con un progressivo cambiamento delle condizioni del tempo, in netta controtendenza rispetto alle ultime, miti e soleggiate settimane, determinava una nuvolosità irregolare da cui scaturivano piogge dapprima moderate e poi più consistenti( primo tempo) e successivamente delle deboli nevicate( secondo tempo) che in serata diventeranno precipitazioni a carattere nevoso.
Il pomeriggio, con questo scenario meteorologico, si presentava da tregenda, per i giocatori in campo, per le condizioni allentate del terreno di gioco ed anche per gli spettatori presenti( compreso il sottoscritto, costretto ad operare in condizioni di assoluta precarietà), sistemati sulla antidiluviana tribuna sprovvista di copertura, in balia del freddo polare, della pioggia battente e sferzante e del nevischio che ha accompagnato le fasi finali della partita.
Sia De Vincenzo che Cellerino presentavano formazioni rimaneggiate, dovendo rinunciare a numerosi titolari, tra squalifiche, indisponibilità ed infortuni.
La direzione di gara era affidata a Gabriele Cremasco di Torino, coadiuvato dagli assistenti Ianzano e Cinato.
Il Carignano scendeva in campo indossando la casacca bianca con inserti rossi mentre l’Atletico riproponeva la divisa di colore nero con richiami bianchi.
La prima occasione della partita capitava al 7′ sui piedi di Sebastian Gioacas che, liberatosi in area, di collo destro, colpiva la parte alta della traversa.
Al 12′, al primo tentativo offensivo, l’Atletico si portava in vantaggio: 12′, Messineo riusciva a lavorare un buon pallone lungo l’out destro della linea di fondo dell’area di rigore, la sua conclusione, da posizione defilata, veniva respinta dal rientrante Mazzetti, sotto misura interveniva Garcea che, ben appostato, con un abile tap in , riusciva a ribadire e a far carambolare la sfera in fondo al sacco.
La prevedibile reazione della squadra allenata da mister De Vincenzo non si faceva attendere e nel giro di due minuti riusciva a ribaltare a suo favore il risultato.
Al 15′, Meitre riceveva un pallone all’altezza dei 25 metri, e, di controbalzo, di collo destro, lasciava partire un parabolico missile terra-aria che andava ad insaccarsi sotto il sette alla sinistra della porta di Nardi, impotente ed impossibilitato ad intervenire su un tiro imparabile.
Sull’onda dell’entusiasmo, il Carignano perveniva alla segnatura della rete del sorpasso: 17′ veloce azione in ripartenza dei biancorossi che veniva imbastita e si sviluppava lungo la corsia di sinistra, con la retroguardia dell’Atletico colta di sorpresa e sbilanciata, pallone tagliato in area per l’accorrente Barbero che, di piatto destro, chiudeva l’angolazione del tiro, indirizzando nell’angolino più lontano rispetto allo specchio della porta , laddove Nardi non poteva arrivare.
Da quel momento, l’Atletico manteneva la capacità di resistere e di reggere l’urto della squadra di casa, galvanizzata dal ribaltamento del risultato a suo vantaggio.
Al 23′ Nardi usciva con ottima scelta di tempo, opponendosi con il corpo ad un tentativo ravvicinato di Barbero.
Al 36′ il Carignano si rendeva pericoloso con una conclusione di Gennaro che terminava fuori di poco, mentre al 37′ era nuovamente Nardi a disimpegnarsi a dovere, intervenendo nei confronti di Meitre.
La falsariga della partita si dipanava con un copione che vedeva i padroni di casa proiettati in avanti nel tentativo di mettere in ulteriore difficoltà l’avversario con improvvise e veloci ripartenze, approfittando dell’inerzia favorevole delle fasi dell’incontro, e l’Atletico impegnato a rinserrare le fila, a non disunirsi, a rintuzzare e neutralizzare le avanzate nemiche, a tentare qualche azione offensiva in grado di impensierire la difesa biancorossa.
