L’Atletico espugna con autorità il “Don Avataneo” di Marene, imponendosi con un netto risultato di 0-3, al termine di una partita il cui esito finale non è stato mai messo in discussione, talmente evidente il divario tecnico e la complessiva supremazia che si sono evidenziati in tutti i settori del campo per tutta la durata della gara.
La squadra di Boscolo-Pisano ha disputato un incontro di sostanza, di concretezza e di pragmatismo, spegnendo sul nascere l’altrui baldanza atletica e ridimensionando e sterilizzando progressivamente il generoso ed ammirevole entusiasmo iniziale dell’avversario, dominato in lungo ed in largo sia collettivamente che individualmente, dall’alto di una superiore e preponderante organizzazione di gioco e di cifra tecnica.
E stata il classico match che, in questo caso e nella fattispecie, permette di parafrasare e ribadire la famosa, stereotipata e retorica espressione del massimo risultato ottenuto con il minimo sforzo.
La lezione di Roccabruna del 19 novembre scorso, con la conseguente, rovinosa sconfitta contro il Val Maira, ultimo in classifica, è servita a qualcosa, in particolare a non sottovalutare mai l’avversario, facendosi condizionare ed influenzare a livello psicologico dalla posizione di classifica( due settimane addietro) o dalle precarie, contingenti e deficitarie condizioni dell’organico della squadra antagonista di giornata(oggi).
L’Atletico , pur non giocando una partita straordinaria, è stato sempre sul pezzo fin dall’inizio, concentrato, determinato, consistente e risoluto, interpretando nel migliore dei modi una partita che poteva nascondere delle insidie e delle difficoltà e che invece è stata condotta e gestita con l’atteggiamento, la mentalità e la personalità che devono caratterizzare e contraddistinguere una squadra che vuole raggiungere importanti traguardi ed ambiziosi e significativi obiettivi, senza temere e guardare in faccia a nessuno.
Certo, come abbiamo avuto modo di dire, l’assetto del gioco e la funzionalità degli schemi sono suscettibili di continui aggiustamenti, adattamenti, perfezionamenti e miglioramenti, nella consapevolezza che il nuovo organico a disposizione potrà consentire alla direzione tecnica di impostare un lavoro che possa sfruttare al meglio le caratteristiche dei singoli elementi, ognuno con le sue attitudini ed i suoi ruoli in campo.
A tal proposito, la realtà Atletico, tra l’altro, con la riapertura e la liberalizzazione dicembrina delle liste di trasferimento dei giocatori, era reduce da una particolare settimana di novità, di (ri)considerazioni e di (ri)valutazioni di natura prettamente tecnica, le cui decisioni hanno portato all’adozione di scelte sia in entrata e soprattutto in uscita.
Ci riferiamo alle dismissioni consensuali di alcuni giocatori in esubero della rosa che era a disposizione, acconsentendo alla volontà espressa dai diretti interessati di cambiare aria e casacca, alla ricerca di maggiore possibilità di giocare offerta dalle squadre dove sono poi approdati.
Per la cronaca, l’opportunità della transumanza è stata concessa ai difensori Orteca ed Ansaldi ed agli attaccanti La Rosa e Cammarata che hanno trovato altrove una migliore sistemazione che garantirebbe loro una maggiore probabilità di giocare titolari nelle nuove compagini dove hanno scelto di trasferirsi.
Per quanto riguarda i movimenti in entrata, invece, oltre al ritorno del replicante bomber Barison, che aveva già esordito domenica scorsa, realizzando una bella doppietta contro il Ceva, in settimana si era perfezionata un’altra importante acquisizione, quella del centrocampista Tavella, anche lui proveniente dall’Eccellenza, stessa sponda Villafranca Piemonte.
Ritornando alla partita di Marene, la direzione tecnica ha dovuto rinunciare all’ultimo momento al suo leader e capo carismatico Momo Vailatti, previsto titolare, che durante le fasi del riscaldamento ha accusato un problema fisico che ha indotto a miti e saggi consigli di preservazione e di conservazione precauzionale.
Nonostante l’improvviso ed imprevisto forfait del suo capitano, l’Atletico ha disputato una buona prestazione dal punto di vista tecnico e tattico, salendo progressivamente di tono e di spessore agonistico, dimostrando una certa superiorità nel palleggio e nel possesso palla, contenendo, limitando e successivamente devitalizzando ed azzerando le arrembanti sfuriate offensive della squadra di casa, situazione che ha permesso di mantenere inviolata la porta difesa da Migliore e di ottenere il quinto “clean sheet” stagionale.
