Formazioni.
Atletico( 4-2-3-1): Grasso, Rosso,Rollè,Pellissero,Garello; Pisano( 89° Mendola) Ferrantelli(77° Mercadante): Cattapan,Di Prima,Vergnano; Russo(66° Cagliero).
A disposizione: Bisio,Lavezzo.
Allenatore: Bongiovanni,6.
Carignano( 4-4-2): Benente,Romano(76° Tosco),Moschini,Baracco,Vandanesi,Bassoli,De Maistre,Zaghi(78°Barbero),Giambarresi(65° Mennitto),Zacchino,Brignolo.
A disposizione: Mazzetti,Berardi,De Stefanis,Paulissich.
Allenatore: Prochietto,6,5.
Direttore di gara: Signor Simone Forina della sezione di Collegno,6.
Marcatori: 49° Zacchino,54° Giambarresi,57° Russo,62° Di Prima(rigore), 86°Barbero , 93°Zacchino (rigore).
Ammonizioni: Rollè,Cattapan,Romano,Zaghi.
Recupero: primo tempo 2 minuti,secondo tempo 3.
Note: pomeriggio mite e gradevole, 22°, terreno in buone condizioni, spettatori un centinaio circa, buona rappresentanza tifoseria ospite.
Seconda sconfitta consecutiva per l’Atletico Racconigi, ancora 4 reti incassate( 12 in totale dopo 4 turni di campionato), come domenica scorsa contro la capolista Villa Perosa, passo indietro dal punto di vista del livello di gioco espresso, sotto il profilo della personalità dei singoli giocatori e della prestazione che rischiano di ledere il morale della squadra e il livello di consapevolezza delle proprie possibilità e capacità, pur avendo giocato solo le prime 4 giornate di campionato.
Bisogna considerare, senza comunque voler cercare sterili alibi di comodo e aggrapparsi a plausibili giustificazioni di sorta, che per la partita odierna l’Atletico ha dovuto far meno e rinunciare ad alcuni elementi di rilievo nell’economia della squadra: Gala( intervento per correggere un fastidioso problema al setto nasale),Caula( influenza), con Lavezzo( distorsione alla caviglia) e capitan Mendola( bronchitella perniciosa) in panchina per onor di firma e di fatto inutilizzabili.
Ma in fase di presentazione e di valutazione preliminare, avevamo proprio accennato al fatto tangibile che uno dei punti di forza di questa stagione sarebbe stato l’organico allestito per affrontare l’intera stagione, sia come qualità che come quantità di elementi a disposizione.
Nonostante le contingenti assenze di giornata, la squadra mandata in campo da Bongiovanni è apparsa comunque competitiva e credibile, in grado di disputare una buona partita( come in effetti è accaduto nel primo tempo, parziale 0-0) di fronte ad un più quotato Carignano che non ha fatto mai mistero di volersi giocare le sue ambiziose probabilità in funzione di tentare il ritorno nel campionato di Promozione.
Cronaca.
In virtù delle assenze e delle defezioni, Bongio ridisegna la squadra, recuperando Pellissero centrale difensivo, schierando Rosso esterno destro al posto del Lave, lanciando Di Prima dal primo minuto, componente del terzetto preposto ad agire e manovrare dietro l’unica punta Russo e dove trovava collocazione anche Cattapan al posto di Caula, sia come ruolo che come fuori quota obbligatorio da regolamento (anno 99,n.d.r.). Panchina corta quindi, con Lave e Tony già out in partenza, con possibilità limitate di sostituzioni ed avvicendamenti.
Nel Carignano, oggi in tenuta gialla con pantaloncini e calzettoni blu, le scelte tattiche operate da mister Prochietto hanno visto inizialmente relegati in panchina giocatori dal calibro di Mennitto , Tosco e Barbero, con quest’ultimo che sarà poi protagonista decisivo per il risultato finale.
Arbitra Simone Forina della sezione di Collegno.
Buona la presenza e la cornice di pubblico, evento che accade raramente durante la stagione, anche grazie alla rappresentanza di supporter provenienti da Carignano ed alla presenza sugli spalti di numerosi ragazzini delle nostre formazioni giovanili.
