Formazioni.
Atletico(4-4-2): Grasso 6: Rosso 6 (70° Alemanno),Mancuso 6,Rollè 6,Fanelli 6 (82° Garello) ; Pelissero 6, Pisano 6,Gala 6,5 (71° Ferrantelli), Vergnano 6; Mendola 6 ( 63° Russo),Nesci 6 ( 46° Caraccio 5,5) .
In panchina: Bisio,Cagliero,Tifni.
Allenatore: Bongiovanni, 6.
Villastellone(4-4-2): Razzetti;Gariglio,Filincieri,Vitrotti (63° Cavaglià)Gilli; Mazzarella,Quattroccolo,Milanaccio(16°Covertino),Comelato; Petullo((78° Vitelli),Andrea Fasano.
In panchina: Marconini,Denis Fasano,Guarise,Guidi Colombi,Foresto.
Allenatore: Zanotti, 6.
Direttore di Gara; Luca Sperati della sezione di Nichelino,7.
Tabellino.
Marcatori: 37° Gala.
Ammoniti: nessuno.
Recuperi: o minuti p.t., 3 minuti s.t.
Note: pomeriggio sereno e soleggiato, freddo moderato, 10°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori circa 40.
L’Atletico Racconigi inizia bene il girone di ritorno, aggiudicandosi la vittoria di misura contro il Villastellone grazie ad una bella rete siglata da Marco Gala nel primo tempo.
Per sintetizzare l’andamento dell’incontro potremmo usare una metafora preconfezionata, un luogo comune tipico che servono ad illustrare e definire lo svolgimento di una partita ed il relativo risultato: sbrigare la pratica e l’incombenza capitalizzando il massimo risultato producendo il minimo,essenziale sforzo .
Infatti dobbiamo preliminarmente dire che non si è trattata di un gran bella partita, esteticamente godibile e qualitativamente apprezzabile ( soprattutto il secondo tempo….), anche se è vero che era la prima partita ufficiale del girone di ritorno, dopo la sosta natalizia osservata e durata giusto un mese.Questa considerazione può valere solo come parziale giustificazione e spiegazione del livello della prestazione esibita oggi dalle due squadre che si sono affrontate sul terreno di gioco del Graziano Trombetta.
Formazioni che scendevano in campo con obiettivi diametralmente opposti: l’Atletico alla ricerca della vittoria per allontanarsi progressivamente e decisamente dalle zone play out ed avvicinarsi gradualmente verso le posizioni di medio alta classifica con vista zona play off; il Villastellone,invece, per tentare di ottenere un minimo risultato positivo al fine di risalire e schiodarsi dalla terzultima posizione in cui comunque è inesorabilmente rimasto al termine dei 90 minuti di gioco odierni.
La partita, come abbiamo accennato in apertura di articolo, ha regalato agli intirizziti spettatori presenti poche emozioni, con portieri rimasti per lunghi tratti inoperosi e disoccupati( specialmente Grasso) in virtù della scarsa produttività di “palle” e di occasioni da rete che le due squadre sono riuscite a creare.
Il tecnico Bongiovanni ha allestito la migliore formazione possibile, visti gli effettivi a disposizione in condizione di normale efficienza fisica: ancora fuori Lavezzo, tenuti in panchina Russo( non ancora completamente recuperato),Cagliero( Erik il rosso a corto di preparazione atletica, avendo saltato per motivi professionali le ultime due settimane di allenamenti) , Ferrantelli( tornato solamente in nottata, reduce dalla vacanza trascorsa nelle Isole Canarie) e Garello ( scelta tecnica), il nostro gigante buono aveva soltanto un unico dubbio alla vigilia, con ballottaggio per l’assegnazione di una maglia da titolare tra i due fuori quota Nesci e Caraccio, con opzione poi caduta sul primo.
Quindi, 11 di partenza con Grasso tra i pali, linea difensiva composta da destra a sinistra da Pelissero-Mancuso-Rollè-Fanelli, Pisano e Gala centrali di centrocampo con Rosso e Vergnano esterni, Mendola e Nesci in attacco.
