Racconigi Stadio Trombetta, ore 15.00, domenica 31 marzo 2019.
Formazioni.
Atletico(4-5-1): Grasso 5; Rosso 5,Mancuso 6,Fanelli 6, Garello 5(55° Iacolino s.v.); Cagliero 5,5, Ferrantelli 6, (58°Gala 6), Russo 6, Vergnano 6,5, Pelissero 6,5; Mendola 6,5.
In panchina: Bisio,Lavezzo,Clari.
Allenatore: Bongiovanni, 6.
San Secondo(4-4-2): Cedrino; Hertson,Bertrand(72° Scarantino),Giay,Pastorino; Rodin(67° Revel),Neri,Sottile(67° Mainero),Zanni; Giuffrida(77° Costantino),Erik Godino(61° Bolla).
In panchina: Giacomo Godino,Oreglia,Maio,Oneglio.
Allenatore: Massimo Insana,6,5.
Direttore di Gara: Giorgio Cappotto della sezione di Nichelino, 5,5.
Tabellino.
Reti: 28° Mendola,42° e 44° Rodin; 56° Giuffrida,59° Gala,64° Bolla,76° Neri.
Ammoniti: Garello,Fanelli, Mendola.
Recupero: 0 minuti p.t., 3 minuti s.t.
Cambi modulo: Atletico, dal 58° da 4-5-1 a 4-4-2.
Migliori in campo: Pelissero,Mendola,Neri,Giuffrida, Rodin.
Note: pomeriggio caldo e soleggiato, 22°, manto erboso praticabile e sufficientemente regolare, spettatori circa 60, di cui una decina provenienti da San Secondo.
L’Atletico esce malamente sconfitto dallo scontro decisivo di fronte al San Secondo, abbandonando definitivamente le residue possibilità di un reinserimento nel discorso in chiave play off. Game Over.
Ad onor di cronaca e del vero, per quanto visto in campo, non tragga in inganno la dimensione aritmetica del risultato finale, sproporzionato rispetto ai rapporti di forza esistenti tra le due antagoniste, laddove la squadra pinerolese è riuscita a prevalere riuscendo a sfruttare a dovere e con spietato cinismo tutte le occasioni da rete gentilmente concesse dalla scombiccherata,confusa e sconnessa retroguardia racconigese incappata in una giornata decisamente negativa.
Il punteggio che si registra a fine partita si colloca a metà tra i tanti demeriti della squadra allenata da Bongio e i normali,ragionevoli meriti della formazione pinerolese diretta da Massimo Insana.
Per carità, non vogliamo in questa occasione sminuire o ridimensionare la qualità della giovane formazione del San Secondo, età media 22 anni, trattandosi appunto della vice capolista del girone E che sta tenendo degnamente testa al Carignano grazie alla continuità di rendimento legata al gioco ed ai risultati fin qui conseguiti. Come dire con un gioco di parole: siamo di San Secondo ma siam anche San Seconda in classifica!!
Ma torniamo alle vicende ed alle faccende di cosa e casa nostra.
La difesa, il reparto che maggiormente è stato puntellato e rinforzato con gli arrivi dicembrini di Mancuso e Fanelli, nella gara odierna, nella fattispecie, ha evidenziato un inaspettato scollamento ed una scarsa tenuta nella fase di protezione e copertura, soprattutto sugli esterni laterali , in questo caso proprio dalle zone del campo da dove sono scaturite tutte le azioni da rete dei nostri avversari.
Questa, lo sappiamo, non è mai stata e non lo sarà mai una tribuna, una sede istituzionale per intentare processi sommari e individuare capri espiatori di turno, si tratta sempre di giocatori dilettanti e non professionisti, stiamo soltanto facendo rilevare ed osservare le cause e le conseguenze di alcuni atteggiamenti e comportamenti tattici che hanno determinato l’ennesimo risultato negativo della storia di questo campionato, destinato ad essere archiviato e ricordato come” la fiera delle occasioni perse”.