Nel primo quarto d’ora di match il Carignano cerca di imporre la propria supremazia territoriale con azioni propositive e sovrapposizioni sulle fasce, dimostrandosi meglio organizzato e disposto in campo rispetto alla nostra formazione, inizialmente contratta e con difficoltà oggettive nella fase di ideazione e costruzione della manovra e dello sviluppo e della fluidità delle trame di gioco.
La squadra di mister Prochietto ha provato ad insidiare la porta del rientrante Grasso con alcune conclusioni dalla distanza del centrocampista Baracco ( 2° e 7° minuto), che non hanno impensierito il nostro estremo difensore.
Al 13° l’Atletico reclama l’assegnazione di un calcio di rigore per un atterramento in piena area con affossamento di Russo ad opera di un difensore avversario su cross dal fondo di Rosso, nella circostanza Forina lascia proseguire non valutando da penalty l’intervento sul nostro attaccante che invece sembrava evidente.
Al 20° Ferrantelli, su passaggio di Garello, da posizione centrale rispetto all’area e libero da marcatura spedisce alto sulla traversa un drop che avrebbe potuto avere un’esecuzione ed una precisione migliori.
L’Atletico, costretto sulla linea mediana dalla pressione degli avversari, una volta in possesso palla,riusciva soltanto a proporsi a sprazzi nei tentativi di azioni nella tre quarti avversaria, con folate offensive generose ma velleitarie che non producevano e sortivano gli effetti sperati. La partita scorreva su un canovaccio dove il Carignano tentava di imbastire le proprie azioni senza comunque riuscire a trovare pericolosi e significativi sbocchi offensivi, grazie anche all’efficace cerniera difensiva della nostra retroguardia, supportata ed aiutata anche dagli interditori di centrocampo. Troppo solo sul fronte offensivo ci è apparso l’attaccante Giambarresi che, con l’ingresso in campo nel secondo tempo di Barbero, si è trasformato ed evoluto esprimendosi a buoni livelli.
Il primo tempo si concludeva con una punizione dal vertice destro dell’area della formazione ospite della cui battuta si incaricava Vergnano, pallone tenuto troppo basso e facile respinta della difesa avversaria. Tutti negli spogliatoi.
Dal sottopassaggio,le squadre rientravano in campo con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco ed alla prima apparizione nei pressi della nostra area il Carignano passava inopinatamente in vantaggio: minuto 49, Rosso svirgolava maldestramente un velenoso spiovente con pallone carico di effetto, la sfera terminava nei pressi del bomber Zacchino che, appostato poco dentro il settore sinistro della nostra area e di prima intenzione, lasciava partire un preciso,angolato ed imprendibile tiro di sinistro che si insaccava a mezz’altezza sull’angolo opposto rispetto alla porta di Grasso.Nella circostanza, il nostro terzino destro, dall’alto della sua esperienza, avrebbe potuto controllare meglio, magari con un rinvio di piatto o di collo destro invece che impattare la sfera di esterno piede.
Due minuti dopo, altro pericolo per la nostra porta con un contropiede azionato da Giambarresi il cui traversone teso dall’out destro indirizzato in the box attraversava tutto lo specchio della porta senza che nessun compagno si trovasse sulla traiettoria, provvedeva poi Rollè a liberare e a spazzare fuori dall’area.
Al 54° gli ospiti pervenivano al raddoppio la cui dinamica grottesca e sesquipedale sarebbe stata definita ed etichettata dalla Gialappa’s alla voce gollonzo: su un lancio in profondità, Grasso e Pellissero, per anticipare il lanciato Giambarresi, intervenivano contemporaneamente al limite dell’area ma, scontrandosi comicamente e vicendevolmente, terminavano entrambi a terra non riuscendo ad intercettare il pallone che lo stesso attaccante numero 9, incredibilmente, controllava e depositava facilmente in rete a porta sguarnita.
La tragicomica dinamica ha ricordato nella memoria del sottoscritto una simile circostanza accaduta durante una partita disputata la scorsa stagione proprio al Trombetta, con allora protagonisti in negativo lo stesso Grasso ed il Farmer Garis, autori di un mancato intervento sulla palla a seguito di una collisione tipo autoscontro avvenuta tra di loro stessi.