I primi venti minuti erano caratterizzati da lunghe fasi in cui le due squadre si fronteggiavano soprattutto a centrocampo, con gli ospiti in maglia giallo-verde che si chiudevano compatti in fase di non possesso palla, intasando gli spazi sia sulle linee esterne che centrali, impedendo alla nostra squadra di avere possibilità di avvicinamento nella propria tre quarti, con conseguenti difficoltà oggettive nell’ideare e creare valide ed interessanti situazioni di gioco con l’obiettivo di impensierire e minacciare la porta avversaria.
Al 16° minuto il giocatore Milanaccio( suo mal grado protagonista “negativo” all’andata, essendo sceso regolarmente in campo nonostante il turno di squalifica che avrebbe dovuto scontare, presentazione ricorso e conseguente 0-3 a tavolino) era costretto ad abbandonare il terreno di gioco ( ironia beffarda della sorte,anche all’andata uscì quasi nello stesso periodo per un brutto infortunio al costato,n.d.r.) per una distorsione alla caviglia: destino calcistico infame e crudele quello patito dal numero 4 ex A.C.Racconigi contro gli ex rivali-concittadini sportivi di una volta !!!
Le prima annotazioni di cronaca di rilievo sul nostro taccuino registravano soltanto un’esecuzione su calcio di punizione da parte di Vergnano, tiro forte ma centrale (22°) ed un bel passaggio in profondità di Fanelli in area avversaria a beneficio dello scatto di Mendola, anticipato dalla tempistica uscita del portiere Razzetti (24°).
Alcuni minuti dopo, il direttore di gara Sperato di Nichelino annullava una rete ad opera dell’attaccante Andrea Fasano, giudicato in posizione di off side al momento del suo tap in vincente da pochi passi la linea di porta di Grasso. Proteste molto contenute da parte dei giocatori del Villastellone, la posizione del numero 11 giallo verde in effetti era sembrata irregolare già a velocità normale reale.
Al 36°l’Atletico passava in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pallone terminava nei pressi del limite della area di rigore dove si trovava ben posizionato Marco Gala( leggermente decentrato verso il vertice sinistro), conclusione di contro balzo destro violenta e precisa e missile Patriot terra-aria che si insaccava imparabilmente sotto la traversa della porta difesa dall’impotente Razzetti.
Davvero una segnatura di pregevole fattura, per preparazione ed esecuzione.
Praticamente era questa l’ultima,importante azione di rilievo degna di nota con la quale si concludeva la prima frazione di gioco.
Anche la seconda parte di gara era contrassegnata da lunghi periodi di noioso e stucchevole non gioco e da fasi di stanca, tanto che la contesa stava assumendo i connotati e le caratteristiche di una partita amichevole…..
Sembrava che fossero accaduti “fattori esterni” che stavano condizionando,influenzando e togliendo interesse ed importanza alla partita, con giocatori che facevano scorrere e trascorrere stancamente il tempo, stranamente deprivati e sterilizzati di mordente,di intensità, di velocità , di dinamismo e di determinazione agonistica, quasi che il risultato sbloccato nel primo tempo e che si stava profilando anche durante lo svolgimento della seconda frazione di gioco avesse potuto già essere considerato quello finale. Secondi 45 minuti giocati e vissuti praticamente come le caratteristiche dell’acqua: inodore,insapore,incolore.
In realtà, l’Atletico aveva avuto la possibilità di pervenire al raddoppio e dare al punteggio una dimensione più rotonda se non fosse stato che Caraccio avesse sbagliato la trasformazione di un penalty assegnato dall’arbitro al minuto 74 per azione ritenuta scorretta ai danni di Pelissero. Tentativo del quale si era inizialmente,giustamente incaricato lo specialista stagionale Vergnano al quale il giovane neo entrato aveva misteriosamente ma decisamente sottratto sfera e responsabilità dal dischetto; esecuzione intuita dal bravo Razzetti che si distendeva in tuffo, neutralizzando e soffocando in gola la soddisfazione potenzialmente realizzativa e vincente del giovane,sfrontato centrocampista.