La sconfitta odierna sancisce così la definitiva,matematica sepoltura delle ultime speranze biancorosse per tentare un’ insperata,ambiziosa scalata delle posizioni play off, troppo lontane e praticamente irraggiungibili, con i 40 punti con cui si è rimasti congelati oggi: a 360 minuti dalla conclusione sono diventati addirittura 13 i punti di distacco dalla seconda in classifica, 10 dalla terza(Nichelino) e 7 dalla quarta(Villar Perosa), 6 dall’ultima posizione utile( 5° posto , Aurora Orbassano), avendo ancora davanti il Perosa distanziato di 2 punti.
Se guardiamo le prossime ultime 4 giornate( 2 in casa e 2 fuori), il calendario dell’Atletico sembrerebbe obiettivamente proibitivo: domenica prossima derby di fuoco in trasferta con il Pro.Po. in lotta per evitare i play out, poi in ordine Nichelino(casa),Aurora(fuori) e Bricherasio al Trombetta, ultima di campionato il 6 maggio.
Diciamo che ormai i giochi sono fatti e preclusi.
E dire che la partita si era messa bene per la nostra squadra che aveva disputato una prima frazione di gioco tra le migliori fin qui esibite, ben disposta in campo con un inedito,flessibile ed eclettico 4-5-1 adattato ed adottato nella circostanza, convertibile in 4-3-3 in fase offensiva, con Peli e Cagliero a sostenere sulle fasce gli scatti e le proiezioni offensive del Capitano.
Ritornando allo schieramento odierno, Bongio e Glorioso, a pochi minuti dall’inizio della partita, scioglievano gli ultimi dubbi relativi al ballottaggio tra Pelissero e Gala, optando per l’utilizzo del primo; ritornato titolare Grasso, per il resto nessuna novità di rilievo, con Pisano che ufficializzava l’addio a questa stagione agonistica( intervento al menisco previsto prima dell’inizio dell’estate,n.d.r.), e le assenze confermate dei giovani Caraccio,Alemanno e Nesci( gli ultimi due non pervenuti ormai da più di un mese……).
In panchina, gli unici effettivi affidabili erano Bisio,Lavezzo ed il giovane Iacolino,mentre si accomodavano in tribuna lo stesso Pisano e Luca Rollè, uscito domenica scorsa a Marentino per una distorsione al ginocchio non ancora risolta.
Nelle file degli ospiti, Insana era costretto a rinunciare al cannoniere stagionale Oreglia ed all’altro attaccante
Costantino, mentre rispetto alla gara d’andata(assente per infortunio) tra i pali veniva proposto Cedrino.
Direzione dell’incontro che veniva affidata al signor Giorgio Cappotto della sezione di Nichelino e calcio d’inizio battuto alle ore 15,00 per effetto dell’adeguamento all’ora legale entrata in vigore la notte scorsa.
Era l’Atletico ad affacciarsi per primo in zona offensiva al 5° minuto con uno scarico di Russo a favore di Cagliero, ben posizionato all’altezza del vertice destro dell’area avversaria, conclusione del numero 8 carmagnolese completamente sballata che terminava alta e lontano dalla porta.
Due minuti dopo, il direttore di gara ammoniva Garello reo di aver fermato il pallone trattenendolo con una mano mentre lo stesso terzino terminava a terra, intervento volontario che impediva la prosecuzione dell’azione agli avversari.
Il San Secondo riusciva a replicare all’azione iniziale racconigese in due circostanze: al 12° su punizione di Rodin alta sulla traversa e al 27° con una conclusione dalla distanza di Giuffrida bloccata senza problemi da Grasso.
Ma al 28° l’Atletico si portava in vantaggio: Mendola riceveva un pallone al limite dell’area, riusciva a liberarsi di un primo avversario con una riuscita finta, rientrava con il piede sinistro eludendo un secondo difensore, e con lo stesso piede mancino lasciava partire un fendente rasoterra che superava Cedrino,carambolava sul palo interno destro e terminava in fondo alla rete.
Davvero una rete di pregevole fattura tecnica per il nostro numero 10, un colpo da giocatore di biliardo sia per la preparazione che per l’esecuzione e nono centro stagionale.
