A.S.D. Perosa-Atletico : 2-0
Formazione:
Grasso, Garis,Lavezzo,Pisano,Borda ( Francioso dal 83°)Bruzzese,Cagliero,Gala,Russo,Mendola,Aiello( dal 68° Re).
A disposizione: Bisio, Mancuso e Capello.
Direttore Tecnico: Bongiovanni.
Direttore di gara: Agù della sezione di Pinerolo, 6-
Ammoniti: Mensa ( Perosa).
Marcatori: 61° Martin, 88° Ciniglio su rigore.
Note: terreno di gioco in buone condizioni, freddo moderato, 8 gradi, spettatori una cinquantina circa.
Ennesima sconfitta esterna dell’Atletico che vede allontanarsi pericolosamente le posizioni valevoli per il piazzamento play off.
Adesso la situazione di classifica si sta facendo davvero deficitaria, dovesse finire oggi la reagular season, la squadra di Bongio-Bordese sarebbe fuori dalle final four del girone, dove le avversarie che fino a poche giornate addietro si trovavano distanziate dai rossoblu racconigesi hanno nel frattempo raggiunto e scavalcato la nostra compagine.
Se pensiamo che nelle ultime 7 giornate, nonostante un calendario che proponeva incontri abbastanza abbordabili, capolista esclusa, dalla infausta trasferta di Bruino del 21 gennaio scorso (che ha segnato l’inizio della parabola discendente senza paracadute), l’Atletico ha racimolato solo la miseria di 5 punti sui 21 a disposizione, frutto di 1 vittoria, 2 pareggi e ben 4 sconfitte, con 7 reti realizzate e 12 incassate e questi dati che non sono solo statistici,ci forniscono e rappresentano un quadro complessivo a tinte fosche, triste e disarmante scenario della situazione e dello stato di crisi di gioco e di risultati nei quali i ragazzi di capitan Mendola sono inesorabilmente precipitati. Fino al termine del girone di andata( esclusi i recuperi contro Garino, Vigone e Piossaco, n.d.r.) la nostra squadra con 25 punti occupava la terza posizione di classifica, preceduta soltanto dal Villar Perosa, con San Secondo e Polonghera che inseguivano distanziate di alcune lunghezze. Un buco nero che ha ridimensionato le ambizioni ed i programmi societari progettati ad inizio stagione, con l’allestimento di un organico che si poggiava sulla struttura basilare di quello, competitivo collaudato ed affidabile della precedente stagione, con un anno in più all’anagrafe e qualche partenza ( Rosso e Vergnano) e numerosi, rilevanti inserimenti di qualità ( Gala, Borda,Mancuso Pisano, Peretti,Re, Garis,Capello…) che facevano legittimamente ben sperare per far lievitare ed alzare le quotazioni e l’asticella degli obiettivi prefissati.
Per dovere di cronaca, la sconfitta di oggi a Perosa Argentina non ha avuto le stesse dimensioni di prestazione e di risultato del disastroso recupero infrasettimanale disputato a Piossasco( 4-2), anzi, senza i singoli episodi che poi alla fine hanno fatto la differenza, si poteva tornare da questa trasferta almeno con un punto nella bisaccia che sarebbe servito per alimentare la posizione in classifica e rilanciare parzialmente il depresso stato d’animo dei giocatori.
Invece le puntuali, sistematiche, deleterie disattenzioni anche nella partita odierna hanno fatto pagare pesantemente dazio, a conferma che il periodo negativo che si sta attraversando è ulteriormente aggravato da una buona dose di sfortuna e di mala suerte!
La formazione di partenza schierata da mister Bongio è stata la logica conseguenza degli uomini che si avevano a disposizione, tenuto conto delle condizioni fisiche di Mancuso, infortunato per una dura ginocchiata ricevuta mercoledì sera sulla coscia sinistra e l’assenza di Sismonda per invito matrimoniale. Fermi ai box, ormai da lungo tempo , il ghanese Gyimah, ma anche Ferrantelli e Di Prima, in aggiunta al misterioso ritiro dall’attività agonistica di Borin, tutti giocatori che sarebbero serviti eccome per disputare un campionato con un organico di quantità e qualità. E questo dato di fatto costituisce uno dei grandi motivi di rammarico e di recriminazione del club di patron Beppe Bordese, squadra che progressivamente si è vista depauperare, smembrare e svalutare proprio alla voce importante componenti e atleti a disposizione.
