L’Atletico(32) esce sconfitto dalla cruenta battaglia disputata contro il Boves sul terreno di gioco dell’impianto intitolato all’ex presidente Renato Boggione ed abbandona momentaneamente la seconda posizione in classifica, scavalcato da Sant’Albano(35) e Tre Valli(33) e riavvicinato da Saviglianese(31) e Valle Po(30), antagoniste tutte quante vittoriose.
Il 3-2 finale, maturato giusto al 90° e condito da due rigori falliti, uno per parte, è scaturito al termine di una partita combattuta, ricca di colpi di scena e per questo rocambolesca, con l’andamento del risultato altalenante ed emozionante, che alla fine ha premiato la squadra allenata da mister Pierangelo Calandra.
La 19^ giornata è stata contrassegnata dall’ennesima battuta d’arresto, questa volta pesante e deflagrante, della capolista San Sebastiano, nelle ultime settimane in evidente calo di gioco, di prestazioni e di risultati, sconfitta in casa da una rediviva, stupefacente ed indecifrabile Saviglianese e caratterizzata dalle affermazioni di Sant’Albano e Tre Valli, con quest’ultime compagini che hanno operato il sorpasso nei nostri confronti, capitalizzando al massimo il turno a loro favorevole.
Ritornando alla partita odierna, rimandando il punto del girone in coda all’articolo, come di consueto, possiamo affermare che la sconfitta maturata dalla squadra di Nastasi è stata originata dalle contraddizioni stagionali, dalle carenze strutturali e di organico, dalle incertezze, dalle amnesie e dalla mancanza di personalità e di cinismo che, come dei fantasmi del passato, come una specie di Armageddon, di Deja Vu’, ogni tanto riaffiorano e si impossessano dei nostri giocatori, come se fossero prigionieri di un perfido sortilegio o di una misteriosa magia, di un malefico destino calcistico infame e crudele.
Per ben due volte la squadra si è ritrovata in vantaggio, ed in altrettante favorevoli occasioni e vantaggiose opportunità, non è stata capace e non è riuscita a gestire e condurre lo svolgimento dell’incontro a proprio appannaggio , facendosi rimontare e superare dai coriacei e mai domi avversari che hanno fatto dell’aggressività, dell’intensità, del ritmo sostenuto e della vigoria atletica le loro armi migliori.
La prestazione discontinua disputata all’interno della partita, in un’altalena dove la squadra si è ritrovata e poi si è persa, con lo sciorinamento di pregevoli e promettenti azioni di gioco, alternati a situazioni di difficoltà a mantenere i giusti equilibri tattici, ha inciso nel bilancio del risultato finale, dove un pareggio avrebbe meglio e più giustamente rispecchiato il trend e l’evoluzione della partita.
Possiamo dire che anche i singoli episodi hanno di fatto determinato ed influito sull’esito dell’incontro, ma si sa che il calcio è appassionante, avvincente, ineluttabile, implacabile ed è imprevedibile anche per questo motivo.
Ci riferiamo in particolare ai due rigori falliti in successione da entrambe le squadre e con i portieri in evidenza, quando si era sul risultato di 2-2, il primo calciato da Bertolino e neutralizzato miracolosamente da Gallesio ed il secondo malamente battuto da Pivesso, con l’estremo difensore Sibilla che intuiva e bloccava a terra il debole tentativo di trasformazione esalato del nostro attaccante.
L’Atletico, nel quadro di una classifica che, come una mirabolante giostra è settimanalmente suscettibile di continue ed altalenanti variazioni, oltre alla partita, perde anche la seconda posizione, logica ed aritmetica conseguenza di un esiguo bottino di 4 punti conquistati in altrettanti turni di campionato dall’inizio del girone di ritorno.
Domenica prossima, al Trombetta, sarà di scena la capolista San Sebastiano, una partita che potrebbe significare molto per le sorti ed i destini futuri della nostra squadra.
Boves, 13 marzo 2022, campo sportivo” Renato Boggione”, ore 14.30, 4^ giornata girone di ritorno.
Formazioni.
Boves-MDG(3-5-2): Sibilla; Cavallera, Desmero, Paolo Cavallo( 68° Shehu); Andrea Calandra(73° Claudio Giordano), Giorsetti, Armitano, Samuele Giordano(86° Morini), Polizzotto; Bertolino(87° Civalleri), Miha(70° Sidoli).
In panchina: Silvestro, Enrico Cavallo, Pellegrino, Boulifi.
Allenatore: Pierangelo Calandra.