La replica del S.S si esauriva con un lungo passaggio in profondità per lo scatto di Rodin, anticipato al limite dell’area da una tempestiva uscita di Grasso.
La formazione di Bongio sembrava ad un certo punto padrona del campo e della situazione, continuava le sue trame di gioco proponendosi in avanti, evitando nello stesso tempo di esporsi al rischio dei pericolosi e scattanti attaccanti avversari, fino a quel momento anticipati e contrastati in maniera efficace.
Tra il 35° ed il 36° l’Atletico sfiorava addirittura il raddoppio con lo stesso giocatore, Marco Russo: nella prima situazione, un bel traversone dall’out sinistro di Mendola veniva mancato di un soffio da Mancuso e la conclusione ad effetto di sinistro del nostro numero 9 sfiorava la traversa; nel secondo episodio favorevole lo stesso attaccante, all’interno dell’area piccola, non riusciva a chiudere il tiro vincente complice anche una posizione non molto coordinata sulla respinta corta del portiere avversario che riusciva a neutralizzare così la sfortunata e poco convinta,perchè inaspettata, seconda deviazione di Russo.
Davvero un peccato, non essere riusciti a concretizzare la supremazia territoriale e la superiorità tecnico-tattica in tutti i settori del campo. Sfortuna, fatalità, eventi in direzione opposta, contraria ed ostinata che poi si pagano con gli interessi( almeno quest’anno con l’Atletico è andata sempre così……).
Minuto 42, su un lancio filtrante in profondità a beneficio dello scatto di Rodin, Garello e Grasso si ostacolavano al limite dell’area con entrambi che perdevano comicamente il controllo del pallone che terminava nei piedi della stessa ala destra pinerolese che con il piatto destro non aveva alcuna difficoltà ad insaccare lemme lemme a porta lasciata sguarnita.
Non finiva qui. Minuto 44, questa volta era tutto il reparto difensivo che si faceva cogliere impreparato su una azione dalla sinistra dello sgusciante Giuffrida , traversone indirizzato a centro area dove ancora Rodin, ancora con il suo destro mortifero, riusciva ad insaccare indisturbato alle spalle del nostro portiere. Colpe e responsabilità da dividere e far condividere al pacchetto difensivo biancorosso, non immune da mal piazzamento e superficialità nella marcatura e copertura degli avversari protagonisti dell’azione.
Primo tempo che si chiudeva incredibilmente con il San Secondo in vantaggio dopo essere riuscito a ribaltare la situazione nei minuti conclusivi e nelle uniche due palle gol avute a disposizione.
Inizio ripresa ed al 4° minuto bella combinazione Russo-Mendola con il capitano che tentava un avvitamento ed una torsione di testa che veniva deviata precauzionalmente in angolo da Cedrino. Un minuto dopo era Pelissero a tentare la battuta a rete da posizione decentrata, conclusione deviata sull’esterno della rete.
Nel frattempo dalla panchina racconigese Bongiovanni stava preparando le prime sostituzioni, facendo riscaldare Lavezzo e Iacolino che molto probabilmente avrebbero rilevato i due esterni difensivi Rosso e Garello oggi in palese difficoltà, con conseguente riadattamento dell’assetto tattico della squadra. Alla fine, entrava solo il giovane diciassettene al posto di un frastornato Garello.
Ma era proprio in quei frangenti che il S.S. piazzava la stoccata del 1-3: 56°, Neri approfittava di un buco difensivo apertosi sul suo lato sinistro di competenza ed effettuava un cross a mezza altezza che trovava ben piazzato nell’area piccola il bomber tascabile Giuffrida che aveva il tempo di distendersi comodamente in tuffo e impattare la sfera sul palo destro della porta di Grasso che si protendeva inutilmente nel tentativo di intercettare il pallone.
A questo punto lo staff tecnico racconigese cambiava idea e provvedeva a mandare in campo Marco Gala al posto di un Ferrantelli apparso sotto tono rispetto alle precedenti uscite (59°). Ed era proprio Marco “Jin” ad accorciare le distanze lavorando un pallone intercettato da poco dentro l’area, evitando un avversario in aggiramento e indirizzando un preciso rasoterra che si insaccava alla destra della porta avversaria. Atletico che cercava così di attingere dal pozzo non ancora prosciugato delle rinvigorite,rinnovate speranze di rimonta.
