L’Atletico Racconigi non va oltre il pareggio a reti inviolate nel big-match giocato in casa contro il Murazzo ed è costretto a rallentare la sua rincorsa al vertice della classifica.
Il risultato scaturito al termine della partita odierna rispecchia sostanzialmente l’andamento dell’incontro, caratterizzato soprattutto dagli intensi contenuti agonistici ed atletici che hanno prevalso sugli aspetti meramente tecnici ed estetici, che si sono attestati su un livello qualitativo generale appena accettabile, che premia soprattutto l’impegno e la buona volontà.
Le forze e le capacità contingenti di giornata si sono equivalse ed alla fine la divisione della posta appare come una logica conseguenza di quanto visto in campo: difese attente a chiudere tutti gli spazi possibili, linee mediane impegnate più in azioni di rimessa, di rottura e di interdizione che in quella di costruzione della manovra e reparti offensivi ben controllati, evanescenti ed inconcludenti.
Quasi tutto l’intero svolgimento della partita è stato spezzettato e frammentato dai continui e sistematici falli di gioco che hanno costretto ad innumerevoli interruzioni , a discapito della fluidità e della scorrevolezza delle azioni e del tempo effettivo.
Il tutto condito da una direzione e da una prestazione arbitrale tecnicamente inadeguate, scadenti ed insufficienti che ha scontentato un po tutti, soprattutto stizzito ed innervosito la squadra di casa e che, soltanto grazie al responsabile e corretto comportamento ed al buon senso dei giocatori in campo e di entrambe le panchine, non è trascesa, debordata e degenerata in situazioni potenzialmente pericolose, incontrollabili e deprecabili.
I discutibili provvedimenti disciplinari adottati e killerati dal direttore De Matteis di Collegno soprattutto nei confronti di Viola e Vailatti, ammoniti e diffidati, lasceranno in eredità ed in dote la loro squalifica settimanale (oltre a quella di Preka) che il giudice sportivo ufficializzerà in settimana e che priverà l’Atletico di alcune pedine fondamentali in vista della insidiosa trasferta di domenica prossima in quel di Roccabruna-Dronero contro il fanalino di coda Val Maira.
Insomma, è stata una giornata impalpabile, inodore, incolore ed insapore che è scivolata così, in maniera indeterminata, per tutti i protagonisti dell’evento, una domenica pomeriggio di novembre da archiviare per gli invitati ed i convenuti, senza infamia e senza lode, senza esaltazioni e senza ridimensionamenti , dove nessuno, alla fine, può avere qualcosa di cui recriminare e rammaricarsi, un punto ciascuno, testa alta e pedalare e avanti con la prossima tappa del giro della giostra.
Dicevamo delle poche emozioni cha la partita ha riservato e che il risultato finale a reti incontaminate ed imbattute riflette, denota ed indica.
Ad eccezione dei 10 minuti iniziali di prevalenza e di predominanza fossanese, la partita si è successivamente articolata e sviluppata sui binari di un sostanziale equilibrio tattico e tecnico che giustifica e spiega l’esito aritmetico finale della sfida.
Un punto a testa che serve a smuovere le rispettive posizioni di classifica, le cui ambizioni e prospettive rimangono sicuramente alte e promettenti per entrambe le squadre, nell’ottica di un’equanime spartizione del bottino odierno che fa vedere ad entrambi gli allenatori il bicchiere mezzo pieno, come si è solito dire in questi casi.
Classifica alla mano, l’incrocio dei risultati di questa 10^ giornata del girone F ha nuovamente determinato una grande ammucchiata dove, nello spazio di soli 4 punti, sono comprese e compresse attualmente sei protagoniste-antagoniste che, domenica dopo domenica, escono dalla centrifuga e dalla girandola dei continui cambiamenti e capovolgimenti che, di volta in volta, ridisegnano ed aggiornano l’evolversi delle singole situazioni e posizioni.
Di sicuro, per potere recitare un ruolo di interpreti di primo piano fino alla fine, occorreranno mentalità vincente, continuità di rendimento, atteggiamento e personalità adeguati, disponibilità di organico ed, ovviamente, l’immancabile ed indispensabile buona sorte che accompagna ogni prestazione sportiva a tutti i livelli.
Racconigi, 12 novembre, stadio Trombetta, ore 14.30, 10^ giornata.
FORMAZIONI
Atletico: Migliore; Quaranta, Camisassa(dal 82′ Ansaldi), Viola; Cammarata(dal 16′ Bosio), Preka, Vailatti, Piasco, Peano; Scola, Garcea(dal 73′ Kone).
A disposizione: Ghione, Sorrentino, La Rosa, Dekaj, Demaria, Caserio.
Direzione Tecnica Pisano-Boscolo
Murazzo: Gaia; Busso, Cravero, Pia, Grasso; Garis(dal 86′ Garnero), Konate, Talamo; Chiotti(dal 37′ Giordano), Giordana, Di Biase.
A disposizione: Poccetti, Silvestro, Ghigo, Camara, Burdese, Fissore, Mennitto.
