Atletico, boccata di ossigeno a Busca, prezioso e significativo 1-1 che rivitalizza morale e classifica.

L’Atletico ottiene un insperato ma meritato pareggio di fronte alla vice capolista Busca, al termine di una partita che avrebbe potuto addirittura anche vincere, come si evincerà dalla descrizione del racconto della cronaca.

I ragazzi di mister Cellerino sono riusciti a tenere testa alla più quotata e blasonata avversaria, disputando l’intero incontro, dai contenuti agonistici vibranti e vigorosi, con una prestazione determinata, coraggiosa, battagliera e pugnace, affrontata e sostenuta con grande applicazione, con tanta forza di volontà, con orgoglio e con spirito di sacrificio e di bandiera, atteggiamenti tipici, appropriati e caratteristici di una squadra che, nonostante l’ultima posizione in classifica, non vuole mollare e intende giocarsi le sorti del suo destino fino alla fine, facendo appello all’istinto di sopravvivenza.

L’Atletico era riuscito a portarsi in vantaggio durante la prima frazione di gioco grazie ad una zampata di destrezza del suo attaccante Messineo.

La logica e prevedibile reazione dei locali in maglia bianco-grigia si concretizzava nella ripresa con la segnatura di Isoardi.

L’emozionante ed altalenante andamento dell’incontro avrebbe potuto premiare entrambe le contendenti: Nardi, in prodigiosa giornata di grazia, come non accadeva da tempo, ha dovuto compiere degli strepitosi interventi che hanno evitato la capitolazione in diverse circostanze, ma l’Atletico non è stato da meno, colpendo un clamoroso palo con un colpo di testa di Garcea, vedendosi respingere davanti la linea di porta due sensazionali occasioni da rete ed annullare una rete di Messineo, sembrato in chiara ed evidente posizione regolare.

Il finale di partita, molto nervoso e teso, è stato contrassegnato da una doppia espulsione, una per parte, la cui inevitabile squalifica settimanale impedirà al difensore Previati di dare il suo fondamentale contributo in occasione della delicata sfida contro il Sommariva Perno di domenica prossima.

Altra nota dolente di giornata, l’infortunio occorso a Piergy Modini, uscito nei minuti finali per un preoccupante stiramento muscolare, la cui entità sarà valutata in settimana con i necessari esami strumentali. Per la serie avanti un altro, come se non fossero bastati i tanti, seriali accidenti che hanno gravemente penalizzato la squadra, depotenziandola di alcuni autorevoli e preziosi elementi dallo spessore di Lotrecchiano, Boscolo e De Maria.

In sintesi, lo svolgimento del match odierno ha dispensato tante situazioni coinvolgenti ed appassionanti, l’Atletico, una volta tanto, può ritenersi incoraggiato, soddisfatto e gratificato per il sorprendente ma meritoriamente guadagnato e dignitoso risultato ottenuto, riportando tutto a casa non senza effettivo rammarico e legittime recriminazioni.

In casa racconigese, da segnalare la bella e convincente prestazione del giovane centrocampista Luca Piasco, classe 2004, prodotto del settore giovanile, che mister Cellerino ha fatto esordire dal primo minuto, a testimonianza della bontà e della qualità della cantera e dell’ottimo lavoro svolto dallo staff tecnico, in funzione della crescita e della valorizzazione tecnica ed umana di tanti ragazzi indigeni e di giovani provenienti dalle località e dalle realtà calcistiche limitrofe e satellitari.

BUSCA, 12 febbraio, 20^ GIORNATA, ORE 14.30.

FORMAZIONI.

BUSCA(3-5-2): Alberto Reinaudo; Rinaudo(75′ Brondino), Bressi, Rosso; Salusso, Gozzo, Delfino, Isoardi, Franco; Moino(79′ Silvestro),Samake(53′ Giordano).

A disposizione: Giuliano, Mele, Mollaj, Arrò, Barra, Filippo Reinaudo.

Allenatore Delfino.