Atletico Racconigi(3-5-2): Gallesio 7; Rosso 6, Fraccon 7, Cauduro 5,5; Schiraldi 6 (55° Pivesso, 5,5) Oliveto 6 (46° Mennitto, 6), Caricato 6,5, Mazzei 6, Fanelli 6,5; Caristo 6, Mainardi 6,5 ( 70° Pagnotta, s.v.).
In panchina: Nardi, Preka, Covello, Zizzo, Marku, Ansaldi.
Allenatore: Nastasi,6.
Direttore di gara: Riccardo Gallo Rosso, sezione Aia di Pinerolo, 6.
Tabellino.
Marcatori: 2′ Mainardi, 24′ Miha, 35′ Fanelli, 53′ Paolo Cavallo, 90′ Civalleri.
Ammoniti: Armitano, Fanelli, Fraccon, Caricato.
Recupero: 2′ minuti p.t., 5′ minuti s.t.
Note: pomeriggio piovoso, temperatura 7°, terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori 80 circa.
L’Atletico scendeva in campo privo di tre importanti titolari tenuti precauzionalmente in panchina come Mennitto (afflitto da una fastidiosa e recidiva pubalgia), Pivesso( influenza) e Nardi ( reduce dal brutto infortunio ai legamenti di una caviglia subìto a Savigliano) , con mister Nastasi che li rimpiazzava rispettivamente con Oliveto, Mainardi e Gallesio.
Nelle file del Boves, assenti il capitano di lungo corso Raimondi, squalificato ( 360 presenze in carriera con la maglia rosso blu) e gli indisponibili Stefano Giordano e Simone Cavallo( uno dei protagonisti dell’incontro di andata vinto per 0-3 , per lui stagione finita già da un pezzo causa grave infortunio articolare).
Pochi minuti prima dell’inizio della partita iniziava a cadere una pioggia sempre più consistente che avrebbe accompagnato i giocatori per tutta la durata della partita.
La direzione dell’incontro era affidata a Riccardo Gallo Rosso della sezione di Pinerolo, con il Boves che indossava una divisa gialla con inserti sociali rosso blu e l’Atletico che esibiva la casacca rosso blu a righe verticali, buona l’infreddolita cornice di pubblico presente sugli spalti ospitata dalla piccola ed antidiluviana tribuna coperta del glorioso e oratoriale perimetro di gioco del Renato Boggione di via Peveragno.
Cronaca primo tempo.
Neanche il tempo di annotare la disposizione degli schieramenti in campo, che già al 2′ minuto di gioco l’Atletico passava in vantaggio: una verticalizzazione centrale di Caristo coglieva impreparato il reparto difensivo bovesano e permetteva ed agevolava l’inserimento in area da parte di Mainardi che, dopo aver aggirato ed eluso l’intervento in uscita di Sibilla, non aveva alcuna difficoltà e ribadire e depositare in rete a porta vuota con una facile e comoda conclusione di piatto destro.
Non poteva esserci miglior inizio possibile per indirizzare ed orientare il risultato della partita già nei primi minuti di gioco.
Al 6′ minuto, con la squadra di casa colta di sorpresa dall’atteggiamento autoritario ed autorevole della nostra squadra, Mainardi sfiorava le rete del raddoppio grazie ad una bella iniziativa su veloce ripartenza di Sasà Schiraldi , il destro ad incrociare dell’attaccante in maglia numero 9 terminava fuori di poco.
Al 12′, la formazione di casa provava a reagire e ad impensierire la porta difesa da Gallesio con un colpo di testa in mischia di Desmero, abile a svettare più alto di tutti direttamente dalla battuta su calcio d’angolo, dove, sulla ribattuta respinta dalla nostra difesa, il bomber Bertolino mandava fuori di poco al termine del suo tentativo calciato di destro.
Il Boves cercava di comprimere e schiacciare il baricentro del nostro gioco imprimendo alla partita i suoi ritmi frenetici, aggressivi, elevati ed intensi e imponendo la propria fisicità e vigoria atletica nei duri contrasti di gioco, esercitando un pressing con raddoppi di marcatura in maniera asfissiante, costringendo così la nostra squadra a numerosi, imprecisi ed affrettati disimpegni che restituivano agli avversari la possibilità di imbastire pericolose azioni offensive.
