L’Atletico new edition esce sconfitto dal Michele Pipino di Villafranca quando ormai stava conducendo in porto un meritato pareggio.
La rete della debacle subita al 93′ ha il sapore della beffa e della malasorte che continuano ad imperversare ed accanirsi implacabilmente sui destini e sulle vicende calcistiche della squadra allenata da Cellerino.
Nella domenica che segnava e celebrava l’esordio stagionale dei nuovi arrivati Modini, D’Agostino e Messineo, oggi tra i migliori in campo, ritornare a Racconigi con la conquista di un punto prezioso per la situazione di classifica era un obiettivo che si stava materializzando con pieno merito, vista la prestazione e l’impegno profuso dagli uomini scesi in campo. Invece, nella fattispecie odierna e come accaduto in altre precedenti occasioni , la squadra ha pagato a caro prezzo le proprie disattenzioni e manchevolezze nei momenti cruciali e decisivi della partita, come se fosse prigioniera di un inesorabile maleficio e di una spirale di eventi, vicende e circostanze sfavorevoli e nefaste.
Purtroppo, a questi livelli, gli errori e le disavvedutezze possono fare la differenza tra le forze in campo e le conseguenze del dazio da versare sono elevate, disastrose e dure da digerire ed elaborare.
Anche oggi la formazione allestita dall’allenatore ha risentito delle defezioni dei difensori titolari Lotrecchiano ed Ansaldi e dell’assenza di Peppo Boscolo, leader e capo carismatico, la cui prolungata assenza ha comportato l’ennesimo riadattamento di ruoli di giocatori che, nonostante l’impegno, l’applicazione e la buona volontà, non hanno certo le caratteristiche specifiche necessarie per ricoprire la funzione loro richiesta.
Non resta quindi che aspettare con trepidazione il recupero ed il rientro in condizioni di efficienza ed affidabilità fisica di tutti i titolari del reparto arretrato, potenziato dall’inserimento di De Maria, elemento di notevole individualità e fisicità ed altro importante colpo del mercato invernale di riparazione.
Qualora ci fossero le condizioni favorevoli, anche a livello economico, non è da escludere la possibilità e l’opportunità di operare qualche innesto per migliorare la quantità e la qualità del pacchetto di centrocampo, per completare un mosaico di giocatori in grado di innalzare il livello di competitività della squadra.
Tornando alla sfortunata partita di Villafranca, la presenza, l’esperienza e la qualità tecnica dei nuovi arrivati hanno sicuramente contribuito a costituire un effetto vitaminico e psicologico trainante e positivo, che ha fatto sentire le sue ricadute a livello di gioco, di personalità e di prestazione.
D’Agostino ha festeggiato l’esordio in maglia racconigese con la rete del momentaneo pareggio, Messineo, oltre ad aver sfornato l’assist decisivo per la segnatura del suo partner d’attacco, ha sfiorato la sua personale marcatura almeno in due occasioni, mentre Modini, in posizione di tre quartista, ha dimostrato di avere fosforo, creatività e sapienza tecnica.
Siamo convinti che con l’organico al completo, con la costanza e la disciplina per il lavoro, con le conferme e le rinnovate capacità e potenzialità che la squadra ha acquisito, ci potranno essere le promettenti premesse, gli adeguati requisiti ed i buoni propositi per iniziare a recuperare gradualmente dalle attuali posizioni di classifica ed ottenere quei risultati che serviranno a centrare l’obiettivo finale di mantenere la permanenza nella categoria.
Mancano ancora due partite al termine del girone di andata, domenica prossima in casa contro la Santostefanese e clausura fuori casa a Scarnafigi il prossimo 18 dicembre.
La prospettiva ideale, soprattutto per rigenerare e rilanciare il morale della truppa ed anche la classifica, sarebbe quella di conquistare almeno 4 punti che possano permettere di trascorrere la pausa natalizia con maggiore serenità e pacatezza, rinnovando i buoni propositi di rimonta che dovrà partire da domenica 8 gennaio ’23, con l’inizio del giro di boa, trasferta a Morozzo contro l’Azzurra.