ATLETICO(4-1-3-2): Nardi; Dekaj(78′ Preka), Leanza, Previati, Quaranta; Caricato; Piasco, Viola, Garcea(65′ Fidale); Modini(85′ Piacenza), Messineo.

A disposizione: Bisio, Sorrentino, Rattalino, D’Agostino, Angaramo,Boscolo.

Allenatore Cellerino.

Terna arbitrale: direttore di gara Riccardo Molino di Bra, assistenti Federico Vetrugno e Nicola Tenace di Torino.

TABELLINO.

Marcatori: 29′ Messineo, 63′ Isoardi.

Espulsi: 95′ Delfino e Previati per reciproche scorrettezze.

Ammoniti: Gozzo, Rosso, Garcea.

Recupero: 2′ p.t., 5′ s.t.

NOTE.

Pomeriggio primaverile, temperatura 14°, terreno di gioco sintetico, spettatori circa un centinaio. Osservato un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto in Turchia e Siria.

GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO.

La sfida contro il Busca, considerata alla vigilia realisticamente proibitiva e con il pronostico del risultato facilmente prevedibile, vista la macroscopica voragine del divario di classifica e la differenza dei valori in campo( alla fine non sarà così, come vedremo!!), aveva come scenario il campo sintetico di recente realizzazione, soluzione alternativa alla superficie di gioco in manto erboso dell’attiguo e storico impianto di gioco del “Natale Berardo”, teatro delle imprese della squadra della società grigio rosso scudata.

La scelta di giocare sulla superficie artificiale della struttura sprovvista di tribuna costringeva il pubblico presente( con numerosa rappresentanza racconigese) a disporsi, distribuirsi ed assieparsi a ridosso del perimetro della rete di recinzione, a discapito della qualità della prospettiva del punto di osservazione, precario e deficitario( anche per il vostro cronista, n.d.r.).

La singolare e poco confortevole sistemazione logistica veniva compensata dalla splendida giornata di sole caratterizzata da una temperatura quasi primaverile di 14°.

Tra le file racconigesi, mister Cellerino era costretto a rinunciare alle prestazioni di Mazzei ed Ansaldi, appiedati dal giudice sportivo con un turno di squalifica.

Per questo motivo, considerando le indisponibilità nel settore di centrocampo anche di Sorrentino e di Boscolo( per il neo 48enne carismatico gladiatore stagione finita per l’ennesimo, recidivante problema muscolare, n.d.r.) il tecnico torinese, nell’allestimento dell’11 di partenza, decideva di far partire fin dal primo minuto il giovane Piasco, con relativo esordio stagionale.

Da parte buschese, il tecnico Delfino aveva problemi di abbondanza, potendo contare su tutti gli effettivi dell’organico a disposizione.

Rispetto all’originaria e precedente designazione arbitrale, si registrava un avvicendamento last minute, con il signor Riccardo Molino di Bra che assumeva l’incarico di direttore di gara in sostituzione del collega Guido Buggio di Torino.

Sin dalle prime battute e dalle fasi iniziali di gioco le squadre dimostravano di perseguire l’obiettivo di ottenere un importante risultato, ognuna con i rispettivi propositi ed esigenze di classifica.

Al 14′, un colpo di testa dell’attaccante Samake si spegneva di poco fuori rispetto al palo alla sinistra di Nardi.

Le squadre si fronteggiavano a viso aperto, con gli uomini allenati da Delfino che cercavano di imporre la potenziale supremazia tecnica, tattica e territoriale.

Al 28′, un’insidiosa conclusione al volo di sinistro calciata da Gozzo dal limite dell’area terminava sul fondo.

Al 29′ l’Atletico passava in vantaggio: su un lungo lancio dalle retrovie di Modini, Messineo penetrava in area di rigore, si liberava della stretta marcatura di un avversario e depositava in rete, eludendo l’uscita del portiere , con un preciso tocco di destrezza, da grande ed opportunista finalizzatore.

Al 35′ si inaugurava il Nardi sunday show, con il portiere racconigese che si opponeva alla grande ed in maniera provvidenziale su una conclusione ravvicinata di Moino.

