L’Atletico ritorna a respirare riscattando il brutto scivolone di domenica scorsa contro il Val Maira imponendosi per 4-1 in casa contro il Ceva allenato da mister Fantini.
La squadra diretta da Pisano-Boscolo ha avuto la meglio sulla penultima in classifica in virtù di una buona prestazione collettiva, concreta e pragmatica, dove la differenza dei valori in campo è stata impreziosita ed arricchita dal ritorno in campo del capitano Momo Vailatti e dal debutto del neo arrivato revenant Manu Barison, autore di una bella e promettente doppietta personale.
In questo 12° turno di campionato era attesa e necessaria una pronta risposta che riportasse alla vittoria, saldasse parzialmente il conto e riabilitasse il gruppo dalla negativa ed insufficiente performance di sette giorni addietro in quel di Roccabruna.
Certo, a prescindere dal risultato finale, non si è trattato di una esibizione completamente esaltante e di alto rendimento e gradimento a livello tecnico, ma quello che contava era raggiungere ed ottenere l’obiettivo dell’affermazione i cui tre punti incamerati, visti i risultati delle dirette concorrenti che hanno mantenuto invariati posizioni e distacchi, permettono all’Atletico di stazionare e di rimanere nel gruppo delle squadre di testa.
Come abbiamo avuto modo di ribadire più volte, per interpretare, nobilitare e celebrare il bel gioco in maniera convincente e concretamente avvincente e sostanziale, con la conseguente serialità di risultati positivi, bisognerà aspettare un definitivo assestamento tecnico-tattico ed il raggiungimento dell’imprescindibile salto di qualità che saranno possibili solo grazie ad una continuità di gioco e di rendimento direttamente proporzionali alla stabilità ed alla disponibilità di un organico che possa garantire qualità e quantità, in funzione di poter gestire scelte di volta in volta affidabili, durature e persistenti.
Dall’inizio della stagione agonistica, infatti, uno dei problemi che la direzione tecnica ha dovuto affrontare e fronteggiare è stato quello relativo allo stillicidio delle numerose e cicliche defezioni ed inutilizzabilità causa infortuni che hanno penalizzato l’allestimento di una formazione standard duratura e continua nel tempo, tenendo conto, ovviamente, delle contingenti situazioni relative alle squalifiche che si possono preventivare ed alla intercambiabilità del turn over e della rotazione dei giocatori a disposizione, secondo il principio che tutti gli elementi della rosa devono essere considerati utili e contributivi per il perseguimento della causa comune e dei successi sportivi.
Tornando all’impegno odierno disputato al Trombetta, l’Atletico ha liquidato la pratica Ceva con un rotondo 4-1, con l’equa distribuzione e realizzazione delle segnature in entrambe le frazioni di gioco.
Il risultato finale capitalizzato premia e sostanzia la superiore capacità finalizzativa e realizzativa che l’Atletico ha avuto il merito di sfruttare meglio e più concretamente attraverso le azioni da rete prodotte, rispetto al suo avversario che, alla fine del primo tempo, aveva riaperto le ostilità per avere accorciato le distanze su calcio di rigore.
Nella fattispecie e per dovere di cronaca, nell’economia della partita e nella valutazione delle singole prestazioni, riferite in particolare a Vailatti ed a Barison, bisogna anche riconoscere i meriti di giornata del portiere Migliore che in diverse occasioni si è disimpegnato a dovere, neutralizzando con tempismo, reattività e senso del piazzamento alcune pericolose ed insidiose situazioni da rete create dagli avversari, conferendo ed assicurando a tutto il reparto difensivo affidabilità e sicurezza.
Per concludere l’analisi della partita, buona la prestazione in fase di protezione e copertura del reparto difensivo che ha concesso al Ceva soltanto tiri da fuori, discreto l’equilibrio del settore della linea mediana in fase di interdizione e di rilancio della manovra , maggiore efficacia e capacità di penetrazione in chiave offensiva, alla quale il neo arrivato Barison ha conferito verticalità e profondità con il suo lavoro di sponda, di movimento e di esperienza.
Domenica prossima l’Atletico inaugurerà il trittico di partite del mese di dicembre affrontando in trasferta il Marene, con cui ha già incrociato garretti, scarpini e parastinchi nella doppia (inutile per entrambi) sfida del girone eliminatorio della Coppa Italia dilettanti.
