Formazioni.
San Secondo(4-3-3): Bulfon; Bertrand,Giay(93° Hertson),Oreglio,Pastorino; Bolla(75° Sottile),Revel(86° Mainero), Neri; Godino(59° Rodin),Oreglia,Costantino.
A disposizione: Cedrino,Amatulli,Maio,Scarantino,Zanin.
Allenatore: Massimo Insana,6,5.
Atletico(4-4-2): Bisio 6-; Rosso 6 ( 57° Mercadante,s.v.),Pelissero 6, Pisano 6, Garello 6; Cagliero 6,5,Ferrantelli 6,5,Gala 6-, Vergnano 6; Mendola 6,5, Nesci 6- ( 74° Alemanno,s.v.).
A disposizione: Grasso,Rollè,Cattapan,Tifni. ( Lavezzo e Di Prima in distinta ma non utilizzabili)
Allenatore: Bongiovanni, 6.
Direttore di gara: Alessandro Stella della sezione di Collegno, 5,5.
Tabellino.
Primo Tempo: 0-0
Marcatori:47° Bolla,57° Godino,63° Mendola,82° Cagliero,90° Maniero.
Ammoniti: Bertrand,Oneglio,Costantino,Pisano,Ferrantelli.
Espulsi: al 90° l’allenatore Bongiovanni( per reiterati insulti al direttore di gara) e il dirigente-massaggiatore Bordese (per proteste e per essere entrato in campo dopo la rete del 3-2).
Recuperi: 1° tempo o minuti, secondo tempo 5 minuti.
Note: terreno di gioco in accettabili condizioni di praticabilità, pomeriggio soleggiato ma con freddo moderato, temperatura 8°, spettatori circa una sessantina.
Battuta d’arresto per l’Atletico Racconigi che interrompe così la serie positiva di tre risultati utili consecutivi che gli avevano permesso di allontanarsi dalle zone basse di classifica, dal momentaneo rischio playout e soprattutto lasciavano ben sperare per continuare ad incrementare e migliorare la continuità di gioco, di prestazioni e di inanellare l’aggiudicazione di punti buoni per scalare le posizioni di medio-alta classifica.
Invece, il Comunale di San Secondo di Pinerolo si è rivelato e confermato off-limits per la nostra formazione, con il forte ed increscioso rammarico di aver incassato la rete del 3-2 finale quasi allo scadere dell’incontro( molto probabilmente in fuori gioco….) e dopo essere riusciti a risalire la china, rimontando prepotentemente dallo 0-2 che stava maturando all’altezza dei sessanta minuti di contesa.
Questa 11^ giornata del girone di andata imponeva una trasferta dura ed impegnativa su un terreno di gioco tradizionalmente ostico, rappresentava un banco di prova che avrebbe dovuto dare delle risposte e degli ulteriori,tangibili segnali di rincorsa, relativamente alla ritrovata competitività della squadra, avrebbe dovuto dare delle conferme sui progressi del livello di gioco che si stava raggiungendo, della concretezza tattica e dello spessore tecnico corrispondenti alle prestazioni esibite nelle ultime uscite.
Certamente il modo come è maturata la sconfitta non rappresenta una bocciatura, anzi, ma un fastidioso ed evitabile passaggio a vuoto con una squadra rimandata all’esame di riparazione domenica prossima, derby al Trombetta contro i cugini limitrofi del Pro Polonghera, che sicuramente avranno propositi di riscatto dopo che oggi sono stati sonoramente e clamorosamente sconfitti a domicilio da una dilagante Aurora Sporting Orbassano(1-5).
Dalla gara di oggi pomeriggio si poteva tornare a casa con un buon pareggio da archiviare positivamente e da mettere in cascina, risultato che stava in pratica maturando fino al 90° minuto e soprattutto dopo aver recuperato con una grande reazione di orgoglio e di rabbia agonistica rimontando da due reti di svantaggio, tra l’altro incassate su altrettante colpevoli disattenzioni difensive.
Un passo indietro rispetto alle ultime favorevoli giornate di campionato che fa rallentare i buoni propositi di risalita in classifica dove per effetto dei risultati che si sono registrati, vede l’Atletico scavalcato soltanto dal Pralormo (14 punti, oggi carnefice dello scalpo ai danni della capolista Carignano)) e tutte le altre attuali concorrenti bloccate nelle loro posizioni antecedenti( Bricherasio,Marentinese e Pro.Po.)