Lo scacchiere tattico ha previsto quindi un modulo 4-4-2, con Aiello e Cagliero esterni di centrocampo , Gala e Pisano centrali della linea mediana e il duo Russo Mendola coppia offensiva ( Fancioso in panca, entrerà nei minuti finali); speculare la disposizione in campo del Perosa di mister Bertelli, con un sistema di gioco che prevedeva difesa e centrocampo molto compatti e lanci lunghi in profondità per gli scatti di Martin e Breuza.
Dopo soli 30 secondi, Tony Mendola da buona posizione calciava fuori di poco una conclusione di destro dal limite.
Al 10 minuto i padroni di casa si rendevano molto pericolosi con un destro di Martin in semi rovesciata respinto di piede da Grasso in uscita,lasciato colpevolmente libero in area che rimediava ad uno svarione dei centrali difensivi in fase di copertura e protezione degli spazi.
L’Atletico nella prima parte dell’incontro ci è sembrato ben messo in campo, con reparti che rispettavano le distanze, nonostante le notorie, strutturali e risapute difficoltà in fase di copertura difensiva, di possesso palla,di organizzazione della manovra, di fraseggio negli spazi stretti, di fluidità di gioco attraverso le fasce laterali, nel tentativo di mettere nella migliore condizione possibile gli attaccanti di ricevere palloni giocabili nell’area avversaria o comunque di poter indirizzare in porta in maniera efficace.
Al 26° era Marco Gala a provare ad impensierire la porta avversaria con una conclusione da ottima posizione, respinta in angolo dall’attento Odier.
Due minuti dopo era la volta di Aiello che dal vertice basso alla destra dell’area di rigore effettuava un tiro cross che attraversava tutto lo specchio della porta e si spegneva sul fondo, senza che nessun compagno potesse ricevere e tentare di rifinire l’azione.
Pericolo in area racconigese al 39° con Lavezzo che rimediava ad un suo errore in fase di copertura ed in scivolata appena dentro l’area respingeva una conclusione di Mensa destinata verso la nostra porta.
Al 41° Francy Pisano si accasciava a terra all’altezza del centrocampo, vittima di un improvviso malore e di un mancamento causato da una forte emicrania con conseguente annebbiamento della vista. L’assunzione di zucchero in campo e la somministrazione di un’ Oki nell’intervallo gli hanno consentito di riprendersi e di continuare poi regolarmente la partita.
Il primo tempo si concludeva a favore dell’Atletico che dapprima reclamava un rigore per un affossamento in piena area ai danni di Ciccio Russo che stava per colpire di testa da ottima posizione e successivamente sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite, pallone mandato in rete da un nostro attaccante ma segnatura invalidata per precedente fischio dell’arbitro Agù per posizione di fuori gioco rilevata su alcuni nostri giocatori.
Anche la seconda frazione di match iniziava all’insegna di alcune iniziative dei racconigesi, tra cui una punizione dai 25 metri calciata fuori da Tony Mendola.
Al 57° Grasso era chiamato ad un altro impegnativo intervento respingendo in angolo una conclusione rasoterra ravvicinata di Ciniglio e un minuti dopo era il Perosa a rivendicare un presunto penalty per un braccio involontario di Garis su un tiro da breve distanza di Breuza.
Al 61°, puntualmente, quasi come una implacabile, inesorabile maledizione divina, l’Atletico veniva punito da un calcio di punizione battuto da Martin da notevole distanza, la barriera rossoblù impostata da Grasso si ” apriva” e la sfera con traiettoria tesa ma non irresistibile passava attraverso lo sbarramento e si insaccava depositandosi alla destra di Grasso che vanamente si era proteso in extremis per tentare di neutralizzare ed evitare la segnatura.
Al 68° Bongio sostituiva uno spento ed improduttivo Aiello ( frastornato anche da una pallonata ricevuta in pieno viso) con Re e al 76° Gala, su assist – sponda di Mendola, calciava malamente alto da buona posizione.