Al 19′, Mainardi, in ripiegamento difensivo, interveniva in maniera provvidenziale su Miha in procinto di calciare dall’altezza del dischetto del rigore, mentre un minuto dopo era nuovamente il numero 9 di origini albanesi a costringere un tempestivo Gallesio all’intervento in anticipo di piede, con successivo tentativo di Bertolino che di interno sinistro, dal limite dell’area, mandava alto e fuori non riuscendo a chiudere adeguatamente il compasso di tiro della sua traiettoria.
Il forsennato ed insistito forcing bovesano veniva giustamente premiato e coronato con la rete del meritato pareggio al minuto 24, con la complicità e la compartecipazione della nostra linea mediana: ennesimo pallone perso a centrocampo da cui si originava e favoriva una pronta ripartenza, lancio in profondità a privilegiare il perentorio scatto di Miha verso la nostra area e chirurgico diagonale di destro dell’attaccante che trafiggeva Gallesio, con pallone che terminava la sua corsa insaccandosi nell’angolino alla destra della nostra porta.
Risultato che tornava così in equilibrio e tutto da rifare per i nostri ragazzi.
Al minuto 35, sotto una benefica pioggia che andava sempre più intensificandosi, l’Atletico riusciva a riportarsi nuovamente in vantaggio: punizione magistralmente pennellata in area dal geometra Caricato, mischia furibonda e selvaggia, tentativo di testa di capitan Fraccon che veniva respinto in tuffo da Sibilla, sulla ribattuta interveniva più lesto di tutti Fanelli che, sotto misura, ribadiva in rete il decisivo capitone che si insaccava sotto l’incrocio dei pali.
Al 39′, su un ennesimo pallone malamente gestito in fase di disimpegno all’altezza della linea mediana, Miha, appostato come un rapace albanese dei monti Korab, veniva messo in condizioni di entrare in area e battere a rete, l’intervento in uscita di Gallesio contrava e deviava la conclusione, facendola impennare alta a spiovere sopra la traversa.
Il primo tempo si concludeva con alcune occasioni degne di nota.
Al 44′ un rasoterra di Fanelli dal limite dell’area non impensieriva più di tanto la tranquillità di Sibilla che si distendeva e bloccava la sfera indirizzata alla sua destra.
Al 45′, un velleitario tiro a giro di destro dalla lunga distanza del solito Miha terminava abbondantemente fuori.
Nel primo dei 2 minuti di recupero, una conclusione a mezza altezza dal limite dell’area di Samuele Giordano costringeva Gallesio a protendersi in plastico e stilisticamente efficace volo alla sua destra per deviare in angolo l’insidiosa traiettoria indirizzata dal giovane centrocampista bovesano.
Cronaca secondo tempo.
Contro ogni previsione e con un discreto stupore, considerate le condizioni del giocatore, mister Nastasi decideva di iniziare la seconda frazione di gioco mandando in campo Mennitto al posto di Oliveto ed, in aggiunta, per coprirsi meglio, di passare alla difesa a 4, retrocedendo Fanelli sulla linea della retroguardia, con Cauduro spostato a fare coppia centrale accanto a Fraccon.
Al 49′, un lungo spiovente calciato dal mancino di Fanelli simile ad un tiro cross, partito dalla lontana linea laterale, terminava la sua traiettoria infrangendosi sulla traversa della porta di un sorpreso Sibilla, la ricaduta in area del pallone veniva poi liberata dalla difesa bovesana in maniera trafelata, con Schiraldi che in questo caso non riusciva ad intervenire per approfittare di un’eventuale, favorevole sviluppo della dinamica dell’azione.
Al minuto 53, inaspettatamente, il Boves riusciva a pervenire al pareggio: direttamente dalla battuta su corner calciato dalla sinistra, il difensore Paolo Cavallo in proiezione offensiva riusciva ad anticipare nell’area piccola il suo diretto marcatore(?) e con un perentorio e preciso colpo di testa scuoteva per la seconda porta la rete della porta difesa da Gallesio.
Prendere gol su calci piazzati, da quando è iniziato il campionato, è stato uno dei peccati veniali in cui il nostro pacchetto arretrato sovente è caduto in tentazione e si è fatto trovare impreparato e poco attento nella copertura degli spazi e nella marcatura degli avversari.
Al 55′, Nastasi decideva di calare un altro asso dei suoi top player a disposizione e di giocarsi l’ingresso in campo di Pivesso ( febbricitante fino a 48 ore prima, saltato allenamento di rifinitura di venerdì, n.d.r.) per provare a rimettere in carreggiata il risultato che era stato messo in discussione. Praticamente un Atletico a trazione anteriore.