Allenatore Simone Prato
Direttore di Gara Luca De Matteis della sezione di Collegno
TABELLINO
Espulsi: 90′ Preka per somma di ammonizioni
Ammoniti: Viola, Vailatti, Chiotti, Garis.
Recupero: 4′ p.t., 4′ s.t.
Note: pomeriggio soleggiato e fresco, temperatura 11°, terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori circa un centinaio.
GLI HIGHLIGHTS DEL PRIMO TEMPO
L’Atletico, archiviata giovedì scorso la fastidiosa ed inutile fase eliminatoria della Coppa Italia Dilettanti( 4-2 a Marene, doppietta di Kone), si presentava all’appuntamento odierno senza gli indisponibili Demaria, Bossolasco, Tene, ed Orteca, con Momo Vailatti non al meglio delle condizioni fisiche e con il rientrante Matteo “Caterpillar” Bosio che partiva inizialmente dalla panchina.
Ironia della sorte, nelle file dei “Wolves” allenati da Prato, assente l’infortunato Simone Mennitto, ex di turno.
Con la direzione di gara affidata a Luca De Matteis di Collegno, le squadre scendevano in campo con l’Atletico(3-5-2) nell’ormai quasi consueta tenuta nera con inserti bianchi e con il Murazzo(4-3-3) che esibiva una casacca rossa.
La fase introduttiva della partita faceva registrare l’inizio intraprendente della squadra ospite che riusciva a sviluppare una maggior possesso palla, a condurre la gestione delle operazioni, dimostrando superiore vivacità nelle iniziative di gioco, con l’intercambiabile movimento e gli spostamenti sul fronte offensivo da parte del tridente composto da Chiotti-De Biase-Giordana.
Da parte sua, l’Atletico sembrava stranamente contratto, timoroso ed in soggezione e riusciva ad agire ed a proporsi con azioni di rimessa.
Al 9′, un’insidiosa punizione rasoterra battuta da De Biase dal vertice basso di sinistra dell’area di rigore attraversava un nugolo di gambe per poi arrivare direttamente dalle parti di Migliore che bloccava a terra.
Al 12′ l’Atletico riusciva ad uscire dal suo guscio ed a rendersi pericoloso con un’iniziativa di Garcea che, lungo l’out di sinistra, ingaggiava e vinceva un corpo a corpo con un avversario, entrava in area di rigore e, da posizione defilata, indirizzava un destro a giro che passava di poco vicino all’incrocio dei pali opposto.
Al 16′, imprevista tegola sull’Atletico: “T-Max” Cammarata era costretto ad abbandonare il terreno di gioco per le conseguenze di un duro scontro di gioco da cui usciva malconcio, zoppicante e sofferente( ginocchio destro), al suo posto subentrava Matteo Bosio.
Al 20′ era nuovamente il Murazzo ad affacciarsi in area di rigore, la girata di Chiotti eseguita all’altezza del dischetto del rigore veniva bloccata e abbrancata in presa da un attento Migliore.
Si andava direttamente al 37′ quando, questa volta, l’infortunio capitava ai danni della squadra ospite, costretta a sostituire l’infortunato Chiotti (sospetto stiramento muscolare) con Giordano.
Al 39′, un’iniziativa di Scola, incursione in area avversaria, veniva rintuzzata in angolo dalla retroguardia fossanese.
Quasi allo scadere della prima frazione di gioco, il Murazzo sfiorava la segnatura con un colpo di testa di Di Biase indirizzato sotto la traversa sul quale Migliore sciorinava un intervento tipico del suo repertorio, pallone alzato sopra la trasversale con plastico ed efficace inarcamento e colpo di reni.
GLI HIGHLIGHTS DEL SECONDO TEMPO
La seconda frazione di gioco iniziava con gli stessi effettivi con i quali le squadre avevano chiuso la prima parte di gara e con il Murazzo che confermava una maggiore percentuale nel possesso di palla ed una certa superiorità territoriale, senza comunque riuscire ad impensierire seriamente la retroguardia racconigese.
La complessiva prestazione dell’Atletico risentiva inevitabilmente delle imperfette condizioni fisiche del suo uomo migliore, Momo Vailatti, depotenziato, limitato ed in modalità autogestione fisica causa un fastidioso problema al ginocchio destro che ne penalizzava raggio d’azione, movimenti, fluidità di corsa e facilità di battuta.
A rendere la vita dell’Atletico maggiormente movimentata e difficile ci si metteva anche l’arbitro De Matteis che personalizzava ed amministrava negativamente la sua direzione tecnica e disciplinare penalizzando oltre misura la squadra di casa, comminando, nel giro di pochi minuti, due eccessive e pesanti ammonizioni ai danni di Vailatti e Viola, autori, a nostro modo di vedere, di due interventi in altrettanti contrasti di gioco ai limiti della correttezza e del regolamento.
A farne le spese era anche Pisano che aveva civilmente e legittimamente protestato nei confronti dell’uomo in giallo di Collegno chiedendo conto e spiegazione delle discutibili decisioni adottate.