Il primo tempo si concludeva al termine dei 2′ minuti di recupero misteriosamente omessi e non segnalati dallo strampalato direttore di gara( la stessa cosa accadrà anche in occasione dell’over-time dei concitati minuti finali, repetita non iuvant!!).

GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO.

Il Busca iniziava la seconda frazione di gioco a spron battuto ed al 48′ costringeva Nardi ad un miracoloso quanto decisivo salvataggio sulla linea di porta su un’azione originata dagli sviluppi di un calcio d’angolo.

Al 51′ l’Atletico andava vicinissimo alla rete del raddoppio con un clamoroso palo colpito da Garcea che interveniva svettando di testa su una traiettoria in the box indirizzata direttamente dalla bandierina del corner.

Al 58′, un tentativo da dentro l’area di rigore del neo entrato Giordano terminava fuori di poco.

Al 62′, Modini liberava in area Messineo che si destreggiava con una serie di finte e contro finte, si aggiustava il pallone sul piede sinistro, si accentrava, ma il suo rasoterra veniva bloccato a terra dal decisivo e miracoloso intervento in tuffo del portiere Reinaudo.

Lo svolgimento del match diventava appassionante ed emozionante, con il Busca alla ricerca della segnatura del pareggio e l’Atletico che agiva con le azioni in ripartenza per piazzare il colpo del raddoppio.

Così, nell’incerto quadro di un’ altalenante situazione, era la squadra di casa a ristabilire la parità: 63′, Isoardi era abile ad incunearsi dal settore di sinistra, superare l’opposizione di Dekaj e trafiggere Nardi con una rasoiata di sinistro che si insaccava alla destra della porta racconigese.

Al 65′ Cellerino operava il primo cambio di giornata, dentro Fidale al posto di Garcea, ammonito( successivamente sarebbero entrati anche Preka e Piacenza).

I ripetuti incroci ed i continui cambi di posizione degli attaccanti buschesi mettevano in difficoltà la tenuta della nostra retroguardia che si reggeva sulla barriera dei frangiflutti eretta dai baluardi Previati e Leanza.

Al 78′ era nuovamente Nardi a sciorinare una super parata su una conclusione quasi a colpo sicuro calciata dal solito Isoardi all’altezza del dischetto del rigore.

Il Busca, in queste ultime fasi del secondo tempo, esercitava e produceva il suo massimo sforzo e la sua costante pressione a ridosso dei sedici metri avversari, l’Atletico si difendeva con ammirevole forza e caparbietà, cercando di replicare e contraccare con sistematici capovolgimenti di fronte.

Al 79′, doppio, portentoso salvataggio Nardi-Previati che sbrogliavano in angolo un arrembante azione a catapulta degli attaccanti locali.

Al minuto 80, Nardi respingeva con prontezza di riflessi una pericolosa conclusione di Delfino da distanza ravvicinata.

All’82’ Messineo, lanciato verso l’area avversaria, veniva giudicato in discutibile posizione di off side, decisione che rendeva inutile la rete che veniva realizzata sul proseguio dell’azione.

Al minuto 85 Modini era costretto ad uscire dal campo per un problema muscolare, sostituito daPiacenza.

Al minuto 89, Nardi neutralizzava un infido ma centrale tentativo di Brondino.

Al 90′, Fidale, da dentro l’area, calciava verso la porta avversaria, il pallone passava tra le gambe di Reinaudo in uscita ma, sul debole rasoterra destinato a terminare in fondo alla rete, interveniva provvidenzialmente Rosso che salvava con un’inspirata in extremis , riuscendo a ribattere la sfera a pochi metri dalla linea.

I 5 minuti di recupero concessi risulteranno palpitanti e intrisi di pathos.

Al 92′ era la volta di Previati ergersi a eroico protagonista, respingendo davanti la linea della porta un rasoterra di Isoardi.

Al 93′, su un’azione in ripartenza, Viola innescava lo scatto in profondità verso l’area di Messineo che riusciva a battere a rete, tiro respinto da Rinaudo grazie ad una tempistica uscita che neutralizzava e vanificava il tentativo del generoso attaccante calabro-siculo.