Ancora Mendola con un tiro forte ma centrale impegnava dalla distanza “Big Jim” Odier, ventisettenne portiere di 103 chili di stazza ma apparso agile ed attento nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa.
Il Perosa si limitava a controllare le azioni degli avversari e ad agire di rimessa, sfruttando la velocità di un esauribile Martin e l’ingresso di forze fresche( Callella e Sapere) per alleggerire la sterile, evanescente pressione dell’Atletico.
Al minuto 83 l’uomo di Ostuni, Dino Francioso, veniva mandato in campo al posto di un claudicante Fabio Borda ma le residue e flebili speranze per raggiungere almeno un risultato di parità venivano anestetizzate ed azzerate dal calcio di rigore che all’88° veniva concesso da Agù per un atterramento sprovveduto ed inutile di Lavezzo ai danni di Martin appena entrato in area, che veniva trasformato da Ciniglio, esecuzione rasoterra spiazzante Grasso.
Il triplice fischio finale sanciva la fine delle ostilità, decretava l’ennesimo risultato negativo di una lunga striscia che dura ormai da due mesi, certificava lo stato critico di rendimento e di classifica della formazione rossoblù.
Come abbiamo scritto ad introduzione di articolo, se il campionato fosse finito oggi, l’Atletico sarebbe stato estromesso clamorosamente dai play off post regular season, trovandosi depredato ed eliminato dalle dirette concorrenti, con la sesta posizione in cui si sarebbe piazzato nella classifica finale.
Accertato definitivamente che il Garino di Puledda ( 47 punti) ormai fa corsa a se , macinando implacabilmente risultati domenica dopo domenica, adesso la situazione è la seguente: il Villar Perosa, raggranellando anche risultati minimi, occupa la seconda piazza con 36, seguito da un sempre più sorprendente Pro Polonghera ( vittorioso in casa contro l’Aurora Calcio per 3-1) terzo a quota 32 assieme al San Secondo , che però si è fatto battere in casa dal Nichelino Hesperia ( un’altra compagine in grande forma) con quest’ultima che ha scavalcato l’Atletico portandosi quinto con 29 punti contro i 28 della nostra squadra.
Dietro, perchè adesso bisogna anche guardarsi e fare i conti con le inseguitrici, si sono minacciosamente avvicinati il Vigone( 26), il Perosa(25) e il Bricherasio(24).
E domenica al Trombetta arriverà proprio il lanciatissimo Pro Polonghera in una specie di derby vista la vicinanza geografica limitrofa.
Una gara difficilissima, considerando le attuali condizioni delle due squadre, lo stato di forma, di spirito e di uomini disposizione.
Mister Bongio, infatti, dovrà inventarsi un’altra formazione da opporre in campo,dovendo rinunciare agli squalificati Mancuso e Lavezzo, al secondo portiere Bisio( partito per una vacanza in Thailandia..), mentre saranno da valutare le condizioni della caviglia di Fabio Borda, uscito malconcio dal Comunale di Perosa ed i progressi per il recupero ed il raggiungimento di una accettabile forma fisico atletica di Francioso.
Il Pro Polonghera, la classifica lo dimostra, è una squadra che arriva nel momento meno opportuno ma sarà una partita che potrebbe dire tante cose a dare tante indicazioni sul futuro e sul proseguio del campionato della nostra squadra, quali obiettivi devono essere rivisti, se quelli di un deciso reinserimento nelle zone che contano di alta classifica, se quelli di guardare in prospettiva al mantenimento di una posizione di classifica tranquilla, anche se anonima e fallimentare,per concludere il girone di ritorno ed il campionato senza infamia e senza lode.
Gli avversari di domenica presentano una batteria di giocatori che può fare la differenza, soprattutto in termini di pericolosità ed efficacia realizzativa: Tosco e Bertone( 5 reti), Sema e il lettone Lagzdins( 4 marcature), l’ex con il dente avvelenato Vergnano(3), arrivato a dicembre da Carignano e il temibile Caffaro(2 reti), rappresentano appunto gli uomini di punta dei polongheresi, tutti assieme hanno totalizzato la bellezza di 23 delle 27 reti finora segnate!!!