Villafranca Piemonte, 4 dicembre, ore 14.30, campo sportivo “Michele Pipino”, 13^ giornata.
FORMAZIONI.
VILLAFRANCA(4-4-2): Tulino; Sinopoli(62′ Rotondo), Montemurro, De Santis, Pairetto; Solera, Allasia, Alberetto, Serra; Giambertone, Barison.
A disposizione: Montechiaro, Borgogno, Rabhi, Chiattone, Galetto, Losano, Malano, Tavella.
Allenatore Francesco Perlo.
ATLETICO(4-3-1-2): Nardi; Viola, Fondrieschi, Mazzei, Leanza; Sorrentino, Caricato, Fidale; Modini; D’Agostino, Messineo.
A disposizione: Ghione, Lotecchiano, Ansaldi, Preka, Dekaj, Boffano, Piacenza.
Allenatore Ettore Cellerino.
TERNA ARBITRALE: direttore di gara Vallelunga di Collegno, assistenti Ninotta e Vetrugno di Torino.
TABELLINO
Marcatori: 44′ Barison, 53′ Messineo, 95′ Solera.
Ammoniti: Solera, De Santis, Allasia, Leanza, Fondrieschi.
Recupero: 1′ p.t., 5′ s.t.
NOTE
Pomeriggio con freddo moderato, temperatura 8°, terreno di gioco fangoso ed allentato, spettatori 120 circa.
GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO.
Il terreno di gioco dell’impianto sportivo intitolato a Michele Pipino si presentava in condizioni allentate, conseguenza della pioggia caduta il sabato precedente la partita.
Il Villafranca dell’ex Barison era privo di due importanti titolari squalificati, Citeroni e Duvina, mentre l’Atletico doveva ancora rinunciare ai vari Boscolo, Ansaldi e Lotrecchiano.
La squadra di casa allenata da Perlo, nella quale faceva il suo debutto stagionale il neo arrivato attaccante Giambertone, scendeva in campo con la tradizionale casacca giallo rossa e strisce verticali, i racconigesi inauguravano l’ennesima divisa stagionale indossando una maglia nera con inserti bianchi in onore di uno dei diversi “auxiliary sponsor” reperiti dal presidente Costamagna.
La direzione di gara era affidata a Vallelunga di Collegno, coadiuvato dagli assistenti Ninotta e Vetrugno di Torino.
Già al 2′ la squadra di casa si rendeva pericolosa con una conclusione di Giambertone che impegnava Nardi alla tempestiva respinta su una conclusione dall’interno dell’area piccola.
Al 7′ era la volta di Montemurro ad insidiare la porta racconigese con un colpo di testa da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la sfera terminava sul fondo, non molto distante dal palo alla sinistra della porta di Nardi.
Al 10′, in un periodo di iniziale predominio territoriale villafranchese, Viola era costretto ad immolarsi per murare e respingere un violento tiro di Solera appena entrato in area di rigore.
L’Atletico si faceva vivo, sviluppando le sue azioni offensive lungo l’asse Modini-D’Agostino-Messineo che riuscivano a mettere pressione alla difesa avversaria con i loro scambi a cercare la profondità.
Al 20′, al culmine di una di queste avvolgenti combinazioni a ridosso dei 16 metri avversari, D’Agostino, innescato da Modini, recapitava un pallone dalle parti di Messineo che, da pochi metri la linea di porta, impattava la sfera in scivolata alzando troppo la mira, spedendo alto sulla traversa.
Un minuto dopo, la replica del Villafranca era affidata ad un vivacissimo Solera, abile a destreggiarsi al limite dell’area per poi indirizzare un insidioso rasoterra che impegnava un attento Nardi, bravo a bloccare in tuffo radente sul terreno infido e fangoso.
