Atletico Racconigi-Pro Polonghera 0-2
21 marzo 2018
Formazioni:
Atletico: Grasso, Garis,Bruzzese,Pisano,Cagliero,Mendola ( dal 80° Ennas),Gala ( dal 80° Gyimah),Russo,Capello ( dal 66° Re),Francioso (dal 86° Iacolino),Sismonda.
In panchina: Bisio.
Allenatore: Andrea Bongiovanni, 6.
Pro Polonghera: Ferrero,Fiore,Mengozzi,Fabrizio Caffaro,Bertone,Titone,Sema (58° Ruatta),Tosco (86° Cappa),Mennitto, Lagzdins ( 90° Cavaglià),Vergnano.
In panchina: Grande,Sola, M.Rolfo,G.Caffaro.
Allenatore: Elia Prochietto, 7
Direttore di gara: Crincoli di Torino, 7.
Marcatori: Axel Lagzdins 66° e 80°
Ammoniti: Russo, Francioso,e Mennitto.
Note: serata fredda, 2°, terreno in discrete condizioni, spettatori circa 40.
Dopo un mese di astinenza e di assenza forzata dall’attività agonistica ufficiale,( ultima partita disputata a Perosa Argentina, 18 febbraio scorso, 2-0, n.d.r.), l’Atletico è ritornato finalmente a giocare ieri sera ospitando i ” cugini rivali” del Pro Polonghera nel recupero in notturna della sesta giornata rinviata l’11 marzo c.m. per impraticabilità del terreno di gioco del Graziano Trombetta.
La formazione di Bongiovanni è uscita pesantemente sconfitta dalla sfida contro la squadra di capitan Bertone, aggravando ulteriormente la propria posizione in classifica, ormai stabilmente e tristemente ancorata ai margini dalla zona play off con 28 punti.
L’ennesimo risultato negativo inanellato ieri sera conferma il periodo nero di crisi di gioco, di tenuta atletica e nervosa, di compattezza e di unitarietà di spirito di gruppo, componenti e situazioni che rischiano adesso di minare e sgretolare pericolosamente lo stato d’animo dei giocatori, anche in relazione del fatto che ancora non si riesce ad intravedere un bagliore di luce in fondo al tunnel dentro il quale la squadra sta rimanendo asfissiata e senza via d’uscita da ormai due mesi.
Anche ieri sera, dopo aver disputato un primo tempo tutto sommato dignitoso e confortante, l’undici rossoblù è progressivamente sparito e si è eclissato dalla scena della partita soprattutto dopo aver subito la rete dello 0-1 siglata dal lettone Lagzdins al 66° contro un Pro Polonghera apparso meglio organizzato ed equilibrato nelle linee dei reparti, ben messo in campo da Elia Prochietto, più tonico, veloce, razionale e determinato.
Le due contendenti, alla vigilia, avevano e nutrivano obiettivi ed aspettative contrapposte, viste anche le posizioni in classifica.
L’Atletico aveva bisogno di iniziare bene un decisivo trittico di partite, concentrate in sette giorni,Pro Polonghera-San Secondo e Pinasca, nella speranza e nella prospettiva di ripartire con il piede giusto, rilanciarsi e tentare di recuperare il terreno perduto per reinserirsi nel discorso play off; il Pro Polonghera ,dopo lo scivolone interno di domenica scorsa contro il Vigone, 1-2, era alla ricerca di un pronto ed immediato riscatto per riprendere la scalata alla seconda posizione contesa con Villar Perosa e San Secondo.
Il tecnico Bongiovanni ha dovuto allestire gioco forza una formazione titolare defunzionalizzata, dettata dalla situazione contingente di emergenza continua, causata dalle squalifiche di Mancuso e Lavezzo ( finalmente azzerate!), dall’indisponibilità di Fabio Borda, dall’assenza di Aiello ( Holiday in London Town), dalle precarie condizioni fisiche di Gyimah e Francioso. Di conseguenza, lo schieramento del 4-4-2 spedito in campo, ha visto Cagliero utilizzato terzino sinistro, Pisano a far da cerniera difensiva centrale con Bruzzese, Tony Mendola decentrato, arretrato e relegato sulla fascia destra del reparto di centrocampo.
In panchina, sono stati convocati due promettenti giovanissimi 2002 degli allievi Ennas e Iacolino ( mandati poi in campo giusto per bagnare la gara di esordio….!!), quando ormai il risultato era praticamente chiuso.