Situazione imbarazzante e reazioni di stupore ed incredulità vissute in panchina e sugli spalti.
L’Atletico a questo punto provava ad innescare una minima reazione d’orgoglio e di dignità agonistica, reagendo rabbiosamente al doppio svantaggio e la ribellione alla situazione che si stava profilando consentiva e permetteva agli uomini di Bongio di rimediare, riacciuffare e riagguantare risultato e partita nel giro di pochi minuti.
Minuto 57: punizione dal vertice destro dell’area del Carignano, traiettoria morbida e smarcante di Di Prima che trovava Ciccio Russo ben piazzato nell’area piccola che di testa incornava di precisione alla sinistra del portiere avversario.
Rimonta che si completava al minuto 62: su un traversone dalla destra di Rosso il difensore Bassoli intercettava il pallone con un braccio( copia incolla del rigore provocato da Rollè domenica scorsa a Villar Perosa, n.d.r.), rigore ineccepibile assegnato da Forina e trasformazione impeccabile di Fabio Di Prima( al suo terzo gol stagionale, migliore nostro marcatore attuale,n.d.r.) palla da una parte portiere dall’altra.
Tutto da rifare sia per il Carignano che stava clamorosamente sciupando e vanificando il doppio vantaggio conseguito sia per l’Atletico che si vedeva risorgere dalle macerie di una brutta sconfitta casalinga.
La replica dei torinesi non si faceva attendere e sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite Bassoli colpiva indisturbato di testa verso la nostra porta sulla traiettoria si inseriva Giambarresi la cui posizione, al momento del tocco finale, veniva ritenuta irregolare dal direttore di gara che invalidava la segnatura, tra le concitate proteste dei giocatori,della panchina e dei tifosi presenti in tribuna.
Al 66° brutta tegola per la nostra squadra, Russo, ricevuto un passaggio da un compagno vicino la linea mediana, si bloccava improvvisamente nella sua corsa toccandosi l’adduttore della coscia destra: sostituzione inevitabile per lo sfortunato attaccante napoletano con Bongio che mandava in campo Cagliero.
Lo stesso neo entrato attaccante cercava con la sua freschezza atletica di sorprendere immediatamente i difensori avversari: al 69° una sua conclusione da posizione decentrata in area colpiva la parte alta della traversa, il pallone rientrava e rimbalzava in campo ma Di Prima da favorevole posizione non capitalizzava il prezioso attimo fuggente, non riuscendo ad impattare la sfera.
Ancora Cagliero a creare pericoli verso la retroguardia avversaria: nel tentativo di involarsi in solitudine e puntare deciso verso la portsa prima costringeva Baracco ad un fallo tattico( con conseguente ammonizione), successivamente induceva Bassoli ad immolarsi alla causa con conseguente punizione per l’Atletico: la battuta effettuata da Di Prima, forte ma centrale, veniva respinta con i pugni da Benente.
Ultimo quarto d’ora con entrambe le contendenti protese ad allungarsi nell’estremo tentativo di conquistare la vittoria ed aggiudicarsi il risultato finale.
Al 75° Pisano indirizzava in area un bel passaggio filtrante a beneficio di Cagliero ma quest’ultimo mancava l’aggancio di poco.
Il Carignano, al minuto 78 si giocava la carta Barbero, tenuto inizialmente in panchina dal tecnico Prochietto, mentre Bongio replicava con il materiale che aveva a disposizione oggi, mandando in campo Mercadante in sostituzione di Ferrantelli.
Due punizioni dalla stessa distanza per la formazione ospite non provocavano pericoli per la nostra porta.
Al minuto 84 il neo entrato Barbero lanciava un primo segnale di pericolo e di allarme per la nostra difesa, lavorando un bel pallone al limite della nostra area e conclusione di destro che terminava fuori di pochi centimetri alla sinistra della porta di Grasso.
Al minuto 86, il Carignano ritornava in vantaggio: azione sulla fascia destra di De Maistre, difesa racconigese posizionata come un iceberg, colpevolmente surgelata e bloccata in prossimità dell’area di rigore, senza che nessuno si andasse a staccare per andare a contrastare il numero 7 avversario che aveva il tempo di crossare con precisione nella nostra area, trovando appostato e smarcato dalla parte opposta Barbero che fulminava Grasso con una stoccata vincente dall’ interno dell’area piccola.