Al minuto 60 il direttore di gara Gallo Rosso assegnava un penalty a favore del Boves per un presunto contatto in area causato da Mennitto ai danni di un avversario: inutili i tentativi di protesta dei nostri giocatori, con l’arbiro ovviamente irremovibile sulla sua decisione.
Sul dischetto si predisponeva per la battuta lo specialista Bertolino, capo cannoniere della sua squadra con 6 reti segnate, rincorsa e battuta forte ma centrale sulla quale Gallesio, che aveva battezzato alla sua destra l’angolazione del tiro, riusciva a respingere prodigiosamente il pallone con il piede di richiamo proteso in tuffo!!
Pericolo scampato, esultanza e sospiro di sollievo in campo, in panchina e sugli spalti occupati dai tifosi racconigesi: il rigore parato poteva essere il segnale fatale di una domenica e di una trasferta che potevano concludersi in maniera favorevole.
Al 69° una punizione da posizione decentrata battuta da Mennitto veniva respinta con i pugni da Sibilla.
In questa fase centrale della ripresa, si registrava l’evidente calo di ritmo da parte dei giocatori di mister Calandra, logica conseguenza di 60 minuti giocati a tutta e che avevano messo in difficoltà l’organizzazione di gioco della nostra squadra che adesso sarebbe stata in grado di imporre e far valere una certa supremazia territoriale.
Così, al minuto 80 si verificava l’episodio che avrebbe potuto cambiare il volto della partita: il direttore di gara Gallo Rosso decretava un calcio di rigore a favore dell’Atletico, sanzionando un presunto contatto in area ai danni di Samuele Caristo, in una zona laterale ed innocua dell’ area che delimita i 16 metri, lontana comunque dallo specchio della porta.
Questa volta erano i giocatori del Boves a sollevare ed esternare le loro concitate proteste ma anche in questa circostanza il fischietto di Pinerolo si dimostrava irreprensibile.
Sul dischetto, si avvicinava e si accingeva per il tentativo di trasformazione il primo rigorista in ordine gerarchico prestabilito, cioè Alex Caricato che però lasciava l’incarico dell’esecuzione a Pivesso il quale, secondo una ricostruzione dei fatti, gli aveva esplicitamente chiesto di concedergli l’onere e l’onore della responsabilità di poter calciare il delicato e decisivo penalty.
La debole e prevedibile esecuzione rasoterra del nostro attaccante veniva intuita e neutralizzata dalla Sibilla Cumana che si tuffava e bloccava a terra alla sua sinistra con puntuale tempismo.
La mancata trasformazione del rigore ridava fiato ed energie alla squadra di casa, che nel frattempo aveva operato tutte e 5 le sostituzioni previste dal regolamento, demoralizzando e devitalizzando le aspettative racconigesi di ritornare in vantaggio ed in maniera definitiva, infrantesi sulla mancata ed irripetibile occasione fallita e sfumata.
Così, come vuole la nemesi del calcio, era proprio l’ultimo dei neo entrati, tale Civalleri classe 1994, ad assestare al 90° il mortifero, beffardo e micidiale colpo del 3-2.
L’irreparabile accadeva tutto in prossimità dello scoccare del novantesimo minuto: con la difesa dell’Atletico sbilanciata in avanti, con il resto della squadra proteso ed impegnato nello sforzo finale di portare a casa tre punti fondamentali, l’attaccante numero 19 riceveva ed intercettava un lungo passaggio dalla linea mediana, affrontava e superava la debole, molle ed inefficace opposizione di Cauduro e di Rosso al limite dell’area e ,complice anche un rimpallo favorevole( quando si dice la malasorte…), si presentava solo davanti a Gallesio in uscita e di sinistro, il suo piede meno educato, riusciva ad insaccare in fondo alla rete con un preciso diagonale.
Nei 5 minuti di recupero concessi, assistevamo al generoso ma sterile serrate ed al disperato arrembaggio finale della nostra squadra che riusciva a produrre l’unica e l’ultima insidia verso la porta avversaria con una conclusione rasoterra di Caricato dal limite dell’area, la cui stilettata impegnava l’attento Sibilla alla deviazione in tuffo vicino al palo alla sua destra.
Il triplice fischio finale di Gallo Rosso, giunto ben oltre i minuti di over time concessi, decretava la fine delle ostilità tra le due contendenti e mandava le squadre negli spogliatoi, accompagnate da comprensibili e contrapposti stati d’animo.