Altresì, sarebbe stata per il nostro Vergna la possibilità di incrementare il suo parziale bottino stagionale personale, rimasto fermo così a quota 5.
Negli ultimi mesti e blandi 10 minuti,dopo una serie di sostituzioni bilaterali, era Francy Pisano, ” The Marshall”, ad insidiare la porta e la rete di Razzetti: dapprima con un calcio di punizione a rientrare la cui parabola sorvolava di poco l’incrocio dei pali e nei minuti di recupero con un destro violento ma centrale calciato da distanza siderale.
Triplice fischio finale del bravo Sperati e giocatori che rientravano negli spogliatoi con animi e spirito diversi e contrapposti.
Per effetto dei risultati di questa prima giornata del girone di andata, possiamo dire che per l’Atletico non è stato un turno globalmente favorevole, ma nella vita e nelle vicende sportive e calcistiche non sempre si può ottenere l’optimum delle aspettative.
Adesso le distanze dalle zone di bassa classifica si sono ulteriormente allungate, trovandosi la nostra squadra con i suoi attuali,aggiornati 23 punti a 7 lunghezze dalla quintultima( (Pro Polonghera), mentre i concomitanti risultati delle avversarie di alta classifica che ci precedono ( Pinasca,Aurora Orbassano,Nichelino,San Secondo e Perosa) scavano un solco compreso tra i 5 ed i 6 punti che comunque sarebbero e sono ancora rimediabili per poter essere ancora colmabili e recuperabili.
Molto importante e delicata in questa direzione,si presenta la trasferta di domenica prossima contro il fanalino di coda Beinasco, ultimo triste e solitario con soli 5 punti conquistati in 16 giornate.
Sembrerebbe un turno favorevole per la nostra squadra, ma sappiamo che qualsiasi campo in cui si affrontano di volta in volta le varie avversarie può nascondere insidie,minacce e difficoltà anche ambientali che una squadra di personalità e di spessore deve essere in grado di saper gestire al meglio per riuscire ad affermare ed imporre la sua supremazia, la sua superiorità tecnica e tattica.
Staremo a vedere in settimana anche in funzione del completo recupero dei giocatori che stanno cercando di ripristinare la migliore condizione atletica ed anche mentale per riuscire a dare il proprio contributo alla causa.
L’eventuale affermazione da conseguire e portare a casa domenica prossima dalla trasferta di Beinasco costituirebbe una buona vitamina per la nostra squadra,attesa da quattro turni di fuoco che potrebbero decidere ed influire sugli sviluppi futuri e sul destino delle ambizioni coltivate dalla società e dalla squadra bianco granata.
Dalla terza ( 27 gennaio) alla sesta giornata del girone di ritorno(17 febbraio) l’ Atletico affronterà in ordine Villar Perosa (casa),Carignano (fuori), Perosa (casa) e Pinasca (fuori), proprio le 4 avversarie contro le quali iniziò il periodo nero del girone di andata caratterizzato da altrettante sconfitte consecutive che fecero precipitare la squadra nel baratro della zona play out.
Chiudiamo l’articolo formulando i nostri auguri più affettuosi al nostro capo allenatore Andrea”Bongio” Bongiovanni che oggi,lunedì 14 gennaio, compie 32 anni.
P.S. Quando finirà la stagione regolare e gli eventuali play off e play out si saranno completati con i verdetti finali, il sottoscritto redattore, onde evitare di passare per omertoso e bugianen, spiegherà dettagliatamente segreti ed omissioni su fatti ed eventi accaduti fino adesso e che potrebbero accadere fino al termine della stagione agonistica 2018-19.
Ne leggerete delle belle……ve lo posso assicurare…. c’è ne sarà un po per tutti….. Non è una minaccia ma una promessa…..
MIMMO MONACHINO.
In primo piano il tecnico Andrea Bongiovanni, compleanno oggi lunedì 14 gennaio, 32 anni.
Auguri da tutti i componenti della famiglia Atletico.