Partita delicata, quasi da ultima spiaggia, destinata a rappresentare lo spartiacque, il bivio quasi decisivo e definitivo per reindirizzare la stagione dell’Atletico.
Vedremo in settimana alla ripresa degli allenamenti di martedì lo stato d’animo con cui gli atleti di mister Bongio si presenteranno al centro tecnico della struttura di via Ton, con quali motivazioni, con quale spirito di gruppo si intende andare avanti.
Domenica sera, riportando tutto a casa, a mente fredda e in maniera molto serena, ( a differenza dell’intemerata e dell’incazzatura inscenata da Bordese nei confronti dei suoi giocatori, nei freddi ed angusti spogliatoi di Piossaco, n.d.r.), proprio il Borde e il Bongio hanno pacatamente ma realisticamente analizzato a fondo la situazione e i dati di fatto, esprimendo entrambi le loro personali valutazioni del caso e i rimedi tecnici e tattici per cercare e tentare di cavarsi fuori da questo momento abbastanza delicato e negativo della stagione.
Sono stati presi in esame alcuni accorgimenti di carattere tecnico e di impostazione del gioco, tenuto conto delle risorse che si hanno a disposizione. Il briefing prima degli allenamenti servirà a ricompattare il gruppo e a fare training autogeno.
Si spera nel recupero di Gyimah che per le sue caratteristiche di centrocampista incontrista ma anche facitore e propositore di gioco, potrebbe dare una mano al reparto di competenza.
Cero che le condizioni atletiche, mentali, di gioco e di risultati necessiterebbero, per far invertire la tendenza, soprattutto di un forte e benefico elettroshock complessivo, che potrebbe derivare dallo sblocco dei risultati e delle prestazioni, a beneficio del recupero dell’autostima e del morale.
Vedremo cosa succederà domenica prossima.
Anche in questa occasione, così come deciso di fare dopo la tragica partita di Piossaco, abbiamo mantenuto e confermato la scelta di esimerci dall’esprimere valutazioni sulla prestazione dei singoli calciatori, attraverso i consueti voti in pagella giusto per non infierire ed esacerbare ulteriormente, anche se giustamente, sulla serenità e sulla stabilità psicologica dei nostri giocatori. ( ammesso che i voti negativi, in questo caso, fossero serviti per scuotere l’ambiente ed ottenere una pronta reazione!!)
La media voto che scaturisce dalla prestazione di Perosa Argentina arriva alla quasi sufficienza generale.
Vogliamo salvare in parte Ciccio Russo, giusto perchè, a onore di cronaca e sua personale, essendo risultato tra i peggiori e i più criticati mercoledì scorso, almeno questa volta ha disputato ed affrontato la gara con maggiore grinta ed aggressività, accompagnate da alcune intuizioni e giocate che meritavano sorte migliore.
Non ce ne vogliano i suoi compagni, comunque l’impegno e la forza di volontà encomiabili di ottenere un risultato convincente e sblocca crisi si sono visti da parte di tutti, ognuno con i relativi pregi e difetti, limiti e possibilità e lasciano in sospeso ogni altro giudizio e valutazione fino alla partita di domenica prossima.
P.S. Vogliamo invece in questa sede inviare un saluto simpatico,cordiale e particolare a Mattia Martin, trentaduenne numero 10, leader del Perosa, autore della prima rete ( parziale stagionale di 11, n.d.r.) e di numerose azioni pericolose.
Sarà anche un bravo giocatore, ma il gesto rivolto dal campo al sottoscritto ed ai pochi tifosi racconigesi presenti, dopo un normale invito verbale a non provocare i nostri già nervosi giocatori e con il risultato già acquisito ( mano portata ad altezza testicoli e relativa strizzatina scrotale sollevante), lo ha ascritto a persona ed atleta miserrimo, inescusabile e maleducato. Complimenti vivissimi.
E grande, ironica, sarcastica risposta di Michela Bordese, la nostra ultra, simpatica, onnipresente tifosessa rossoblù.
Basta quello!!!!
MIMMO MONACHINO
Marco”Ciccio” Russo, una buona prestazione ed auguri per il suo 30° compleanno!