L’Atletico, fin dalla fasi introduttive, oltre a contenere e neutralizzare la prevedibile aggressività iniziale inscenata dal Marene, ha avuto la possibilità ed il merito di assumere progressivamente il predominio e la padronanza delle operazioni e di prendere il sopravvento tecnico, tattico e fisico nei confronti del modesto avversario, andando al riposo dopo averlo trafitto due volte con Viola e Garcea, mettendolo al tappeto ad inizio ripresa, infliggendo il micidiale colpo del definitivo atterramento con il rigore trasformato da Barison, conducendo e gestendo la gara in totale controllo fino al termine, dopo aver avuto diverse opportunità per impinguare maggiormente le dimensioni aritmetiche del risultato.
Sarebbe stata forse una punizione eccessiva per il generoso Marene, ammirevole fino alla fine per la buona volontà e l’impegno dimostrati.
Ma poteva bastare così!!
Marene, 3 dicembre, ore 14,30, campo sportivo “Don Avataneo”,13^ giornata
FORMAZIONI
MARENE(4-4-2): Carletto; Rinaldi, Pochettino, Luca Valerioti, Gramari; Daniele Valerioti, Angaramo(dal 78′ Stendardo), Capocchia( dal 60′ Favole), Di Prima; Riscaldino(dal 80′ Licata), Mainardi(dal 58′ Spada).
A disposizione: Bosso, Murazzano, Mazzoni, Ambrogio, Giordano.
Allenatore Antonio Di Prima
ATLETICO(4-4-2): Migliore, Preka( dal 74′ Neddar), Demaria(dal 81′ Dekaj), Camisassa, Bossolasco; Viola(dal 60′ Tene), Tavella(dal 74′ Sorrentino), Bosio; Garcea(dal 64′ Peano) , Barison, Scola.
A disposizione: Ghione, Kone,Vailatti, Caserio,
Direzione tecnica Pisano-Boscolo
Direttore di gara: Alessio Remus Junior Busuioc
TABELLINO
Marcatori: Viola al 26′, Garcea al 38′, Barison su rigore al 50′.
Ammoniti: Daniele Valerioti e Bossolasco.
Recupero: 0′ p,t., 4′ s.t.
NOTE: pomeriggio soleggiato ma freddo, temperatura 5°, terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori circa un centinaio.
GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO
L’Atletico si presentava all’appuntamento della tredicesima giornata con la novità di Tavella subito titolare, centrocampista acquisito dal Villafranca Piemonte che milita nel campionato di Eccellenza.
Come abbiamo già riportato nell’introduzione dell’articolo, negli ultimi giorni la società e la direzione tecnica avevano rinunciato alle prestazioni di alcuni giocatori(Ansaldi, La Rosa, Cammarata e Orteca), esigenti e desiderosi di cambiare maglia per avere più possibilità e spazio per giocare da titolari nelle squadre dove hanno trovato ospitalità e collocazione.
Per la sfida contro il Marene in crisi di gioco e di risultati, con relativa precaria posizione di classifica derivante da cinque sconfitte consecutive(situazione culminata e risolta con l’interruzione del rapporto di collaborazione con mister Fontana ed il ripiegamento nei confronti di Antonio Di Prima chiamato a ricoprire l’incarico di nuovo responsabile tecnico, n.d.r.), l’Atletico era costretto a rinunciare agli infortunati Piasco e Quaranta e, last minute, anche a Momo Vailatti, vittima di un problema fisico durante il riscaldamento che consigliava prudentemente il suo non utilizzo.
Quindi, di conseguenza, il duo Boscolo-Pisano era costretto a ricorrere ad una soluzione tattica, avanzando Viola sulla linea mediana ed inserendo Preka come esterno di difesa del pacchetto arretrato a quattro.
Numerose le assenze ed i giocatori fuori causa nelle file del Marene, qualcuno per squalifica, la maggior parte per gravi infortuni.
La direzione dell’incontro era affidata ad Alessio Remus Junior Busuioc della sezione di Asti.