Crollo anche psicologico della nostra squadra che nei 3 minuti finali di recupero concedeva anche un rigore provocato da un atterramento in area di uno stralunato( come tutto il reparto difensivo oggi) Pellissero ai danni di un attaccante ospite: il cannoniere Zacchino trasformava con precisione chirurgica, realizzando la sua quinta rete stagionale.
Triplice fischio finale, fine delle trasmissioni.
A seguito dei risultati di questa quarta giornata,l’Atletico, fermo a quota 6, è stato superato da un manipolo di agguerrite concorrenti,lo stesso Carignano, l’Aurora Orbassano,il San Secondo e la rivelazione Marentinese e rischia nelle prossime partite di essere risucchiato nelle posizioni di media-bassa classifica.
Già domenica prossima la nostra squadra sarà attesa nel catino di Perosa Argentina proprio dal Perosa del bomber Calafiore, ieri uscito sconfitto nella trasferta di Orbassano per 3-1.
Per tradizione, l’angusto rettangolo di gioco di Perosa,con gli spalti a strapiombo e visione dall’alto scomoda con pubblico a ridosso dei giocatori, per il team di Beppe Bordese( squalificato fino a quasi fine ottobre,n.d.r.) ha sempre costituito un indice di difficoltà anche di tipo ambientale ,difficile da gestire dal punto di vista psicologico e della tenuta nervosa.
Ma se non si vuole cominciare a perdere terreno, distanze e contatto dalla posizioni di vertice, già domenica prossima ci aspettiamo un Atletico determinato,concentrato e predisposto anche mentalmente a reagire alle ultime due sconfitte consecutive incassate.
Una squadra che ambisce a posizioni e piazzamento play off non può permettersi di subire dodici reti in 4 giornate di campionato ed è proprio dalla valutazione dell’assetto del reparto difensivo che questa settimana, durante gli allenamenti, il duo Bongio-Glorioso dovrà ripartire per trovare soluzioni funzionali ed efficaci che restituiscano allo schieramento arretrato tenuta delle posizioni,copertura, solidità,stabilità ed affidabilità.
Perdere contro avversarie dalla statura e dal livello competitivo come Villar Perosa e Carignano può anche essere messo in conto, ma non con le deprecabili modalità di disattenzione, di superficialità, di sufficienza che hanno generato le varie situazioni di gioco che sono avvenute e si sono verificate, a cominciare dai singoli errori commessi, dagli episodi negativi e sfavorevoli che si potevano e dovevano evitare, da una certa anche mala suerte che puntualmente colpisce e si accanisce contro la squadra.
In settimana verranno valutate le condizioni dei vari Lavezzo,Mendola,Caula,Gala e soprattutto Russo, uno dei pochi elementi in grado di poter fare la differenza in campo, con il suo fantasioso estro e le sue giocate imprevedibili.
Il gruppo concepito,progettato ed allestito per questa stagione è potenzialmente in grado di disputare un campionato dignitoso e di coltivare ed alimentare ambizioni legittime per il perseguimento ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Intanto, per la partita di ieri, la valutazione media complessiva della prestazione della squadra, sia come reparti che come singoli non raggiunge la sufficienza (5,5 molto generoso).
Salviamo in parte Di Prima,Ferrantelli,Pisano, Russo e, per quanto ha giocato, reso e prodotto anche Cagliero.
Per il resto della truppa si attendono e si auspicano immediate e probanti reazioni a livello di spessore agonistico, di rendimento, di prestazione e di personalità.
Come dice James Coburn, in una memorabile battuta tratta da uno dei film capolavoro di Sergio Leone, Giù la testa, nella vita, ma anche nello sport, aggiungiamo noi, ci vogliono prosperi e coglioni!!!!
Mimmo Monachino.
Cattapan, esordio stagionale da titolare.
Il presidente Dino Casale, oggi 30 settembre
ha tagliato il traguardo dell 80 primavere.
Auguri e tanta salute ancora!!!!!