Al 94′ Nardi sbrogliava da par suo una scabrosa e pericolosa situazione offensiva buschese.

A pochi secondi dalla fine, lungo l’out di sinistra, a seguito di un duro contrasto nei pressi della linea di fondo, Previati e Delfino venivano pericolosamente a contatto con fare bellicoso, innescando un principio collettivo di rissa da mucchio selvaggio.

Il direttore di gara, dopo aver a stento sedato il clima di tensione e placato gli animi e gli spiriti bollenti di entrambe le fazioni, panchine comprese, i cui componenti erano intervenuti per separare i contendenti, decideva di espellere i due atleti belligeranti.

Sulla successiva ripresa del gioco a favore dell’Atletico, arrivava il triplice fischio finale che sanciva il risultato di parità, dichiarando cessate e chiuse le ostilità.

Il ritorno negli spogliatoi avveniva con la massima tranquillità e distensione.

IL PUNTO DEL GIRONE

La capolista CSF Carmagnola((45), mantiene e consolida la leadership del girone espugnando di misura 0-1 il campo del Pancalieri, di Capobianco la rete decisiva.

Nonostante la mezza, buon per noi, battuta d’arresto casalinga, il Busca(39) guadagna un punto sulle due più immedite inseguitrici, Villafranca e San Sebastiano(35), entrambe uscite sconfitte dalle rispettive trasferte.

I biancorossi torinesi di mister Perlo escono battuti dal fortilizio presidiato dallo Scarnafigi che si impone per 2-1, con la doppietta di Scola che rende inutile e vano l’accorciamento delle distanze di Giambertone; la squadra fossanese allenata da Beppe Pisano cede e cade 1-0 a Santo Stefano Belbo, con la decisiva la segnatura di Beka.

Della concomitante sconfitta delle terze in classifica non ne approfitta il Benarzole(31), costretto al pareggio fuori casa a Morozzo contro l’Azzurra, 1-1, rispettivamente Ghibaudo e Pirrotta.

In virtù della bella vittoria casalinga contro il Villafranca, lo Scarnafigi aggancia in classifica proprio i benenarzolini guidati da Borra.

Restano momentaneamente ai margini della zona valevole per i play il Pedona e il Carigano(29). I cuneesi si devono accontentare del pareggio interno per 2-2 imposto dall’Infernotto( Pallara e Dalmasso per i cuneesi, Preci e Picotto per la formazione biancorossa di Bagnolo Piemonte), mentre i torinesi avanzano in classifica in virtù del blitz roerino in casa del rimaneggiato Sommariva Perno, 0-1 siglato da Mouississa.

Nelle posizioni di centro classifica troviamo il Sommariva Perno con 27, l’Infernotto ed il sorprendente Pinasca con 26( 1-0 casalingo contro il Villastellone a cura del solito Pegorin).

Scorrendo verso i piazzamenti zona play out e retrocessione, con 25 punti troviamo la Santostefanese, con 24 il Villastellone, con 16 il Pancalieri, con 13 l’Azzurra e con 12 l’Atletico.

Le reti realizzate in questa 20^ giornata sono state in tutto 15, media 1,8 a partita; 3 sono state le vittorie interne, altrettanti i pareggi e 2 le affermazioni fuori casa.

LA CLASSIFICA MARCATORI.

Rispetto alla graduatoria precedente ed al bottino provvisorio di reti stagionali, in virtù del tabellino odierno dei marcatori, Marco Dalmasso del Pedona si conferma e consolida la sua leadership, portandosi a quota 15, l’unico delle prime posizioni ad essere andato in gol in quest’ultima domenica di campionato.

Rimangono cristallizzati i piazzamenti dei più immediati inseguitori, rimasti all’asciutto ed in astinenza anche per questo giro: in particolare, Madeo e Novara distanziati dal vertice con 10, mentre Pegorin aggancia in classifica a quota 9 Samake, Pedrini, Barison, Fenoglio( stagione compromessa causa grave infortunio, così dicono le cronache di questo fine settimana, auguri lo stesso comunque) e Caristo.