L’Atletico, dopo quella di Pancalieri di domenica scorsa, incappa in un secondo risultato negativo, lasciando tra le mura amiche 3 importanti punti a beneficio del Pedona Borgo San Dalmazzo, permettendo così alla squadra cuneese di schiodarsi dallo 0 in classifica e di risollevarsi dall’ultima posizione.
Rispetto al livello ed alla qualità della prestazione esibita una settimana addietro, la squadra allenata da Nastasi è stata protagonista di una lieve flessione sul piano del gioco e della determinazione agonistica, sfociate poi in una sfavorevole combinazione di elementi e di circostanze che hanno contribuito alla maturazione del risultato negativo finale.
Da par suo il Pedona, in cerca dei primi punti stagionali, ha fatto la sua dignitosa partita dando risalto ad un buono spirito di gruppo, per atteggiamento e per dinamismo e, nella ripresa, ha avuto la buona sorte e la capacità di essere riuscito a passare in vantaggio proprio nelle fasi del migliore momento racconigese.
La squadra del Presidente Costamagna, priva del centrocampista Mazzei e dello stopper Ahmed, entrambi infortunati, ma con la ritrovata disponibilità di importanti titolari dal calibro degli attaccanti Mainardi e Mennitto (al loro esordio stagionale) e del portiere Nardi (uscito per risentimento muscolare nell’intervallo della partita di domenica scorsa disputata a Pancalieri), ha manifestato una certa fatica ed ha avuto una qualche difficoltà nell’impostazione della manovra, nei meccanismi di interdizione e di rilancio nel settore nevralgico della linea mediana e ha difettato in fase realizzativa, non riuscendo a concretizzare le diverse e nitide occasioni da rete che ha saputo creare.
In questo senso, invece, gli avversari di turno hanno saputo sfruttare e capitalizzare al massimo le opportunità avute a disposizione che, nel bilancio finale, sono risultate decisive, risolutive e cruciali.
In pratica, la differenza aritmetica è scaturita proprio da questo essenziale e fondamentale fattore, se non si riesce a metterla dentro per errori di precisione e per mancanza di scaltrezza e di cinismo, non si può pretendere di segnare e di vincere le partite, ed in questo campionato di Promozione, proprio perchè l’Atletico è una matricola assoluta, questo tipo di errori lo si può pagare a caro prezzo, come è avvenuto oggi e come è successo a Pancalieri.
Dopo le prime 3 giornate di campionato, la squadra si trova ad aver raccolto altrettanti punti e, se volessimo provare a ragionare, spiegare ed analizzare la situazione con lo stesso sapiente e sagace stile Mouriniano, potremmo archiviare questa fase iniziale della stagione come se la squadra avesse ottenuto 3 pareggi come corrispettivo frutto dei punti attuali (invece che derivare da una vittoria e da due battute d’arresto).
Per concludere il commento introduttivo, parafrasando le sagge valutazioni di un veterano di mille battaglie come Peppo Boscolo, nuova anima e coscienza critica della squadra, nell’intervista da lui rilasciata al termine della partita, la qualità ed il buon livello del promettente lavoro fin qui svolto da staff tecnico e giocatori necessitano di una rifinitura e di un completamento proprio in funzione di continuare il processo di miglioramento in chiave di maggior concretezza offensiva e finalizzativa, con la conferma della stabilità e dell’affidabilità dei reparti di difesa e centrocampo.
FORMAZIONI, TABELLINO E NOTE
Racconigi, stadio Trombetta, ore 15.00, 3^ giornata Promozione, girone C
Atletico(4-1-3-2): Nardi 7; Preka 6, Ansaldi 6, Lotrecchiano 6,5, Fondrieschi 6; Boscolo 7 (78′ Boffano) ; Viola 6, Caricato 6,5, Fidale 6; Mennitto 6 (60′ Fioriello), Mainardi 6.
A disposizione: Ghione, Sorrentino, Pagnotta,Angaramo,Piasco,Dekaj.
Allenatore: Nastasi,6.
Pedona Borgo San Dalmazzo(4-4-2): Biolatto; Maccario, Tucci, Barbero,Rizzo; Brignone(52’Calleri), Gastaldi, Pallara, Samuele Gazzera(86’Gonella); Petris(83’Dalmasso), Bruno(81’Viglietti).
A disposizione: Giacomo Gazzera, Marro, Revello, Soumahoro, Dosso.
Allenatore: Zappatore (squalificato).