Con la vittoria conquistata oggi, il San Secondo invece si installa in terza posizione, compiendo un bel balzo in avanti, scavalcando il Pinasca( 22 contro 20), portandosi a soli due punti dalla coppia di vertice formatasi oggi, cioè Carignano( sconfitto 2-1 a Pralormo) e Villar Perosa( solo un pari 1-1 fuori casa contro il derelitto Vigone).
Ennesima formazione riveduta e aggiornata quella che oggi Bongio ed il suo vice Glorioso hanno pensato di mandare in campo, considerando le importanti assenze di Russo, Lavezzo e Di Prima, infortunati ed indisponibili ancora per qualche turno( tranne Di Prima che potrebbe farcela per domenica prossima, n.d.r.).
Quindi, schema versione 4-4-2, con la sorpresa Bisio tra i pali al posto di Grasso, solito schieramento difensivo delle ultime giornate, Rosso e Garello esterni e Pelissero e Pisano centrali; linea mediana composta da Gala e Ferrantelli, con Cagliero e Vergnano ad agire sulle corsie esterne, Mendola e Nesci riconfermata coppia di attaccanti.
Nelle file del San Secondo allenato dal bravo e simpatico Massimo Insana, mancavano il portiere titolare Godino (sostituito con Bulfon) e lo squalificato Testa, espulso domenica scorsa ad Orbassano contro l’Aurora. Conferma del modulo 4-3-3, con Oreglia capitano e leader tecnico,carismatico trascinatore di una squadra rinnovata ed imbottita di giovanissimi elementi prelevati dal vivaio e coraggiosamente trapiantati in prima squadra.
Direttore dell’incontro Alessandro Stella di Collegno, si giocava in un pomeriggio soleggiato ma freddo e su un terreno di gioco allentato dai recenti piovaschi che hanno interessato nei giorni scorsi la Val Chisone.
Iniziale fase di studio tra le due avversarie e primi minuti trascorsi per perfezionare i giusti equilibri tattici e il funzionale posizionamento in campo di atleti e reparti.
Prima conclusione in porta al 6° minuto ad opera di Gala con un tiro dalla lunga distanza, nessun problema per Bulfon, cognome impegnativo per la quasi omonimia con il più celebre e famoso Gigi.
Replicava il Sanse al 11°, avventata uscita aerea a vuoto e fuori tempo di Bisio al limite dell’area, pallone che rimbalzava all’altezza del dischetto di rigore, Pelissero interveniva provvidenzialmente e con decisione anticipando gli attaccanti avversari e allontanando la minaccia.
Lo stesso Peli diventava protagonista in negativo al 15° minuto grazie ad un errato disimpegno in fase di appoggio poco fuori i sedici metri, ne approfittava il bomber Oreglia la cui conclusione di prima intenzione di destro terminava di poco fuori, rasentando il palo alla sinistra della porta del nostro portiere.
In questi primi 15 minuti di gioco, erano i pinerolesi di Insana a voler imporre e gestire il pallino del gioco, tenendo il baricentro alto,mettendo sotto pressione la nostra retroguardia in fase di copertura , con la nostra linea mediana che era costretta a comprimersi nella propria metà campo nel tentativo di fronteggiare ed interdire le manovre dei giallo blu locali per poi azionare le ripartenze e favorire gli scatti in profondità ed in velocità di Cagliero, Nesci e Mendola.
In questa fase dell’incontro, si mettevano maggiormente in evidenza i centrocampisti Revel e Neri con il loro dinamismo e la loro tecnica ed i tre attaccanti Oreglia, Costantino e Godino, che cercavano di crearsi spazi utili facendo molto movimento su tutto il fronte offensivo.
Atletico comunque presente e combattivo a presidiare e occupare ogni zona del campo con la corsa, con il paziente raziocinio,con la forza di volontà e la giusta grinta e determinazione.
Al 22°un’insidiosa parabola a rientrare su calcio di punizione da sinistra battuta da Gala costringeva il portiere Bulfon ad una plastica respinta in tuffo, mentre tre minuti dopo il numero 10 Neri mandava fuori di un metro la nostra porta un’esecuzione su calcio piazzato( punizione procurata con scaltrezza da Oreglia….) da posizione centrale, con Bisio che sembrava comunque sulla traiettoria.