Al 23, sfruttando lo spazio per azionare un’ improvvisa e rapida ripartenza, Messineo si involava verso l’area avversaria ma veniva fermato da un intervento scorretto ad opera di De Santis, sembrato in posizione di ultimo baluardo difensivo e meritevole, regolamento alla mano, del cartellino rosso. Il signor Vallelunga sanzionava invece la fallosità commessa esibendo soltanto la yellow tag , assegnando la conseguente punizione dal limite , tra le proteste racconigesi.
Sulla successiva battuta del calcio piazzato, lo specialista Modini indirizzava una traiettoria di sinistro a giro che costringeva Tulino a distendersi e respingere la sfera all’altezza del palo alla sua sinistra.
Al 34′ Messineo chiamava nuovamente l’estremo difensore giallorosso alla respinta su un suo tentativo dal settore destro dell’area.
Lo svolgimento della partita vedeva giocare a viso aperto entrambe le contendenti su un terreno di gioco le cui condizioni di praticabilità via via diventavano sempre più insidiose e difficoltose.
Così, al 44′, il Villafranca passava inopinatamente in vantaggio: su una travolgente incursione dall’out di destra del solito Solera, il pallone messo al centro vedeva un primo tentativo di battuta a rete di Montemurro sul quale Nardi riusciva a compiere un mezzo miracolo, ma sulla sua ribattuta interveniva sotto misura il bomber Barison che, da rapace opportunista, ribadiva in rete con una conclusione ravvicinata di collo destro che si insaccava imprendibile nel sette alla sinistra del portiere racconigese.
Il primo tempo terminava con una punizione dai 25 metri calciata forte e rasoterra da Modini che si spegneva di poco sul fondo.
GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO
Le squadre ritornavano in campo con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco.
Al 56′ l’Atletico perveniva al pareggio con un’azione in copyright: una combinazione tra Messineo e D’Agostino metteva quest’ultimo in condizioni di battere a rete di piatto destro ed insaccare di destrezza e precisione alla sinistra del portiere Tulino.
Al 56′ Barison, ancora lui, graziava dalla capitolazione la porta di Nardi con un colpo di testa da dentro l’area piccola che terminava di poco alto sulla traversa.
Al 61′ era la volta di Messineo che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si esibiva in un’acrobatica e spettacolare semi rovesciata che si spegneva di poco sul fondo.
Al 64′ l’attaccante Giambertone impegnava Nardi che bloccava un insidioso tentativo in girata del numero 10.
Un minuto dopo, su calcio piazzato dal limite dell’area, Modini costringeva Tulino alla respinta con i pugni mentre al 66′ era nuovamente uno scatenato Solera ad impensierire la porta racconigese con Nardi che non si faceva trovare impreparato nel ribattere e neutralizzare la conclusione dell’avversario.
Al 79′ era necessaria l’accensione dell’impianto di illuminazione per l’immanente ed incombente oscurità.
Nel frattempo, sugli spalti della tribuna, per motivi futili e proditori, comunque ingiustificati, si accendeva un’invereconda rissa da saloon che coinvolgeva diversi spettatori che inscenavano una vergognosa gazzarra ed una violenta colluttazione, sedate e placate a stento da alcuni eroici volontari dotati di buon senso intervenuti per separare i belligeranti contendenti e riportare la calma.
Nei concitati minuti finali, la difesa racconigese correva un grosso rischio causato da alcuni rocamboleschi rimpalli in area tipo flipper, con pallone che alla fine terminava in angolo a fil di palo.
Al minuto 88 D’Agostino, involatosi in contropiede, non riusciva a concretizzare una favorevole occasione, allungandosi troppo il pallone, permettendo così alla retroguardia villafranchese di rimediare miracolosamente in calcio d’angolo.
Al 90′, una punizione eseguita dal solito Modini veniva intercettata e deviata in angolo da Tulino con una certa difficoltà.