Su un terreno di gioco che stava diventando progressivamente allentato e poltiglioso per la pioggia battente, i contendenti erano costretti ad interpretare la partita facendo ricorso all’intensità agonistica ed alla resistenza fisica, soprattutto nella zona mediana del rettangolo di gioco, a discapito, ovviamente, dell’aspetto estetico e della qualità tecnica.
La prima frazione di gioco si concludeva al termine dei 2′ di recupero concessi, senza rilevare particolari annotazioni di cronaca.
GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO.
L’Atletico ritornava dagli spogliatoi proponendo Preka al posto di Dekaj, così come accaduto nel match di domenica scorsa vinto contro il Sommariva.
Il sottoscritto, nel frattempo, era costretto ad abbandonare la tribuna scoperta, in preda ad una sopraggiunta sofferenza ipotermica e, per evitare che la pioggia rovinasse gli appunti cartacei della cronaca della partita, chiedeva rifugio e ricovero ospitale dentro il confortevole e riscaldato Ford Transit Custom della società, parcheggiato e posto a ridosso della recinzione a sud-est del rettangolo di gioco, con prospettiva porta carignanese.
Per la cronaca, la descrizione del secondo tempo risulterà sintetica ed essenziale, considerata la precaria ma inevitabile sistemazione logistica che impediva ed impallava una adeguata visuale panoramica del campo per destinazione.
Anche De Vincenzo provvedeva ad operare alcuni cambi, sostituendo il veterano Schiavone e l’infortunato Bassoli, rispettivamente con Zoppo e Curia.
Da quanto potuto rilevare e registrare, durante il secondo tempo la partita si manteneva aspra e con toni agonistici intensi e battaglieri.
Nei minuti centrali, si racconta di un decisivo intervento di Nardi che neutralizzava una pericolosa ed insidiosa conclusione di un non meglio identificato attaccante torinese.
Al 74′ Cellerino richiamava in panchina un generoso Piacenza, avvicendandolo con Ansaldi.
L’Atletico , nei minuti finali, sospinto ed incoraggiato dai numerosi sostenitori piazzati lungo la rete di protezione, produceva il suo massimo sforzo collettivo , facendo appello alle ultime energie psicofisiche ed alle residue risorse energetiche.
In questa fase, con la difesa schierata alta, ben arroccata e sostenuta attorno al totem Mazzei, pronta e puntuale a spazzare via ed allontanare i tentativi dei locali, si distinguevano Messineo e Garcea che tenevano sotto pressione la retroguardia avversaria che cominciava a mostrare segni di sbandamento e cedimento.
Così, al minuto 87, i ragazzi di Cellerino, sotto l’incombente nevicata, riuscivano stoicamente e meritatamente a riequilibrare le sorti dell’incontro: su un lungo passaggio dalle retrovie, Garcea era bravo e lesto a scattare, eludendo la linea dello schieramento arretrato biancorosso, si presentava in area di rigore e, con molta freddezza e precisone, riusciva a superare e trafiggere il portiere in uscita con un rasoterra che non lasciava scampo.
Il direttore di gara concedeva 5′ di recupero, durante i quali, quasi come un dejà vu delle settimane precedenti, gli animi si surriscaldavano a seguito di uno scontro fisico avvenuto lungo la linea del fallo laterale, tra Preka e un non meglio precisato avversario.
Il buon senso dei giocatori coinvolti e l’intervento dell’arbitro consentivano il ritorno alla normalità.
La partita volgeva così al termine, con l’Atletico che inanellava il terzo risultato utile consecutivo, con l’incoraggiante bilancio di 5 punti conquistati sui 9 a disposizione (pur avendone giocate 2 in trasferta ed una sola in casa).
Domenica prossima, altra, impegnativa trasferta in quel di San Sebastiano degli ex Caristo e Mainardi.