Al 31° Oreglia, in area, girava di destro un tiro strozzato e facilmente bloccato da Bisio, replicava su capovolgimento di fronte l’Atletico con un’azione in contropiede finalizzata da una conclusione di Cagliero che sorvolava di poco la traversa.
Ancora Atletico proiettato in avanti, con Mendola che in semi rovesciata dai 20 metri impegnava Bulfon all’intervento
a terra( 34°). Risposta del Sanse, tra il 34° ed il 36°, dapprima con un’azione personale sulla fascia destra di Costantino, traversone rasoterra che attraversava pericolosamente lo specchio della porta, spegnendosi indenne dalla parte opposta, successivamente con un destro uncinato appena dentro l’area del numero 5 Oneglio, conclusione imprecisa che finiva fuori.
Il primo tempo si concludeva con un tentativo in profondità su contropiede di Nesci, due contro uno, ma lo stesso giovane attaccante racconigese si incartava incespicando malamente sul pallone, agevolando così l’intervento dei marcatori avversari.
Nemmeno 2 minuti dall’inizio della seconda frazione di gioco che il Sanse perveniva inaspettatamente in vantaggio: 47°, sugli sviluppi di una punizione calciata lateralmente dalla destra, doppio colpo di testa in area racconigese e deviazione vincente sotto misura di Bolla a pochi passi da Bisio che aveva appena accennato all’uscita.
A nostro parere, evidente la complicità e colpevole la disattenzione-distrazione dei nostri saltatori e difensori( portiere compreso) che nella circostanza hanno permesso ai loro avversari di colpire due volte indisturbati altrettanti palloni aerei, senza ricevere adeguati tentativi di contrasto, specialmente in occasione della decisiva deviazione finale.
Dieci minuti dopo e l’Atletico capitolava per la seconda volta: azione sull’out destro di Oreglia, cross indirizzato verso la nostra area piccola, linea difensiva avanzata e sbilanciata, pallone sul quale svettava il numero 11 Godino che riusciva a sovrastare nello stacco aereo il suo oppositore Ferrantelli, più basso del suo avversario di parecchi centimetri, inzuccata da pochi metri che risultava vincente.
Mercadante nel frattempo prendeva il posto di Rosso( risentimento ad un polpaccio) e al 58° ancora Godino ( prima di essere rilevato da Rodin)si concedeva il tempo ed il lusso di graziare letteralmente Bisio calciando malamente ed in maniera sbilenca da posizione ottimale e senza marcature; a questo punto sarebbe stato troppo eccessivo per l’Atletico uno scarto di tre reti a zero.
Cambio di modulo deciso da Bongio, che passava dal 4-4-2 al 3-4-3, con l’ingresso in campo del Merca, per accentuare la pressione offensiva nei confronti della difesa avversaria.
Al 63°, sospinta dall’impulso e dallo spirito di sopravvivenza e da un’ encomiabile reazione d’orgoglio al doppio, immeritato svantaggio, trascinata ed incoraggiata dal suo capitano che invitava i suoi uomini a non mollare, la squadra di Bongio riusciva ad accorciare meritatamente le distanze grazie proprio ad una pregevole prodezza del numero 10: Bulfon respingeva quasi miracolosamente una conclusione a colpo sicuro di Cagliero, traiettoria del pallone che si innalzava per poi spiovere e ricadere dentro l’area piccola e rovesciata acrobatica e coordinata di destro di Tony che mandava la palla ad insaccarsi sotto la traversa, con il portiere avversario questa volta fuori causa. Una rete da cineteca, una esecuzione balistica perfetta per un campione di quasi 41 anni!!!
Partita che quindi si riapriva, considerando che mancavano ancora 30 minuti al fischio finale.
Ancora Tony in evidenza due minuti dopo, riceveva al limite dell’area un passaggio smarcante, spalle dietro alla porta, la sua conclusione in girata era precisa ma debole e centrale.
Sostituzioni, dentro Alemanno per Nesci e Sottile per l’autore della prima rete Bolla.
Sanse che cerca di riportarsi nuovamente avanti anche nel punteggio: un colpo di testa di Bertrand direttamente da calcio d’angolo finiva oltre la traversa, mentre Revel seminava il panico insinuandosi tra le maglie della nostra retroguardia, azione personale con traversone rasoterra, nessuno tra difensori ed attaccanti si trovava sulla traiettoria ed occasione che sfumava perdendosi sul fondo.