Le squadre scendevano in campo in un pomeriggio soleggiato ma abbastanza freddo, il Marene indossando la tradizionale casacca sociale rosso blu, l’Atletico con la divisa nera con inserti bianchi, buona la presenza del pubblico che prendeva posto sugli spalti della gradinata e si dislocava nelle zone adiacenti la recinzione perimetrale.
Dopo le rituali schermaglie iniziali, la prima conclusione in porta era del Marene al 10′, un tiro a giro di sinistro indirizzato dal limite dell’area ad opera di Angaramo veniva bloccato a terra da un attento e ben piazzato Migliore.
Al 19′, l’Atletico replicava con Scola, il cui tentativo dalla distanza veniva ancorato a terra dal portiere Carletto.
Al 26′, la squadra racconigese sbloccava il risultato con la realizzazione di Viola: al limite dell’area Scola smistava un pallone in orizzontale per l’accorrente numero 2 che, appena entrato in area dal settore di destra, tenuto in gioco dalla difesa rosso blu ed in posizione regolare, trafiggeva il portiere avversario in uscita con un preciso e chirurgico rasoterra.
Il Marene accusava il colpo ed al 38′ subiva la rete del raddoppio racconigese: al limite della propria area, in azione di disimpegno, Luca Valerioti perdeva un sanguinoso pallone che veniva intercettato da Garcea, il numero 7 penetrava all’interno dei sedici metri dall’out destro, e, da posizione defilata, scaricava verso la porta avversaria, sulla traiettoria del suo tiro interveniva il difensore Gramari la cui deviazione imprimeva una parabola che scavalcava il portiere in uscita e si depositava in fondo alla rete.
A questo punto, le differenze delle forze in campo apparivano sempre più evidenti, il risultato che stava maturando premiava la superiorità tecnica dell’Atletico e disarmava le già residuali speranze dei giocatori di casa: le squadre rientravano negli spogliatoi con stati d’animo opposti, nella ipotetica ma realistica consapevolezza di come si sarebbero potuti svolgere gli eventi nei successivi 45 minuti di gioco.
GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO
L’apertura della seconda frazione di gioco riproponeva lo stesso canovaccio tattico del primo tempo: Marene generosamente proiettato in attacco ma con poche idee e scarsa capacità di finalizzazione e di conclusione, Atletico compatto a copertura degli spazi, frangiflutti lungo la linea mediana e pronto a ripartire con le azioni in velocità innescate da Scola e Garcea, con la partecipazione di Barison.
Così, al 50′, l’Atletico metteva al sicuro il risultato: Garcea conquistava un pallone all’altezza del vertice basso dell’area avversaria, leggermente decentrato sul versante di destra, penetrava all’interno dei sedici metri e nel tentativo di aggirare il portiere veniva affrontato e travolto dallo stesso con un franoso intervento a valanga.
Ineccepibile la decisione del direttore di gara di assegnare la massima punizione che veniva trasformata da Barison con un’esecuzione imprendibile a mezz’altezza che si insaccava alla sinistra di Carletto.
Per il bomber torinese classe 1986 si trattava della sua 350ma marcatura della sua lunga e rinomata carriera calcistica dilettantistica, un record sicuramente sensazionale da annoverare e ricordare negli annali statistici.
Per la cronaca, durante i festeggiamenti post partita negli spogliatoi, Barison festeggiava il prestigioso traguardo raggiunto esibendo una maglietta celebrativa con la scritta” Il vecchio bomber non invecchia….migliora!!!”.
Al 56′ Scola andava molto vicino alla marcatura personale con una violenta conclusione indirizzata sotto la traversa sulla quale Carletto interveniva, smanacciando e deviando in angolo.
Nel frattempo, con il risultato in cassaforte, la direzione tecnica racconigese provvedeva al canonico turn over degli avvicendamenti( vedi tabellino).
Al 67′, il neo entrato Tene scattava all’ altezza della linea mediana e si involava in progressione verso l’area avversaria, la sua prepotente, inarrestabile e veloce propulsione in profondità lo spingeva fino all’interno dell’area di rigore avversaria e, da posizione defilata, eludendo l’uscita di Carletto, riusciva a calciare solamente una debole conclusione rasoterra a porta sguarnita che veniva respinta e ricacciata da un decisivo intervento sulla linea da parte di un difensore rosso blu.
Il Marene riusciva e mettersi in evidenza soltanto con velleitari ed innocui tentativi dalla distanza di Daniele Valerioti e di Riscaldino, uno degli ex di turno, assieme a Mainardi.