La delusione che si percepiva negli spogliatoi dell’ Atletico era cocente e palpabile, dovendo trangugiare l’amaro calice della sconfitta, mentre in quelli dei bovesani si festeggiava e si celebrava l’insperata conquista della vittoria finale con urla belluine e tribali ed abbondanti libagioni a base di birra piemontese Menabrea.
Così, dopo la Saviglianese, anche il Boves si iscriveva alla black list delle avversarie finora incontrate ad aver conquistato il bottino pieno di 6 punti su 6 tra andata e ritorno e speriamo che la tendenza negativa a discapito dell’Atletico si possa fermare qui!!!
Il punto del girone.
Come anticipato in sede di apertura e di presentazione di articolo, la quarta giornata del girone di ritorno conferma e ribadisce la crisi di gioco e di risultati della capolista ed ex rullo compressore San Sebastiano, sconfitto in casa dalla Saviglianese per 2-4 ma ancora in testa alla classifica con 40 punti, ma con un pericoloso campanello di allarme suonato per il progressivo assottigliamento dei punti di distanza sulle più immediate inseguitrici.
Per la squadra allenata da Fontana, contestato domenica scorsa dalla tifoseria dei Maghi dopo la debacle interna contro il Boves, si è trattato di una netta vittoria, conquistata con pieno merito, grazie alle reti realizzate da Di Prima, Lotrecchiano( alla sesta segnatura stagionale), D’Alessandro e Rossi, cui non sono bastate le marcature siglate da Lingua e Biondi De Oliveira.
La leader della classifica sarà di scena domenica prossima al Trombetta in un match che costituirà per entrambe un decisivo crocevia per le sorti future della stagione.
Al secondo posto, con 35 punti, il Sant’Albano, probabilmente la formazione più in forma del momento, reduce da tre vittorie consecutive, di cui l’ultima in casa per 3-1 contro il Bisalta( doppietta di Bertola e Brino).
Dietro ai Saints, ritroviamo il Tre Valli (33), che si riscatta dalla sonora sconfitta incassata una settimana addietro contro l’Atletico, espugnando il campo della Margaritese per 1-3.
Per la compagine carioca allenata da Del Vecchio i marcatori di giornata sono stati Paludo, Lima e Fernandes Dos Santos, di Cherasco l’inutile rete per i padroni di casa.
In quarta posizione l’Atletico con 32 punti, tallonato dalla Saviglianese con 31 e dal Valle Po con 30, con quest’ultima antagonista che ha impattato 2-2 l’incontro disputato a Fossano contro il Murazzo( doppietta del solito Campanella per la squadra di Sanfront e reti di De Biase e Konate per gli home.
A seguire, Boves e Marene con 29, con la squadra di mister Pisano inopinatamente sconfitta fuori casa dallo SportRoero per 1-0( Monchiero il match-winner).
Più distanziate, Ama Brenta Ceva con 27 (schiacciante 4-1 inflitto alla Roretese, Salifu, Ansaldi, Giordano ed autorete), Margaritese con 24, Murazzo e Bisalta con 23.
Entrando nella bagarre play out, Roretese con 19, SportRoero con 17, Canale con 15 e Stella Maris, a chiudere la graduatoria con 10.
Le reti complessivamente segnate in questa redditizia e scoppiettante 19^ giornata sono state in tutto 35, con una media di 4,3 a partita.
L’aggiornamento dei dati statistici relativamente alle squadre con il maggior numero di reti segnate vede in testa appaiate a quota 42 Atletico e Tre Valli, mentre il sorprendente Sant’Albano conquista il primato di difesa meno battuta del girone con 22 reti subìte.
Il Canale 2000 si riprende il negativo record di squadra più stitica e sterile con 17 reti realizzate, mentre il fanalino di coda Stella Maris detiene quello di difesa più perforata con 52 reti incassate.
La classifica marcatori.
I protagonisti di giornata, dati e numeri alla mano, sono stati indubbiamente Lorenzo Bonino della Stella Maris, classe 2002, autore di una clamorosa tripletta nello scontro diretto contro il Canale e Francesco Vico (Canale), Nicola Campanella (Valle Po) e Pietro Bertola (Sant’Albano), con una doppietta a testa.
In virtù delle due reti messe a segno in questo turno di campionato, lo stesso Bertola aggancia Bosio in vetta alla classifica con 13 reti, mentre Campanella con 12 segnature, scavalca il nostro Mennitto, fermo a 11. Alle sue spalle, Celeghini viene appaiato dal bravo Francesco Vico, entrambi con 10 realizzazioni.
M.M.