Racconigi. 26 novembre, stadio Trombetta, ore 14.30, 12^ giornata.
FORMAZIONI
Atletico(3-5-2): Migliore; Viola, Demaria, Bossolasco(dal 51′ Camisassa); Peano(dal 54′ Garcea), Tene(dal 82′ Sorrentino), Vailatti, Bosio(dal 72′ Preka), Quaranta(dal 73′ Ansaldi); Scola, Barison.
A disposizione: Ghione, Piasco, Caserio, Cammarata.
Direzione Tecnica Pisano-Boscolo.
Ama Brenta Ceva(4-3-3): Giulio Gallesio; Canaparo, Perovic, Lanza(dal 87′ Camara), Stirianotti; Vinai, Benzo(dal 70′ Bouras), Figone(dal 67′ Maia); Salifu, Giordano, Sabrane(dal 87′ Berruti).
A disposizione: Nicolò Gallesio, Lupinacci, Tomatis.
Allenatore Enrico Fantini.
Direttore di gara Lorenzo Fossat della sezione di Pinerolo
TABELLINO
Marcatori: Tene al 9′, Vailatti al 20′, Benzo al 41′ su rigore, Barison al 65′ e al 71′.
Ammoniti: Viola, Salifu, Figone.
Recupero: 2′ p.t., 4′ s.t.
NOTE: pomeriggio prevalentemente soleggiato, freddo moderato, temperatura 9°, terreno di gioco in buone condizioni, spettatori circa un centinaio.
GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO
L’Atletico, reduce dalla debacle in Val Maira, si presentava all’appuntamento del 12° turno con la clamorosa novità del tesseramento last minute dell’esperto bomber Manuel Barison, classe 86, palmares personale di oltre 300 reti realizzate in carriera, ultime due stagioni nel Villafranca Piemonte neo promosso in Eccellenza: per il navigato attaccante si trattava di un gradito ritorno in maglia rosso blu a due anni di distanza dall’ultima, infausta stagione sportiva 2020-21, interrotta a fine ottobre causa pandemia Sars19, quando si era alla quinta giornata, dove l’acquisizione del prestigioso e rinomato giocatore avrebbe dovuto rappresentare il biglietto da visita della prima campagna acquisti del neo presidente Costamagna.
Il giocatore veniva gettato da subito nella mischia potendo contare su una condizione fisico-atletica abbastanza accettabile e rassicurante; per la cronaca e per la circostanza, la direzione tecnica recuperava titolari Viola e Vailatti, due giocatori ormai fondamentali ed insostituibili per gli schemi e per la funzionalità degli assetti di gioco della squadra, assenti domenica scorsa nella negativa trasferta di Roccabruna in quanto squalificati.
Nel turn over delle rotazioni e delle scelte tecniche per la predisposizione e la definizione del 3-5-2 di partenza, rimanevano in tribuna Dekaj, Neddar e l’acciaccato Kone, mentre il difensore centrale Camisassa ed il centrocampista Preka si accomodavano inizialmente in panchina.
Come anticipato nell’ultimo articolo, da sottolineare e ricordare la prestigiosa presenza come allenatore sulla panchina del Ceva( modulo 4-3-3) di Enrico Fantini, classe 1976, ex calciatore della massima divisione, avendo militato nel corso della sua carriera calcistica nel Torino, nella Fiorentina e nel Chievo.
La direzione dell’incontro veniva affidata a Lorenzo Fossat della sezione di Pinerolo, l’Atletico scendeva in campo con la tenuta di colore azzurro mentre gli ospiti indossavano una casacca nera con motivi ed inserti gialli; buone le condizioni del terreno di gioco, discreta la presenza di pubblico sugli spalti della tribuna del Trombetta, pomeriggio che si presentava soleggiato e moderatamente freddo.
Al 3′ si registrava la prima occasione di una certa rilevanza, consistente in un colpo di testa di Bossolasco che terminava impreciso sul fondo.
Al 5′, un’improvvisa e violenta conclusione dalla lunga distanza ad opera di Stririanotti costringeva Migliore a compiere il suo primo, impegnativo intervento di giornata, alzando in angolo con un plastico ed efficace inarcamento.