L’ultima, significativa azione degna di nota era di marca racconigese al minuto 83: lungo l’out di destra, i due neo entrati Tene e Peano riuscivano a combinare ed articolare una bella azione in profondità, il traversone del numero 20 raggiungeva direttamente Scola dalla parte opposta che, libero da marcatura, indirizzava un colpo di testa che terminava di poco sul fondo, alla destra del palo della porta difesa da Carletto.
Il triplice fischio di Busuioc decretava la fine delle ostilità, certificando la settima vittoria stagionale dell’Atletico e la sesta sconfitta consecutiva del Marene.
Domenica prossima, penultima giornata, neve permettendo, l’Atletico ospiterà in casa il Carrù.
IL PUNTO DEL GIRONE
Il Sant’Albano si aggiudica lo scontro diretto disputato in casa del San Rocco allo Sporting Cuneo e vola solo in testa alla classifica, portandosi a quota 30.
A decidere le sorti del match è stata una decisiva rete dell’attaccante Unia realizzata nel secondo tempo.
La sconfitta costa cara ai cuneesi blu bianco arancione( 27) che vengono spodestati della seconda posizione ad opera dell’Area Calcio Alba e Roero(28), vittorioso in rimonta sul campo del Bisalta, passato in vantaggio con la marcatura di Petris e rimontato dalle segnature di Scoffone e di Bertello.
Alle spalle del terzetto di testa, troviamo appaiati l’Atletico ed il Boves, entrambi con 25 punti.
La squadra allenata da Calandra espugna in rimonta il campo del Carrù, che sblocca il risultato grazie ad una rete di Calimera, cui replicavano Sidoli e, nei minuti finali, il solito Bertolino.
Staccato di due punti, a quota 23, c’è il Murazzo che, nel posticipo serale del Pochissimo, si fa imporre il sorprendente pareggio casalingo a reti inviolate ad opera del fanalino di coda Langa Calcio.
Ai margini della zona play off retrocede il Bisalta(22), fino ad un mese addietro leader della classifica, in serie negativa da 5 giornate.
Sgranando le posizioni ed i piazzamenti, si passa direttamente alle zone di media classifica, occupate dal Tre Valli e dall’Azzurra, entrambe a braccetto a quota 17; i brasiliani di Del Vecchio violano il terreno di gioco di Roccabruna presidiato dal Val Maira con lo 0-2 firmato da Raul Camargo e Joao Pedro Bombarda, mentre la squadra morozzese impatta in trasferta 1-1 contro l’Ama Brenta Ceva, marcatori rispettivamente Sabrane e Santini.
Avvicinandoci ai margini della danger zone play out troviamo con 14 punti il Valvermenagna ed il Valle Po che concludono il loro confronto diretto dividendosi la posta in palio con un salomonico 1-1( Carletto e Gaboardi), con 13 il Marene, con 12 il Carrù, con 9 il Ceva, con 6 il Langa Calcio e con 5 il Val Maira.
La tredicesima giornata ha fatto saltare il banco del fattore casalingo, facendo registrare ben 5 affermazioni esterne, a fronte di tre pareggi; è stata una domenica pomeriggio in cui il bottino delle segnature è stato striminzito, in totale 16 reti, con una media di 2 a partita.
La leadership solitaria del Sant’Albano è confermata, avvalorata e testimoniata dal superiore rendimento e dall’analisi dei dati statistici: 9 vittorie,3 pareggi e soltanto una sconfitta finora subita( alla prima giornata, fuori casa, contro il Boves), miglior attacco con 29 reti e miglior difesa con solo 9 gol incassati.
Domenica prossima, il match clou della 14^ giornata sarà di scena sul sintetico di Mussotto e metterà di fronte proprio le prime due della classe, Area Calcio Alba e Roero vs Sant’Albano.
LA CLASSIFICA MARCATORI
La rete realizzata contro il Bisalta permette all’attaccante Scoffone dell’Area Calcio di balzare in testa alla classifica con 12 reti, lasciandosi alle sue spalle Fenoglio e Vailatti, rimasti fermi rispettivamente con 11 e 10 segnature.
Dalle retrovie incalzano Unia con 9 e Bertolino con 8, entrambi a referto con le decisive marcature messe a segno ieri.