Il merito dell’Atletico era quello di mantenere la calma e l’autocontrollo, di non lasciarsi trascinare e coinvolgere emotivamente dal confusionario e cervellotico marasma valutativo e dall’esiziale metro di giudizio adottato dal giudice supremo in campo.
Nel frattempo, il Murazzo si rendeva pericoloso con una conclusione dalla lunga distanza di Garis che sorvolava di poco la traversa e con una punizione ad effetto dal limite di Giordano che terminava fuori di poco.
Al 78′, il neo entrato Karim Kone non sfruttava a dovere una favorevole occasione da posizione defilata dentro l’area avversaria, il suo tentativo risultava debole ed innocuo e facile preda per il portiere Gaia.
Nei minuti finali, Garis, prima di abbandonare il campo, provava nuovamente ed impensierire la porta racconigese, la sua conclusione rasoterra dal limite veniva bloccata a terra da Migliore.
Al minuto 85, una punizione dal limite calciata da Vailatti si impennava alta sulla traversa.
A pochi minuti dalla fine, l’Atletico rimaneva in condizioni di inferiorità numerica per il secondo cartellino giallo rimediato da Preka.
Nonostante la sopraggiunta disparità numerica delle forze in campo ed i 4′ di extra time concessi, non accadeva più nulla di particolarmente rilevante e di significativo, così si giungeva al triplice fischio esalato dal direttore di gara che sanciva la chiusura delle ostilità di una partita dai modesti contenuti tecnici ed emozionali, direttamente proporzionali alla sua deficitaria ed insoddisfacente prestazione di oggi.
Si fosse trattato di un incontro di boxe, considerando le occasioni da rete create e gli interventi dei rispettivi portieri, molto probabilmente il Murazzo avrebbe leggermente prevalso e si sarebbe aggiudicato la preferenza.
Per la cronaca e la statistica, l’Atletico inanellava l’ottavo risultavo utile consecutivo e faceva registrare il quinto “clean sheet ” stagionale, mentre per i Wolves del Murazzo, la cui astinenza dalla vittoria si protrae dalla lontana domenica 1° ottobre(fuori casa contro il Valvermenagna), si trattava del terzo 0-0 consecutivo.
IL PUNTO DEL GIRONE
La capoclassifica Bisalta(22) riscatta la battuta d’arresto di Carrù patita domenica scorsa e riprende la sua marcia in vetta solitaria sconfiggendo di misura in casa il Valvermenagna grazie alla rete siglata da Petris.
Alle sue spalle, distanziate di un punto, incalzano le due squadre a denominazione d’origine religiosa, Sant’Albano e San Rocco Castagnaretta: la squadra del presidente in pectore Ravera liquida facilmente il Carrù con una doppietta di Unia mentre i cuneesi blu bianco arancioni espugnano il campo di Villanova Mondovì presidiato dal Tre Valli al termine di un combattuto ed altalenante 2-3( Manfredi, Mestriner e Delpero per gli ospiti, non pervenuti i marcatori brasiliani).
In virtù della vittoria ottenuta sul proprio sintetico di Mussotto d’Alba, l’Area Calcio Langhe e Roero si porta a quota 19, agganciando l’Atletico: il 3-0 inflitto al Marene porta la firma del solito Scoffone(2) e di Randazzo.
A chiudere la zona con vista play off troviamo il Boves(18) che fatica più del previsto in casa contro un coraggioso ed indomito Val Maira che ad un certo punto conduceva per 0-2(Ahanotu e Brino), la rimonta bovesana si concretizzava con la doppietta di Civalleri e la marcatura di Magnaldi.
Dietro questo blocco di contendenti troviamo il Murazzo con 16 ,il Marene, il Valvermenagna e l’Azzurra con 13.
Scorrendo verso le zone limitrofe dei play out, con 12 il Tre Valli, con 11 il Carrù, con 10 il Valle Po, con 7 l’Ama Brenta Ceva, con 5 il Langa Calcio e, a chiudere, con 2 il Val Maira.
Le reti complessivamente realizzate in questo 10° turno sono state 18, media 2,2; 4 sono state le vittorie appannaggio delle squadre che giocavano in casa, 2 le vittorie esterne ed altrettanti i pareggi( entrambi a reti bianche).
Nel programma previsto dalla prossima giornata spicca un interessante ed intrigante San Rocco-Bisalta, scontro diretto tra due antagoniste tra le più brillanti e sorprendenti di questa fase del campionato.
L’Atletico, come riportato in precedenza, sarà ospite del fanalino di coda Val Maira, dove l’attenderà un avversario che sicuramente venderà cara la pelle cercando di sfruttare il fattore campo favorevole.
LA CLASSIFICA MARCATORI
Grazie alla doppietta realizzata contro il Marene, Matteo Scoffone dell’Area Calcio aggancia in vetta alla classifica il nostro Momo Vailatti.
Alle loro spalle, con 7 reti, Fenoglio, mentre con 6 si è formato un nutrito gruppetto composto da Unia, Bertoglio, Viale, Bertolino, Petris ed Echel Pereira.
M.M.