Così al minuto 82, gli sforzi generosi dell’Atletico, giungevano al giusto coronamento della segnatura: conclusione del capitano respinta da Bulfon, sfera che arrivava dalle parti di Cagliero che più lesto di tutti si avventava sulla ribattuta e con un diagonale potente e preciso insaccava sul fondo della rete sguarnita a portiere ormai fuori causa.
Esultanza di giocatori, del gruppo presente in panchina e dei pochi tifosi racconigesi presenti sugli spalti ed Atletico che dava l’impressione di non volersi accontentare del pareggio, essendo arrivato al Comunale di San Secondo con il dichiarato ed ambizioso obiettivo di portarsi a casa tre punti importantissimi e significativi per gli sviluppi della classifica.
Squadre che negli ultimi, palpitanti ed emozionanti minuti, a partita ritornata in equilibrio di punteggio, producevano il massimo sforzo per aggiudicarsi l’intera posta in palio.
Capitan Oreglia, al termine di un’azione in contropiede, si divorava letteralmente una clamorosa palla gol mandando a lato da pochi metri dalla porta di Bisio.
Il direttore di gara decretava nel frattempo 5 minuti di recupero.
Nel primo di questi, accadeva quello che si poteva temere a sfavore della nostra squadra, la solita nemesi che ha duramente colpito durante il periodo di crisi che ha inesorabilmente infierito ed imperversato sulle sorti e sulle vicende sportive del campionato( dalla 3^ alla 7^, n.d.r.).
Minuto 91, contropiede del Sanse finalizzato con un passaggio verso la nostra area, difesa bianco-rossa che aveva contemporaneamente alzato e portato in avanti la sua linea , pallone che arrivava dalle parti del neo entrato Maniero, apparso in evidente posizione di off-side, che da pochi superava di destro Bisio in uscita che nell’occasione si era anche girato con il corpo.
Veementi ma inutili le proteste degli uomini in campo e dalla panchina Atletico dalla quale venivano allontanati dal direttore di gara sia l’allenatore Bongiovanni sia il “massaggiatore” per l’occasione Bordese per i motivi che abbiamo riportato nel tabellino di inizio articolo.
Si accendevano scintille, si formavano capannelli schiumanti proteste e piccoli fuochi di furore agonistico, con Pisano e Costantino che si colluttavano a vicenda, minacciandosi reciprocamente di rimandare il personale regolamento di conti a fine partita.
L e ultime occasioni, nel generoso, disperato ed arrembante tentativo di raddrizzare il risultato erano per l’Atletico, ma sia Cagliero che Mendola non riuscivano ad imprimere precisione e pericolosità alle loro conclusioni.
Anzi, al 95° Maniero per poco non bissava la sua beffarda doppietta personale, sfiorando il 4-2 al culmine di un’azione in contropiede, pallone che terminava fuori un niente.
Sarebbe stata davvero una punizione troppo eccessiva e pesante per l’Atletico che anzi avrebbe meritato il pareggio per lo spirito e la capacità di reazione messi in atto per rimontare il doppio svantaggio.
Domenica prossima, come anticipato nell’articolo, possibilità di pronto riscatto e di affermazione per spirito di rivalsa e di campanilismo nel derby contro il Pro Polonghera.
Ironia beffarda della sorte, in vista della squalifica che dovrebbe essere inflitta a Bongiovanni, in panchina siederà a dirigere la squadra il vice Andrea Glorioso, figlio del Presidente del Pro.po Mauro.
Un derby in famiglia, figlio vs padre, che era già preventivabile e prevedibile ma inimmaginabile ai fini della presenza di Andrea responsabile tecnico unico sulla panchina racconigese contrapposto al genitore dirigente.
I precedenti delle stagioni passate sono favorevoli alla squadra avversaria, toccherà a Capitan Mendola ( anche per lui una partita dal sapore particolare in quanto abitante proprio a Polonghera, così come Pisano) sfatare questa negativa tradizione, anche per ritornare nuovamente alla vittoria e ritrovare la giusta carica morale e il necessario entusiasmo per affrontare nelle migliori condizioni possibile il difficile ed impegnativo trittico finale del girone di andata ( in ordine: Nichelino,Aurora Orbassano e Bricherasio, n.d.r.).
La rincorsa continua………..
Mimmo Monachino.
Andrea Glorioso ,domenica prossima esordio da coach proprio contro Il Pro Polonghera,
la squadra di cui il padre è presidente: sperando in un prosit beneaugurante.