Le squadre erano ormai allungate, nel tentativo di superarsi a vicenda, entrambe protese nello sforzo finale alla ricerca della rete della vittoria.
Al 91′, nel primo dei 5 minuti di recupero concessi dal direttore di gara, Giambertone sfiorava di poco la segnatura al culmine di un’azione su capovolgimento di fronte.
Al 95′, all’ultimo assalto dei giallo rossi locali, la spietata legge della nemesi del calcio veniva inesorabilmente e beffardamente applicata ai danni dell’Atletico: su un lungo lancio proveniente dalle retrovie, il pallone spioveva e rimbalzava al limite dell’area e sul debole prolungamento della traiettoria e sul tremebondo tentativo di retropassaggio all’indirizzo di Nardi si inseriva come un avvoltoio Solera, il migliore in campo, che si avventava sulla sfera e la sospingeva in fondo alla rete sguarnita, regalando così l’insperata vittoria per la sua squadra.
L’incontro si concludeva al termine di un ulteriore minuto di over time, con il triplice fischio arbitrale che decretava l’affermazione dei locali e certificava l’ottava sconfitta stagione per l’Atletico.
IL PUNTO DEL GIRONE
Il CSF Carmagnola, 33 punti, ribadisce e conferma la sua indiscussa leadership superando in casa 2-1 l’Infernotto, inanellando la decima vittoria stagionale: di Fraccon( quarta segnatura personale in campionato) e Costanzo le reti per i torinesi allenati da Contieri, di Gallo la realizzazione del momentaneo pareggio dei valligiani.
Dietro, non mollano la presa Busca(25) e Villafranca(24): alla formazione allenata da Delfino è sufficiente la rete di Samake per superare a Morozzo il fanalino di coda Azzurra.
In quarta posizione, con 23 punti, troviamo il sorprendente San Sebastiano di Beppe Pisano( e degli ex racconigesi Riscaldino, Caristo e Mainardi) che regola 2-0 il Pedona grazie ad una doppietta siglata proprio da Caristo.
A quota 22 ci sono adesso Benarzole( 1-1 casalingo contro il Villastellone, Curti e Berrino) e Carignano( clamoroso ribaltone finale 2-3 a Santo Stefano Belbo, doppietta di Capone e reti in rimonta di Bosio, Mouississa e Curto).
Seguono Scarnafigi con 21( rocambolesco e pirotecnico 4-3 in casa contro il Sommariva Perno, tripletta di Pedrini e Scola per i locali, Leo, Novara e Veglio per i bianco verdi roerini), Infernotto con 19, Sommariva con 18 e la coppia Villastellone e Pedona con 16.
Scendendo verso le zone dei bassi fondi della classifica, il colpo di giornata lo mette a segno il Pinasca( 14) che espugna 1-2 il campo del Pancalieri grazie ad una bella doppietta di Pegorin, Genovese per i grigio granata.
Seguono Santostefanese con 13, Pancalieri con 8, Atletico e Azzurra con 7.
Le reti messe a segno in questa 13^ giornata sono state in tutto 26 con una media di 3,2 a partita.
Quattro sono state le affermazioni delle squadre che giocavano in casa, tre le vittorie esterne e soltanto uno il pareggio.
La capolista CSF mantiene la sua imbattibilità casalinga( 10 vittorie e 3 pareggi) e detiene anche il record di squadra con il maggior numero di reti realizzate, 27, media 2 a partita.
CLASSIFICA MARCATORI
Con la rete realizzata ieri, Novara del Sommariva Perno aggancia in testa alla classifica Dalmasso del Pedona, entrambi a quota 8.
La mirabolante e decisiva tripletta siglata contro il Sommariva, consente a Pedrini dello Scarnafigi di approdare al secondo posto con 7 reti, distanziando di una lunghezza Madeo, Rivoiro, Petullo, Barison e Caristo.