Terna arbitrale: Direttore di gara Pagani(AL) 6, assistenti Acciaro e Varese (TO),6.
TABELLINO.
Marcatori: 59′ Bruno, 84′ Calleri.
Ammonizioni: Nardi, Lotrecchiano, Mennitto, Boscolo,Gonella.
Recupero: 1′ p.t., 5’s.t.
NOTE: pomeriggio prevalentemente sereno, temperatura 18°, terreno di gioco in ottime condizioni, spettatori un centinaio circa.
HIGHLIGHTS
1° tempo
L’Atletico scendeva in campo con la casacca nero arancione, dovendo rinunciare, in quanto società ospitante, al battesimo ufficiale di una nuova divisa multisponsorizzata, riproducente i colori simil Lazio, maglia azzurra con maniche nere, in quanto il Pedona indossava una tenuta di colore azzurro scuro, cromaticamente stridente con quella dell’Atletico. Alla prossima occasione , ma foto promozionale effettuata.
La prima azione della partita al 6′, velenosa punizione calciata dai 25 metri da Pallara che impegnava severamente Nardi che si distendeva in tuffo per deviare in angolo la traiettoria.
Replica racconigese al 14′, Caricato riusciva a mettere un buon pallone rasoterra nell’area piccola cuneese sul quale il giovane portiere Biolatto interveniva tempestivamente per anticipare il tentativo di Mainardi appostato all’altezza del palo alla sinistra della porta.
Al 18′, una imprecisa e sbilenca conclusione di Samuele Gazzera dal settore di destra dell’area veniva intercettata e perfezionata da Maccario, la cui conclusione impegnava Nardi che si distendeva e bloccava con sicurezza.
Al 23′, su un’improvviso capovolgimento di fronte, era nuovamente l’estremo difensore racconigese a mettersi in bella evidenza, sventando e neutralizzando un pericoloso tentativo a tagliare tutta l’area.
Al 27′, una conclusione di Viola da fuori area terminava di poco sul fondo, dopo che la direzione della traiettoria era stata deviata fortuitamente dall’opposizione di un difensore avversario, mettendo fuori causa il il piazzamento del portiere.
Al 31′, l’Atletico aveva a disposizione la sensazionale palla gol del vantaggio: Mainardi si involava verso l’area avversaria scattando su una verticalizzazione innescata da Mennitto, ma la parabola del suo pallonetto a scavalcare il portiere in uscita terminava clamorosamente fuori di un niente.
Al 36′ era nuovamente lo stesso centravanti a provare a girare di testa, in torsione, uno spiovente in area ben calibrato da Caricato, deviazione imprecisa e debole che non aveva nessun effetto.
Al 38′ l’ultima azione degna di nota della prima frazione di gioco, Nardi non riusciva a trattenere la sfera all’interno della sua area piccola ma la difesa sbrogliava la situazione allontanando la minaccia.
2° tempo
Le squadre si ripresentavano sul terreno di gioco con gli stessi effettivi dei primi 45 minuti.
Al 47′, l’Atletico reclamava l’assegnazione di un penalty: su un pallone imbucato in area, Caricato veniva affrontato e contrastato al momento del tiro da alcuni difensori avversari e terminava a terra, vane ed inutili le proteste nei confronti del direttore di gara che lasciava proseguire.
Al 50′, era il giovane portiere Biolatto a salire sugli scudi ed ergersi a provvidenziale e prodigioso baluardo della sua porta: il diciassettenne estremo difensore era bravo ad opporsi ad un doppio, consecutivo tentativo di Mennitto da distanza favorevole e ravvicinata, respingendo entrambe le conclusioni quasi a botta sicura dell’attaccante racconigese.
Al 56°, altre, inutili proteste nero arancio sollevate nei confronti dell’arbitro per un presunto tocco di mano in area da parte di un difensore cuneese in occasione di un batti e ribatti all’interno dei sedici metri.
Al 59′, il Pedona passava inopinatamente in vantaggio, in coincidenza di una fase dove il volume di gioco dell’Atletico stava salendo di tono e di intensità: da un’insistita azione sviluppatasi sull’out sinistro, Samuele Gazzera aveva la meglio sul suo oppositore, indirizzava una specie di tiro cross rasoterra filtrante sul quale interveniva sotto misura il numero 9 Bruno che riusciva a bruciare la retroguardia avversaria e a trafiggere Nardi, accompagnando e sospingendo il pallone in fondo alla rete con un preciso tocco di esterno destro.