Al 9′ minuto l’Atletico perveniva alla segnatura del vantaggio: al culmine di un’insistita e confusa azione in area, tra un batti e ribatti, Mario Tene coglieva il tempo giusto per anticipare un avversario e infilare il portiere Gallesio, facendogli passare il pallone sotto le gambe per poi insaccarlo in fondo alla rete con un decisivo tocco di destrezza.
Il Ceva provava a reagire ed all’11’ si rendeva pericoloso con Sabrane su cui Migliore interveniva efficacemente con tempismo e reattività, deviando in angolo.
Sugli sviluppi del susseguente corner, la velenosa esecuzione direttamente a rientrare affidata a Benzi terminava la sua traiettoria sulla parte alta della traversa per poi spegnersi sul fondo, dalla parte opposta, controllata dalla retroguardia racconigese.
Un minuto dopo, erano nuovamente gli ospiti in maglia nera a rendersi insidiosi con un tentativo dalla distanza di Vinai che costringeva Migliore, ben piazzato, a distendersi e ad allungarsi alla sua sinistra per intercettare e deviare la sfera in angolo.
Al 20′, l’Atletico usufruiva di un calcio piazzato, quasi dal limite dell’area, posizione leggermente decentrata sulla destra fronte porta: si incaricava dell’esecuzione lo specialista Momo Vailatti, la cui perfetta parabola a scavalcare la barriera andava ad insaccarsi a mezza altezza alla destra dell’esterrefatto e sorpreso Gallesio.
Davvero una prodezza balistica stilisticamente impeccabile, l’ennesima magicamente inanellata di una serie destinata sicuramente ad allungarsi, da quella che per il capitano è diventata la posizione preferita per esibire e sfruttare questa sua straordinaria dote tecnica, trasformandola in una specie di inesorabile sentenza, in una micidiale e mortifera arma letale!
Al 30′ il direttore di gara invalidava una rete di Barison per posizione di offside.
Al 41, il fischietto di Pinerolo decretava un calcio di rigore a favore del Ceva per punire uno scomposto contatto con conseguente atterramento in area ai danni del regista Benzo ad opera di Bossolasco.
Si incaricava del tentativo di trasformazione lo stesso numero 10, la cui esecuzione a mezza altezza veniva comunque intuita da Migliore, ma la potenza e la precisione del tiro impedivano all’estremo difensore di intervenire in maniera determinante e prodigiosa.
Il primo tempo si chiudeva con una punizione calciata da Vailatti che veniva respinta dall’opposizione della barriera avversaria.
GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO
La ripresa riprendeva con gli stessi effettivi della prima frazione di gioco e con i cebani che si rendevano pericolosi in due circostanze: dapprima con Stirianotti che non sfruttava a dovere un buon pallone sotto porta, debole la sua conclusione bloccata da Migliore e, successivamente, con Salifu, la cui incursione in area veniva neutralizzata dalla tempestiva e coraggiosa uscita del portiere racconigese.
Al 52′, Atletico replicava e rispondeva con una doppia, consecutiva opportunità capitata sui piedi, prima di Tene, con conclusione da dentro l’area che si stampava sulla traversa e poi di Barison che interveniva prontamente sulla ricaduta del pallone e il cui tentativo di prima intenzione veniva respinto davanti alla linea di porta da un difensore avversario.
Nel frattempo Camisassa subentrava al posto di Bossolasco con variazione e passaggio di modulo della linea difensiva convertita a 4.
Nel giro di 6 minuti, dal 65′ al 71′, si assisteva al Barison Show, tanto per imprimere il suo marchio di fabbrica, celebrare il suo ritorno all’Atletico ed iscriversi sul tabellino dei marcatori di giornata.
Su un geometrico e calibrato traversone in the box su punizione calciata dal Komandante, il pallone giungeva direttamente dalle parti del neo entrato Garcea, il suo colpo di testa indirizzato nell’area piccola trovava Barison pronto alla finalizzazione vincente con un tap in che metteva fuori causa il portiere Gallesio.