Al 61° una rabbiosa conclusione di esterno sinistro calciata dal limite da Pelissero sfiorava di un niente la traversa.
Al 63°, direttamente da calcio d’angolo, Mendola tracciava una parabola lunga a rientrare sull’incrocio dei pali opposto, Cedrino riusciva a rimediare con l’aiuto della parte alta della traversa.
Tre minuti dopo però, al 64°, il neo entrato Bolla incrementava il bottino per la sua squadra: ancora Neri in evidenza che recapitava un pallone in area, mancato intervento di difensori ed attaccanti, traversone che quindi raggiungeva dalla parte opposta Bolla che, completamente smarcato, da centro boa, indirizzava un sinistro preciso e liftato che si insaccava alla destra di Grasso. Stendiamo un velo (im)pietoso sulla nostra retroguardia.
Per la cronaca, lo stesso Bolla aveva segnato la prima delle reti del 3-2 beffardo e finale della partita di andata.
La situazione per la nostra squadra diventava così quasi irrimediabile ed irrecuperabile se ci mettiamo che anche la difesa, un reparto fin qui affidabile e solido, si dimostrava nelle circostanze imbarazzante e non all’altezza della situazione.
Al 66°, una “puntata” di destro di Russo da poco dentro l’area veniva bloccata a terra da Cedrino.
Al 70° era la volta del Capitano tentare di riaprire l’esito del match con un sinistro a rientrare che terminava fuori di poco.
Ma al 76° la quinta rete dei pinerolesi in divisa blu-giallo affossava definitivamente le speranze dell’Atletico già ridotte allo stato pre-agonico: la sentenza ed il sigillo finale portavano la firma di Neri, il giocatore più tecnico e dalle movenze eleganti, anche se nella circostanza la concessione della opportunità da rete è stato un autentico regalo della nostra difesa.
Nel tentativo di alleggerimento e di disimpegno, Rosso effettuava un avventato e velenoso passaggio per linee orizzontali verso il limite della sua area, non accorgendosi che sulla traiettoria poteva inserirsi proprio il numero 8 che infatti anticipava tutti, controllava la sfera, entrava in area, aggirava di destrezza Grasso e depositava in fondo alla rete per il micidiale,letale e spezza-gambe 2-5.
Tra la quarta e la quinta segnatura Insana provvedeva ad operare tutti e 5 i cambi previsti dal regolamento, dando spazio alle sue alternative seconde linee che potevano così partecipare al sostanzioso banchetto predatorio e pedatorio,consumato sulle sparse e cosparse macerie racconigesi disseminate sul terreno di gioco come vuoti a perdere mentali.
Al minuto 80 era ancora Gala ad impensierire la porta pinerolese con un’esecuzione su punizione che usciva fuori di pochissimo,lambendo il palo destro.
Su capovolgimento di fronte Grasso riusciva ad evitare la sesta,tennistica capitolazione, deviando in angolo in tuffo una pericolosa conclusione di Mainero .
L’ultima azione degna di nota dell’Atletico e della partita veniva esalata a pochi minuti dalla fine: ancora Mendola, su cross di Vergnano dalla destra,riusciva ad anticipare il diretto avversario e di testa deviava in torsione con palla che terminava fuori di poco.
Nei 3 minuti di recupero concessi non accadeva più nulla di significativo,al fischio finale si registravano solamente la soddisfazione e l’esultanza della squadra ospite e dei suoi 10 tifosi giunti al Trombetta per sostenerla e, dall’altra parte, lo scoramento, la delusione,la disillusione, il senso di impotenza e di rassegnazione per un risultato che decretava di fatto la matematica estromissione della nostra squadra dalla zona spareggi promozione.
Che dire a proposito, in fase di commenti conclusivi.