Rispetto a domenica scorsa, invece, Prochietto ha modificato l’assetto della squadra, operando un mini turn over, preferendo Mengozzi ,Titone e Sema a Cappa e Ruatta, entrati poi nella ripresa, mentre Caffaro senior è stato tenuto in panchina. Polongheresi in tenuta rossa con calzoncini bianchi.
Cronaca.
Dopo neanche un minuto dal fischio di inizio, Matteo Sismonda, su assist di Francioso, falliva una clamorosa e nitida palla-gol, facendosi respingere la conclusione di destro da dentro l’area da Ferrero in disperata uscita!
Probabilmente, se l’Atletico avesse sbloccato il risultato proprio alla prima occasione della partita, i ragazzi di Bongio avrebbero ricevuto una maggiore spinta psicologica ed una ulteriore, propulsiva carica agonistica e forza morale.
Scampato il pericolo, la formazione ospite ha cercato di gestire e tenere il pallino del gioco, esercitando una leggera supremazia territoriale ma senza mai impensierire la porta di Paride Grasso, nonostante il tremendismo atletico del ragazzo di Riga Lagzdins, di Nino Fiore e di Mennitto, ben controllati e neutralizzati dall’attenta retroguardia racconigese.
Per il resto della prima frazione di gioco, ben diretta dal direttore di gara Crincoli, così come anche la ripresa, l’Atletico, come del resto risaputo, deficitario nella fase di costruzione ed impostazione della manovra, ha cercato di rendersi pericoloso con alcuni calci piazzati dal limite procurati ed eseguiti da Francioso, circostanze che hanno visto il pallone terminare fuori dai pali della porta avversaria.
Si rientrava quindi negli spogliatoi dove Bongio ha ulteriormente caricato il morale e lo spirito dei suoi giocatori, alla luce della discreta prestazione dei primi 45 minuti di gioco.
Il secondo tempo si apriva con una conclusione su punizione calciata da Mennitto che scavalcava la barriera ma la cui traiettoria aggirante si spegneva sul fondo.
Capitava ancora sul destro di Sismonda un’altra chiara occasione da rete, su lancio dell’intermittente Ciccio Russo, il nostro attaccante da favorevole posizione si faceva respingere la conclusione dall’aitante Ferrero.
Successivamente, i polongheresi si rendevano pericolosi con un’azione concitata batti e ribatti in mischia nell’area piccola,ma i difensori avversari riuscivano fortunatamente a sbrogliare la situazione ed allontanare la minaccia.
Cagliero, con un retropassaggio avventato ed azzardato in fase di disimpegno coglieva Grasso ovviamente impreparato ma l’estremo difensore si dimostrava reattivo e mandava il pallone lontano dall’area dove si stava avventando il biondo attaccante numero 10.
Segnale fatidico che preludeva alla rete degli ospiti, 66° minuto, azione nata da un disimpegno diciamo “sfortunato” di capitan Mendola che si faceva rubare palla da Mennitto che lavorava il pallone sulla zona sinistra poco fuori area e faceva partire un lungo e preciso traversone che raggiungeva in area Lagzdins, il quale quasi indisturbato, impattava la sfera al volo con un preciso drop destro superando Grasso incrociando dalla parte opposta dell’angolo di tiro.
Molto arrabbiato nella circostanza Andrea Bongiovanni che aveva letteralmente urlato al suo numero 10 di rinviare il pallone piuttosto che tentare di giocarlo proprio in quella pericolosa zona del campo!!!
A questo punto , veniva mandato in campo Ale Re, che nei venti minuti che ha giocato è apparso abulico ed apatico, fuori da schemi di gioco e mentali e di posizione in campo ( non si pretendeva che avesse dovuto raddrizzare e rimediare da solo la situazione, date le sue notevoli potenzialità ancora inespresse , ma almeno che ci avesse messo maggiore grinta e corsa).
Negli ultimi quindici minuti, le energie , la forza di volontà e la capacità di reazione nervosa ed agonistica dei rossoblu si sono andati progressivamente prosciugando ed esaurendo, con tanti giocatori vittime e prigionieri, sudditi mentali di una patologica,endemica serpeggiante situazione di spegnimento vitale mista a rassegnazione, che attanagliano ed impauriscono tutte le volte che si passa o si è passati in svantaggio!!!