Sei minuti dopo l’attaccante concedeva il bis che dava al punteggio un rassicurante margine di sicurezza: su un’azione in ripartenza innescata dalla linea mediana, il pallone perveniva dalle parti di Barison che si involava verso l’area avversaria dal settore di sinistra e, giunto in posizione di tiro, indirizzava una specie di pallonetto che veniva leggermente deviato da un difensore avversario in fase di ripiegamento, dinamica che imprimeva al pallone un’arcuata traiettoria ascendente-discendente che scavalcava l’estremo difensore avversario per poi depositarsi in fondo alla rete.
Con l’aritmetica del risultato praticamente acquisito l’Atletico affrontava l’ultima parte dell’incontro in scioltezza ed in totale gestione, concedendo al Ceva la possibilità delle ultime occasioni di giornata che risaltavano le qualità di Migliore che neutralizzava da par suo gli ultimi tentativi avversari con interventi di pregevole stile tecnico.
Il triplice fischio finale sanciva e certificava così la sesta vittoria stagionale dell’Atletico, trascinato dalla nuova, invidiabile coppia di veterani Vailatti e Barison, per la serie The Persuaders “Attenti a quei Due” in versione calcistica, le nuove e rocambolesche avventure della M2, la Momo-Manu!
Alla prossima puntata…..
IL PUNTO DEL GIRONE
Entrambi vittoriosi nei rispettivi incontri, i Santi Albano e Rocco mantengono la vetta della classifica, raggiungendo quota 27.
I nero arancio del presidente Ravera si aggiudicano di misura il test match di giornata contro il Bisalta grazie alla rete di Morre realizzata nel secondo tempo, mentre i blu bianco arancioni cuneesi espugnano il comunale di Grinzane Cavour nella scampagnata in terra di Langa: il 2-4 porta la firma di Ujka(doppietta), Mastriner e Andrea Manfredi, Bernocco e Musso per i locali.
L’Area Calcio Alba e Roero mantiene la seconda posizione(25) al termine di un tennistico 6-3 maturato in casa contro il Valvermenagna: sugli scudi Andrea Distefano e Scoffone, autori di una doppietta a testa implementata e completata dalle marcature di Eusebio e Bertello, di Miino, Ghigo e Giordano le reti per i bianco verdi di Robilante.
Alle spalle delle prime tre della classe, troviamo un blocco di quattro squadre, tutte appaiate a quota 22: l’Atletico, il Bisalta, il Boves( facile ed agevole 3-0 contro il decimato e falcidiato Marene, Barale, Bertolino e Giraudo i marcatori) ed il Murazzo, corsaro a Villanova Mondovì contro il Tre Valli, rete decisiva di Giordana.
Con la classifica, a questo punto divisa letteralmente in due tronconi, passiamo direttamente alle posizioni centrali: con 16 punti l’Azzurra(4-2 a Morozzo contro il Val Maira, tripletta da urlo di Fenoglio e Santini per gli azzurri, doppietta di Ahanotu per i valligiani), con 14 il Tre valli ed il Valle Po( fermato in casa 1-1 dal Carru, Flaviano e Calimera i rispettivi marcatori), con 13 il Valvermenagna ed il Marene.
Chiudono la classifica il Carru con 12, il Ceva con 8, il Val Maira ed il Langa Calcio con 5.
Le reti realizzate in questo 12° turno di campionato sono state complessivamente 33, con una media record di 4,1 a partita; cinque sono state le vittorie per le squadre di casa, due le affermazioni esterne e soltanto uno il pareggio.
L’aggiornamento dei dati numerici e statistici avvalora la leadership del Sant’Albano, che vanta l’attuale record di migliore attacco del girone con 28 reti realizzate e miglior difesa con solo 9 reti incassate.
E’ stata la giornata che ha visto protagonisti numerosi attaccanti, autori di un consistente bottino di reti personali: tripletta di Fenoglio, doppiette di Barison, Scoffone, Andrea Distefano, Ahanotu, Ujka.
LA CLASSIFICA MARCATORI
Per effetto delle reti messe a segno in questa giornata, Fenoglio e Scoffone si proiettano al vertice della classifica con un bottino di 12 segnature a testa, allungando le distanze nei confronti di Momo Vailatti(che attaccante non è….), che porta a 10 le sue marcature stagionali.
I più immediati inseguitori del terzetto di testa rimangono Unia con 8, Bertoglio, Bertolino e Brino con 7.