IL PUNTO DEL GIRONE
Il tabellone dei risultati di questa 22^ giornata , e, conseguentemente, del relativo aggiornamento della classifica, risulta incompleto e parziale, risentendo dell’effetto contrario delle due partite non effettuate( una rinviata ed un’altra sospesa) causa precipitazioni nevose e campo impraticabile( Borgo San Dalmazzo) e sopraggiunte, proibitive condizioni ambientali( Scarnafigi).
Andiamo con ordine.
La capolista CSF Carmagnola(49) mantiene invariate la leadership ed il distacco in classifica sull’immediata inseguitrice, avendo espugnato 1-2 il difficile campo del Pinasca: di Costanzo e Contieri le decisive segnature per i biancoazzurri allenati dal mister padre dell’attaccante goleador e del solito Pegorin per i valchisonici.
Al secondo posto, distanziato di 4 lunghezze resiste il Busca(45) che piega la resistenza dell’Infernotto con il risultato finale di 4-2: Moino, Isoardi, Gozzo e Samake per la squadra allenata da mister Delfino, Rivoiro e Preci per la rappresentante di Barge-Bagnolo.
Il Villafranca(41), si conferma al terzo posto solitario, grazie alla dilagante vittoria esterna per 2-4 ottenuta a Pancalieri: le marcature granata di Iacolino e Cabiddu non sono bastate per contrastare la marea giallorossa che ha colpito con le reti di Solera, Barison, Allasia e Sinopoli.
Alle spalle della formazione torinese troviamo il San Sebastiano(36), rimasto beffardamente al palo a Scarnafigi, con l’incontro sospeso al 78′ dal direttore di gara Martinengo, quando si era sul risultato di 0-2 , doppietta su rigore di Samu Caristo e match da recuperare e riprendere a data da destinarsi dal momento dell’interruzione.
Stessa sorte per Scarnafigi ,ovviamente, e Benarzole, rimaste entrambe refrigerate a quota 32, con i benarzolini che hanno avuto rinviata la partita che si sarebbe dovuta disputare sul campo di Borgo San Dalmazzo del Pedona, sommerso dalla neve.
Nonostante il pareggio interno contro l’Atletico, il Carignano(31) rimane nell’orbita della zona play off, inseguito dal Pedona(30), che però ha una partita in meno.
Nella pancia della classifica troviamo con 28 punti il Sommariva Perno, 0-0 in casa contro il pericolante Villastellone, con 27 punti il Pinasca e l’infernotto, segue la Santostefanese con 26( sconfitta in casa dell’Azzurra per 2-1, Roccia e Lingua per i morozzesi, il solito Madeo per i langaroli).
Scendendo verso i meandri della zona play out retrocessione troviamo il Villastellone con 25 punti, il Pancalieri con 17 , chiudono la classifica l’Atletico e l’Azzurra, entrambe con 16 punti.
Domenica prossima , tra tutte le partite in programma per la 23^ giornata, spiccano uno stuzzicante ed intrigante scontro al vertice tra le prime due della classe, CSF Carmagnola vs Busca e la sfida valevole per salvezza tra Santostefanese e Pancalieri.
L’Atletico, come ricordato, sarà nuovamente impegnato in trasferta contro il San Sebastiano.
LA CLASSIFICA MARCATORI
Nonostante lo stop del Pedona, Marco Dalmasso mantiene saldamente la testa della graduatoria che comanda dall’alto del bottino personale di 15 reti finora segnate.
Con la segnatura realizzata nella trasferta di Morozzo( che non è bastata per evitare la sconfitta), Madeo della Santostefanese insegue a quota 11, mentre Pegorin, Barison e Samake, tutti e tre a referto, agganciano a quota 10 Novara.
Resta da aggiornare lo scout personale di Caristo( 9 reti ufficiali) che, al momento della sospensione di Scarnafigi-San Sebastiano, aveva messo a segno una doppietta su rigore, non ancora conteggiata ed in attesa della ripresa e del completamento del residuale minutaggio della partita.