Dispiace molto perdere in questo modo, dopo aver disputato(fatta eccezione per gli ultimi 3 minuti,n.d.r.) una dignitosa e positiva prima frazione di gioco, venendo a mancare le solide,consolidate certezze della tenuta del reparto difensivo,la cui affidabilità oggi è stata penalizzata dalla insufficiente prestazione dei due esterni di ruolo, in affanno ed in giornata no.
Alcuni giocatori sono apparsi stanchi, atleticamente poco brillanti e lucidi, con le idee e le polveri bagnate, per imprecisione e sfortuna.
Ma le risorse tecniche ed agonistiche dell’organico disponibile queste erano e con queste si doveva provare ad ottenere, come capitato in diverse occasioni, prestazione e risultato positivi, confortati dal bel gioco, dalla concentrazione, dalle capacità di saper leggere,interpretare e gestire le varie situazioni di gioco, anche con il supporto della buona sorte e della dea bendata!
Adesso, nelle ultime 4 partite che mancano alla fine, l’obiettivo massimo sarà quello di migliorare i punti complessivi ottenuti( 42,n.d.r.) da quando l’Atletico milita nel campionato di prima categoria, obiettivo che ci sembra alla portata della squadra di Beppe Bordese.
Abbiamo già accennato al calendario che proporrà nelle prossime domeniche avversarie con interessi di classifica completamente opposti: Nichelino e Aurora per definire le loro posizioni play off e Pro Polonghera e Bricherasio in lotta per evitare la disputa degli spareggi salvezza.
Con la mente depurata dall’esigenza di fare risultato a tutti i costi, magari gli uomini di Bongio scenderanno in campo con meno tensione nervosa più scioltezza e disinvoltura mentale, cercando comunque di evitare il più possibile ulteriori figuracce e travolgenti imbarcate come capitato più volte durante la stagione.
Già per domenica, non potranno essere della partita gli squalificati Fanelli e Mendola , con il rammarico e la rabbia del Capitano che vive e lavora proprio a Polonghera e che sentiva molto l’aria del derby che poteva regalare speciali sensazioni ed emozioni a titolo personale, forse le ultime della sua brillante, pluriennale carriera maturata nei campi dilettantistici piemontesi in cui ha calcato la scena e calpestato l’erba.
Nel caso di Tony, ci ha messo del suo anche il direttore di gara, il signor Cappotto di Nichelino, comminando al nostro Capitano un cartellino giallo( quinta ammonizione e quindi turno di squalifica che scatta automaticamente) che francamente è apparso esagerato ed evitabile, seguito anche da inutili scuse finali ormai tardive ed irreparabili rese al nostro numero 10.
Tornando alle cifre e ai dati statistici parziali dell’Atletico “Principe Rospo” versione 2018-19, con quella incassata oggi siamo alla 10^ sconfitta stagionale con una media punti di 1,5 a partita, in virtù di 12 vittorie e 4 pareggi( totale 40 punti); media reti segnate 1,9 a partita( parziale 50) e 1,8 subiti(47); miglior marcatore Mendola con 9 reti, seguito da Vergnano con 7 e Cagliero con 6.
Note di cronaca di giornata , la numero 26, dove si sono registrate 28 reti in totale, media di 3,5 a partita.
Pipiana, attaccante dell’Aurora Orbassano, con la rete siglata nei minuti finali regala la vittoria contro il Pro.Po.
Con la doppietta realizzata nel 3-3 tra Beinasco e Cambiano, Jonah Massera aggancia momentaneamente in vetta alla classifica capo cannonieri Calafiore del Perosa, 22 reti a testa.
Fabio Di Gregorio del Pralormo, con la doppietta messa a segno nel giro di pochi minuti, fa tremare il Carignano in casa che, dopo il 2-0 iniziale, subisce la rimonta del 2-2; il 3-2 per gli uomini di Andrea Prochietto porta la firma d’autore di Barbero,Moschino e Giambarresi.
Infine, con le reti di Modaffari e Korri, il Pinasca si aggiudica il derby fuori casa contro il Perosa, con Calafiore stranamente rimasto all’asciutto.
Dagli altri campi, dal sito di Tuttocampo, non ci sono più informazioni, come sempre parziali e mai complete.
A domenica prossima, Amici.
Mimmo Monachino.
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