Così, come accaduto tante volte ( Villar Perosa, Piossasco, Perosa Argentina, n.d.r.), la squadra subisce inevitabilmente il colpo stramazzante del k.o., come una specie di puntuale, implacabile ed inesorabile nemesi, di misterioso incantesimo, di mefitico e metafisico sortilegio, ai quali puntualmente la squadra sembra essersi devotamente genuflessa, pagando pesantemente dazio e risultato!!!
Il raddoppio del Pro.Po. arriva quindi immancabile al minuto 80, ancora con Axel Lagzdins, cecchino infallibile della serata, che con un potente destro dal vertice basso dell’area piccola insacca sotto la traversa di un Paride Grasso che nulla poteva nella circostanza!!!
Gioco, risultato e match che praticamente si chiudevano ed archiviavano qui, ultimi minuti che sono serviti al disarmato e desolato tecnico Bongio di testare anche se per poco il rientrante Gyimah e soprattutto fare esordire, anche se le circostanze potevano essere più fauste e gratificanti, i sedicenni Ennas e Iacolino, talenti emergenti della formazione allievi guidata da Moscato.
Il fischio finale del bravo Crincoli decretava la fine delle ostilità e chiudeva il supplizio, la sofferenza, lo stato agonico che hanno accompagnato i nostri giocatori per buona parte del secondo tempo.
Veniva confermata per la terza volta nella stagione la negativa statistica dei risultati degli incontri in notturna, tre partite, altrettante sconfitte( 2 in casa con Garino e Pro.Po., Piossaco fuori, n.d.r.).
Nei nostri articoli, nel raccontare, descrivere e commentare le avventure della nostra squadra, abbiamo quasi sempre focalizzato la nostra attenzione sull’importanza di essere, riconoscersi e sentirsi appartenere ad un gruppo, di identificarsi, credere e lottare tutti assieme per perseguire un progetto comune, finalizzato al raggiungimento di un obiettivo, di un traguardo, di un risultato finale stagionale che siano degno e meritevole coronamento di mesi di sacrifici, di impegno, di voglia di realizzare qualcosa di buono, positivo e gratificante, non solo come uomini ed atleti che praticano uno sport, ma proprio come persone dignitose ed esemplari.
Adesso la situazione si è fatta davvero difficile da gestire e portare avanti, soprattutto a livello mentale e psicologico. Mercoledì sera, negli spogliatoi, tra i fumi e i vapori dei getti caldi delle docce e dell’evaporazione dei sudori, la delusione, lo scoramento, la quasi rassegnazione ma anche la rabbia trasparivano palesemente suoi volti dei giocatori, dove ognuno, anche con il mutismo, con l’espressione rabbuiata ed accorata che sfiorava la quasi mortificazione, avrebbe voluto dire qualcosa, ma bastavano solo gli sguardi a far capire stati d’animo depressi e preoccupazioni latenti.
Anche Bongio-Bordese, a notte fonda, rimasti da soli seduti desolatamente sulle panche degli spogliatoi, cercavano a mente fredda di riflettere, di darsi una spiegazione plausibile e più verosimile della situazione che si è venuta progressivamente delineando e consolidando.
Al di là delle ripercussioni negative dovute ai ciclici e continui infortuni e squalifiche, da contabilizzare e preventivare comunque quando si affronta un campionato di questi livelli ( vale per tutti!!!) , l’assetto della squadra, i suoi equilibri, la fisionomia di un nucleo base stabile e costante, considerando anche le alternative che un organico potenziale di venti giocatori può offrire, sono stati penalizzati dalle varie vicissitudini relative all’indisponibilità per lungo tempo di diversi elementi che avrebbero sicuramente potuto dare un importante contributo alla stagione agonistica.Aggiungiamo noi, anche da alcune scelte e valutazioni che giustamente e legittimamente sono state vagliate ed operate dalla dirigenza e dallo staff tecnico in pectore e sulle quali si può recriminare.
Ci riferiamo a Di Prima, a Ferrantelli, allo stesso Borin, alla decisione di Peretti di cambiare aria, alla rinuncia a Vergnano, libero e disponibile a dicembre di rivestire la maglia che portava fino allo scorso anno, alla rinuncia delle prestazioni di Rosso……
Certo, con il senno di poi, sembra facile fare queste considerazioni che lasciano il tempo che trovano!!!
Adesso, comunque, c’è da ripartire e riprendere con forza e coraggio già da domenica prossima, nonostante l’avversario di turno che la nostra squadra è chiamata ad affrontare sia di tutto rispetto, cioè il San Secondo di Giannone ed Oreglia, attualmente vice capolista ex aequo con il Villar Perosa con 37 punti, 9 in più di noi!!!