La rete del vantaggio ridava slancio e coraggio alla compagine allenata da Zappatore, squalificato ed in tribuna ma costantemente impegnato a dirigere i suoi ragazzi, impartendo loro continui incitamenti ed accorgimenti tattici.
Dall’altra panchina, Nastasi correva ai ripari inserendo dapprima Fioriello e successivamente Boffano.
Al 67′, con l’Atletico proteso in avanti alla ricerca di recuperare lo svantaggio, il numero 10 Pallara provava a sorprendere Nardi con un pallonetto che terminava di poco alto sulla trasversale.
Un minuto dopo, su un’altra veloce ripartenza degli ospiti, Nardi era costretto ad intervenire e respingere una conclusione ravvicinata del neo entrato Calleri, sulla sua ribattuta, l’esecuzione di prima intenzione ad opera di Petris si spegneva di poco alta sulla traversa.
In queste fasi della partita era il Pedona a rendersi maggiormente pericoloso ed insidioso con un palo esterno colpito di testa da Barbero su uno spiovente proveniente dal calcio d’angolo e con un tiro del limite indirizzato sotto la trasversale da parte del solito Petris che costringeva Nardi ad inarcarsi per alzare in angolo la velenosa parabola discendente.
Il forcing esercitato dall’Altetico risultava sterile ed infruttuoso, con la retroguardia del Pedona che presidiava e chiudeva gli spazi in maniera efficace.
Così, al minuto 84, la squadra ospite metteva in cassaforte il risultato grazie alla rete siglata da Calleri, che in scivolata, con la contemporanea deviazione di Lotrecchiano, intervenuto per cercare di contrastare l’avversario, riusciva ad indirizzare il pallone in fondo alla rete, con Nardi impossibilitato ad evitare la capitolazione.
L’Atletico, nei 5 minuti di recupero concessi, provava una reazione d’orgoglio per limitare i danni, producendo solamente un colpo di testa di Lotrecchiano, sugli sviluppi di un corner, che sorvolava di poco la traversa.
Era questa l’ultima azione della partita.
Domenica prossima, per la 4^ giornata del girone di andata, l’Atletico sarà impegnato ad affrontare la lunga e dura trasferta in Val Chisone, in quel di Pinasca, contro un’altra neo promossa ancora a digiuno di punti: sarà l’occasione per cercare di riscattare prontamente l’imprevisto scivolone casalingo di questo turno di campionato.
IL PUNTO DEL GIRONE
Il sorprendente Carignano, dopo tre giornate, rimane l’unica squadra a punteggio pieno del girone C.
La squadra biancorossa allenata da Aldo De Vincenzo supera di misura in casa il Pinasca(prossimo avversario dell’Atletico) grazie alla rete siglata da Meitre.
Alle spalle della capolista, con 7 punti, troviamo un quartetto ancora imbattuto: il Busca 1920 ed il Sommariva Perno, 0-0 nello scontro diretto, il CSF Carmagnola( che ha regolato in casa lo Scarnafigi, doppietta di Osella e rete di Ceirano per gli ospiti) ed il Villastellone( 5-1 rifilato al malcapitato Pancalieri, con tripletta di uno scatenato Petullo, completata dalle segnature di Berrino e Massera, Vitale per i verdi).
A quota 6 il Villafranca, spietato corsaro a San Sebastiano( doppietta di Morero e rete dell’intramontabile Barison) ed il Benarzole(1- 0 nel finale in casa contro la Santostefanese, Buso).
Seguono con 5 punti l’Infernotto(2-0 in casa contro l’Azzurra, Dolce e Rivoiro) ed un gruppo di squadre con 3 punti, l’Atletico, il Pedona ed il Pancalieri.
Chiudono la classifica la Santostefanese con 2, lo Scarnafigi e l’Azzurra con 1 ed il Pinasca ed il San Sebastiano, ancora ferme al palo con 0 punti.
Le reti complessivamente realizzate sono state 18, media 2,2.
Nelle 8 partite in programma ha prevalso il fattore campo con 5 vittorie interne, 2 le affermazioni in trasferta e soltanto un pareggio, tra l’altro a reti bianche.
CLASSIFICA MARCATORI
Con le reti messe a segno nelle rispettive partite, Petullo e Morero guidano la graduatoria con 3 reti, seguiti da Caricato, Fraccon Osella, Kouakou, Meitre e Miello, tutti con 2 marcature.
M.M.