L’andata si concluse con un 3-1 che sicuramente non aveva rispecchiato i valori espressi dal campo ( vedi archivio articoli della giornata, 8° di ritorno, n.d.r.) ma che ricorderemo per l’arbitraggio personalizzato di miss Puddu, ventenne sbarazzina arbitressa catapultata in quel di San Secondo di Pinerolo in sostituzione del direttore di gara designato che aveva dato misterioso forfait…
Bongio, per l’occasione, riavrà a disposizione i difensori Mancuso e Lavezzo, che hanno scontato la squalifica, potendo riportare Franci Pisano al ruolo più consono di metronomo per dare un maggiore equilibrio geometrico a centrocampo ( uno dei due reparti deficitario e carente qualitativamente e quantitativamente…n.d.r.).
Dovrebbe essere disponibile anche Aiello, (di ritorno dalla vacanza nella London Town…), mentre da rivalutare le condizioni di Gyimah che l’altra sera ha disputato gli ultimi 10 minuti di gara. Così come le condizioni del ginocchio destro di Dino Francioso, uscito malconcio nel secondo tempo, dopo una brutta botta ricevuta.
Discorso a parte per Fabio Borda che sta recuperando dall’infortunio alla schiena patito il 18 di febbraio a Perosa Argentina.
Appuntamento quindi a domenica prossima al Trombetta contro il San Secondo….sperando che per l’Atletico sia l’inizio di una primavera di risultati positivi e di bel gioco. Stasera, venerdì, allenamento di rifinitura agli ordini anche del preparatore atletico Stassi.
Non Molliamo Mai!!! Lottare fino alla fine!!! Forza ragazzi.Vietato lamentarsi e recriminare!!!! Fuori orgoglio e dignità!!!
P.S. Ci tengo ad inviare un saluto particolare ad Axel Lagzdins, il 24enne attaccante lettone di Riga e del Pro Polonghera,il nostro giustiziere sportivo mercoledì sera con la doppietta messa a segno.
Il motivo è il seguente: ho scoperto che ha frequentato il periodo della scuola primaria, allora elementare, proprio qui a Racconigi, dalla terza alla quinta ,nonostante lui abitasse a Polonghera con la sua famiglia.
Ebbene, la sua ex maestra Feliciana, mi ha raccontato le esperienze e le giornate degli anni scolastici vissuti da questo ragazzino che era da poco arrivato in Italia con la sua famiglia direttamente dal suo paese dell’Europa dell’est.
Le sono spuntate le lacrime: Axel, all’epoca, non essendoci collegamenti pubblici da Polonghera a Racconigi,non potendo essere accompagnato da nessuno, tutti i giorni partiva e ritornava a casa a bordo di una bici, inforcando un monopattino o, addirittura, facendo il tragitto a piedi, alzandosi alle prime luci dell’alba per arrivare puntuale in orario in classe Sotto il sole, sotto l’acqua, con la neve per le strade, con il vento o l’umidità, sfidando condizioni meteorologiche avverse e di sicurezza stradale precaria e pericolosa!!
Mi ha parlato di un alunno affettuoso, volitivo e rispettoso, già alto e segaligno, con le sue caratteristiche e particolari manie personali,con uno spiccato denso del dovere!!!
Vedendolo in azione domenica scorsa contro il Vigone, lottare su ogni pallone, sotto la pioggia battente, su un campo reso pesantissimo e simile ad un pantano, rivedendolo tre giorni dopo qui al Trombetta buttarsi su ogni pallone leonino, aggressivo, determinato e grintoso,ho associato il tutto al racconto che la sua ex maestra mi ha fatto di lui proprio stamattina, venerdì 23 per chi legge, n.d.r.
Vai Axel, corri ragazzo, corri, sotto il sole, sotto la pioggia, di pomeriggio o di sera,lottatore lettone instancabile ma con un cuore che è anche italiano. Sei un esempio per i ragazzini di oggi!!!
P.S.2… Ti saluta la tua maestra Feliciana, con affetto e bel ricordo di te.
P.S.3… Qualche sera verrò a trovarti a Polonghera, sapendo dove potrei trovarti, per diventare con piacere tuo amico!!!!
Un saluto ai nuovi amici di e del Polonghera!!!
Nicolò Iacolino
MIMMO MONACHINO.